Credito al Credito Sessione A5 26 novembre 2010 Credito all agricoltura Agricoltura e credito: il punto di vista delle imprese ABI Roma Palazzo Altieri Fabio Tracagni
Aziende agricole n aziende agr. SAU Piemonte 75.445 1.040.185 Valle d Aosta 3.860 67.878 Lombardia 57.493 995.323 Trentino Alto Adige 41.626 399.140 Veneto 144.604 820.201 Friuli Venezia Giulia 24.206 228.063 Liguria 20.684 49.408 Emilia Romagna 81.962 1.052.585 Toscana 78.903 806.428 Umbria 38.205 339.404 Marche 49.135 496.417 Lazio 102.580 674.011 Abruzzo 60.070 434.013 Molise 23.511 200.257 Campania 151.802 562.880 Puglia 245.374 1.197.380 Basilicata 57.282 542.256 Calabria 119.131 514.047 Sicilia 237.270 1.251.851 Sardegna 66.296 1.072.469 ITALIA 1.679.439 12.744.196 (Fonte INEA) 2
Le aziende agricole in Italia (fonte INEA) Secondo l l ISTAT nel 2007 le aziende agricole in Italia sono quasi 1,7 milioni di unità e coltivano 12,744 milioni di ettari. La SAU media aziendale = 7,6 ettari con un incremento di + 3,2%, dovuto alla contrazione del numero di aziende a fronte di una SAU stabile. L agricoltura italiana continua ad essere caratterizzata per lo più da aziende di piccole e medie dimensioni: il 49,5% delle imprese ha meno di 2 ettari. Il l 2,4% delle aziende con oltre 50 ettari concentra quasi il 40% della SAU totale. 3
Distribuzione % delle aziende e della SAU per classi di superficie, 2007 Aziende 5,0 2,4 7,3 26,0 12,1 Meno di 1ha 1-2 2-5 5-10 10-20 20-50 50 ha ed oltre 23,7 23,5 1,8 4,3 9,8 39,4 13,3 11,0 Meno di 1ha 1-2 2-5 5-10 10-20 20-50 50 ha ed oltre 20,4 4
Il mondo delle imprese agricole (ricerca Confagricoltura Nomisma) Fam Piccole imprese famiglia (ca 70 %) dimensioni medio piccole con una importanza economica marginale. PIS Piccole imprese specializzate (ca 20 %) anche se con dimensioni medio piccole presentano elevati livelli di specializzazione, con un efficienza economica per addetto superiore alla media. ITM Imprese integrate nel mercato (ca 1 %) dimensioni medio grandi con una organizzazione dei fattori produttivi complessa e capacità di investimento superiore alla media e con possibilità di integrazione con i canali commerciali. 5
Il mondo delle imprese agricole (ricerca Confagricoltura Nomisma) segue IIB Imprese integrate a basso impatto (ca 9 %) di medie e grandi dimensioni con produttività superiore alla media, ma inferiore ai massimi del campione. Le risorse provenienti dalla Comunità (PAC, ecc.) rappresentano un apporto sostanziale al loro reddito. Disponendo di capitale fondiario e zootecnico garantiscono una sostenibilità e una crescita economica. IP Imprese pesanti (ca 1 %) dimensioni elevate con alti volumi produttivi, ma con un forte utilizzo di fattori produttivi e manodopera. Il sostegno pubblico rimane determinante. Sono anche le imprese maggiormente esposte ai rischi di mercato ed istituzionali. 6
strutture IP IIB IIM Efficienza tecnico-economica PIS FAM 7
Tot. Imprese agricole intervistate = 461 SAU > 100 ha 50 100 ha 20 50 ha 14 % 16 % 22 % Fatturato x 1.000 > 501 251 500 9 % 9 % Settori Zoot.latte Zoot.carne Vite/olivo 12 % 8,3% 24,5% 10 20 ha 20 % 101 250 16 % Ortofrutta 16,3% 5 10 ha < 5 ha 16 % 12 % 51 100 < 50 22% 44 % Seminativi Altre colture 35,4% 3,5 % 8
Risultati del sondaggio (CONFAGRICOLTURA NOMISMA) Negli ultimi tre anni il 36,5 % delle aziende intervistate ha registrato un incremento di fatturato, a fronte di un 28 % che ha evidenziato risultati in calo. Delle aziende con risultati in crescita: il 46,3 % vende con un proprio marchio il 44 % ha produzioni certificate il 53 % esporta direttamente o ha attivato contatti con la GDO 9
Risultati del sondaggio (CONFAGRICOLTURA NOMISMA) segue Dal sondaggio è risultato che per il 60% delle imprese intervistate gli elementi che maggiormente hanno inciso nella loro fase di crescita e consolidamento sono stati essenzialmente due: razionalizzazione dei costi, che si inserisce in un ottimizzazione della struttura organizzativa; nuovo approccio al mercato attraverso anche una maggiore focalizzazione sulle politiche e tecniche distributive e commerciali il 17% ha indicato come fattore di crescita l andamento del comparto il 15% alla disponibilità di nuove tecniche e/o tecnologie applicate 10
si èchiesto quali sono i fattori della loro competitività ed in che misura abbiano inciso dimensione fisica/economica età e formazione conduttore localizzazione azienda disponibilità manodopera e costo mezzi di produzione canali di vendita burocrazia credito assicurazioni 11
Negli ultimi 10 anni le problematiche per le aziende hanno riguardato e si sono evolute ( peggioramento, miglioramento) : Vendita = Burocrazia = Manodopera = Accesso al credito = Assicurazioni = Agrofarmaci = Fertilizzanti = 12
I primi 3 fattori con maggiori criticità : 63 % vendita e mercato 61 % burocrazia 47 % manodopera I primi 3 fattori con modesta criticità : 55 % fertilizzanti 41 % assicurazioni 40 % agrofarmaci 13
L accesso al credito Il 60% delle aziende intervistate ha fatto ricorso al credito bancario negli ultimi 5 anni Per i più giovani (sotto i 40) la richiesta di credito ha avuto e avrà come obiettivo il miglioramento della commercializzazione dei prodotti e la diversificazione aziendale, mentre gli over 65 lo hanno richiesto e lo richiederanno prevalentemente per il credito di conduzione. 14
L accesso al credito segue Il 70 % delle imprese intervistate considera soddisfacente il proprio rapporto con la banca anche se circa il 48 % delle aziende intervistate considera il credito come un fattore critico, di queste il 21 % ha dichiarato una forte criticità 15
L accesso al credito segue E da considerare che le imprese soddisfatte del loro rapporto con le banche hanno dichiarato quasi il 90 % di esserlo per il fatto che dispongono di solide garanzie patrimoniali e non perché hanno potuto usufruire in caso di necessità di un trattamento aperto e di favore 16
L accesso al credito segue Le imprese insoddisfatte hanno dichiarato che lo sono per : A. la non conoscenza delle banche del settore agricolo B. i costi elevati e richiesta eccessiva di garanzie C. la mancanza di strumenti adeguati ma il 90% degli imprenditori hanno evidenziato come criticità il punto A, e cioè le banche comprendono poco le dinamiche 17 aziendali di chi opera in agricoltura
di certo sono poche le Banche che danno una rilevanza strategica al settore primario ed investono in esso per rischio oggettivo per rischio valutativo improbabile possibile (peculiarità del settore dove speciali sono i settori di attività e i processi produttivi, ma anche per etereogenee le situazioni, assenza di informativa certa dalle imprese agricole, ecc.) 18
Quello che vogliono le imprese agricole è una offerta di prodotti creditizi: maggiormente specializzata, più rispondente alle loro richieste, che utilizzi strumenti più innovativi in un giusto rapporto costi/benefici In pratica chiedono finanziamenti per le innovazioni, con particolare riferimento a quelle di base e per l assunzione di strategie innovative più sofisticate 19
migliorare il rapporto banche e imprese agricole non significa solo rendere più agevole l accesso al credito, ma anche favorire le relazioni fra imprenditoria agricola e banca, garantire alla clientela un maggiore livello di trasparenza dei propri servizi e prodotti creditizi, offrirli in maniera puntuale alle imprese 20
All imprenditore agricolo poco interessa la scelta organizzativa della banca, vuole avere dalla banca un riferimento in grado di comprendere le sue esigenze e di tradurle, laddove possibile, in un servizio finanziario, ovvero di avere risposte, anche se queste sono negative. 21
Grazie mille per il paziente ascolto 22