acque superficiali e sotterranee

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50 acque superficiali e sotterranee La provincia, dal punto di vista sia idrologico sia idrogeologico, è molto ricca di acqua. La rete idrica superficiale è dominata dai due grandi sistemi fluviali del Fiume Ticino e del Fiume Adda, che delimitano i confini occidentale e orientale della provincia. Ci sono poi corsi d acqua secondari (il Lambro, l Olona, il Seveso, il Molgora) e la fitta rete di canalizzazioni artificiali (i Navigli, il Canale Villoresi, la Roggia Vettabbia, il Cavo Redefossi). Questo importante e diffuso sistema acquifero si alimenta dal Nord della Lombardia e sviluppa una direzione di flusso della falda da Nord/Nord-Ovest a Sud/Sud-Est. L acqua che forma questo considerevole patrimonio naturale ha una duplice valenza: da una parte, è una risorsa ambientale e naturale vitale per lo sviluppo degli ecosistemi complessi e, dall altra, un bene fondamentale per l uomo e per le sue attività. L acqua non è, come un tempo si era portati a credere, una risorsa che si possa sfruttare illimitatamente: quindi, la depurazione, la salvaguardia e la gestione sostenibile delle acque sono da considerarsi priorità assolute per la programmazione del territorio. I fattori di pressione L uso della risorsa e la cause del dissesto idrogeologico Diversi sono i fattori di pressione sulle acque, che possono essere così suddivisi: l utilizzo della risorsa (legato ai prelievi da acque superficiali e sotterranee e a tutto ciò che riguarda anche la distribuzione e l uso finale); il carico di inquinanti immesso (legato alle fonti di inquinamento diffuse e alle fonti di inquinamento puntuali). E comunque opportuno ricordare che 2003 Anno internazionale dell'acqua Falda - E l acqua sotterranea contenuta nel sottosuolo all interno di strati di sedimenti permeabili. Dopo l estrazione viene utilizzata per vari usi (potabile, industriale, agricola, ecc ). Carico inquinante - Corrisponde alla stima della sommatoria dei carichi civili, industriali e dell inquinamento diffuso provocato dal comparto agro-zootecnico. Fonti di inquinamento diffuso - Sono le fonti di inquinamento che non hanno una localizzazione precisa (di origine agricola, zootecnica, ecc.). Fonti di inquinamento puntuali - Sono gli scarichi che sono identificabili sul territorio (scarichi industriali, scarichi fognari, ecc.). Derivazione - E il prelievo di risorse idriche superficiali e sotterranee finalizzato a usi diversi.

Alveo - E l area entro cui scorre un fiume od un torrente (spesso definito letto di un fiume, di un torrente, ecc. ). Dissesto idrogeologico - E una situazione di degrado del territorio dovuta a cause naturali ed umane (erosione, disboscamento, ecc.). Abitante Equivalente (AE) - E l unità di misura con cui si suole esprimere il carico organico inquinante in arrivo ad un impianto di depurazione (si calcola per definizione pari a 60g del parametro BOD5 al giorno). Consumo idrico pro capite in provincia e suddivisione in ATO e in Ambiti di Gestione Ottimali (per il solo ATO provinciale) l urbanizzazione eccessiva e la cementificazione delle sponde e degli alvei dei corsi d acqua sono altrettanto responsabili dei frequenti fenomeni di dissesto idrogeologico (esondazioni di fiumi, allagamenti di centri urbani, ecc.). Nell area del comune e dei comuni limitrofi si è assistito inoltre, a partire dai primi anni Novanta, al fenomeno della risalita della falda freatica, seguita alla consistente diminuzione della pressione antropica determinata dalla chiusura delle grandi industrie. Gli Ambiti Territoriali Ottimali La provincia è suddivisa in due Ambiti Territoriali Ottimali: uno corrisponde al comune, mentre l altro comprende tutti i restanti 187 comuni. Quest ultimo ATO è stato recentemente suddiviso in tre Ambiti di Gestione Ottimali (AGO). La nuova articolazione servirà a razionalizzare la gestione integrata del ciclo delle acque (prelievi, distribuzione, collettamento fognario e depurazione), fino ad oggi gestito da molteplici soggetti. Nella Figura 1 sono riportati i due ATO e la ripartizione in Ambiti Gestionali Ottimali. I prelievi Complessivamente, dai corsi d acqua superficiali, nel 2001, sono stati derivati poco meno di 20 miliardi di m 3 d acqua, per la gran parte destinati alla produzione di energia elettrica (pari a circa il 68% del prelievo totale) e per meno del 9% ai consumi irrigui puri. Figura 1 - Consumo idrico pro capite in provincia e suddivisione in ATO e in Ambiti di Gestione Ottimali (per il solo ATO provinciale) (Fonte: ATO Provincia, 2002. Elaborazione: Punto Energia, 2002). Il prelievo delle acque sotterranee di falda è stato, sempre nel 2001, di circa 850 milioni di m 3 (di cui 630 milioni da pozzi pubblici e 220 milioni da pozzi privati). Nell anno 2000, i diversi gestori del servizio acquedotto hanno distribuito circa 558 milioni di m 3 di acqua, corrispondenti ad un valore medio di consumo pro capite di 405 litri di acqua al giorno (Figura 1). I fenomeni di inquinamento La valutazione dell inquinamento potenziale sulle risorse idriche provinciali può essere sintetizzata in questi valori significativi: 21 milioni di A.E. (Abitanti Equivalenti), di cui circa 3,8 milioni (pari a circa il 20% del potenziale inquinamento) dovuti agli abitanti residenti, 15 milioni dovuti agli scarichi derivati dalle attività produttive e la restante parte da addebitare alle attività zootecniche (2,2 milioni); poco più di 25.200 tonnellate di azoto e 2.900 di fosforo. 51

Il sistema di depurazione Attualmente 18 comuni, corrispondenti a circa il 35% della popolazione provinciale, non risultano allacciati a depuratori: su questo dato pesa soprattutto l assenza di un sistema depurativo che serva la città. Nel corso del 2001, sono stati 289 gli scarichi autorizzati all immissione nei corsi idrici superficiali, senza il collettamento ai sistemi di fognature e di depurazione. Incidenza dei fenomeni inquinanti sulla risorsa idrica sotterranea in provincia 52 I fenomeni di contaminazione delle falde In base all indice di Incidenza sulla Risorsa Idrica Sotterranea (IRIS), calcolato per ambito comunale, è possibile valutare l entità dei fenomeni di contaminazione della falda (Figura 2). Nel 2001 sono stati individuati 160 fenomeni di contaminazione della falda, distribuiti soprattutto in un area critica nel Centro-Nord del Milanese, che interessa i comuni, Pero, Rho, Bollate e Arese. Lo stato delle acque di falda è continuamente monitorato sulla base dei principali parametri chimico-fisici: considerando i valori medi annui dei pozzi pubblici di ciascun comune, emerge che, nell anno 2000, in 23 comuni si sono verificate situazioni di superamento delle concentrazioni massime ammesse dalla normativa. La Tabella 1 mostra dettagliatamente i superamenti puntuali avvenuti nei pozzi pubblici (giugno 2001-maggio 2002). Collettamento - E il collegamento delle utenze civili e/o produttive alla rete fognaria. IRIS (Incidenza sulla Risorsa Idrica Sotterranea) - E un indicatore che rappresenta qualitativamente l impatto dei fenomeni inquinanti che incidono sulle falde, considerando i parametri relativi alla tipologia di contaminante, la gravità del fenomeno, l impatto sui pozzi, l impatto sulle falde, le aree coinvolte, l evoluzione temporale, la sorgente inquinante. Figura 2 - Incidenza dei fenomeni inquinanti sulla risorsa idrica sotterranea in provincia (Fonte ed elaborazione: Provincia, Settore Controllo Centri di Pericolo e Industria a Rischio, 2002). Tipologia Numero Numero pozzi Numero comuni Comune più interessato inquinante superamenti interessati interessati dal fenomeno Totale antiparassitari 25 25 11 Milano (12 superamenti in 12 pozzi) Cromo esavalente 25 5 3 Cernusco sul Naviglio (22 superamenti in 3 pozzi) Ferro 57 52 15 Milano (38 superamenti in 35 pozzi) Totale Composti organo-alogenati 238 160 27 Milano (126 superamenti in 105 pozzi) Nitrati 70 53 29 Lissone (11 superamenti in 7 pozzi) Tabella 1 - Numero di superamenti per tipologia di inquinanti avvenuti nei pozzi pubblici in provincia (giugno 2001-maggio 2002). (Fonte: Provincia, Sistema Informativo Falda, 2002). Nota: Il totale comprende anche i superamenti avvenuti nello stesso pozzo in date diverse di campionamento. SU E GIÙ: LA PROVINCIA IN NUMERO Eccessivo consumo pro capite di acqua potabile. Costante e approfondito monitoraggio delle risorse idriche sotterranee. Stato di salute dei corsi idrici: presenza di situazioni critiche.

Lo Stato della qualità delle acque Lo stato ecologico dei corsi d acqua Il giudizio sintetico di qualità dei corsi d acqua provinciali è rappresentato nella Figura 3. Nella Figura 4 è invece riportato lo stato ecologico di alcuni corsi d acqua. Benché questo tipo di rappresentazione non abbia ancora un valore ufficiale (in attesa della classificazione che verrà predisposta dalla Regione Lombardia), incrociando le informazioni, è possibile fornire un interessante quadro di riferimento. Tra i principali corsi d acqua, il Fiume Ticino presenta il miglior stato di salute. Le situazioni peggiori si riscontrano nei corpi idrici che hanno subito e subiscono ancora l immissione di inquinanti di origine civile e industriale lungo le zone urbane e industriali dell area milanese (Fiume Olona, Fiume Lambro, Torrenti Seveso, Molgora, Bozzente e Lura). I corsi d acqua artificiali che presentano situazioni di grave inquinamento sono la Roggia Vettabbia e il Cavo Redefossi, mentre le situazioni migliori si riscontrano nei Navigli Pavese e Grande, nel Canale Villoresi e nel Canale Scolmatore Nord-Ovest. Livelli/Classi 1 2 3 4 5 F. Adda T. Molgora T. Molgora Colatore Addetta F. Lambro sett. F. Lambro sett. F. Lambro sett. T. Bozzente F. Olona F. Olona T. Lura Stato di qualità di alcuni corsi d acqua in provincia Cornate d Adda Carnate Truccazzano Vizzolo Predabissi Lesmo Brugherio Melegnano Lainate Legnano Rho Rho Lentate sul Seveso siti di prelivo T. Seveso T. Seveso Canale Martesana Roggia Vettabbia Cavo Redefossi F. Ticino F. Ticino Bresso Milano Milano S. Donato Milanese Cuggiono Boffalora Gaggiano Casarile Abbiategrasso Cassano d Adda Naviglio Grande Naviglio Pavese Can. Scolm. NO Canale Villoresi Pessimo Elevato Buono Sufficiente Scadente Pessimo Figura 3 - Stato di qualità di alcuni corsi d acqua in provincia (Fonte: ARPA Lombardia, Settore Risorse Idriche e Naturali, U.O. Risorse Idriche. Elaborazione: Punto Energia, 2002). Classificazione dei corsi d acqua sulla base dello stato ecologico e stazioni di prelievo Giudizio sintetico Classe di stato ecologico Livello di inquinamento Classe di qualità (IBE) Stato ecologico - E un giudizio di sintesi dello stato di qualità biologica e del livello di inquinamento da macrodescrittori. Figura 4 - Classificazione dei corsi d acqua sulla base dello stato ecologico e stazioni di prelievo (Fonte: ARPA Lombardia, Settore Risorse Idriche e Naturali, U.O. Risorse Idriche. Elaborazione: Punto Energia, 2002). 53

Il dissesto idrogeologico Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, dall autunno del 1999 ad oggi si sono verificati ben 4 eventi di piena, che hanno interessato i Fiumi Adda, Lambro, Olona, il Torrente Seveso e, in misura minore, il Fiume Ticino. Le località più colpite sono comprese nell area dell hinterland milanese (area dell Alto Milanese- Sempione, Nord Milano, Est Milano) e lungo i Fiumi Adda e Ticino (Bernate, Robecchetto, Cavenago, Cassano d Adda). Le iniziative di risposta La depurazione: ieri, oggi e domani Nella provincia sono attivi circa 40 impianti di depurazione, 25 dei quali sono posti al servizio di Consorzi intercomunali (comprendenti complessivamente 155 comuni). Sono invece 15 i depuratori funzionanti in ambito comunale. E prevista l entrata in funzione di 6 nuovi impianti, 2 dei quali serviranno il comune. Il collettamento dei comuni non allacciati al servizio di depurazione dovrebbe migliorare notevolmente la qualità delle acque superficiali, che di fatto sono il luogo di destinazione preferenziale degli scarichi non depurati. Tutela della falda La Provincia, in base alla l.r. n. 62/85, effettua indagini ed interventi sul territorio per individuare le fonti di contaminazione della falda, dovute principalmente a sostanze di origine industriale. Nel 2002 sono stati individuati 5 focolai di inquinamento della falda. Queste attività permettono l avvio delle procedure di bonifica dei siti contaminati. Sono 23 invece i comuni che sono intervenuti per la salvaguardia delle fasce fluviali, operando nella direzione di un riassetto idrogeologico del territorio. Indice Biotico Esteso (I.B.E.) - E un indice che serve a valutare lo stato di qualità biologica di un corso d acqua. 54 Le iniziative sul territorio Anche i comuni possono contribuire efficacemente alla riduzione dei consumi di acqua ed al miglioramento della qualità delle acque provinciali. Attualmente 41 comuni hanno effettuato interventi di contenimento degli sprechi idrici, a volte anche introducendo tariffazioni differenziate.

TABELLA DI SINTESI La tematica è suddivisa in quattro sottotematiche che intendono restituire al lettore una conoscenza complessiva del Ciclo delle acque (dal prelievo alla depurazione, dalla qualità alla pressione sulle risorse idriche, per giungere infine agli eventi legati al dissesto idrogeologico). Per gli indicatori di classificazione della qualità delle acque, si precisa che per il DPR 152/99 essi sono definiti secondo una scala che va da 1 (situazione migliore) a 5 (situazione peggiore). Nella Figura 3 (pag. 53) sono stati riportati i giudizi sintetici che vanno da "Elevato" a "Peggiore". Sottotematica Indicatore Unità di misura Valore provinciale Target Trend RSA 2000 Dissesto Numero di eventi piovosi eccezionali nell'anno - 6/4 - - idrogeologico (2001) per numero di centraline Numero di esondazioni negli ultimi anni - 4 - per corso d'acqua (1999-2002) Pressioni sulle Numero di autorizzazioni allo scarico in acque superficiali - 289 - acque (2001) Carico potenziale equivalente (1996, 2000) abitanti equivalenti 20.924.247 - - Carico potenziale di azoto (2000) t/a 25.224 - - Carico potenziale di fosforo (2000) t/a 2.908 - - Numero di depuratori (2002) - 40 - AE allacciati a depuratore (2002) abitanti equivalenti 2.680.755 - Comuni collettati a depuratori (2002) - 170 - Efficienza media dei depuratori (2002) % 80 - IRIS (numero di comuni con incidenza molto elevata ed elevata) - 5 + 7 - - Qualità delle Classificazione delle acque superficiali in base ai macrodescrittori livelli Figura 3 definiti da D.Lgs 152/99 - acque superficiali Classificazione delle acque superficiali in base classi Pagina 53 definiti da D.Lgs 152/100 - e sotterranee all'indice Biotico Esteso (IBE) (2001) Stato ecologico dei corsi d acqua classi Figura 4 definiti da D.Lgs 152/101 - Numero di comuni con superamento dei livelli di qualità delle - definiti per i singoli acque sotterranee per i principali inquinanti (2000) 23 parametri dal DPR 236/88 - Numero di superamenti dei livelli di qualità delle acque - 415 definiti per i singoli sottorranee per i principali inquinanti parametri dal DPR 236/89 - Utilizzo della Prelievi annuali di acqua da corsi idrici superficiali milioni di m 3 19.897 - - risorsa idrica Autorizzazione a prelievi di acque superficiali - 666 - - (2001) Prelievi annui acque sotterranee milioni di m 3 850 - Numero di pozzi - 6.400 - - Consumo annuo di acqua milioni di m 3 558 - (acqua erogata dagli acquedotti nel 2002) Consumo pro capite di acqua (2002) litri/giorno per abitante 405 valore medio nazionale (1998) 280 55