GEOGRAFIA 5 Gli strumenti geografici LA CARTA GEOGRAFICA E LA SUA STORIA prof.ssa Orietta Selva 1
La carta geografica Tra gli strumenti di indagine e di conoscenza del territorio un posto di tutto riguardo spetta ai documenti cartografici che, altro non sono se non un aspetto della storia del pensiero e delle tecniche umane applicate alla raffigurazione dell ambiente che ci circonda. (Gaetano Ferro, 1986) L idea di raffigurare in piano l ambiente circostante, i luoghi e gli elementi naturali e antropici è antichissima. 2
Le origini: Civiltà babilonese Tavoletta di Nippur 1300 a.c. raffigura una vallata di appezzamenti agricoli attraversati da un fiume, probabilmente l Eufrate. 3
Le origini: Civiltà egizia Papiro della miniera 1184-1087 a.c., raffigura un giacimento d oro nella Nubia, territorio di conquista di Sethi I faraone della XIX dinastia.
Le origini: Civiltà mesopotamiche La visione dell Universo secondo i Mesopotamici
Le origini: Civiltà Greca La visione del Mondo secondo Omero L Ecumene secondo Omero Analogie con il mondo babilonese: la Terra è un disco piatto, l Oceano circonda le terre emerse, visione geocentrica della Grecia 6
La cartografia nell antichità classica Il Mondo secondo i Pensatori della scuola ionicia" (V secolo a.c.) La terra è raffigurata come un disco piatto L anello esterno rappresenta l Oceano che circonda le terre emerse Il Mare Mediterraneo divide il Mondo in due grandi parti: Europa a nord, Asia e Libia a sud
La cartografia nell antichità classica La carta del Mondo di Anassimandro" (V secolo a.c.)
La cartografia nell antichità classica I PENSATORI IONICI SCUOLA FILOSOFICA DI MILETO (VI sec. a.c.) Speculazione filosofica intorno a problemi quali forma, dimensione, disegno e raffigurazione del Mondo Abitato ECUMÈNE ANASSIMANDRO (610-546 a. C.)! considerato il primo cartografo della storia a lui si deve la prima rappresentazione grafica della terra abitata ECATEO DA MILETO (550 480 a. C.)! riprende la carta del mondo di Anassimandro, perfezionandola grazie alle notizie dirette ricavate dai suoi viaggi. Opera: Periégesis
La cartografia nell antichità classica LA SCUOLA PITAGORICA (IV - III secolo a. C.) Speculazioni teoriche della scuola che adduce la dottrina della sfericità della Terra EUDOSSO DI CNIDO (408-355 a. C.)! si attribuisce l elaborazione di procedimenti astronomici per la misurazione della latitudine e del meridiano e la definizione dei termini di latitudine, equatore e tropici. DICEARCO DA MESSINA (350-290 a. C.)! rappresentazione sferica della terra, inquadrata in uno schema rettangolare, attraverso l utilizzo di un elemento astronomicomatematico: il Diaphragma. ERATOSTENE DI CIRENE (274 194 a. C.)! è il primo ad utilizzare il termine geografia; utilizza il lavoro di Dicearco per misurare la circonferenza della terra. Opera maggiore Geografica 10
La cartografia nell antichità classica DICEARCO DA MESSINA (350 290 a.c.)! Costruisce la prima carta del Mondo di forma quadrangolare! Si serve di una linea di orientamento (diáfragma) che, in direzione est - ovest, passava per le Colonne d Ercole, la Sicilia, Atene, Rodi, il Monte Tauro e il Monte Immaus! Queste luoghi erano considerati come se si fossero trovati alla stessa latitudine! L uso del diáfragma rese possibile una maggiore precisione nella delineazione delle coste mediterranee 11
La cartografia nell antichità classica Diáfragma " -------------------------------------------------------------------- Ricostruzione della carta di Dicearco da Messina
ERATOSTENE (274 194 a. C.) La cartografia nell antichità classica Applicazione della misura angolare e di concetti astronomici al disegno cartografico Calcolo della distanza tra le città di Siene (Assuan) ed Alessandria basandosi sulla diversa inclinazione dei raggi del sole nel giorno del solstizio d estate Tale distanza venne utilizzata per calcolare la grandezza della Terra, da lui considerata una sfera perfetta La misura della terra così calcolata era pari a 250.000 stadi = 46.000 Km, con uno scarto dalla misura reale di poco più del 10% L errore è imputato al fatto che le due città erano ritenute sullo stesso meridiano Traccia un sistema di linee rette orizzontali e verticali, poste a distanze uguali e passanti per località note tale griglia anticipa il reticolato geografico L Ecumene è ampliata rispetto alle precedenti rappresentazioni sia per quanto riguarda i paesi posti a latitudini settentrionali che per l Asia orientale 13
La cartografia nell antichità classica Ricostruzione della carta di Dicearco da Messina ( 350-290 a.c.) Ricostruzione della carta di Eratostene di Cirene
La cartografia nell antichità classica II secolo a. C. IPPARCO DI NICEA (200 150 a. C.)! fornì per primo i mezzi per la determinazione di longitudini, ritenendo inadatte le stime di Eratostene poiché basate su dati non scientifici.! costruì il primo catalogo di stelle, determinandone le posizioni e applicò per primo metodi, come quello della parallasse, ripresi poi dall astronomia moderna. POSIDONIO DI APAMEA (135 50 a. C.)! scrisse un opera di geografia pura sostenendo le dottrine di Eratostene. Calcolò l altezza del meridiano terrestre valendosi dell altezza della stella MARINO DI TIRO(135 50 a. C.)! introdusse per primo la misura delle latitudini e longitudini in gradi d arco sessagesimale, eliminando quindi l incertezza nelle misure legata alle diverse unità di misura utilizzate.! Definì la prima proiezione cartografica (cilindrica equidistante), ripresa poi da Tolomeo. 15
La cartografia nell antichità classica A partire dal II secolo i progressi della cartografia si legano al formarsi di una cultura e di una tradizione cartografica CLAUDIO TOLOMEO ( 90-168 d.c) Visione geocentrica del sistema solare la Terra è posta al centro del sistema solare e intorno ad essa a diverse distanze e in ordine crescente si trovano i pianeti (Luna, Mercurio, Venere, Sole...) autore di due trattati fondamentali: l Almagesto, opera astronomica la Geografia, opera cartografica composta di 8 libri, giunti sino a noi grazie a copie manoscritte di età bizantina 16
La cartografia nell antichità classica CLAUDIO TOLOMEO (90-168 d.c) L importanza e la fortuna si mantengono per tutto il Medioevo e anche dopo le grandi scoperte geografiche L impianto cartografico continua ad essere considerato un modello matematico di riferimento e il sistema geocentrico da lui proposto rimarrà valido fino alla Rivoluzione Copernicana Formula regole precise e definisce proiezioni idonee per la costruzione di globi e di planisferi per rappresentare il profilo delle terre emerse e delle località principali Errori: misurazione della terra imprecisa (scarto del 30% rispetto a quella stabilita da Eratostene) coordinate geografiche errate dovute ad un calcolo impreciso delle posizioni astronomiche 17
La cartografia tolemaica L Ecumene secondo Claudio Tolomeo
La cartografia in epoca romana Un segmentum della Tabula Peutingeriana
La cartografia nel Medioevo Il periodo medioevale si riferisce" ad un millennio di storia europea" compreso fra il V e il XV secolo d.c. Nell Alto medioevo la cartografia non compie progressi si perdono molte delle intuizioni degli studiosi greci Ruolo dominante della Chiesa" nel campo della cultura Il sapere è assorbito e re-interpretato secondo i dettami del cristianesimo Fonti ufficiali esegesi Testi Sacri quali Bibbia e Vangeli
La cartografia nel Medioevo Le rappresentazioni dell Ecumene non seguono principi scientifici," ma assolvono essenzialmente una funzione decorativa e didascalica in quanto inserite all'interno di manoscritti Uso di elementi simbolico - decorativi per colmare i vuoti della carta La terra puo essere inscritta in un quadrato secondo l'interpretazione del Vangelo di Matteo e dall'apocalisse di Giovanni in cui si fa riferimento ai quattro angoli della terra e ai quattro venti I tre continenti possono essere simboleggiati dai figli di Noè, che ne" simboleggiano la comune matrice etnico religiosa: Sem = Asia, Cam = Africa, Jafet = Europa Rappresentazioni del paradiso terrestre e dei luoghi santi della cristianità, di paesi inventati come del Prete Gianni, dei regni biblici di Gog e Magog, delle 10 tribù perdute di Israele ed altre rappresentazioni fantastiche 21
La cartografia nel Medioevo Ecumene tripartito nei mappamondi medioevali T-O
La cartografia nel Medioevo" La Mappa Mundi del Beato di Liebana (X-XII sec.)
La cartografia nel Medioevo Mappa Mundi di Ebstorf (XIII secolo ca.)
La cartografia nel Medioevo Mappa Mundi di Hereford in Inghilterra (XIV secolo ca.)
La cartografia nel Medioevo Nel tardo medioevo comincino a circolare le prime carte nautiche o portolaniche nelle quali La forma e il profilo delle terre raffigurate appare di una sorprendente verosomiglianza. Il reticolo geografico è costituito dall intreccio di linee particolari originate dalla rosa dei venti. Le coste, le baie, gli scogli molto dettagliati mentre l entroterra e la parte continentale è inesistente. Fonti ritenute non scientifiche, non ufficiali
La cartografia nel Medioevo Carta Pisana (Seconda metà secolo XIII)
La cartografia nel Medioevo MONDO ARABO-ISLAMICO Contrapposto alla cultura dell'europa," l Islam conosce la sua espansione" economico-politica in età medievale In questo periodo al pensiero religioso" esposto da Maometto nel Corano si" affianca la rielaborazione delle dottrine" cristiana ed ebraica ed il pensiero" scientifico derivato dalla cultura persiana, egiziana ed indiana oltre che dalla cultura greca classica Tra l VIII e il X secolo vennero tradotti in lingua araba i testi fondamentali della Scienza greca l Almagesto e la Geografia di Claudio Tolomeo
La cartografia nel Medioevo Dall XI secolo nella cartografia islamica si comincia a riflettere il contatto con l Europa grazie alle relazioni economiche tra Venezia e Bisanzio e alle conquiste dei califfati di Spagna Il maggiore cartografo del tempo è" al Idrisi (Edrisi), nato a Ceuta nel 1100 e formatosi a Cordova Edrisi operò a Palermo presso la" corte di Ruggero II per il quale" realizzò un testo in cui erano" raccolte tutte le notizie per realizzare" una descrizione geografica del" mondo (Libro di Re Ruggero)" Il manoscritto conteneva una carta" generale del mondo (Tabula" Rogeriana) in cui viene adottata la" divisone della Terra in zone climatiche e l orientamento e dato dal sud in alto