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Transcript:

Avanguardia sul binario Introduzione del sottosistema di Protezione e Controllo della Marcia sui mezzi d opera di RFI Giorgio Bonafè Sviluppo Sottosistemi - Rete Ferroviaria Italiana

INDICE Sistemi di Protezione e Controllo della Marcia su rete RFI Contesto normativo Mezzi d opera per la manutenzione dell infrastruttura Specifica STB BL3 per mezzi d opera Architettura STB BL3 per mezzi d opera Particolarità architetturali e funzionali Autorizzazione di Messa in Servizio 2

RFI: l infrastruttura ferroviaria nazionale una grande rete 1.000 km 942 km 2.883 km 3.902 km 7.976 km

Sistemi di sicurezza su linee RFI 4.092 km di linea a scarso traffico ed a trazione diesel attrezzate con SSC 11.511 km di linea elettrificata a 3kVcc attrezzate con SCMT 590 km di linea AV/AC elettrificata a 25kVca attrezzate con ERTMS L2

Sicurezza 250 Incidenti "Tipici (valore assoluto) 200 202 174 160 150 143 146 107 100 96 100 89 88 62 65 50 40 35 23 19 13 10 0 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Nel computo non sono compresi gli investimenti di persone ai PL Dal 1.1.2006 sono variati i criteri UIC Elaborazione BDS aggiornata al 31 dicembre 2010

Principi dei Sistemi di Controllo della Marcia In generale i Sistemi di Controllo della Marcia proteggono rispetto a: Vigilanza e Presenza del PdC Caratteristiche del treno: velocità massima, rango, percentuale di massa frenata, lunghezza Caratteristiche della linea: rango, grado di frenatura, pendenze, rallentamenti Circolazione: aspetto dei segnali

Tecnologie dei Sistemi di Controllo della Marcia Tecnologia GSM-R (876-880 MHz uplink, 921-925 MHz dowlink): La tecnologia GSM-R è impiegata per le comunicazioni voce terra bordo, per il servizio di Diagnostica Remota (dialogo con il Server di DR mediante SMS con formato standard RFI), per il servizio Allarme Vigilante (dialogo con il Server mediante chiamata a numero funzionale standard ELDA) e per le funzioni ERTMS di Livello 2 (dialogo con RBC utilizzando il protocollo EURORADIO). Utilizzo della banda R (Railway) di ampiezza 4 MHz dedicata ad applicazioni ferroviarie in sicurezza. Il SSB è dotato di Mobile Terminal (GSM-R) ed antenne sull imperiale con il quale riceve le informazioni sulla libertà della via trasmesse da RBC. Tecnologia EUROBALISE (27 MHz downlink, 4 MHz uplink): La tecnologia Eurobalise è impiegata nei sistemi ERTMS ed SCMT. L antenna installata a bordo, nel sottocassa o sul carrello, emette portante sinusoidale a 27 MHz. La boa (dispositivo passivo), posata a terra, viene alimentata da tale portante e risponde in banda 4 MHz con modulazione FSK dei dati. Utilizzo di telegramma a 1023 bit a standard Eurobalise, con PK44 per le informazioni nazionali (STM). Le boe collocate in corrispondenza dei segnali trasmettono telegrammi dedicati in funzioni delle condizioni della via (segnalamento e itinerari).

Tecnologie dei Sistemi di Controllo della Marcia Tecnologia BAcc RSC - InFill La tecnologia BAcc-RSC-InFill è impiegata nel sistema SCMT. Utilizzo di correnti di binario (frequenza 50 Hz, 83.3 Hz e 178 Hz) codificate (75, 120, 180, 270, 420 impulsi al minuto) in funzione della libertà della via. Ricezione delle informazioni a bordo per mezzo di captatori RSC (due per ogni senso di marcia) che devono essere posizionati anteriormente al primo asse che occupa il binario. Tale tecnologia consente, su linee BAcc o su linee dotate di funzione InFill, di anticipare a bordo l aspetto a via libera del successivo segnale. Tecnologia MicroOnde (circa 5 GHz downlink e uplink): La tecnologia MicroOnde è impiegata nel sistema SSC. Le antenne (due per senso di marcia) installate a bordo, sull imperiale, emettono portante sinusoidale nell intorno dei 5 GHz. Il transponder (dispositivo attivo), posto a terra, riceve tale portante e la modula in ampiezza con segnale DPSK a frequenza 10,7 MHz (IF1) o 13 MHz (IF2). I transponder collocati in corrispondenza dei segnali trasmettono telegrammi dedicati in funzione dell aspetto dei segnali.

Contesto normativo Il Regolamento per la Circolazione Ferroviaria (RCF) emesso da ANSF con Decreto 4/2012 contiene le norme per l esercizio ferroviario di competenza della ANSF In conformità a tali norme devono essere emanate le disposizioni e le prescrizioni di esercizio. L articolo 21 del RCF richiede che i mezzi d opera circolanti secondo le norme dei treni devono soddisfare gli stessi standard di sicurezza richiesti ai treni L articolo 4 del RCF richiede che la circolazione dei treni sia protetta da un sistema di protezione e controllo della marcia 9

Mezzi d opera per la manutenzione dell infrastruttura I mezzi d opera si distinguono in due macro categorie: Mezzi d Opera pesanti che garantiscono l occupazione dei circuiti di binario e dei pedali conta assi, pertanto potenzialmente in grado di circolare come treni (~100 unità di proprietà RFI) Mezzi d Opera leggeri che non garantiscono l occupazione dei circuiti di binario e dei pedali conta assi, pertanto ammessi a circolare esclusivamente in regime di interruzione 10

Mezzi d opera per la manutenzione dell infrastruttura Focus relativo alla prima tipologia di mezzi d opera potenzialmente in grado di circolare come treno La manutenzione dell infrastruttura è garantita dai mezzi d opera (inclusi i veicoli diagnostici) che: Effettuano, prevalentemente in fascia diurna, trasferimenti come treno (vale per i veicoli pesanti in grado di garantire l occupazione) fino alla località di ricovero prossima alla zona di intervento Effettuano, prevalentemente in fascia notturna, trasferimenti in interruzione dalla località di ricovero fino alla zona di intervento ove svolgono le lavorazioni previste e successivamente rientrano in interruzione nella località di ricovero 11

Mezzi d opera per la manutenzione dell infrastruttura Focus relativo alla prima tipologia di mezzi d opera potenzialmente in grado di circolare come treno Il mantenimento di tale modello organizzativo richiede, alla luce del contesto normativo vigente, che i mezzi d opera idonei a circolare come treno vengano attrezzati con Sistema Tecnologico di Bordo che include il sottosistema di bordo del sistema di protezione e controllo della marcia. RFI ha individuato la seguente architettura di Sistema Tecnologico di Bordo per i propri mezzi d opera: SSB SCMT/SSC BL3 che realizza le protezioni SCMT e SSC e la funzione Vigilante e si interfaccia con il PdC mediante DMI Touch Screen Registratore Cronologico di Eventi con terminale remoto per lettura della patente di guida (smart card) e scarico automatico delle ZTE via GPRS Apparato Radio Voce per le comunicazioni terra-treno 12

Specifica per STB BL3 per mezzi d opera In data 20/04/2011 è stata emessa la Specifica Tecnica di architettura ed installazione dei STB BL3 per mezzi d opera di RFI, trasmessa con nota RFI- DTC\A0011\P\2011\0001782 del 06/06/2011. 13

Scopo della specifica La specifica definisce i requisiti tecnici relativi l architettura e l installazione del Sistema Tecnologico di Bordo (STB) basato sul Sistema di Protezione e Controllo della Marcia SSC/SCMT BL3 con la possibilità, futura, di upgradare il SSB con le funzionalità ETCS. La specifica nasce per definire l architettura STB da installare sui mezzi d opera individuati da RFI e circolanti come TRENO sotto la responsabilità di RFI (quindi anche i mezzi d opera delle imprese costruttrici e di manutenzione). 14

Architettura STB per i mezzi d opera Sistema di Protezione e Controllo della Marcia Sistema di Presenza e Vigilanza dell Agente di Condotta Sistema di Visualizzazione della Velocità Sistema di Registrazione degli Eventi di Condotta Sistema di Ausilio alla Condotta SSB SSC BL3 architettura C Con la possibilità di installazione di due antenne RSDD Funzione Vigilante inclusa nel SSB SSC BL3. Possibilità di dissociazione. Impiego di organi passivi (pedale, pulsanti). Tachimetro integrato nel DMI Touch Screen del SSB SSC BL3. Visualizzatore di velocità di soccorso (in caso di guasto del SSB) controllato dal RCEC Scarico ZTE a terra via GSM-R Lettura della SMART-CARD RFI per abilitazione della trazione Cab-Radio GSM-R 15

Architettura STB per i mezzi d opera RECEIVER PRINCIPALE ANTENNE SSC ANTENNA GPS/GSM-R RCEC APPARATO RADIO VOCE (Cab-Radio) AVV. ACUSTIVO AVV. ACUSTIVO ORGANI VIGILANZA ABILITAZIONE BANCO ARMADIO PRINCIPALE ORGANI VIGILANZA ABILITAZIONE BANCO CAPTATORI RSC CAPTATORI RSC DMI TOUCH- SCREEN (include tachimetro ed indicatori ottici) SENSORI ODOMETRICI SENSORI ODOMETRICI ANTENNA RSDD ANTENNA RSDD PIASTRA PNEUMATICA DMI TOUCH- SCREEN (include tachimetro ed indicatori ottici) Cab. A CIRCUITI DI TRAZIONE e FRENATURA QUADRO DISTRIBUZIONE Cab. B 16

Particolarità architetturali Tipologia del freno: i mezzi d opera oggetto di attrezzaggio con STB BL3 devono essere dotati di freno continuo e automatico UIC o unificato FS. Requisiti Ambientali: il costruttore del mezzo d opera ed il fornitore del segnalamento hanno l onere di garantire il rispetto dei requisiti RAM previsti per STB BL3, tenendo conto delle specificità ambientali presenti sui mezzi d opera (con particolare riferimento a vibrazioni e temperature). Attrezzaggio della cabina di guida: la posizione degli organi di interfaccia è indicata in modo generico demandando alla fase di DR1 (revisione dei disegni di installazione della Testa di Serie e delle Sottoserie) l approvazione del progetto. Non è previsto l attrezzaggio della cabina di lavoro. Mezzi d opera a unica cabina di guida e singolo banco: tali mezzi d opera saranno attrezzati con organi di captazione (antenne SSC e captatori RSC) come per veicolo a doppia cabina ma avranno organi di interfaccia al PdC (cruscotto che include la visualizzazione di velocità, avvisatore acustico e organi di vigilanza) come per veicoli a singola cabina. 17

Particolarità funzionali Sono state introdotte nel SSB due nuove modalità operative (selezionabili da Dati treno) da utilizzare durante la circolazione in regime di interruzione: TRASFERIMENTO: per gli spostamenti dalla località inizio dell interruzione all area oggetto di lavorazione e per il successivo rientro al termine della lavorazione LAVORO: per gli spostamenti all interno dell area oggetto di lavorazione 18

Particolarità funzionali Protezioni offerte in tali modalità: Controllo di velocità massima: TRASFERIMENTO: VMC a 30km/h modificabile dal guidatore fino a 60km/h LAVORO: VMC a 10km/h o altro valore compatibile con la specializzazione del veicolo e non modificabile dal guidatore Controllo atto partenza (RAP) nella modalità TRASFERIMENTO Presenza e vigilanza nella modalità TRASFERIMENTO Controllo di congruenza fra lo stato LAVORO (introdotto da data entry) ed il commutatore presente sul banco di guida Protezione dei confini dell interruzione i cui limiti sono immessi tramite data entry dal guidatore 19

Autorizzazione di Messa in Servizio ANSF ha emesso in data 7/8/2013 le Linee Guida per il rilascio dell autorizzazione di messa in servizio di veicoli, sottosistemi strutturali o parti di essi (nota prot. ANSF 06032/13). Le suddette linee guida prevedono che: L introduzione del STB richiede una nuova autorizzazione di messa in servizio del veicolo su cui viene installato. La procedura di autorizzazione di messa in servizio per il veicolo oggetto di attrezzaggio potrà essere portata a termine solo dopo la conclusione del processo autorizzativo relativo all Applicazione Generica e prima Specifica del SSB SSC BL3 costituente il STB. Per ottenere l autorizzazione di messa in servizio di una Applicazione Generica (e prima Specifica) il Richiedente deve produrre ad ANSF il dossier di accettazione di sicurezza che attesta il completamento con esito positivo di tutte le attività delle strutture organizzative coinvolte nel processo di gestione della sicurezza. 20

Autorizzazione di Messa in Servizio Il dossier di accettazione di sicurezza fornisce evidenze in merito a: definizione dell applicazione generica/prodotto generico; normativa di riferimento; valutazione degli aspetti funzionali; valutazione degli aspetti di sicurezza; problematiche emerse nel corso della valutazione degli aspetti funzionali e di sicurezza; analisi di intrusività per il sistema ferroviario esistente; registro degli eventi pericolosi; configurazione; verifica della compatibilità tecnica e delle condizioni di sicurezza con i sottosistemi strutturali coinvolti; piano della sicurezza. 21

Autorizzazione di Messa in Servizio Il dossier di accettazione di sicurezza viene prodotto a seguito del completamento di: Attività di sviluppo e V&V del fornitore che possono includere anche sessione di prove in campo (prove finalizzate alla verifica dei requisiti nell ambito del processo di V&V del fornitore) Attività di valutazione indipendente da parte di un VIS riconosciuto da ANSF: in questa fase possono essere svolte prove di convalida Attività di valutazione da parte del Richiedente 22

Grazie per l attenzione POSTO CENTRALE AV DI BOLOGNA GESTIONE CENTRALIZZATA TRATTE AV MILANO-BOLOGNA-FIRENZE