Automazione. Industriale. In copertina Silenzio, legge Cognex. Automazione applicata Industria alimentare. Speciale Plc/Pac/Ipc COMPONENTI,



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Automazione Industriale SPECIALE Plc/Pac/Ipc n. 221 anno 25 Aprile 2014 New Business Media Srl - Via Eritrea, 21-20157 Milano - Rivista mensile una copia 5,00 221 Aprile 2014 www.automazioneindustriale.com Automazione Industriale COMPONENTI, In copertina Silenzio, legge Cognex Speciale Plc/Pac/Ipc SISTEMI E SOFTWARE PER L AUTOMAZIONE Automazione applicata Industria alimentare

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Editoriale Pensare avanti Pensare avanti per noi significa raccontare quel trasferimento tecnologico che permetterà di trasformare la visione sin qui teorizzata di smart factory, smart automation e IoT in realtà, attraverso la diffusione massiva di dispositivi smart e Cps (Cyber Physical System) nei futuri contesti produttivi. Secondo il prof. Detlef Zuehlke, direttore scientifico dell Innovative Factory Systems del German Research Center for Artificial Intelligence, presente all Hannover Messe 2014, ne saremo testimoni da oggi per i prossimi dieci anni. Un decennio determinante, nel quale l automazione si farà sempre più massiccia e pervasiva, senza tuttavia appesantire o rallentare i processi. Anzi.Tra gli elementi di rottura più forti con l automazione odierna, colpiscono quella che Zuehlke definisce la scomparsa della piramide gerarchica tradizionale, in favore della diffusione di smart Cps network, e la sostituzione dei controllori logici classici con piattaforme di controllo decentralizzate e service-oriented, in grado di gestire micro-unità logiche connesse tramite standard Internet. Lo scenario apre a una produzione di massa di articoli personalizzati in base alle mutevoli preferenze del consumatore, creati da linee agili, con tempi di setup e cicli di produzione molto brevi. Gli articoli stessi portano con sé il loro storico dati, mentre le macchine si auto-organizzano all interno delle rete di fabbrica. Sarà come comporre un Lego, dice Zuehlke, i cui mattoncini sono rappresentati dai moduli Cps e dai loro indirizzi IP, connessi l uno all altro, non più in senso verticale, ma orizzontale. Strategiche per la creazione di smart factory saranno la connessione flessibile tra i componenti di fornitori diversi e la convergenza verso standard unici di comunicazione. La vera chiave di accesso al mondo Cps è per Zuehlke l engineering e la programmazione, attraverso piattaforme di facile programmazione e in grado di parlare linguaggi multipli. Valeria Villani Aprile 2014 - Automazione Industriale 005

Sommario Aprile 2014 Da 33 anni Cognex realizza soluzioni di visione e identifi cazione per l industria. Spirito glocal, investimenti in R&D e sguardo attento al cliente contribuiscono al successo della multinazionale statunitense. www.cognex.com 005 010 012 014 018 020 Editoriale Pensare avanti di Valeria Villani Visti dal campo Gestire il magazzino senza mani di Valeria De Domenico Prima fila In copertina Silenzio, legge Cognex di Alice Alinari Attualità Mercato Mobilità e nuvola, il futuro della produzione? di Valeria Villani System Integration L integrazione guarda oltreoceano di Valeria Villani Aziende e soluzioni Progettare e programmare la cyber-industria di Valeria Villani 022 024 026 028 032 Più misuri, meno consumi di Valeria Villani Smart city La gestione efficiente dell energia sale in cattedra di Massimiliano Luce I cavalieri dell automazione Fava, impianti per pastifici di Valeria De Domenico Hot topic Security Security, il punto di vista delle pmi di Giorgia Andrei La security non può aspettare di Massimiliano Cassinelli 036 036 Speciale Plc/Pac/Ipc Quando la tradizione sposa l innovazione di Massimiliano Luce Prodotti 038 Rassegna a cura di Massimiliano Luce 048 050 054 Tecnicamente Pc industriali Il valore dell hardware è nella qualità di Massimiliano Cassinelli Reti La scelta giusta non passa mai dal cavo sbagliato di Loredana Coscotin L automazione si protegge in rete di Antonello Messina 058 060 Microelettronica Più comunicazioni nella fabbrica del futuro di Antonello Messina Software Mes Informazioni in tempo reale = denaro di Luigi De Bernardini Prodotti 062 Rassegna a cura di Franco Gori 066 068 070 072 076 078 080 Automazione applicata Alimentare Bollicine perfette con un processo ben monitorato di Andrea Peraboni Con i-like, cresce del 20% l efficienza di Sirap Gema di Alice Alinari 070 Soluzioni che alimentano la produttività di Carolina Mirò L aroma deciso dell integrazione di Laura Rubini Marcatura laser per formaggi di qualità di Laura Rubini Un buon infuso si vede dalla bustina di Enrica Biondini Un birrificio a prova di futuro grazie alla simulazione di Carolina Mirò 006 Automazione Industriale - Aprile 2014

Controllo totale a portata di mano? Sicuramente. Le soluzioni integrate di processo ABB riuniscono nella piattaforma 800xA il controllo di processo, i sistemi di sicurezza, le telecomunicazioni, la distribuzione e gestione di potenza e i treni elettrici per le stazioni di compressione e pompaggio, riducendo la necessità di personale specializzato sugli impianti. ABB è uno dei più grandi produttori di sistemi e prodotti elettrici e di automazione; l alta efficienza della gamma di prodotti forniti soddisfa tutti gli standard dell industria di processo. L elevata affidabilità e le prestazioni delle nostre soluzioni migliorano la produttività attraverso ridotta manutenzione, basso consumo di energia, minori fermo macchina e un migliore asset management. www.abb.it/controlsystems ABB S.p.A. Process Automation Division LBU Control Technologies Tel. 02 2414.1 Email: controlsystems@it.abb.com

Per saperne di più Aziende citate anno 25 - numero 221 - Aprile 2014 www.automazioneindustriale.com DIRETTORE RESPONSABILE: Giuseppe Nardella REDAZIONE: Valeria Villani (Responsabile di Redazione), Virna Bottarelli, Massimiliano Luce UFFICIO GRAFICO: Elisabetta Delfini (coordinatore), Elisabetta Buda, Patrizia Cavallotti, Elena Fusari, Laura Itolli, Silvia Lazzaretti, Luciano Martegani, Cristina Negri, Diego Poletti, Luca Rovelli SEGRETERIA DI REDAZIONE NEW BUSINESS MEDIA: Anna Alberti, Donatella Cavallo, Gabriella Crotti, Rita Galimberti, Laura Marinoni Marabelli, Paola Melis, Elena Palazzolo, Katia Simeone, Caterina Zanni redazione.automazione@newbusinessmedia.it COLLABORATORI: Alice Alinari, Giorgia Andrei, Enrica Biondini, Massimiliano Cassinelli, Andrea Colombo, Loredana Coscotin, Luigi De Bernardini, Valeria De Domenico, Franco Gori, Antonello Messina, Carolina Mirò, Andrea Peraboni, Laura Rubini PROPRIETARIO ED EDITORE: New Business Media srl SEDE LEGALE E OPERATIVA Via Eritrea, 21-20157 Milano - Tel. +39 02 3909.0 UFFICIO TRAFFICO E PUBBLICITÀ: commerciale@newbusinessmedia.it STAMPA: FAENZA INDUSTRIE GRAFICHE S.r.l. Via Vittime Civili di Guerra, 35-48018 Faenza (RA) SERVIZIO ABBONAMENTI: Tel. +39 02 3909.0440 abbonamenti@newbusinessmedia.it Prezzo di una copia 5,00 euro (arretrati 8,00 euro) Conto corrente postale n. 1017908581 Bonifico bancario su Iban: it-41-z-07601-01600-001017908581 intestato a Tecniche Nuove Spa L abbonamento avrà inizio dal primo numero raggiungibile SERVIZIO CLIENTI PERIODICI: Tel. +39 02 3909.0440 servizioclienti.periodici@newbusinessmedia.it Attivo tutti i giorni, per informazioni sullo stato del proprio abbonamento e per supporto ai nuovi ordini Registrazione Tribunale di Milano n.186 del 14-03-2005 ROC n. 24344 del 11 marzo 2014 ASSOCIATO A: Responsabilità: la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro traduzione è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Ai sensi del D.Lgs 196/03 garantiamo che i dati forniti saranno da noi custoditi e trattati con assoluta riservatezza e utilizzati esclusivamente ai fini commerciali e promozionali della nostra attività. I Suoi dati potranno essere altresì comunicati a soggetti terzi per i quali la conoscenza dei Suoi dati risulti necessaria o comunque funzionale allo svolgimento dell attività della nostra Società. Il titolare del trattamento è: New Business Media Srl, Via Eritrea 21, 20157 Milano. Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi al numero 02/3909.0349 per far valere i Suoi diritti di retificazione, cancellazione, opposizione a particolari trattamenti dei propri dati, esplicitati all art. 7 D.Lgs 196/03. Abm 070 Adlink 043 Anie Automazione 014 Arc Informatique 066 Asem 047 Automata 040 Autoware 018, 060 B&R 041 Belden 050 Betti 072 Bosch Rexroth 042 Caseifi cio Palazzo 076 Cisco Systems 054 Clusit 032 Cognex 012 Contradata 045, 048 Crouzet 043 Csia 018 Efa Automazione 064 Elap 045 Eurolink 042 Fava 026 GE Intelligent Platforms 062 Gefran 038 Ghisalba 040 Goma Elettronica 043 Grifo 040 Hbm 063 Holonix 068 Idc 028 Inserzionisti Abb 007 Beckhoff Automation 053 Bosch Rexroth 031 Cognex I cop. EPLAN Software & Service 029 Kabelschlepp 004 Keller 081 Kontron 041 Moog IV cop. National Instruments 003 ifm electronic 062 Kepware Technologies 064 Microsoft 028 Mitsubishi Electric 042, 070 N.C.S. Computer Group 045 National Instruments 020 Omron 072 Panasonic Electric Works _044, 076 Paulaner 080 Pepperl-Fuchs 064 Phoenix Contact 046 Pilz 043 Prima Electro 063 Pro-face 041 Rockwell Automation 039, 054 Schneider Electric 039 Sick 078 Siemens 024, 046 Siemens Plm Software 080 Sirap Gema 068 Sistemi Avanzati Elettronici 039 Socomec 022 Teamac 078 Telestar 044 Tex 038 Texas Instruments 058 Unitronics 044 Veuve Clicquot 066 Vipa 044 Zucchetti 010 Panasonic Electric Works 015 Parker 009 Phoenix Contact 017 Repcom III cop. RS Components II cop. - inserto Sew Eurodrive 065 SPS/IPC/DRIVES 2014 075 Stelvio Kontek 035 Tex Computer 057

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Visti dal campo Gestire il magazzino senza mani L industria della rubinetteria si è evoluta negli ultimi anni sintetizzando design e tecnologia e adottando di pari passo i più aggiornati sussidi di automazione dei processi produttivi. Il caso di Zucchetti e del suo magazzino di Gozzano a controllo vocale ne è un esempio eclatante Zucchetti già da qualche anno ha introdotto a Gozzano (NO) il sistema gestionale Wms Easystore, che ha notevolmente snellito il flusso di materiali, riducendo tempi e costi Tra i quattro stabilimenti Zucchetti, celebre marchio della rubinetteria italiana, quello di Gozzano (NO) è il più antico. È nato 85 anni fa, con l azienda. Siamo venuti a visitarlo poiché di Valeria De Domenico proprio qui Zucchetti, che ha sempre continuato nel tempo ad aggiornare il proprio sistema di produzione, ha realizzato anche di recente importanti investimenti in innovazione. Il livello di automazione della produzione di rubinetteria di design è necessariamente poco uniforme, ovvero alcune fasi sono supportate dall intervento di macchine automatiche e controllate elettronicamente a monte, nella fase di lavorazione meccanica dei metalli, e a valle, nelle rifiniture sempre più ricercate di questi oggetti, per i quali il dato estetico ha assunto una rilevanza assoluta. Il core della nostra produzione, spiega l ingegner Genovese, direttore di stabilimento di Zucchetti, che ci accoglie e ci farà da cicerone, è la lavorazione dell ottone che viene trasformato in rubinetti, attraverso quattro fasi principali. I macchinari per la prima fase di produzione/lavorazioni meccaniche sono torni e centri di lavoro a controllo numerico altamente automatizzati e flessibili, serviti da robot antropomorfi. La seconda fase, quella della pulitura durante la quale il prodotto viene rifinito all esterno in modo da esser pronto per la cromatura, è eseguita a mano o da macchinari robotizzati ed automatizzati a seconda della complessità e delle caratteristiche dei pezzi da lavorare. La terza fase è quella della finitura galvanica, con la quale al prodotto si conferisce l aspetto definitivo: cromato, satinato, dorato ecc. Anche in questo reparto negli ultimi anni la necessità di una sempre maggiore 010 Automazione Industriale - Aprile 2014

Visti dal campo flessibilità ha avuto il sopravvento portando a modifiche significative anche di impianti così complessi. Il ciclo produttivo dei nostri rubinetti si conclude con l assemblaggio. In generale osserviamo che Zucchetti applica un mix tra automazione e manualità. D altronde, spiega ancora Genovese, in Italia si sopravvive solo se si fa artigianato di qualità! La nostra realtà, sicuramente industriale, è molto vicina ai valori tipici della artigianalità: la differenza tra un prodotto industriale e un prodotto di alta gamma come il nostro sta nei dettagli e nella perfezione delle lavorazioni, nella cura e nell esperienza produttiva di tutte le persone che lavorano con noi con passione. In un ottica di miglioramento continuo abbiamo negli anni fatto sempre più nostri i principi della Lean Production, investendo sia sulle persone sia negli impianti. L ultimo degli interventi ha interessato la logistica interna con l introduzione del sistema gestionale Wms Easystore, che ha notevolmente snellito il flusso di materiali, riducendo tempi e costi. L investimento è stato effettuato con la collaborazione di Incas, che già nel passato aveva automatizzato il reparto spedizioni prodotti finiti. Zucchetti Zucchetti, azienda affermata nel panorama internazionale del mondo della rubinetteria design- oriented, inizia la sua attività nel 1929. Oggi il Gruppo è costituito da quattro stabilimenti produttivi e un unità distributiva: 72.000 m 2 occupati da uffici, laboratori, impianti di produzione e stoccaggio, 400 dipendenti. Il sistema Voice Picking, costituito da una cuffia e da un dispositivo a cintura, consente agli operatori di adempiere al lavoro di magazzino senza impedimenti Presso il magazzino di Gozzano, Zucchetti ha adottato il sistema Voice Picking sviluppato da Incas Una logistica vocale La logistica dello stabilimento di Gozzano gestisce semilavorati e componenti necessari all alimentazione delle linee di produzione, movimentati con contenitori standard. Per questa ragione meglio si prestava a sperimentare l ultimo ritrovato della tecnologia per quanto riguarda i sistemi di picking. Pochi mesi fa Incas ha implementato nei nostri magazzini il sistema Voice Picking, che consente ai nostri operatori di adempiere le funzioni di identificazione e recupero del materiale stoccato in magazzino non più tramite il tradizionale palmare, ma servendosi di un dispositivo a cintura che recepisce gli ordini elaborati dal Wms Easystore e li trasmette in stringhe vocali attraverso una cuffia. L operatore a sua volta può utilizzare una serie limitata di comandi vocali per comunicare un feedback o per chiedere un chiarimento, attraverso un microfono. Il risultato più evidente è che l operatore si ritrova ad affrontare tutto il lavoro con le mani libere, garantendo la massima efficienza. Il dispositivo adottato è prodotto dall azienda americana Vocollect. Possiamo assistere a una dimostrazione: il dispositivo, che si può considerare in sé un espansione del sistema Wms Easystore, riceve e trasmette dati tramite Wi-Fi, offre la possibilità di scegliere la modalità operativa solo voce, solo scanner o combinata in funzione del prodotto o dell area in cui si opera, garantisce funzionalità anche in situazioni critiche, quali basse temperature, e risulta molto intuitivo nell utilizzo, quindi richiede tempi di adattamento da parte dell operatore davvero bassi. Aprile 2014 - Automazione Industriale 011

Prima fila In copertina Silenzio, legge Cognex Da trentatré anni Cognex realizza soluzioni di visione e identificazione per i più svariati settori industriali. Uno spirito glocal, degli ingenti investimenti in R&D e uno sguardo sempre attento al cliente contribuiscono al successo della multinazionale statunitense di Alice Alinari Giuliano Collodel, direttore commerciale della filiale italiana di Cognex è cresciuta con il mercato della Cognex visione e il mercato della visione è praticamente cresciuto con noi, dice Giuliano Collodel, direttore commerciale della filiale italiana di Cognex. Dal 1981 il gruppo ha sperimentato tutte le tappe dell evoluzione di questo mercato, determinate in particolar modo dalla progressiva semplificazione delle schede hardware e delle librerie software e dall introduzione di dispositivi sempre più smart, in grado di rendere accessibili le applicazioni di visione a una fascia sempre più ampia di utilizzatori e industrie. Creare soluzioni per vedere e leggere è sempre stato il focus di Cognex che, oltre ai sistemi di visione, sviluppa in parallelo un altro filone tecnologico, quello dell identificazione. Ispezionare un processo industriale, leggere un prodotto sono i presupposti per conoscerli, controllarli e migliorarli, per tenere sotto controllo la qualità, lo stato, gli eventuali scarti e difetti e le possibili cause, aggiunge Collodel. Sono queste le esigenze primarie dei nostri clienti e sono questi i nostri focus, poiché lo studio dei bisogni del cliente è per noi il primo vero punto di partenza di qualsiasi attività di sviluppo. Cognex, che oltre alla sede principale statunitense a Natick, in Massachusetts, si avvale di filiali e distributori ubicati in Nord America, Europa, Asia, Giappone e America Latina, collabora con numerosi integratori sul territorio che sanno ascoltare il cliente, per tarare al meglio ogni soluzione, e lo assistono in 24 ore, fornendo servizi di pre e post-vendita, dallo sviluppo dell applicazione alla ricambistica, dalla formazione al training. Supportiamo il cliente nel dimensionamento delle soluzioni hardware e software, affinché siano sempre adeguate alle reali esigenze operative: la conoscenza dell applicazione del cliente, del suo processo o dell oggetto, è il primo step per un progetto di successo. Quello che contraddistingue la 012 Automazione Industriale - Aprile 2014

In copertina Prima fila società, presente in Italia dal 1999, come spiega ancora Collodel, è la capacità di affermarsi sul mercato come global leader e local expert, di essere localmente vicini ai clienti e allo stesso tempo assisterli a livello internazionale, sviluppando soluzioni totalmente aperte, che non sono vincolate a specifici protocolli proprietari. Investire per crescere Investire in attività di R&D è insito nella natura di Cognex. A livello globale la società investe annualmente circa l 8% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo. Negli ultimi anni, insieme alla visione, gli ingegneri Cognex si sono concentrati sullo sviluppo di sistemi fissi e portatili per l identificazione automatica. Con le nostre soluzioni di codifica affianchiamo gli utilizzatori nella messa a punto di soluzioni di tracciabilità di prodotto e garantiamo il raggiungimento di livelli eccellenti di lettura, anche in presenza di superfici con caratteristiche tecniche complesse, nei più diversi settori, dall automotive al food & beverage, al consumer, agli orologi, senza dimenticare altri settori come aerospaziale, assemblaggio di componenti elettronici, elaborazione e stampa di documenti, scienze naturali e sicurezza dei prodotti, spiega Collodel. Lavoriamo con costruttori di macchine, end-user e system integrator. Nel reparto R&D europeo di Cognex a Budapest, centro di eccellenza mondiale per la ricerca e lo sviluppo hardware e software nel settore dell identificazione, sono ingegnerizzate le soluzioni ID della famiglia DataMan. È proprio dal L ID secondo Cognex La famiglia DataMan di Cognex è composta da diverse soluzioni di identificazione. Si va dai lettori compatti DataMan 50/60, nel settore degli scanner laser a linea singola, ai lettori fissi ID DataMan 100 e 200, per passare poi ai DataMan 300, utilizzabili su linee indicizzate o ad alta velocità. La famiglia include anche i DataMan 500, basati su un chip di visione con centro di Budapest che arrivano il nuovo lettore portatile di codici a barre industriale DataMan 8050 e la release 5.2 del software DataMan. I lettori DataMan 8050 permettono la decodifica di codici - marcati a getto di inchiostro o laser - 1D, 2D e Dpm (Direct Part Mark), anche nel caso di danneggiamento, deformazione, graffiatura, basso contrasto o stampa di bassa qualità, grazie agli algoritmi brevettati 1DMax+ con Hotbars di Cognex. L aggiornamento software riguarda invece le opzioni di regolazione e di test per i lettori ID fissi DataMan. La nuova release 5.2 del software DataMan prevede nuove funzionalità di regolazione e scripting, una nuova modalità test per i lettori di codici a barre DataMan 300 e 503. Sono aumentati i tassi di lettura grazie tecnologia proprietaria Cognex VSoC (Vision System on a Chip), e la serie DataMan 9500 di lettori di codici con pc portatile per applicazioni che richiedono la lettura dei codici e la visualizzazione dei dati con dispositivo mobile, come la rilavorazione di pezzi semi-assemblati, la riparazione o la manutenzione, la gestione degli inventari e il rintracciamento dei processi. alla capacità di leggere codici 1D a bassa risoluzione e alle funzionalità di regolazione intelligente che permettono di adattarsi a tutte le simbologie, incluse Aztec, MaxiCode e Pdf417. Il software è anche in grado di leggere, oltre ai Dpm, simbologie come codici a barre 1D, MaxiCode e codici QR. Offrendo anche nuove funzioni di scripting per il DataMan 300, la nuova release del software migliora la logica e il processo decisionale nel campo della lettura dei codici e introduce nuovi strumenti di valutazione qualitativa dei codici 1D in grado di ottimizzare i processi degli utenti. L impegno di Cognex continuerà in una direzione ben precisa: investire costantemente per diversificare l offerta e ingegnerizzare soluzioni sempre più efficaci ed efficienti in grado di semplificare le operazioni complesse nelle applicazioni dei nostri clienti, conclude Collodel. Confermiamo il nostro orientamento alla massima trasparenza e alla partnership duratura con il cliente: ci prendiamo in carico la complessità applicativa dei nostri clienti, affinché possano risolverla attraverso le nostre tecnologie!. Aprile 2014 - Automazione Industriale 013

Attualità Mercato Mobilità e nuvola, il futuro della produzione? Incontriamo Antonio De Bellis per un confronto sulle tecnologie che potrebbero esercitare un influenza rilevante negli ambienti industriali intelligenti di Valeria Villani Il mercato del cloud computing cresce. Secondo una delle ultime indagini dell Osservatorio Cloud & Ict as-a-service della School of Management del Politecnico di Milano, realizzata su un campione di 201 grandi aziende, con più di 250 addetti, e 507 pmi in Italia, nel 2013 il cloud computing registrava una crescita dell 11% rispetto al 2012. Sempre nel 2013, nel nostro Paese tale mercato sfiorava un volume di affari di mezzo miliardo di euro (493 milioni di euro). Per quanto riguarda i dispositivi mobili, lo scorso gennaio Idc considerava che la penetrazione di device mobili e app nell industria privata e in alcuni comparti della pubblica amministrazione aumenterà sensibilmente nei prossimi due anni, sulla spinta dell evidenza di come l enterprise mobility stia abilitando nuovi modelli ed efficienze operative, migliorando produttività e collaborazione. Sulla stessa tecnologia mobile, Cisco Systems prevede invece che nel 2016 si conteranno 10 miliardi di dispositivi mobili attivi a livello mondiale. Il traffico dati su tali dispositivi mobili, sempre secondo Cisco, è destinato a crescere del 78% su base annua nel periodo 2011-2016. Pur trattandosi di tecnologie innovative e dall alto potenziale, soprattutto in termini di efficienza e produttività, faticano ancora a entrare diffusamente negli ambienti industriali, quasi fossero in un certo senso tenute a debita distanza dal processo produttivo. A penalizzarne la diffusione contribuisce anche il fatto che non solo in alcune imprese italiane la comunicazione tra reparti - sistemi informativi, produzione e ingegneria - sia meno aperta di quanto dovrebbe essere, ma anche, più in generale, che si tende ancora ad associare facilmente le applicazioni web-oriented a una serie di minacce e vulnerabilità dei sistemi. È in atto una vera e propria evoluzione a 360 gradi per quanto riguarda cloud computing e tecnologia mobile, usiamole bene e senza esserne completamente succubi!, ha esordito Antonio De Bellis, vicepresidente di Anie Automazione e presidente del Gruppo di Lavoro Telecontrollo, Supervisione e Automazione delle Reti dell associazione, con il quale recentemente a Milano ci siamo confrontati sui driver di crescita e sugli ostacoli nell adozione di queste tecnologie nei contesti di produzione. Nei nostri contesti industriali questa 014 Automazione Industriale - Aprile 2014

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Attualità Mercato fase evolutiva è senz altro molto più lenta, del resto il nostro ambiente è storicamente caratterizzato da una maggiore lentezza nella familiarizzazione con le nuove tecnologie rispetto al mondo consumer. Tra i driver che possono incoraggiare l adozione di sistemi di cloud e device mobili nella produzione industriale, De Bellis ne individua tre: il desiderio delle imprese nazionali di aggredire con rinnovata forza nuovi mercati esteri, l esigenza di ottimizzazione del processo produttivo vero e proprio e la trasformazione globale dei mercati secondo il concetto di smart community. Pensate solo a quanto valore aggiunto si ottiene in una trattativa commerciale con la possibilità di condividere il prototipo di prodotto ingegnerizzato dall ufficio tecnico sul tablet, con le diverse simulazioni che questo può consentire, ha commentato De Bellis, oppure, all efficientamento della produzione distribuita in vari siti produttivi, grazie alla possibilità di condividere informazioni da remoto attraverso piattaforme IT e infrastrutture di rete avanzate e adeguatamente protette. In che modo la diffusione di queste tecnologie nell industria è legata al concetto di smart community? In una smart community, la intelligenza e l adozione di tecnologie digitali che la abilitano permeano tutta la filiera di comunità, il cui perimetro consiste nelle merci e nelle persone, con relazioni reciproche estremamente complesse. Sebbene non sia direttamente in prima linea, in questa filiera l industria ha un ruolo fondamentale tanto nella gestione di queste relazioni quanto nella diffusione e nella circolazione delle informazioni, dei dati. L impatto di tecnologie digitali abilitanti la smartness nell industria si percepisce sia a livello di efficienza, nella produzione e nella distribuzione dei beni, sia di sostenibilità, nella riduzione dell impatto dei processi produttivi sull ambiente. Quale ruolo hanno le aziende del comporto Anie Automazione in questo percorso verso l intelligenza e nell adozione di nuove tecnologie? Le aziende del comparto Automazione Industriale in Italia rappresentate da Anie Automazione hanno un ruolo di forti innovatori, grazie ai loro significativi investimenti in attività di R&S che si aggirano sul 5-6% (il dato di Anie Confindustria nel complesso è del 4%, ndr) del loro turnover annuo (nel 2012 il fatturato totale era di 3,6 miliardi di euro, ndr). Da tempo queste aziende stanno esplorando idee e concetti innovativi in questi percorsi e si stanno rivolgendo con interesse alle tecnologie mobile e al cloud computing, guidati da esigenze di ottimizzazione della produzione, cost Antonio De Bellis, vicepresidente di Anie Automazione e presidente del Gruppo di Lavoro Telecontrollo, Supervisione e Automazione delle Reti saving, efficienza e sostenibilità, non solo per le loro realtà, ma anche per quelle dei loro clienti. Nel settore manifatturiero ci sono ambiti nei quali cloud computing e dispositivi mobili trovano già reale applicazione? Sì, in particolare alcuni dispositivi mobili come i tablet si confermano già validi e riconosciuti strumenti nelle operazioni di assistenza e manutenzione degli impianti. Ad esempio, dotando il personale addetto di tablet sincronizzati con barcode reader wireless per la diagnostica, si ottengono informazioni in tempo reale sullo storico di ogni macchinario, ricavando un inestimabile valore, non solo in termini di produttività, ma anche di affidabilità degli interventi e della riduzione dei fermi di servizio. Inoltre, l adozione di tecnologie mobile e del cloud già mette gli utilizzatori nella condizione di poter essere sempre connessi ai propri impianti, qualunque sia la loro ubicazione fisica. Esistono invece applicazioni esplorative, ma con buone potenzialità? Un altro ambito di applicazione importante, sebbene sia ancora ancora esplorativo, riguarda la possibilità di gestire in modo integrato, grazie a queste tecnologie, componenti diverse di una filiera produttiva, come il processo relativo alla produzione dei manufatti, quello relativo alla produzione dell energia necessaria ad alimentare il funzionamento di una fabbrica e, infine, quello relativo alla gestione delle flotte di movimentazione e distribuzione delle merci. 016 Automazione Industriale - Aprile 2014

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Attualità System Integration L integrazione guarda oltreoceano Autoware punta sull internazionalizzazione attraverso un approccio che il Ceo dell azienda definisce a piccoli passi. Di questi passi, uno importante è appena stato compiuto, con la certificazione internazionale Csia, rilasciata dall omonima associazione statunitense Autoware, system integrator vicentino specializzato in sistemi Mes/Mom per il settore manifatturiero, conta 26 persone e dal 1996 si pone in modo indipendente sul mercato per poter sviluppare la soluzione più adeguata alle necessità specifiche dei clienti. Negli anni ha stretto collaborazioni importanti con alcuni vendor, fra cui la più solida e rilevante con Wonderware- Invensys. Il fatturato dell azienda è prevalentemente realizzato sul mercato italiano, intorno all 80%, mentre il 20% proviene all estero; i clienti italiani di Autoware conservano comunque una forte vocazione all export. Per i prossimi anni, l obiettivo del system integrator è incrementare la quota estera e puntare sull internazionalizzazione del business, attraverso un approccio che Luigi De Bernardini, Ceo dell azienda, definisce a piccoli passi. Di questi piccoli passi, uno importante è appena stato compiuto, con la certificazione internazionale Csia, rilasciata dalla statunitense Control Systems Integrator Association. di Valeria Villani Come è iniziata la vostra collaborazione con Csia? Il nostro percorso con Csia è iniziato quasi in modo casuale. Non conoscevamo l associazione fino a quando, nel 2008, decidemmo di aderire ad Automation Alliance Group (Aag), un consorzio di 14 system integrator distribuiti in quattro dei cinque continenti. Uno dei requisiti per entrare in Aag era quello di essere membri anche di Csia e di valutare il loro processo di certificazione. Associandoci ad Aag, dunque, ci accostammo anche a Csia. Nel 2009, un anno particolarmente complesso e difficile per il nostro mercato e per la nostra azienda allora di 13 persone, partecipai per la prima volta alla Csia Conference di Naples, in Florida. In quell occasione ebbi modo di percepire e apprezzare il grande valore attribuito al confronto sulle soluzioni tecnologiche, allo scambio di informazioni e alla condivisione di esperienze tra aziende che svolgono le stesse attività, affrontando problematiche simili, anche se in mercati diversi. La Csia Conference fu quel che si dice una svolta. Perché? Direi proprio di sì. L evento ha stimolato un forte interesse e la volontà di partecipare in modo attivo alla realtà associativa, cogliendo tutte le opportunità di apprendimento che essa metteva a disposizione per far crescere Autoware. In azienda ho così avviato un processo di riorganizzazione interno, secondo le linee guida Csia, che è proseguito dal 2009 ad oggi, con il conseguimento della certificazione. Quando esattamente l avete ottenuta e con quale risultato? Abbiamo completato con successo l audit di certificazione, effettuato dall azienda statunitense Asr con ottimi risultati, ottenendo 286 punti totali contro un minimo richiesto di 211 e una media delle aziende del settore di 248 punti e lo scorso 10 febbraio abbiamo acquisito la certificazione Csia all interno del programma Best Practices and Benchmarks. Su quali aspetti siete stati valutati e in base a quali criteri? L audit ha valutato le performance di Autoware utilizzando criteri orientati alle esigenze del cliente in un ampia gamma di aree di gestione aziendale, project management e sviluppo di sistemi: gestione aziendale; gestione delle risorse umane; gestione 018 Automazione Industriale - Aprile 2014

System Integration Attualità finanziaria; marketing, business development e vendite; project management; system development lifecycle; attività di supporto; qualità; servizi e assistenza. In pratica, si tratta di tematiche che abbracciano l azienda nel suo complesso. Ciò che più ho apprezzato è che Csia non impone il come devi fare le cose, ma suggerisce un metodo di gestione aziendale per evitare di trascurare alcuni aspetti importanti al successo aziendale, come ad esempio la gestione dei talenti o dei progetti. Che cosa significa per un integratore come Autoware questa certificazione? Ha il valore di una profonda riorganizzazione della gestione aziendale, è un processo durato anni che ci ha portato ad essere più competenti, più efficaci e più collaborativi nei confronti dei nostri clienti. Ci permette di confermarci come azienda innovativa, siamo i primi system integrator indipendenti in Italia (oltre ad Autoware, un altra azienda italiana, Alfamation, Platinum Alliance Member di National Instruments, possiede la certificazione, ndr) e tra i pochi in Europa (un azienda certificata in Germania, tre aziende nei Paesi Bassi, una nel Regno Unito, ndr) ad avere ottenuto questo riconoscimento. Implica anche un valore economico e finanziario? Ovviamente sì, nel senso che ci porta a non tralasciare la gestione accurata dei rischi del nostro business e a individuare le policy più adeguate per mitigarli. La migliore organizzazione nella gestione tecnica dei progetti è propedeutica a presidiare con maggiore forza e serenità mercati altamente regolamentati come il farmaceutico o l alimentare, permettendoci di offrire servizi specifici in base alle loro esigenze. Inoltre, molte procedure interne sono ora più fluide ed ottimizzate, come, ad esempio, la gestione dei pagamenti o il processo di selezione del personale. Come valutano i clienti e i vendor questa certificazione? La certificazione Csia è un tratto distintivo nei confronti di entrambi. Per i clienti è la garanzia che Autoware sia gestita in modo professionale, non solo al livello tecnico, ma anche manageriale. Alcuni ancora poco conoscono il significato di questo percorso, ma nel momento in cui gli è illustrato lo apprezzano molto. Diversi vendor, come Wonderware-Invensys, Rockwell Automation, Siemens, sono invece ben consapevoli di questo valore e spesso inseriscono la Csia Certification tra i requisiti preferenziali nei loro programmi di partnership con i system integrator. Luigi De Bernardini, amministratore delegato di Autoware Oltre ad Automation Alliance Group e Csia, collaborate con altre realtà associative internazionali? Sì, dal 2012 aderiamo anche all organizzazione statunitense Mesa (Manufacturing Enterprise Solutions Association), Si tratta di una realtà molto orientata alla diffusione della cultura e della conoscenza teorica in ambito Mes, ancora poco attiva in Italia. Perché un integratore italiano ha scelto tre associazioni di riferimento statunitensi? Perché se miri all eccellenza in un campo è necessario che tu vada dove le regole di ciò che fai vengono scritte e gli orizzonti disegnati. Per noi è questo che il Csia, l Aag e il Mesa rappresentano. In Europa la presenza di queste associazioni finora è stata limitata, ma dal 2014 il Csia ha deciso di incrementare in modo consistente la propria presenza nel vecchio continente, rendendo più facile alle aziende italiane associarsi o intraprendere il percorso di certificazione. Chiuso questo percorso, quali sono i prossimi passi di Autoware? Il 31 gennaio 2014 non è la fine di un percorso, ma è solo il termine di una fase intensa di riorganizzazione e crescita dell azienda nel suo complesso, alla quale seguirà un processo di miglioramento continuo e di ottimizzazione dei processi che ci permetterà di verificare la nostra certificazione nei prossimi anni, attraverso gli audit triennali con Csia. Continueremo a lavorare nella fornitura di soluzioni efficaci di automazione e gestione delle operation che siano affidabili e sicure. Aprile 2014 - Automazione Industriale 019

Attualità Aziende e soluzioni Progettare e programmare la cyber-industria NIDays 2014, 5 marzo, Roma: National Instruments si prepara a sostenere la community nell affrontare le sfide future dai sistemi cyber-fisici nell era 4.0 Nel venticinquesimo anno di attività in Italia, lo scorso marzo a Roma National Instruments ha fornito le premesse di quella che può essere definita la nuova era della progettazione, le cui sfide saranno essenzialmente dettate dalla necessità di sviluppare e implementare i cosiddetti Cps (Cyber Physical System), nelle loro tre componenti base di calcolo, controllo e comunicazione, in diversi ambiti applicativi, dall industria all energia, dalla mobilità alla sanità. Negli scenari futuri di Cps è realistico ipotizzare la presenza di singole unità, di sistemi embedded basati su software e interfacce utente dedicate, tra loro comunicanti via wireless e connessi in Internet, in grado di individuare e determinare autonomamente configurazioni, condizioni di operatività e ambiti di attività. In particolare negli ambienti industriali questo scenario Rahman Jamal, Technical and Marketing Director Europe di National Instruments, intervenuto lo scorso marzo a Roma, in occasione di NIDays 2014 di Valeria Villani comporterà la nascita di sistemi di produzione capaci di prevedere il processo produttivo, di reagire e autoorganizzarsi in real-time e in grado di abilitare una personalizzazione estrema della produttività, ha detto intervenendo all NIDays 2014 Rahman Jamal, Technical and Marketing Director Europe di National Instruments. Affrontare le sfide tecnologiche future poste dai Cps significa essenzialmente far fronte alla crescente diffusione di sensori e sistemi di misura distribuiti e alla notevole eterogeneità di dispositivi e protocolli di comunicazione, molti dei quali già presenti sul mercato, i quali funzionano perfettamente da soli, ma faticano a comunicare agevolmente e in modo diretto tra loro. La progettazione e l implementazione di sistemi cyber-fisici presuppongono una forte interazione tra le diverse tecnologie e i linguaggi di programmazione, rendendo dunque indispensabile l adozione di nuovi tool e nuovi modelli software-based in grado di supportare architetture multiprocessore e interfacce di comunicazione avanzate. Progettare in ambito Cps richiede un architettura fortemente riconfigurabile e un approccio software-centric. A livello di controllo, sarà fondamentale la comunicazione tra le unità logiche, le macchine industriali e i componenti a bordo. I sistemi Cps richiedono anche una nuova generazione di controllo, basata su controllori software-designed, in sostituzione dei tradizionali plc, i quali in un certo senso rappresentano un evoluzione estrema delle piattaforme pc-based, riuscendo a sostenere nuove forme di intelligenza delle macchine e di sistemi di misura dinamici e distribuiti. 020 Automazione Industriale - Aprile 2014

Aziende e soluzioni Attualità Mondi riconfigurabili A Roma National Instruments ha ribadito il proprio ruolo nel sostenere la community di utenti - industriali e appartenenti al mondo accademico e della ricerca - nella progettazione e nell implementazione di sistemi cyber-fisici. Nei prossimi anni NI sarà impegnata a fornire tool e moduli software che consentano alla community di affrontare la quarta rivoluzione industriale, i cui nuovi paradigmi saranno i sistemi Cps e i Big Analog Data, ha detto Jamal. Crediamo fermamente che un approccio alla progettazione platform-based, come quello di Graphical System Design che proponiamo, sia il miglior percorso da intraprendere per affrontare le sfide tecnologiche poste dai Cps. Inutile dirvi che la piattaforma NI LabView e l architettura NI Rio (reconfigurable I/O), CompactRio in primis, sono e saranno gli elementi base di questo approccio. Un approccio che sarà subito messo alla prova con i primi work in progress per i Cps, lo sviluppo di nuove interfacce uomo-macchina intelligenti e di nuove modalità di interfacciamento con sensori distribuiti. L NIDays 2014 è stato anche un occasione per presentare alla community italiana alcune delle ultime novità lanciate dalla corporate di Austin e per confermare la strategia di National Instruments, che punta sull innovazione e sulla semplificazione della complessità. Tra queste, nelle keynote della giornata sono stati illustrati l NI CompactRio-9068 con il nuovo NI Premiata l eccellenza di Infn e Cnao Come di consuetudine nel corso dell evento NIDays, anche quest anno è stato consegnato il premio Nicola Chiari, che riconosce le migliori applicazioni di automazione e misura. Per il 2014 il riconoscimento è stato assegnato all Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e al Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao) per la realizzazione di un sistema di controllo e gestione in tempo reale dell erogazione della dose rilasciata nel tumore durante un trattamento di adroterapia basato su LabView Real-time e LabView Fpga su piattaforma Pxi. L applicazione, presentata da Simona Giordanengo Linux Real-Time OS e, per quanto riguarda LabView 2013, l accesso diretto a LabView Tools Network, il network dedicato agli add-on di terze parti, e la possibilità di interfacciarsi con dispositivi mobili di ultima generazione, grazie a Data Dashboard 2.1 disponibile per ios e ora anche per tablet con Android. Alcune demo sono state invece dedicate anche al nuovo sistema NI CompactVisionSystem- 1457RT come parte integrante dell architettura LabViewRio. Il sistema NI Cvs-1457RT è un grande balzo in avanti per i sistemi di visione NI, ha affermato Jamie Smith, direttore Product Marketing Sistemi Embedded di National Instruments durante l evento. Questo sistema è lo strumento migliore per coloro che sono coinvolti nella progettazione di macchine, nell ispezione automatizzata, nella produzione o nel controllo qualità. Con processore Intel Atom a 1,66 GHz, (Infn), Marco Donetti e Maria Adelaide Garella (Cnao) all interno della categoria Controllo Avanzato, riguarda il sistema di distribuzione della dose, reso necessario dalla specifica tecnica di irraggiamento dei tumori in uso al Cnao di Pavia, basato sull utilizzo di rivelatori di particelle, di magneti per lo spostamento del fascio e di interfacce hardware e software con sistemi esterni per la sincronizzazione delle operazioni e l interruzione dell erogazione. Il controllo del sistema è caratterizzato da un fast control e uno slow control alloggiati in due chassis indipendenti ed equipaggiati in totale con 15 moduli NI e quattro moduli custom. due porte indipendenti GigE Vision con Power over Ethernet, triggering deterministico della telecamera Ethernet e I/O controllabili via Fpga, l NI Cvs-1457RT consente agli utenti l alimentazione della telecamera, l invio dei trigger e l acquisizione delle immagini da un unico cavo Ethernet. Gli I/O controllabili via Fpga possono essere combinati con le librerie Vision Rio per sincronizzare i risultati di ispezione con altre parti del sistema, come encoder, espulsori e sensori di prossimità. Il sistema NI Cvs- 1457RT è programmabile con NI LabView o NI Vision Builder for Automated Inspection. Infine, un regalo particolare alla community di studenti NI lo ha fatto proponendo a Roma anche l NI myrio, una piattaforma didattica compatta per la progettazione di sistemi di controllo embedded reali, che permette di esplorare i concetti base della progettazione real-time e Fpga in LabView Rio. Aprile 2014 - Automazione Industriale 021

Attualità Aziende e soluzioni Più misuri, meno consumi Obiettivo crescita continua, quattro divisioni per presidiare i mercati di riferimento, impegno forte per la qualità e il monitoraggio dell energia nel manifatturiero e nel fotovoltaico: così Socomec affronta il 2014 Il Gruppo Socomec, che nel nostro Paese conta 330 persone e cinque sedi, affronta con decisione il 2014 dichiarando un obiettivo di crescita continua che pare perfettamente in linea con l incremento medio annuo dichiarato del 10% del fatturato globale negli ultimi tre anni. Nel corso del triennio infatti la società francese è passata da 300 milioni di euro agli attuali 437 milioni. Per mantenere questo ritmo e perseguire l obiettivo espresso, Per il settore manifatturiero, Socomec propone soluzioni per la protezione delle reti elettriche e per il monitoraggio dei consumi di Valeria Villani come dichiara lo stesso Francesco Sangermani, Commercial Director Italia del Gruppo Socomec, è stata confermata una nuova strategia di business che ha portato il gruppo a proporsi al mercato non più come specialista di prodotto, ma come specialista di soluzioni, attraverso quattro divisioni che si rivolgono a quattro settori di riferimento, Critical Power, Power Control & Safety, Solar Power ed Energy Efficiency. Socomec intende continuare a crescere presidiando il mercato attraverso le quattro Business Application Division, in modo da rispondere al meglio alle richieste di soluzioni sempre più segmentate e orientate a bisogni e applicazioni specifiche, dice Sangermani. L obiettivo crescita continua è perseguito anche attraverso un attenta differenziazione rispetto alla concorrenza, dalla quale Socomec si distingue grazie alla prossimità al cliente e al forte focus sull innovazione, sullo sviluppo di nuove tecnologie e sul rafforzamento del know-how tecnico. Protezione e monitoraggio Per quanto riguarda l industria manifatturiera, Socomec conferma il suo impegno, attraverso le divisioni Critical Power ed Energy Efficiency, nella protezione delle reti elettriche nei processi industriali critici e nel 022 Automazione Industriale - Aprile 2014