Seduta del 2 L ma Approvazione del Protocollo per la gestione dell'equipe Territoriale Integrata Minori (ETIM).

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Transcript:

ASL Regione Lorn ba rdia Monza e Brianza Deliberazione n. _ ^ 1 8 1 Seduta del 2 L ma 2015 Approvazione del Protocollo per la gestione dell'equipe Territoriale Integrata Minori (ETIM). Il Direttore Generale Matteo Stocco PUBBLICATA ALL'ALBO ON-LINE IL coadiuvato da: r 3 APR, 2015 Il Direttore Amministrativo: Mario Nicola Francesco Alparone Il Direttore Sanitario: Patrizia Zarinelli Il Direttore Sociale: Roberto Calia Richiamata la delibera n. 1 del 22.04.2014 con cui questa ASL ha preso atto della D.G.R. n. X/1701 del 17.04.2014, in virtù della quale è stato nominato il Direttore Generale della Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Monza e Brianza nella persona del Dott. Matteo Stocco; Premesso che la valutazione e la presa in carico delle situazioni complesse di disagio minorile richiedono il concorso e l'integrazione di professionalità e competenze sanitarie, socio sanitarie e assistenziali che fanno capo ad Aziende ed Enti diversi; Considerato che in risposta a questa esigenza era stata definita in via sperimentale l'equipe Territoriale Integrata per Minori (di seguito denominata ETIM) per l'attivazione di interventi integrati, con il compito di assicurare la presa in carico del minore in grave situazione di disagio e della sua famiglia, compresi i minori sottoposti a provvedimenti dell'autorità Giudiziaria, attraverso la valutazione e definizione di un progetto individuale, il monitoraggio delle azioni messe in atto dai diversi professionisti coinvolti, la valutazione dei risultati; Dato- atto che l'equipe Territoriale Integrata per Minori scaturisce dalla collaborazione di soggetti a cui sono affidati compiti e ruoli diversi e in particolare: L'ASL con la rete dei Distretti, il Servizio Famiglia e il Servizio Dipendenze del Dipartimento ASSI, il cui ruolo principale, in linea con la propria mission, è di assicurare la governance della rete di offerta, programmando una valutazione e una presa in carico adeguata dei minori in grave disagio e delle loro famiglie, mediante il coordinamento complessivo del progetto e il collegamento con la Direzione Generale Sanità e la Direzione Generale Famiglia della Regione; Le Aziende Ospedaliere San Gerardo e di Desio e Vimercate attraverso le Unità Operative di Neuropsichiatria infantile (UONPIA) e le Unità Operative di Psichiatria: il ruolo delle Aziende è di concordare con l'asl le risorse necessarie al funzionamento delle equipe territoriali integrate per minori, garantendo la presenza dei medici specialisti e di assicurare, nell'ambito della rete di offerta, le prestazioni previste dai progetti individuali; l

ASL Regione Lombardia Monza e Brianza 0021' ri O Gli Uffici di Piano, con il compito di assicurare il "coordinamento operativo" delle Equipe territoriali integrate per minori a livello dei singoli Distretti; Valutato che le diverse competenze e modalità operative integrate concorrono ad aumentare l'efficacia degli interventi e sono riconosciute come maggiormente funzionali alle esigenze presentate dalle situazioni specifiche; Considerato opportuno consolidare il modello ETIM costruito dapprima in via sperimentale e ora integrato funzionalmente nel sistema territoriale di offerta per la presa in carico e progettazione integrata di situazioni di disagio in danno di minori; Ritenuto di procedere alla stesura di un "Protocollo per la gestione dell'equipe Territoriale Integrata Minori (ETIM)", allegato 1 al presente atto parte integrante e sostanziale, quale strumento utile e funzionale alla definizione del ruolo dei soggetti coinvolti, nel rispetto delle specificità di ciascuno e la reciproca collaborazione per la realizzazione di interventi integrati come propri dell'etim; Considerato di approvare il suddetto Protocollo d'intesa sottoscritto tra l'asl della Provincia di Monza e Brianza, le AO San Gerardo di Monza e di Desio e Vimercate e gli Ambiti Comunali di Carate, Desio, Monza, Seregno, Vimercate tramite Offerta Sociale per la definizione di interventi integrati a supporto dei minori in difficoltà; Valutato opportuno che il Protocollo abbia durata fino al 31.12.2015 e possa essere rinnovato previo accordo scritto tra le parti; Preso atto dell'attestazione del responsabile del Servizio Famiglia competente circa la correttezza formale e sostanziale del presente provvedimento; Dato atto che il presente atto, in quanto tale, non comporta oneri a carico di questa ASL; Acquisiti i pareri favorevoli del Direttore Amministrativo, del Direttore Sanitario e del Direttore Sociale ai sensi e per gli effetti degli artt. 3 e 3 bis del D. Lgs. n. 502/92 e ss.mm.ii. ed art. 15 della L.R. n. 33/2009 nel testo vigente, nonché disposizioni regionali applicative; DELIBERA per le motivazioni citate in premessa e che qui si intendono integralmente trascritte e riportate: 1) di approvare il "Protocollo per la gestione dell'equipe Territoriale Integrata Minori (ETIM)", allegato 1 al presente atto parte integrante e sostanziale, sottoscritto tra 1ASL della Provincia di Monza e Brianza, TAO San Gerardo di Monza, l'a.o. di Desio e Vimercate e gli Ambiti Comunali di Carate, Desio, Monza, Seregno, Vimercate tramite Offerta Sociale per la definizione di interventi integrati a supporto dei minori in difficoltà; 2

Regione Lombardia ASL Monza e Brianza 2) di incaricare il Servizio Famiglia, in qualità di Responsabile del procedimento, per quanto di competenza; 3) di dare atto che il presente provvedimento, in quanto tale, non comporta oneri a carico di questa ASL; 4) di dare atto che il presente provvedimento è immediatamente esecutivo e sarà pubblicato all'albo dell'azienda ai sensi dell'art. 18, c.9, della L.R. 30.12.2009, n. 33. IL DIRETTORE GENERALE (Matteo Stocco) Esprimono parere favorevole: Il Direttore Amministrativo: Mario Nicola Francesco Alparone Il Direttore Sanitario: Patrizia Zarinelli Il Direttore Sociale: Roberto Calia ' A - VJ 3

181 Allegato alla delibera del Direttore Generale n. del 2 4 MAP Oggetto. Approvazione del Protocollo per la gestione dell'equipe Territoriale Integrata Minori (ETIM). Il Responsabile del Procedimento Il Direttore del Servizio Famiglia Paola Buonvicino Visto di congruità tecnica di competenza Il Direttore del Dipartimento ASSI Paola Buonvicino 4

Ambito territoriale di Carite Brianza PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DELL'EQUIPE TERRITORIALE INTEGRATA MINORI (ETIM) tra Ambito di: Carate con sede legale in via San Martino 9, CAP 20853 - Biassono Desio con sede legale in Piazza Giovanni Paolo II - 20033 - Desio Monza con sede legale in Via Guarenti, 2 - Monza Seregno con sede legale in Via Oliveti, 17 - Seregno rappresentati dal Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci Vimercate tramite Azienda speciale consortile Offertasociale - con sede legale in Piazza Marconi 7/D - 20871 Vimercate rappresentato dal Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e dal Legale rappresentante di Offerta Sociale le Aziende Ospedaliere: e S. Gerardo di Monza con sede legale in Via Pergolesi 33, Monza Vimercate e Desio con sede legale in Via Santi Cosma e Damiano, 10-20871 Vimercate rappresentati dal Direttore Generale Asl Monza e Brianza con sede legale in Viale Elvezia 2, Monza rappresentata dal Direttore Generale e Premesso che si ritiene opportuno consolidare il modello ETIM costruito dapprima in via sperimentale ed ora integrato funzionalmente nel sistema territoriale di offerta per la presa in carico e la progettazione integrata in situazioni di disagio in danno di minori gli enti coinvolti già partecipano della rete territoriale all'interno della quale collaborano attivamente a supporto dei servizi territoriali che si occupano di minori e famiglie, nelle loro specifiche articolazioni

N; rjn le diverse competenze e modalità operative, integrate concorrono ad aumentare l'cfficacfar,fy#. degli interventi e sono riconosciuti come maggiormente funzionali alle esigenze presentate dalle situazioni specifiche Considerato che l'equipe Territoriale Integrata Minori (di seguito denominata ETIM) nasce dall'esigenza di attivare interventi secondo un modello tecnico condiviso si è configurato come l'equipe multiprofessionale attivabile nei casi in cui si individuino minori e loro famiglie in situazione di multi problematicità (cioè con evidente disagio a danno di un minore, generato da molteplici e complessi elementi di tipo sociale, psicologico, sanitario), dove la multiproblematicità richiede l'intervento nella situazione di valutazione o di presa in carico da parte di servizi di Enti diversi, con la finalità di realizzare un intervento integrato che si concretizza nella predisposizione del Piano personalizzato di valutazione e nel Piano personalizzato di trattamento, compresi i minori sottoposti a provvedimento dell'autorità Giudiziaria e per assicurale a. la presa in carico della situazione attraverso la valutazione e definizione di un progetto individuale, il monitoraggio delle azioni messe in atto dai diversi professionisti coinvolti, la valutazione dei risultati b. il miglioramento, attraverso un intervento integrato, dei percorsi di diagnosi e cura dei minori in situazioni di disagio e delle loro famiglie, compresi i minori sottoposti a provvedimento dell'autorità Giudiziaria è abitualmente composta da - il Coordinatore - almeno uno specialista (psichiatra/psicologo clinico) designato dalla A.O. che svolga un ruolo tecnico all'interno dell'equipe e che garantisca, qualora non sia l'operatore cui compete la presa in carico, il collegamento con la UOP almeno uno specialista (Npi/psicologo clinico) che garantisca, qualora non sia l'operatore cui compete la presa in carico, il collegamento con la Struttura complessa di NPI uno psicologo dei Consultori Familiari - un operatore del SerD al bisogno definisce la propria attività in relazione alla singola richiesta inviata dal Servizio Sociale comunale di riferimento e da altri Enti competenti e valutata dal Coordinatore come appropriata e specificatamente: a) realizza una valutazione multiprofessionale della casistica di minori e famiglie che presentano situazioni di multiproblematicità, tenuto conto dei vincoli normativi e delle diverse competenze istituzionali b) è competente della multiproblematicità definita dall'esigenza di attivare interventi, di norma a seguito di una precedente indagine psico-sociale realizzata dai Servizi Sociali

0021 Comunali, che richiedono il contributo di più specialisti e per più componenti del nucleo familiare \ S i. >7ì c) esprime la progettualità condivisa in sede di valutazione e nell'elaborazione dell'ipotesi trattamentale per assicurare la presa in carico del minore in grave situazione di disagio e della sua famiglia, attraverso la definizione di un Piano personalizzato di valutazione e Piano personalizzato di trattamento appositamente predisposti in cui sono specificati la tipologia di intervento, gli operatori impegnati e la durata degli interventi d) conferma, nel momento della restituzione degli interventi realizzati, il coinvolgimento del servizio inviamo e della famiglia cercandone la collaborazione e l'adesione al progetto e) cura il passaggio per garantire la presa in carico del caso se definita nel Piano personalizzato di trattamento nella fase successiva alla restituzione al servizio inviante e alla famiglia stessa in collaborazione con lo specialista referente a cui compete il passaggio e la presentazione presso il proprio servizio per quanto di competenza utilizzando l'apposita scheda f) provvede alla realizzazione del monitoraggio delle singole situazioni attraverso un'attività di follow up a 6 e 12 mesi g) analizza i risultati raggiunti alla luce della progettazione definita. sono stati definiti dei tempi relativi ai passaggi previsti, tenuto conto dei molteplici fattori intervenienti (innanzitutto il numero dei componenti nucleo familiare ed il numero degli operatori coinvolti) secondo i quali: - la presa in carico valutativa successiva alla presentazione del caso deve essere effettuata entro uno/due mesi - la valutazione complessiva e la sua restituzione al servizio inviante e alla famiglia si articola nell'arco di 5/6 mesi (in media). LÀ PREMESSA COSTITUISCE PARTE INTEGRANTE DEL DOCUMENTO E PERTANTO SI STIPULA QUANTO DI SEGUITO: Art 1. OGGETTO E DURATA Con il presente protocollo l'asl MB, le AO di Monza e di Desio e Vimercate e gli Ambiti Comunali di Carate, Desio, Monza, Seregno, Vimercate tramite Offertasocialc hanno definito la reciproca collaborazione per l'applicazione di interventi integrati come propri dell'etim. Il presente Protocollo ha durata fino al 31.12.2015 e può essere rinnovato previo accordo scritto tra le parti. Art.2 FINALITÀ' La finalità del presente Protocollo riguarda la necessità di confermare il modello dell'etim quale modello condiviso e secondo il dettaglio seguente:

00217 realizzare valutazioni psicodiagnostiche a favore di adulti e minori, su richiesta integrazione dell'indagine psico-sociale del servizio segnalante e/o titolare del caso predisporre relazioni tecniche sull'esito del percorso valutativo elaborare e realizzare una progettazione integrata di interventi sul minore e sul nucleo familiare promuovere, nei confronti dei servizi competenti, la realizzazione dei trattamenti terapeutici di tipo psicologico e/o sanitario a favore di adulti e minori individuati dal progetto, nei vari formati necessari implementare e utilizzare strumenti di verifica sui progetti e interventi realizzati individuare e definire indicatori specifici utili e propedeutici alla elaborazione di nuove linee progettuali per i servizi coinvolti garantire una valutazione della casistica in tempi rapidi e con modalità funzionali alle necessità del caso. Per le finalità proprie l'etim siriuniscepresso una sede comunale ed ha come Coordinatore un operatore dell'ente Locale che: 1. organizza/pianifica le agende 2. garantisce che il lavoro si svolga attraverso un massimo di due riunioni al mese con tutti gli operatori dell'etim 3. gestisce le segnalazioni (segreteria organizzativa) verificando l'appropriatezza della richiesta pervenuta (vedi: motivo dell'invio) 4. conduce e verbalizza le riunioni di equipe, cura la predisposizione della relazione finale 5. redige i Piani personalizzati secondo le schede predisposte 6. coordina la distribuzione dei casi clinici 7. facilita le relazioni interne ed esterne all' ETIM 8. partecipa al tavolo Asl di coordinamento sovradistrettuale (per uniformare i processi ed i prodotti) 9. rendiconta ali'asl. Ciascuno dei Comuni aderenti al presente Protocollo rimane titolare della casistica relativamente alle persone residenti attraverso la propria équipe di Tutela Minori di base c riferisce all'autorità Giudiziaria competente quando richiesto e necessario. Art 3. RUOLO DELL'ASL Ali'ASL è affidato il compito di coordinamento complessivo dell'intervento attraverso il Servizio Famiglia cura dei processi in grado di assicurare il raggiungimento degli obiettivi previsti secondo le finalità indicate, anche attraverso l'adozione del presente Protocollo negoziazione e stipula del contratto con le Azienda Ospedaliere del territorio che definisce il loro contributo al progetto sia per quanto riguarda la partecipazione all' ETIM che per quanto riguarda le prestazioni da erogare in rapporto ai percorsi di diagnosi e cura dei minori e delle loro famiglie direzione delle attività attraverso il gruppo di monitoraggio appositamente costituito cui è stata affidata la definizione operativa delle attività (strumenti, schede, ecc.) nonché la rilevazione dei dati periodicamente richiesti governance della rete territoriale costituita dai diversi soggetti che collaborano all'attuazione delle attività previste secondo quanto di propria competenza cura della documentazione attraverso report periodici delle attività realizzate e loro pubblicizzazione per un confronto tra tutti i soggetti coinvolti e quale materiale di studio

002180 f - partecipazione diretta degli psicologi dei Consultori familiari e degli operatori\ffim\ Sei-vizio Dipendenze alle attività del progetto. \^ Art. 4 - RUOLO E RISORSE AZIENDE OSPEDALIERE Le Aziende Ospedaliere di Monza e di Desio e Vimercate hanno il ruolo di garantire l'integrazione tramite personale e prestazioni di carattere clinico-terapeutico ed in particolare la presenza delle seguenti figure professionali nell'ambito dell'equipe ETIM: ahneno uno specialista (psichiatra/psicologo clinico) afferente al Dipartimento Salute Mentale Struttura Complessa di Psichiatria almeno uno specialista (Npi/psicologo clinico) afferente al Dipartimento Materno Infantile Struttura Complessa NPIA AO Vimercate Desio e alla struttura Complessa di NPIA afferente al Dipartimento di Salute Mentale dell'ao San Gerardo e di assicurare, nell'ambito della rete di offerta, il passaggio del caso affinché siano assicurate le prestazioni previste dai Piani personalizzati di trattamento. Art. 5 - RUOLO E RISORSE COMUNI/AMBITO Ciascuno dei Comuni aderenti al presente Protocollo rimane titolare della casistica relativamente alle persone residenti attraverso la propria équipe di Tutela Minori di base solitamente composta da almeno uno Psicologo e un Assistente Sociale. Riferisce all'autorità Giudiziaria competente quando richiesto e necessario. I Comuni associati garantiscono la disponibilità del coordinamento tecnico funzionale dell'equipe, almeno per 4 ore settimanali oltre che la sede. Art. 6 - MODALITÀ DI SEGNALAZIONE, REALIZZAZIONE DELLA VALUTAZIONE E COLLABORAZIONE CON IL SERVIZIO INVIANTE L'ETIM è attivata da parte dell'equipe di base richiedente, a seguito di una prima valutazione complessiva fatta dagli operatori referenti e titolari del caso, in presenza della seguente condizione: minori e famiglie che vivono una situazione personale e familiare caratterizzata da multi-problematicità in cui sono già stati identificati elementi di rischio ma non ancora proposta all'attenzione dell'autorità Giudiziaria oppure già definita da provvedimenti giudiziari. Tale multiproblematicità familiare - evidenziata in sede di primo intervento da parte del Servizio Sociale Comunale inviante - trova corrispondenza nella necessità di una valutazione complessa da parte di più servizi/professionisti e su livelli diversi (adulti/minori,diagnosi psicologica/psichiatrica, ecc.) e successivamente nell'elaborazione di un piano di trattamento articolato su contributi professionali e di servizi diversi. Art. 7 - FINALITÀ', COMPOSIZIONE E COMPITI DEL GRUPPO DI MONITORAGGIO E' costituito un gruppo di monitoraggio composto dal referente Asl, dai Coordinatori ETIM e dai referenti delle AO con il compito di:

individuare linee operative per garantire un accesso e una fruibilità omogenea su tuttc^l"; territorio dell'asl strutturare e monitorare una documentazione specifica che possa essere utile agli operatori coinvolti essere luogo di riferimento e confronto circa la buona applicazione di quanto disposto anche attraverso periodiche verifiche in itinere delle modalità di collaborazione dei soggetti coinvolti identificare buone prassi da mantenere ed evidenziare. Art. 8 - ONERI DEL SERVIZIO Gli oneri relativi al personale sono riconducibili alle attività che già normalmente vengono svolte nei servizi coinvolti. In particolare, gli oneri relativi al personale delle Aziende Ospedaliere rientrano nei canali ordinari di contrattazione già positivamente sperimentati in passato. Gli oneri relativi alle sedi ed alle utenze gravano sugli Enti Comunali che mettono a disposizione le sedi medesime. Art. 9 - MODALITÀ DI MONITORAGGIO/VALUTAZIONE DEL PROTOCOLLO Il Responsabile del progetto (Direttore Dipartimento ASSI ASL Monza e Brianza), provvedere a convocare i Direttori degli Uffici di Piano degli Ambiti territoriali, i Direttori dei Distretti sociosanitari ASL e i Direttori/Medici Primari della Psichiatria e della Neuropsichiatria Infantile delle Aziende Ospedaliere almeno una volta l'anno per il monitoraggio e la valutazione del presente Protocollo. Art. 10 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Per lo svolgimento delle attività si prevede un trattamento di dati personali ai sensi del D. Lgs 196/2003 e seguenti integrazioni e modifiche, che per la tipologia dei servizi erogati, si può assumere che siano prioritariamente di natura sensibile. L'incaricato del trattamento dei dati viene nominato dal responsabile dell'ente di appartenenza della casistica relativamente alle persone residenti che garantirà il rispetto delle modalità di trattamento secondo quanto previsto dalla legislazione vigente in materia di privacy. Alla formalizzazione degli adempimenti relativi al trattamento dei dati personali si procederà con apposito documento. Ali. Piano personalizzato di valutazione Piano personalizzato di trattamento Scheda per il passaggio del caso Scheda ruolo Psichiatria Scheda ruolo NPI Scheda ruolo CF

Letto, approvato e sottoscritto Data firme (legali rappresentanti) Per i Comuni dell'ambito territoriale di CARATE E Presidente Assemblea Sindaci dfclvambito QkJv Per i Comuni dell'ambito territoriale di DESIO Il Presidente Assemblea Sindaci dell'ambito $JMM^.[. exl^ Per i Comuni dell'ambito territoriale di MONZA Il Presidente Assemblea Sindaci dell'ambito Per i Comuni dell'ambito territoriale di SEREGNO Il Pres1 0)^e-Assernblea Sindaci dell'ambito Per i Comuni dell'ambito territoriale di VIMERCATE Il Presidente Assemblea Sindaci dell'ambito jresentante Azienda Speciale Consortile Offertasociale Per l'azienda Ospedaliera di DESIO E VIMERCATE IlwirettCfe Gsnej Per l'azienda Ospedaliera di MONZA ildirettore Generale

EQUIPE TERRITORIALE INTEGRATA MINORI PIANO PERSONALIZZATO DI VALUTAZIONE CASO N. NOME E COGNOME Data incontro ETIM durata (dalle alle ) E n t e / S e r v i z i o Servizi Sociali Comunali UONPIA Centro Psicosociale Ser.D. Noa Consultorio Familiare Altro O p e r a t o r e / i RICHIESTA: CONSULENZA FINALIZZATA ALL'ELABORAZIONE DI UN PROGETTO MULTIDISCIPLINARE (specificare) => INTERVENTO FINALIZZATO ALL'ELABORAZIONE DI UN PROGETTO MULTIDISCIPLINARE RISCHIO RILEVATO: GENITORI E/O FAMILIARI CON SOSPETTO DI PATOLOGIA PSICHIATRICA GENITORI E/O FAMILIARI CON SOSPETTA PROBLEMATICA DI DIPENDENZA o ALCOOL o SOSTANZE o GIOCO a GENITORI E/O FAMIGLIARI SEGNALATIPER DISTURBI COMPORTAMENTALI o DELLA CONDOTTA o DEL CONTROLLO DEGLI IMPULSI o DELL'ADATTAMENTO o ANTISOCIALI o SPETTRO DEPRESSIVO: DISTURBI DELL'UMORE o DELLO SPETTRO ANSIOSO: ANSIA SOCIALE, FOBIA SOCIALE DISTURBI DI ATTACCHI DI PANICO o DIFFICOLTA' COGNITIVE GENITORI E/O FAMILIARI CON COMPORTAMENTI DI TRASCURATEZZA, MALTRATTAMENTI, ABBANDONO NEI CONFRONTI DEI MINORI o MATERIALE o MORALE a MINORI SEGNALATIPER DISTURBI COMPORTAMENTALI, RELAZIONALI, DELL'UMORE a MINORI SEGNALATIPER ANOMALIE DI SVILUPPO COGNITIVO, PSICHICO E MOTORIO DEL MINORE a MINORE CON SOSPETTO DI PATOLOGIE PSICHIATRICHE E NEUROLOGICHE MINORI VITTIME DI ABUSO E/O MALTRATTAMENTO FISICO E PSICOLOGICO O ALTRE SITUAZIONI TRAUMATICHE MINORI ESPOSTI A SITUAZIONI DI VIOLENZA INTRAFAMILIARE (VIOLENZA ASSISTITA)

DESCRIZIONE INTERVENTI PREVISTI SERVIZIO E/OPERATORE REFERENTE DATA di AVVIO DATA di RESTITUZIONE Valutazione diagnostica adulto/i clinica Valutazione diagnostica minore/i Valutazione diagnostica e clinica delle anomalie di sviluppo cognitivo psichico e motorio del/dei minore/i Valutazione diagnostica e clinica dei comportamenti reattivi del/dei minore/i all'interno del contesto familiare multiproblematico Valutazione competenze genitoriali Osservazione della relazione genitore/i-minore/i-familiare/i Altro NOTE DATA INCONTRO ETIM PER SINTESI FINALE/ PROGETTO Il coordinatore dell'etim. Gli operatori presenti

RUOLO PSICOLOGO CF nella partecipazione all'etim Come previsto nel modello ETIM, uno psicologo del CF dell'asi, partecipa alle riunioni periodiche finalizzate alla valutazione integrata di situazioni multiproblematiche di minori, per un massimo di due incontri al mese, come da convocazione del Coordinatore. FUNZIONE DI RACCORDO CON IL SERVIZIO CONSULTORIALE In forma integrata con le altre professionalità presenti nell'equipe territoriale contribuisce alla formulazione di un intervento, articolato nelle dimensioni di indagine, di valutazione e dì presa in carico nonché al monitoraggio e verifica dell'iter progettuale che vengono formalizzati nel piano di valutazione e nel piano dì trattamento. COMPETENZA SPECIFICA Nell'ambito del confronto e della discussione svolti all'interno dell'etim concorre alla formulazione dì una valutazione psicologica (e degli aspetti dì integrazione riferibili alle attività di competenza consultoriale) degli elementi relativi alla situazione del minore e della sua famìglia, osservati nell'ambito dì diversi contesti di indagine e diagnostici. Apporta, nella cornice di un approccio proprio del CF, un contributo professionale volto ad una lettura del funzionamento dei soggetti coinvolti, delle dinamiche caratterizzanti le relazioni intra-familiari, in funzione anche dei ruoli e dei compiti specifici connessi alle diverse fasi evolutive personali e familiari. Garantisce il raccordo con il Consultorio Familiare per la presa in carico di genitori, singoli 0 in coppia, per i quali è stato formulato e concordato dall'equipe Territoriale Integrata Minori un piano di trattamento che prevede un intervento di sostegno alla genitorialità, assicurando il primo colloquio entro 21 giorni dalla richiesta. Fornisce periodici aggiornamenti in ordine all'evoluzione del percorso di sostegno, secondo i tempi del follow up previsti. Il percorso di sostegno alla genitorialità si articola in colloqui psicologici, a cadenza e durata variabile in relazione aglio obiettivi del progetto. La conduzione dei colloqui è affidata ad un operatore dedicato (psicologo/psicoterapeuta) del CF. 1 colloqui possono essere rivolti al singolo genitore o alla coppia, anche in formati diversi e in forme alternate. Si svolgono presso la sede del CF. L'intervento di sostegno alla genitorialità è soggetto alla verifica da parte dell'equipe consultoriale. Solo su richiesta dell'autorità Giudiziaria viene stilata da parte dell'operatore che ha in carico il genitore o i genitori una relazione, nella tempistica prevista, sull'andamento del percorso, in funzione degli obiettivi perseguiti. Interventi di sostegno alla genitorialità possono essere realizzati anche preso i Consultori privati accreditati e presso i Soggetti che rientrano nello specifico Elenco pubblicato sul sito AsI, i quali prevedono l'erogazione di interventi di psicoterapia privata in connessione con i servizi pubblici invianti a costi calmierati. Nov. 2012

EQUIPE TERRITORIALE INTEGRATA MINORI PIANO PERSONALIZZATO DI TRATTAMENTO CASO N. NOME E COGNOME Data incontro ETIM durata (dalle alle ) E n t e / S e r v i z i o O p e r a t o r e / 1 Servizi Sociali Comunali UONPIA Centro Psicosociale Ser.D. Noa Consultorio Familiare Altro ESITI DELLE VALUTAZIONI: DON PIA UO PSICHIATRIA SERVIZI SOCIALI CONSULTORIO ALTRO

RESTITUZIONE ALLA FAMIGLIA: Sintesi valutazione Modalità' Tempi Operatori titolari IPOTESI PROGETTUALE: ATTIVITÀ' SERVIZIO/OPERATORE TITOLARE DATA di AVVIO DATA MONITORIAGGIO DATA VERIFICA FINALE Sostegno alla genitorialità Psicoterapia minore/i Psicoterapia adulti Altro 1 NOTE Il coordinatore dell'etim Gli operatori presenti Esempio: ricerca di struttura idonea, interventi di supporto educativo, presa in carico fannacologia, presa in carico per approfondimenti diagnostici...

00 lì EQUIPE TERRITORIALE INTEGRATA MINORI SCHEDA SEGNALAZIONE TRATTAMENTO DA ATTIVARE -5/ i DATA CASO N. NOME E COGNOME TRATTAMENTO RICHIESTO PER Data incontro ETIM Presenti: E n t e / S e r v i z i o O p e r a t o r e / 1 Q Servizi Sociali Comunali UONPIA O Centro Psicosociale Ser.D. Noa Consultorio Familiare Altro ESITI DELLE VALUTAZIONI (Sintesi) TRATTAMENTO RICHIESTO presso Consultorio Familiare Specificare se Pubb/privato Psichiatria Specificare se CPS Ambulatori SERVIZIO a-sostegno psicologico individuale b-sostegno alla genitorialità - Individuale - Di coppia c-mediazione familiare a-presa In carico psicologica b-presa in carico psicoterapeutica c-presa in carico psichiatrica Eventuale urgenza NPI a-eta b- Psicoterapia minore/i c- Logopedia d-psicomotricità e- Altro SerD a-presa In carico per controlli b-per sostegno individuale c-x Space Altro 1 Servizio Ricevuta da il. (firma e data) Esempio: ricerca di struttura idonea, interventi di supporto educativo, presa in carico farmacologia, presa in carico per approfondimenti diagnostici

PSICHIATRIA Ruolo dello psichiatra nell'equipe Etim - Valutazione diagnostica e clinica (max 2 colloqui- di norma entro 4 mesi ) di adulti - componenti del contesto familiare multiproblematico - su segnalazione del TM e/o di altri ambiti territoriali, già in carico ai Servizi psichiatrici (DSM) o per quali si sospetti una patologia psichiatrica al fine di: a) porre diagnosi, b) dare indicazioni terapeutiche e c) approfondire gli aspetti della patologia che possano influire sulle competenze genitoriali. - Colloquio congiunto di restituzione con l'utente. Obiettivi: - Facilitare i contatti e gli invii con i servizi territoriali di riferimento. - Agevolare l'integrazione con gli altri ambiti istituzionali nel percorso di valutazione e nell'eventualità di cura. Ruolo dello psicologo nell'equipe Etim - Valutazione diagnostica e clinica (max 3 colloqui- di norma entro 4 mesi )delle condizioni psicologiche di adulti - componenti del contesto familiare multiproblematico - su segnalazione del TM e/o di altri ambiti territoriali, ed approfondire gli aspetti della patologia che possano influire sulle competenze genitoriali. - Utilizzo di diagnostica testale: MMPI-2, ovvero Millon e/o Wais (nel caso di difficoltà cognitiva) e ulteriori strumenti (questionari, check-list, meglio se autosomministrati) finalizzati ad approfondire le seguenti aree: risposte emotive in funzione all'adattamento ed alle difficoltà relazionali, emotività espressa e stili di rifiuto, carico familiare, etc. La somministrazione del test di Rorschach, a discrezione dello specialista, viene limitato alle situazioni che necessitano una valutazione dinamica. - Colloquio, congiunto, di restituzione con l'utente. Obiettivi: - Facilitare i contatti e gli invii con i servizi territoriali di riferimento. - Agevolare l'integrazione con gli altri ambiti istituzionali nel percorso di valutazione e nell'eventualità di cura.

Ruoto del neuropsichiatra infantile nell'equipe ETIM Valutazione diagnostica e clinica: valutazione specialistica delle anomalie di sviluppo cognitivo, psichico e motorio del minore( accertamento di patologie psichiatriche e neurologiche); valutazione specialistica delle condizioni psicologiche di minori che fanno parte del contesto familiare multiproblematico al fine di definirne gli aspetti psicopatologici e/o reattivi all'interno della valutazione familiare globale e personologica dei genitori compiuta dagli altri operatori. I servizi sociali attraverso l'indagine psicosociale forniscono al clinico osservazioni sulle aree di funzionamento globale del minore (scolastico,relazionale, sociale). Definizione percorso di cura:lndicazioni a trattamenti riabilitativi, psicoterapeutici,prescrizioni farmacologiche speclfiche,richiesta di altre indagini specialistiche; gestione dell'invio alla Struttura complessa NPIA di competenza. Articolazione :1 incontro raccolta anamnestica cllnica *, massimo 3 incontri consultazione diagnostica, 1 incontro restituzione con genitori *, 1 incontro restituzione con minore. Strumenti: Esame neurologico Colloqui clinici, utilizzo disegni, osservazioni di gioco bambino e/o con genitori, valutazione pattern d'attaccamento (attraverso osservazione interazione nella prima infanzia, gioco e colloquio strutturato infanzia ed adolescenza). Diagnostica testale: Scale di livello su segnalazione difficoltà in ambito scolastico (WIPPSI, WISC, matrici di RAVEN), questionari di personalità e diagnostici MMPI-A e SAFA per sintesi diagnostica nosografica, test SAT per misura ansia da separazione ed attaccamento patologico, integrazione eventuale test proiettivi/narrativi Blacky Pictures, TE MAS (minori extracomunitari). T.A.T e Rorschach a discrezione dello specialista. Ruolo dello psicologo della Neuropsichiatria Infantile nel!' équipe ETIM Valutazione diagnostica e clinica: Valutazione specialistica delle condizioni psicologiche di minori che fanno parte del contesto familiare multiproblematico al fine di definirne gli aspetti psicopatologici e/o reattivi all'interno della valutazione familiare globale e personologica del genitori compiuta dagli altri operatori. I servizi sociali attraverso l'indagine psicosociale forniscono al clinico osservazioni sulle aree di funzionamento globale del minore (scolastico,relazionale, sociale). Definizione percorso di cura:lndicazioni a trattamenti psicoterapeutici,di sostegno psicologico, interventi educativi e riabilitativi; gestione dell'invio alla Struttura complessa NPIA territoriale di competenza Articolazione :1 incontro raccolta anamnestica clinica *, massimo 3 incontri consultazione diagnostica, 1 incontro restituzione con genitori *, 1 incontro restituzione con minore. Strumenti: Colloqui clinici, utilizzo disegni, osservazioni di gioco bambino e/o con genitori, valutazione pattern d'attaccamento (attraverso osservazione interazione nella prima infanzia, gioco e colloquio strutturato infanzia ed adolescenza). Diagnostica testale: Scale di livello su segnalazione difficoltà In ambito scolastico (WIPPSI, WISC, matrici di RAVEN), questionari di personalità e diagnostici MMPI-A e SAFA per sintesi diagnostica nosografica, test SAT per misura ansia da separazione ed attaccamento patologico, integrazione eventuale test proiettivi/narrativi Blacky Pictures, TEMAS (minori extracomunitari). T.A.T e Rorschach a discrezione dello specialista. Obiettivo: Per entrambi,in situazioni di necessità e/o domanda di cura facilitare il contatto con i servizi territoriali e partecipare alla progettazione di un' ipotesi di trattamento in accordo con gli altri ambiti istituzionali. *:in situazioni particolarmente conflittuali tali incontri avvengono separatamente

RUOLO PSICOLOGO CF nella partecipazione all'etim Come previsto nel modello ETIM, uno psicologo del CF dell'asl partecipa alle riunioni periodiche finalizzate alla valutazione integrata di situazioni multiproblematiche di minori, per un massimo di due incontri al mese, come da convocazione del Coordinatore. FUNZIONE DI RACCORDO CON IL SERVIZIO CONSULTORIALE In forma integrata con le altre professionalità presenti nell'equipe territoriale contribuisce alla formulazione di un intervento, articolato nelle dimensioni di indagine, di valutazione e di presa in carico nonché al monitoraggio e verifica dell'iter progettuale che vengono formalizzati nel piano di valutazione e nel piano di trattamento. COMPETENZA SPECIFICA Nell'ambito del confronto e della discussione svolti all'interno dell'etim concorre alla formulazione di una valutazione psicologica (e degli aspetti di integrazione riferibili alle attività di competenza consultoriale) degli elementi relativi alla situazione del minore e della sua famiglia, osservati nell'ambito di diversi contesti di indagine e diagnostici. Apporta, nella cornice di un approccio proprio del CF, un contributo professionale volto ad una lettura del funzionamento dei soggetti coinvolti, delle dinamiche caratterizzanti le relazioni intra-familiari, in funzione anche dei ruoli e dei compiti specifici connessi alle diverse fasi evolutive personali e familiari. Garantisce il raccordo con il Consultorio Familiare per la presa in carico di genitori, singoli 0 in coppia, per i quali è stato formulato e concordato dall'equipe Territoriale Integrata Minori un piano di trattamento che prevede un intervento di sostegno alla genitorialità, assicurando il primo colloquio entro 21 giorni dalla richiesta. Fornisce periodici aggiornamenti in ordine all'evoluzione del percorso di sostegno, secondo i tempi del follow up previsti. Il percorso di sostegno alla genitorialità si articola in colloqui psicologici, a cadenza e durata variabile in relazione aglio obiettivi del progetto. La conduzione dei colloqui è affidata ad un operatore dedicato (psicologo/psicoterapeuta) del CF. 1 colloqui possono essere rivolti al singolo genitore o alla coppia, anche in formati diversi e in forme alternate. Si svolgono presso la sede del CF. L'intervento di sostegno alla genitorialità è soggetto alla verifica da parte dell'equipe consultoriale. Solo su richiesta dell'autorità Giudiziaria viene stilata da parte dell'operatore che ha in carico il genitore o i genitori una relazione, nella tempistica prevista, sull'andamento del percorso, in funzione degli obiettivi perseguiti. Interventi di sostegno alla genitorialità possono essere realizzati anche preso i Consultori privati accreditati e presso i Soggetti che rientrano nello specifico Elenco pubblicato sul sito AsI, i quali prevedono l'erogazione di interventi di psicoterapìa privata in connessione con i servizi pubblici invianti a costi calmierati. Nov.2012