Dispensa scrittura classe quinta C Ristorazione, a.s

Documenti analoghi
La valutazione dell italiano

Istituto Tecnico - Settore Tecnologico Indirizzo: Grafica e comunicazione

Le competenze OCSE PISA

Provincia Autonoma di Bolzano Dipartimento Istruzione e Formazione Italiana Area pedagogica. Laboratorio

La prova scritta di italiano nell esame conclusivo del primo ciclo

Leggere per studiare

QUADRO DI RIFERIMENTO DI ITALIANO PROVE INVALSI 2009

A cura del gruppo di lavoro Liceo Campana Osimo

Comunicare intervenendo con pertinenza e con rispetto dei tempi. Distinguere un testo in prosa da un testo poetico.

La prima prova scritta dell esame di stato

Linee guida per la progettazione delle sperimentazioni

Il quadro di riferimento delle prove di italiano del Servizio Nazionale di Valutazione

Comprende il testo proposto - comprende il lessico di base - comprende i termini tecnicospecialistici

Fasi della scrittura: a. raccogliere informazioni: selezionare e riassumere b. Organizzare, esporre, argomentare c. La stesura d.

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

GRIGLIE DI VALUTAZIONE SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI ITALIANO

PIANO DI LAVORO ANNUALE

Che cosa c è nella lezione

Lettura e comprensione

presentarlo Paolo Ferrario

Liceo delle Scienze Umane Valfredo Carducci Forlimpopoli. Anno scolastico 2010/2011 PROGRAMMAZIONE ANNUALE

Comprendere testi e produrre testi da testi


Liceo Scientifico G. Galilei Macerata Anno Scolastico Contratto Formativo Individuale

ASCOLTO E IMPARO Ascoltare per mettere in moto i pensieri

OCSE PISA IEA PIRLS INVALSI

LINGUE COMUNITARIE TEDESCO: PRIMO BIENNIO. classi I e II scuola primaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE

Lingua italiana - Obiettivi di apprendimento al termine della Scuola Media

VERIFICA DI ITALIANO: ANALISI DEL TESTO (Biennio)

LA PRIMA PROVA DELL'ESAME DI STATO

Istituto Tecnico - Settore Tecnologico

Commissione didattica. Progetto educativo nazionale

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

La prova di lettura nelle indagini IEA PIRLS e

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE ENRICO DE NICOLA PROGRAMMAZIONE DI MATERIA. SEZIONE A : SINTESI

Mario Ambel. La comprensione del testo marzo Uno sguardo d insieme. Un processo linguistico-cognitivo complesso. Le indagini internazionali e

La struttura-tipo di una tesi:

PROGETTO CONTINUITA Anno scolastico

PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE I F sc.og Anno Scolastico 2016/2017

PIANO DIDATTICO. Si fa riferimento alla programmazione educativa depositata in segreteria NUCLEI TEMATICI

ITALIANO COMPETENZE AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO DELLA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA 1 ABILITÀ CONOSCENZE

La didattica della storia

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO DI LETTERE

SCUOLA PRIMARIA ITALIANO (Classe 1ª)

ISTITUTO MAGISTRALE DI RIETI ELENA PRINCIPESSA DI NAPOLI. Liceo: Linguistico Scienze Umane Economico Sociale Musicale

LE COMPETENZE CHIAVE PER L APPRENDIMENTO PERMANENTE

Per una comprensione del testo. basata sull analisi delle idee espresse e dei connettivi

Dai risultati delle prove INVALSI alle prospettive didattiche

Curricolo di Italiano- classe prima. Competenze Descrittori di competenza descrittori minimi I Testi tematiche portanti

Riassumere significa ridurre la lunghezza di un testo mantenendone il senso globale.

LIVELLO A2 LIVELLO B1

LICEO SCIENTIFICO STATALE BENEDETTO CROCE PALERMO

CURRICOLO di ITALIANO

1. Discussioni su argomenti di diverso tipo. 2. Uso di registri diversi per comunicare.

PRESENTAZIONE UNITÀ DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE SPECIFICHE ABILITÁ CONOSCENZE

1/2 ASCOLTO E PARLATO. Ascolta e interviene nel dialogo e nella conversazione in modo ordinato e pertinente.

Il Testo Tecniche di scrittura

Misurazione e valutazione delle competenze in italiano Dalle indicazioni nazionali al quadro di riferimento INVALSI GERMANA RICCI 26 MARZO 2015

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso

/ PIANO DI LAVORO ANNUALE

Il Portale di Ateneo. Indicazioni utili per la pubblicazione dei contenuti

COMPETENZE DI ITALIANO DA PROVE INVALSI

PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

PROVE DI CERTIFICAZIONE LINGUA FRANCESE LIVELLO A2 LIVELLO B1

ISTITUTO D ISTRUZIONE LA ROSA BIANCA WEISSE ROSE CAVALESE ANNO SCOLASTICO

ITALIANO classe quarta

ISTITUTO MAZZINI - DA VINCI

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI MATERIA PAM 7.5 VALENZA FORMATIVA DELLA DISCIPLINA IN VISTA DEL PROFILO IN USCITA

RISULTATI PISA 2006, 2009

FRANCESE - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe 1 a

CPP RAVENNA 8 MAGGIO 2015

TRACCIA PER LA BIOGRAFIA SCOLASTICA E LINGUISTICA DEGLI ALUNNI STRANIERI IN USCITA

PROVE PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE PRIMO CICLO. Scuola Primaria A= primo quadrimestre B= secondo quadrimestre

ISTITUTO COMPRENSIVO n BOLOGNA *** *** *** PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE Anno Scolastico 2015/16

Oggetto: Corso Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base Gabriella POZZO

Educazione Linguistica (lingua come codice) ortografia e punteggiatura morfologia sintassi della frase semplice e complessa

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA (TIPOLOGIA A) ANALISI DEL TESTO. Candidato:

SEZIONE C CONOSCENZE GLOTTODIDATTICHE

La competenza in Lettura

COMPETENZE CLASSE 1^ CLASSE 2^ CLASSE 3^ CLASSE 4^ CLASSE 5^

B)Quadro delle competenze e abilità specifiche dell'asse e delle conoscenze specifiche relative all'ambito disciplinare

LETTURA SCRITTURA ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO

La semplificazione dei testi nella scuola secondaria: teoria, pratica e supporti

SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA ITALIANO CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Micro- obiettivi

VALUTAZIONE DELLA 1ª PROVA SCRITTA

ITALIANO CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA DI S. GIUSTINA E MEANO CLASSE PRIMA

ITALIANO UNITÀ DIDATTICA N. 1 ASCOLTARE E PARLARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ABILITÀ

Presentazione Mezzadri

Guida alla preparazione della tesi Elaborato scritto in vista della prova finale

ESABAC L'ESAME DI STATO-BACCALAURÉAT. percorso di formazione integrata Italia Francia

ITALIANO II III RIFLESSIONE LINGUISTICA

UDA n.1 STUDIARE LA GRAMMATICA C1_01: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione

da valutare e certificare Seminario CIDI Milano 20 gennaio 2011 a cura di Daniela Bertocchi

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA - Valutazione competenze curricolo integrato attraverso COMPITO REALTA

Italiano Classe I. Interagire e comunicare oralmente in contesti di diversa natura

SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA LINGUA CLASSE SECONDA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Micro- obiettivi

MATEMATICHE COMPLEMENTARI

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE. Anno scolastico 2012/13 INSEGNAMENTO DELLA DISCIPLINA DI ITALIANO PROF. NICOLETTA FERRARI

Transcript:

P a g i n a 1 Da qui in avanti ci concentriamo sulle prove d esame in modo selettivo. Lavoreremo sulla tipologia A più avanti, andando a vedere quanto concretamente proposto in questi anni nelle prove precedenti. Ora daremo solo uno sguardo orientativo. Per la tipologia B abbiamo già la nostra scheda di riferimento, riportata in allegato 2. Il consiglio è di lasciar perdere l ambito storico- visti i risultati nella prova che abbiamo fatto. Per la stessa ragione lascerei perdere il tema storico tipologia C, fatte salve eccezioni personali e/o una particolare produttività delle mappe concettuali che continuiamo ad accumulare. Mi lancerei subito sulla traccia-rifugio, il tema di ordine generale (tipologia D), che andremo a trattare sempre sulla base delle prove fin qui proposte dal ministero e andando a (ri)definire struttura e procedure di composizione del testo argomentativo. Parallelamente, andremo a rivedere la tecnica delle frasi topiche. Probabilmente riconoscerete questi due schemi. Si riferiscono al ragionamento argomentativo e sono molto utili sia per la tipologia B (in particolare il saggio breve) sia per la tipologia D. Schema-tipo per la costruzione di una ARGOMENTAZIONE semplice - 1 1. Problema considerato 2. Tesi altrui 3. Elementi di prova della tesi altrui 4. Obiezioni alla tesi altrui 5. Enunciazione della nostra tesi 6. Elementi di prova della nostra tesi 7. Sintesi conclusiva Schema-tipo per la costruzione di una ARGOMENTAZIONE semplice - 2 1. Problema considerato 2. Enunciazione della nostra tesi 3. Elementi di prova della nostra tesi 4. Possibili Obiezioni alla nostra tesi 5. Contro-obiezioni 6. Sintesi conclusiva Esploreremo però anche altri due schemi, più complessi e più completi, in funzione soprattutto della tipologia D. 1

P a g i n a 2 Schema per la costruzione di un Argomentazione complessa - 1 1 Definizione del problema generale 1.1 Primo problema specifico /aspetto 1.2 Secondo problema specifico /aspetto 1.3 Terzo problema specifico /aspetto 2 Contesto 2.1 Situazione 2.2 Soggetti interessati 3 Soluzioni/testi avanzate da altri 3.1 Contenuto della prima soluzione/tesi 3.2 Soggetto proponente 3.3 Elementi di sostegno 3.4 Contenuto della seconda soluzione/tesi 3.5 Soggetto proponente 3.6 Elementi di sostegno 3.7 Contenuto della terza soluzione/tesi 3.8 Soggetto proponente 3.9 Elementi di sostegno 4 Valutazione / confutazione 4.1 Fondatezza, coerenza, condivisibilità, adeguatezza della prima soluzione/tesi 4.2 Fondatezza, coerenza, condivisibilità, adeguatezza della seconda soluzione/tesi 4.3 Fondatezza, coerenza, condivisibilità, adeguatezza della terza soluzione/tesi 5 Soluzione/tesi avanzata da chi scrive 5.1 Soluzione/tesi pienamente condivisa 5.2 Integrazione di soluzioni/tesi esaminate 5.3 Nuova soluzione/tesi 6 Elementi a sostegno della propria soluzione/tesi 6.1 In generale 6.2 Elementi specifici 2

P a g i n a 3 Schema per la costruzione di un Argomentazione complessa - 2 1 Definizione del problema generale 1.1 Primo problema specifico /aspetto 1.2 Secondo problema specifico /aspetto 1.3 Terzo problema specifico /aspetto 2 Contesto 2.1 Situazione 2.2 Soggetti interessati 3 Soluzione/tesi generale proposta 3.1 Prima soluzione/tesi specifica 3.2 Seconda soluzione/tesi specifica 3.3 Terza soluzione/tesi specifica 4 Elementi a sostegno della soluzione/tesi proposta 4.1 In generale 4.2 Primo elemento specifico 4.3 Secondo elemento specifico 4.4 Terzo elemento specifico 5 Eventuali soluzioni/tesi differenti 5.1 In generale 5.2 Nello specifico 6 Eventuali elementi a sostegno di soluzioni/tesi differenti 6.1 In generale 6.2 Elementi specifici 7 Confutazione delle soluzioni/tesi differenti 7.1 In generale 7.2 Nello specifico 3

P a g i n a 4 Uso della frase topica La frase topica (FT) (o frase regista) può essere di grande aiuto allo studente perché lo guida nello sviluppo del testo. Essa può essere utilizzata per aprire un capoverso, un paragrafo, oppure l intero testo ed ha sempre due scopi: - dare un idea di massima del contenuto del testo; - stimolare chi la legge a proseguire nella lettura. In un testo ci possono essere molte frasi topiche. Il caso limite è quello di un testo che si apre con una frase topica a carattere generale e prevede una frase topica per ogni sua parte (capoverso, paragrafo). Vediamo ora un esempio fulminante, tratto da un testo con valore estetico, non informativo: "Della Casa Rossa le scale costituivano l'elemento più ossessivo" - idea centrale: folle intrico di scale; - parole-chiave: più ossessivo. La frase citata è l'inizio di un paragrafo descrittivo e presenta il carattere comune a tutte le frasi topiche, cioè quello di essere un enunciato non concluso in sé ma che prevede uno svolgimento successivo. Infatti la FT si differenzia da un e- nunciato puramente informativo-referenziale perché contiene elementi, affermazioni o giudizi che non sono immediatamente accettabili ma che richiedono uno sviluppo (es. più ossessivo ). La frase topica: - è il nucleo generativo dal quale si sviluppa un testo (nell'esempio un testo descrittivo); - è portatrice dell'idea centrale; - contiene le parole-chiave; - è un enunciato non esaustivo ma che rimanda ad ulteriori sviluppi del testo attraverso esemplificazioni, citazioni, ragionamenti, ecc.; - è un enunciato che contiene elementi valutativi, più o meno espliciti (giudizi); La frase topica così come la concepiscono i teorici non ha una collocazione fissa perché si può trovare all'inizio, a metà o alla fine del testo, ma a noi conviene collocarla all inizio perché questo semplifica non solo la comprensione del testo, ma anche la sua organizzazione e strutturazione. Per chiarire la natura ed il ruolo della frase topica si vedano ancora gli esempi seguenti. Essi mettono a confronto enunciati fattuali, che contengono cioè solo informazioni, e frasi topiche, in grado di aprire un paragrafo o un testo. FATTI Conosco Luca Valenti; Luca abita a Roma; Luca è maestro di nuoto; Luca ha quarant'anni. Tema: pioggia Stupore + tranquillità + delusione + rabbia Frase topica (giudizio) Luca è il più affascinante maestro di nuoto che abbia conosciuto. Frase topica Quando iniziò a piovere la mia tranquillità venne meno e provai prima un senso di stupore; poi, man mano che la pioggia aumentava, la delusione si tramutò in rabbia. Come avviene nella sequenza iniziale di un film, le frasi topiche hanno la funzione di "seminare" gli indizi che saranno pienamente compresi soltanto dallo sviluppo successivo del testo, del capoverso, del paragrafo. Gli indizi, attraverso le spie linguistiche rappresentate dalle parole-chiave, anticipano il senso globale del testo senza e- saurirlo ed aiutano il lettore a cogliere il significato illuminandogli il percorso. Nella tipologia del saggio breve, in particolare, l'uso corretto della frase topica è importante: a. in fase di analisi delle fonti quando lo studente deve integrare e chiarire i nuclei tematici offerti dalle fonti documentarie che sono presenti spesso sotto forma di pure frasi topiche, oppure quando deve interpretare correttamente i testi in vista di un loro riutilizzo come elementi di prova; b. in fase di elaborazione del saggio quando lo studente deve formulare un titolo in grado di guidare l'intero testo. 4

P a g i n a 5 Allegato 1 Raccolta delle prove scritte d esame pdf, scaricabile in http://share.dschola.it/beccari/shared%20documents/dipartimento%20di%20italiano%20e%20storia/archivio%20prima %20prova%20scritta%2099%2006.zip Allegato 2 - Guida alla produzione di uno scritto professionale (le caselle vanno compilate tutte, ma non necessariamente nella sequenza in cui sono presentate) Argomento generale Riferimento all attualità Fonti Conoscenze possedute in proprio Collocazione (Tipo di pubblicazione) Caratteristiche dei destinatari (lettori-tipo) Idea forza (tesi, valore aggiunto informativo, nuovo punto di vista, polemica, confutazione...) Indicazioni di massima per la strutturazione Articolazione dei contenuti Riferimenti concettuali posseduti dal lettore-tipo Riferimenti concettuali da esplicitare al lettore-tipo Impostazione del registro e dello stile Titolazione Eventuali accorgimenti da indicare alla redazione 5