L importanza del sonno Alcuni individui dormono poco di natura. Gli atle3 di solito dormono di più. Andare a dormire abbastanza presto può essere u3le perché in questo caso l organismo produce una maggiore quan3tà di GH, l ormone che potenzia gli effed dell allenamento. In giorno prima di un impegno, non è il caso di andare a dormire troppo presto.
CATENA PRINCIPALE STATICA POSTERIORE spinali pelvi- trocanterici grande gluteo (parte profonda) ischio- crurali popliteo tricipite surale muscoli plantari
CATENA PRINCIPALE STATICA ANTERIORE sterno- cleido mastoideo muscolo lungo del collo scaleni intercostali sistema muscolo fibroso medias3nico profondo che 3ene sospeso il diaframma e la massa viscerale pilastri del diaframma ileo- psoas e fascia iliaca addu\ori del pube 3biale anteriore
CATENA INSPIRATORIA diaframma e il suo sistema di sospensione sterno cleido mastoideo scaleni intercostali spinali dorsali piccolo pe\orale
CATENA SUPERIORE DELLA SPALLA trapezio superiore deltoide medio piccolo pe\orale
CATENA ANTERO INTERNA DELLA SPALLA addu\ori del braccio: coraco brachiale so\o scapolare fascio superiore del gran pe\orale
CATENA ANTERO INTERNA DEL BRACCIO coraco brachiale bicipite brachiale anteriore lungo supinatore muscoli anteriori dell avambraccio tenar e ipotenar
CATENA ANTERO INTERNA DELL ANCA ileo psoas fascia iliaca addu\ori del pube
CATENA LATERALE DELL ANCA piramidale grande gluteo (parte superficiale) tensore della fascia lata fascia lata
Classificazione degli infortuni spor7vi Sono qua\ro le categorie di infortuni; nelle prime tre le lesioni si verificano in una minima frazione di tempo ( acutamente ): lesioni da trauma dire9o: c è un impa\o fra il corpo dell atleta (o una sua parte) e un ogge\o che può essere la parte del corpo di un altro atleta, un a\rezzo (palla, mazza da hockey ) o una stru\ura presente sul campo (palo della porta ) Da Arcelli mod.
Classificazione degli infortuni spor7vi lesioni da trauma indire9o: in una parte del corpo del giocatore (anche senza un impa\o fra il corpo e un ogge\o) ci sono for3 sollecitazioni che per esempio in una certa ar3colazione provocano un movimento (una rotazione o una flessione) oltre i limi3 normali e fisiologici; le conseguenze più 3piche sono distorsioni a caviglie o a ginocchia; Da arcelli mod.
Classificazione degli infortuni spor7vi lesioni senza trauma esterno: la lesione interessa le par3 molli, specie i muscoli che subiscono quelli che, in gergo, sono ded strappi muscolari, s3ramen3 o contra\ure (sarebbe più corre\o definirli distrazioni muscolari o elongazioni).
Classificazione degli infortuni spor7vi Ci sono, infine, lesioni che non avvengono in pochi admi, ma in tempi lunghi, dopo sollecitazioni ripetute: lesioni da microtraumi ripetu7 o da sovraccarico: in mol3 sport c è la con3nua ripe3zione dello stesso gesto, con l intervento degli stessi muscoli, tendini, legamen3; ci può essere il trauma quando le ripe3zioni sono anomale o agiscono su stru\ure deboli.
Fa9ori che predispongono agli infortuni FATTORI CLIMATICI: freddo, umidità e vento, specie se combina3, possono rendere più probabili gli infortuni, forse perché determinano una minore estensibilità muscolare; per ridurre il rischio: indumen3 adad e riscaldamento; caldo: può determinare una perdita abbondante di sudore, crampi, disidratazione, riduzione dei riflessi e aumento di cer3 traumi.
Fa9ori che predispongono agli infortuni TERRENI DI ALLENAMENTO O DI GARA: irregolarità della superficie per fango o ghiaccio (campi all aperto); scivolosità nei campi all aperto (per pioggia o fango, specie se le calzature non danno il migliore a\rito) e nei campi al coperto (per la superficie bagnata dal sudore); mancata ammor7zzazione (campi duri).
Fa9ori che predispongono agli infortuni ABBIGLIAMENTO: si devono usare le protezioni adeguate (caschi, paraden3, guan3 ); le scarpe devono garan3re un buon a\rito con il suolo, una buona ammor3zzazione eccetera; ALIMENTAZIONE: le perdite con il sudore vanno rimpiazzate, non si devono mangiare cibi erra3 o eccessivi in prossimità della gara (i tempi di riflesso aumenterebbero).
Fa9ori che predispongono agli infortuni RISCALDAMENTO SCARSO O NULLO: deve comprendere corsa (nuoto nella pallanuoto, padnata nell hockey ) a varie velocità, dapprima lenta poi più veloce; importan3ssima la ginnas3ca di stretching (ma anche la propriocedva); vanno ripetu3 i ges7 più 7pici della disciplina pra3cata (vengono affina3).
Fa9ori che predispongono agli infortuni SBILANCIAMENTI MUSCOLARI: per forza e/o estensibilità fra un gruppo muscolare e l antagonista, specie nella coscia fra flessori ed estensori; ma anche nel polpaccio (tricipite e 3biali anteriori); o fra un gruppo muscolare e il controlaterale; SBILANCIAMENTI SCHELETRICI: dismetrie degli ar3 inferiori, con slivellamen3 del bacino e talvolta problemi alla colonna;
Fa9ori che predispongono agli infortuni SBILANCIAMENTI TECNICI: movimen3 in maniera asimmetrica con base anatomica o per schema motorio errato. VITA NON SANA: una volta si indicavano con allenamento nascosto quei fa\ori, al di là dell allenamento, che sono importan3 per l efficienza: riposo (sonno),non esposizione a stress eccessivi
La disfunzione ar3colare- muscolare.. Una disfunzione ar7colare o muscolare cronica alimenta un circuito di anomale afferenze nociceqve, facendo persistere nel tempo il tono muscolare alterato. Prima lo si interrompe meglio è, altrimen7 alla fine I muscoli rigidi si irrigidiscono ulteriormente I muscoli deboli si indeboliscono ulteriormente corso di formazione per P.F. 2 2012.Prof. Roberto Benis
Grazie per l a\enzione Prof. Laureato in scienze motorie Bechelor in osteopatic science Strenght and conditioning coach (N.S.C.A) Corrective exercise specialist (N.A.S.M.) roberto.benis@yahoo.it