Ing. Marcello Moretti

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AGENZIA INTERREGIONALE PER IL FIUME PO ATTIVITA E STUDI PROPEDEUTICI RELATIVI AL SOSTEGNO IDRAULICO DEL FIUME PO NEL TRATTO TRA CREMONA E FOCE MINCIO AI FINI DELLA NAVIGAZIONE E DEL RECUPERO MORFOLOGICO Ing. Marcello Moretti 1/44

L Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo) è un Ente strumentale delle Regioni Po attraversate da Fiume Po E stata istituita nel 2003 e ha assunto le funzioni assegnate nel 1956 al Magistrato per il Po, organo del Ministero per i Lavori Pubblici 2/44

AGENZIA INTERREGIONALE PER IL FIUME PO DGR Lombardia n. 5707 del 23/10/2007 ATTIVITA E STUDI PROPEDEUTICI RELATIVI ALLA REGIMAZIONE DEL PO NEL TRATTO TRA CREMONA E FOCE MINCIO IPOTESI, ANALISI E VERIFICHE PRELIMINARI 3/44

ATTIVITA E STUDI PROPEDEUTICI RELATIVI ALLA REGIMAZIONE DEL PO STUDI INTEGRATIVI dicembre 2009 1 Interazioni tra l intervento di regimazione e quanto contenuto nel Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po 2 Effetti indotti dall intervento di regimazione sulla dinamica del trasporto solido, con specifico riferimento al Delta del Po 3 Effetti della regimazione sulla qualità delle acque 4 Effetti della regimazione sull habitat acquatico e sul popolamento ittico 4/44

PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE Tra REGIONE LOMBARDIA REGIONE PIEMONTE REGIONE EMILIA ROMAGNA REGIONE VENETO MINISTERO INFRASTRUTTURE per L APPROFONDIMENTO E SVILUPPO STUDI E PROGETTI MIRANTI ALLA MIGLIORE INTEGRAZIONE TRA LE COMPONENTI AMBIENTALI E LA REGIMAZIONE MULTIOBIETTIVO DEL FIUME PO la valenza sovraregionale delle opere prospettate rende necessaria una assunzione di impegni anche a livello statale per il superamento delle criticità che ne condizionano un migliore utilizzo non solo in termini di navigazione, ma anche di migliore sfruttamento a scopi agricoli delle risorse idriche, di aumento delle possibilità di risorse energetiche da fonte rinnovabile, di recupero morfologico e paesistico/ambientale, di contrasto alla risalita del cuneo salino; 5/44

Le azioni di approfondimento e sviluppo di studi e progettazione preliminare che le parti si propongono di intraprendere avranno ad oggetto le attività rivolte a favorire il riequilibrio idraulico/morfologico, l utilizzo multiobiettivo e la riqualificazione paesistico/ambientale del Fiume Po, preliminari a una valutazione congiunta circa l inserimento degli interventi nelle Intese Stato/Regioni relative alle opere Legge Obiettivo. Sulla base degli approfondimenti finora condotti, dovranno essere sviluppati i seguenti aspetti: - effetti sul trasporto solido - effetti sulle falde acquifere - interrelazioni con il Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po - effetti sulla qualità delle acque, effetti sugli ecosistemi acquatici e ripariali - effetti sulla sicurezza idraulica - contrasto alla risalita del cuneo salino - analisi delle possibili ricadute socio-economiche dell ipotesi di regimazione - misure di mitigazione degli impatti ambientali - fattibilità di itinerari di navigazione turistica lungo l itinerario Locarno Venezia fattibilità tecnico-economica dell estensione della regimazione fino all innesto dell Idrovia Ferrarese (Pontelagoscuro) fattibilità tecnico-economica del proseguimento del canale Cremona Pizzighettone fino all area milanese 6/44

IL PROGETTO Fattibilità tecnico - economica della regimazione del fiume Po nel tratto compreso tra Cremona e la foce del fiume Mincio (circa 120 km) Sostegni 1 4 Prime valutazioni per estensione verso valle Sostegno 5 MANTOV A CREMON A Sostegno 3 Sostegno 4 ROVIGO Sostegno 1 Sostegno 5 PIACENZ A Sostegno 2 PARMA FERRAR A MODENA REGGIO EMILIA 7/44

PRINCIPALI CRITICITA ASSETTO ATTUALE 1. il fondo alveo è in continuo abbassamento, soprattutto nel tratto compreso tra Isola Serafini e foce Taro 2. l apporto solido di sedimenti da monte è ridotto, a causa della presenza, della configurazione e della gestione dello sbarramento di Isola Serafini, delle estrazioni e delle opere di sistemazione dei versanti e degli affluenti. Tale effetto è corresponsabile dell abbassamento del fondo alveo 3. l alveo di magra, modificato per consentire la navigazione, è monocursale e canalizzato. L alveo inciso è in grado di contenere valori di portata dell ordine di 4'000 5'000 mc/s, per cui l espansione della corrente nelle aree golenali e la riattivazione delle lanche ancora presenti a tergo dei pennelli di navigazione avviene solo in occasione di eventi di piena di una certa entità. Anche tale effetto è corresponsabile dell abbassamento del fondo alveo 4. l attuale assetto non garantisce, mediamente, la navigabilità commerciale dell intero tratto per un periodo di circa 2 mesi all anno; 5. il progressivo abbassamento delle quote di fondo alveo ha comportato un notevole abbassamento anche del livello idrico, soprattutto in condizioni di magra, peggiorando le possibilità di derivazione a fini irrigui, abbassando il livello delle falde circostanti 8/44

OBIETTIVI Attraverso la regimazione si otterrà un innalzamento del livello idrico del fiume Po in condizioni ordinarie, in grado di indurre: 1 - riequilibrio idraulico/morfologico del fiume 2 - miglioramento delle condizioni di navigabilità 3 - produzione di energia idroelettrica da fonte rinnovabile 4 - miglioramento delle possibilità di derivazione a fini irrigui 5 - innalzamento e stabilizzazione delle falde idriche 6 - maggiore disponibilità di risorsa idrica da gestire durante i periodi siccitosi 7 - riqualificazione paesistica ed ambientale Attuale (Q = 500 mc/s) Progetto (Q = 500 mc/s) Argine maestro Argine maestro rialzamento del pelo libero solo per le portate medio basse (Q < 2.500 mc/s) totale trasparenza delle traverse alle piene normali e straordinarie (apertura totale per Q>2.500 mc/s) 9/44

ASSUNZIONI PROGETTUALI o o o o o o o Ristabilimento delle condizioni del fiume alla situazione del 1954 Quattro traverse con annessa centrale e conca di navigazione Opere trasparenti alla piena duecentennale Navigabilità per tutto l'anno Ristabilimento del trasporto dei solidi Massimizzazione della produzione di energia per il project financing Unica convenzione per ottimizzare i costi di investimento e di realizzazione o (unico progetto, equipaggiamenti E/M identici, 1 solo set macchine speciali movimento terra, ottimizzazione del project financing) o Ottimizzazione della localizzazione per ridurre le opere complementari Continuità della attuale navigabilità durante l'esecuzione dei lavori 10/44

PRINCIPI D IMPOSTAZIONE GENERALI Innalzamento dei livelli confinato all interno dell alveo inciso Alveo di piena Livello progetto (Q=500 2500 mc/s) Livello attuale (Q=2500 mc/s) Livello attuale (Q=500 mc/s) 11/44

PRINCIPI D IMPOSTAZIONE GENERALI Innalzamento dei livelli confinato all interno dell alveo inciso Sbarramento 2 - Viadana Brescello H prog 3500 3000 2500 c/s] rta[m o P 2000 H attual e 1500 1000 500 Q 0 0 50 100 150 200 250 300 350 25 24 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 rialzamento del pelo libero solo per le portate medio basse (Q < 2.500 mc/s) portata [mc/s] con sbarramento s.] rc[m zaid lte A 4000 totale trasparenza delle traverse alle piene normali e straordinarie (apertura totale per Q>2.500 mc/s) assetto attuale 400 giorni Gli impianti in progetto sono ad ACQUA FLUENTE Non si modifica il regime idraulico del Fiume V attual e V prog Q 12/44

CRITERI UBICAZIONE TRAVERSE Riportare il livello di magra del Po prossimo ai livelli di 50 anni fa Portata Motta Baluffi Roccabianca (30 m s.m.) Viadana Brescello (24,2 m s.m.) Borgoforte Motteggiana (19 m s.m.) Sustinente Quingentole (14,5 m s.m.) Gaiba Ferrara (7,5 m s.m.) 500 5,3 4,8 4,3 5,0 4,0 1000 4,4 4,1 3,8 3,5 2,6 1500 3,4 3,2 3,1 2,2 1,5 2000 2,6 2,5 2,5 1,2 0,6 2500 1,9 1,8 1,9 0,3 13/44

14/44

UBICAZIONE TRAVERSE TRAVERSA 1 MOTTA BALUFFI / ROCCABIANCA Confluenza Taro TRAVERSA 2 VIADANA/BRESCELLO Confluenza Enza 15/44

UBICAZIONE TRAVERSE TRAVERSA 3 BORGOFORTE / MOTTEGGIANA TRAVERSA 4 SUSTINENTE / QUINGENTOLE Confluenza Mincio Confluenza Oglio Confluenza Secchia 16/44

UBICAZIONE TRAVERSE TRAVERSA 5 prov. Rovigo - Ferrara Nodo idraulico Pilastresi Opera di presa CER Confluenza Panaro 17/44

Ipotesi di regimazione a valle di foce mincio Lo studio di fattibilità ha come oggetto l individuazione delle opere finalizzate alla regimazione del Po nel tratto tra Cremona e foce Mincio. Diversi Enti, in particolare la Regione Emilia Romagna e alcuni comuni della Provincia di Mantova, hanno richiesto espressamente di iniziare a valutare la possibilità di prevedere delle opere di regimazione anche a valle di foce Mincio; - Per orientare la scelta del posizionamento del quinto sbarramento è stata condotta un analisi delle opere che allo stato attuale interagiscono con il fiume. In particolare, tra il quarto sbarramento e Pontelagoscuro sono presenti le seguenti infrastrutture: - due importanti centrali termoelettriche (Ostiglia e Sermide), che utilizzano l acqua del Po per alimentare il sistema di raffreddamento. Durante i recenti periodi siccitosi i ridotti livelli idrici hanno condizionato il corretto funzionamento delle opere di presa delle suddette centrali (in un occasione la centrale di Ostiglia è stata fermata); - diverse opere di presa a fini irrigui, tra cui le più importanti sono quelle ubicate nell intorno di foce Panaro - importanti manufatti di recapito delle reti di bonifica - - strutture per la navigazione; - n. 7 manufatti di attraversamento 18/44

In base a quanto sopra elencato si è ipotizzato di ubicare il quinto sbarramento alla progressiva km 552, tra i le Province di Rovigo e Ferrara, 6 km a valle di foce Panaro. In tal modo l opera risulta essere a valle dei principali impianti (centrali termoelettriche, opere di presa irrigua), che quindi potranno beneficiare dell innalzamento dei livelli conseguente alla regimazione del Po. L ubicazione è provvisoria ed è in corso di valutazione la scelta del sito definitiva. 19/44

LAYOUT OPERE Fium ep o Traversa Centrale Conca di navigazione 20/44

SCHEMA TRAVERSA 21/44

SCHEMA CENTRALE Produzione totale: 930 GWh/anno 3% energia idroelettrica nazionale 2% energia da fonte rinnovabile nazionale Con sbarramento 5: + 120 GWh/anno SCHEMA CONCA Prevista in progetto scala per risalita dei pesci 22/44

OBIETTIVO 1: riequilibrio idraulico/morfologico del fiume Sbarrament o3 Isola Serafini Sbarrament o4 Sbarrament o1 Sbarrament o2 Superficie idrica di magra stato attuale: 3720 ha Superficie idrica di magra stato di progetto: 6290 ha Incremento superficie idrica di magra: 2570 ha (+69%) 23/44

OBIETTIVO 1: riequilibrio idraulico/morfologico del fiume 24/44

OBIETTIVO 1: riequilibrio idraulico/morfologico del fiume Attuale - 2005 Con Regimazione Brioschi - 1873 25/44

OBIETTIVO 1: riequilibrio idraulico/morfologico del fiume Compatibilità con il Piano di Gestione dei Sedimenti 26/44

OBIETTIVO 1: riequilibrio idraulico/morfologico del fiume Mantenere un adeguato trasporto solido verso valle Nei periodi di portata medio bassa (traverse chiuse): - i tratti rigurgitati saranno interessati da prevalente tendenza al deposito al fondo - parziale compenso per la riattivazione di canali e barre oggi non bagnati Nei periodi di portata medio alta (traverse aperte) si ripristineranno le condizioni odierne di trasporto solido, con ripresa dei sedimenti depositati nei periodi di portata medio bassa. 27/44

OBIETTIVO 1: riequilibrio idraulico/morfologico del fiume Analisi trasporto solido confronto fra capacità di trasporto attuale, di progetto e Piano Sedimenti I risultati ottenuti dall analisi modellistica mettono in evidenza che: - la capacità di trasporto di fondo media annua del F. Po allo stato attuale è maggiore o uguale al valore medio annuo del trasporto solido effettivo noto dal Programma generale di Gestione dei Sedimenti; - condizioni di trasporto apprezzabili si verificano in concomitanza di portate significative, confermando un regime annuo attuale a carattere relativamente impulsivo, con capacità di trasporto decisamente contenuta per portate minori di 2000 m3/s circa; - la presenza degli sbarramenti produce un inevitabile riduzione della capacità di trasporto al fondo del corso d acqua, più sensibile a partire dalla coda della zona di rigurgito verso la traversa; - tuttavia, nella quasi totalità delle sezioni esaminate, il valore della capacità di trasporto medio annuo di progetto si mantiene sempre al di sopra (o prossimo) del valore medio annuo del trasporto solido disponibile, noto dal PGS. Nel medio e lungo termine, la presenza degli sbarramenti non incide sul trasporto solido effettivo a valle degli stessi; - riduzione dell attuale tendenza erosiva e di approfondimento del fondo alveo; - il contributo al trasporto solido da parte delle barre laterali può localmente subire incrementi relativi per effetto della bacinizzazione e del relativo incremento dei tiranti, ma ciò non costituisce una regola generale ; - passando dalle condizioni attuali a quelle di progetto, si accentua il carattere impulsivo del trasporto solido al fondo; - necessità di prevedere locali interventi di manutenzione dell alveo (movimentazione di materiale litoide dalle zone con ridotta capacità di trasporto alle zone in cui la capacità di trasporto è adeguata a consentire il trasporto verso valle). 28/44

OBIETTIVO 2: miglioramento delle condizioni di navigabilità Casalmaggiore Con regimazione (Q=500 mc/s) Foce Taro Tirante > 3.5 m Presenza bassi fondali (AIPO - Progetto preliminare per sistemazione a corrente libera del fiume Po) 3 bassi fondali superiori a 45 giorni all anno (a valle di foce Taro e due nei pressi di Casalmaggiore) 18 tratti con persistenza di bassi fondali per un numero di giorni compreso tra 25 e 45 29/44

OBIETTIVO 2: miglioramento delle condizioni di navigabilità Lungo l intero corso del Po tra Cremona e foce Mincio si potrà avere un tirante superiore a 3,5 m per una fascia di larghezza superiore a circa 100m. Ciò consente di rendere il tratto idoneo per navigli di classe V durante l intero anno (pescaggio di 2.50/2.80 m + franco). In alcuni periodi potrà non essere più necessario l utilizzo della preavanconca di Cremona, della conca di Governolo, dei sistemi di regolazione dei laghi di Mezzo ed Inferiore, grazie ai nuovi livelli idrici. Inoltre miglioreranno le condizioni di accesso al Canale Fissero Tartaro Canal Bianco. 30/44

OBIETTIVO 3: produzione di energia idroelettrica da fonte rinnovabile Dichiarazione degli Enti Locali nell ambito del World Water Forum Messico 2006/Istanbul 2009 (20% / 20% / 20%): - riduzione della domanda di energia (risparmio energetico) del 20% - riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto ai valori del 1990 - raggiungimento di un livello pari ad almeno il 20% di energia rinnovabile rispetto al consumo complessivo Produzione totale: 930 GWh/anno 3% energia idroelettrica nazionale 2% energia da fonte rinnovabile nazionale Con sbarramento 5 + 120 GWh/anno 31/44

OBIETTIVO 4: miglioramento delle possibilità di derivazione a fini irrigui Opera di presa a San Daniele Po: livello attuale: livello indotto dalla traversa n. 1: innalzamento livello in condizioni di magra: portata di concessione: risparmio energetico giornaliero: Opera di presa a Casalmaggiore: livello attuale: livello indotto dalla traversa n. 2: innalzamento livello in condizioni di magra: portata di concessione: risparmio energetico giornaliero: Opera di presa a Boretto: livello attuale: livello indotto dalla traversa n. 3: innalzamento livello in condizioni di magra: portata di concessione: risparmio energetico giornaliero: San Daniele Po 23,9 m s.m. 30,0 m s.m. 6,1 m 8 m3/s; ~ 14'000 kwh/d 19,6 m s.m. 24,1 m s.m. 4,5 m 10 m3/s ~ 13'000 kwh/d 17,0 m s.m. 19,2 m s.m. 2,2 m 60 m3/s ~ 39'000 kwh/d Casalmaggiore Boretto 32/44

OBIETTIVO 5: innalzamento e stabilizzazione delle falde idriche Vantaggi L innalzamento del livello idrico in alveo indurrà un innalzamento della falda freatica Oltretutto, siccome la variabilità del livello fluviale in funzione della portata defluente in alveo risulterà più contenuta rispetto allo stato attuale, il livello della falda resterà più stabile I suddetti effetti sulla falda comporteranno notevoli benefici sia in termini ambientali che in relazione alle diverse attività antropiche presenti, correlate alla necessità di prelievo della risorsa idrica dalla falda Assetto attuale Assetto di progetto Svantaggi Presenza di aree golenali ed extra-golenali con quote del piano campagna inferiori al livello di regolazione proteggere tali aree dalla risalita della falda indotta dall innalzamento dei livelli Interazione con i sistemi di bonifica e con il reticolo naturale 33/44

OBIETTIVO 5: Consorzi di Bonifica Presenza di aree golenali ed extra-golenali con quote del piano campagna inferiori al livello di regolazione proteggere tali aree dalla risalita della falda indotta dall innalzamento dei livelli INTERVENTI DI PROTEZIONE 1. Diaframmatura fra Po e aree da proteggere + adeguamento rete di bonifica con scarico a gravità a valle dello sbarramento 2. Diaframmatura fra Po e aree da proteggere + adeguamento rete di bonifica con scarico in Po mediante sistema idrovoro esistente eventualmente da adeguare 3. Diaframmatura fra Po e aree da proteggere + realizzazione canale di drenaggio con scarico in Po mediante sistema idrovoro 4. Diaframmatura fra Po e aree da proteggere + realizzazione canale di drenaggio con scarico in Po a gravità a valle dello sbarramento 34/44

OBIETTIVO 6: maggiore disponibilità di risorsa idrica da gestire durante i periodi siccitosi Volume disponibile all interno dell alveo inciso: 150 Mm3 (170 mc/s per 10 gg) + 25 Mm3 con sbarramento 5 Tale risorsa idrica invasata potrà essere utilizzata, durante periodi di pronunciata siccità, per incrementare la portata nel tratto a valle: per contrastare la risalita del cuneo salino nel delta per incrementare il livello idrico e garantire la derivazione delle opere di presa per il raffreddamento delle centrali termoelettriche di Ostiglia e Sermide per incrementare il livello idrico nelle opere di presa di derivazioni irrigue. Po a Pontelagoscuro 1000 900 800 Portata [mc/s] 700 600 500 400 300 2003 2005 2006 portata minima obiettivo 200 100 30 /08 25 /08 20 /08 15 /08 10 /08 05 /08 31 /07 26 /07 21 /07 16 /07 11 /07 06 /07 01 /07 26 /06 21 /06 16 /06 11 /06 06 /06 01 /06 0 Volume deficit 2003 = 80 Mm3 Volume deficit 2005 = 154 Mm3 Volume deficit 2006 = 445 Mm3 35/44

ATTIVITA E STUDI PROPEDEUTICI RELATIVI ALLA REGIMAZIONE DEL PO STUDI INTEGRATIVI dicembre 2009 1 Interazioni tra l intervento di regimazione e quanto contenuto nel Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po 2 Effetti indotti dall intervento di regimazione sulla dinamica del trasporto solido, con specifico riferimento al Delta del Po 3 Effetti della regimazione sulla qualità delle acque 4 Effetti della regimazione sull habitat acquatico e sul popolamento ittico 36/44

Effetti indotti dall intervento di regimazione sulla dinamica del trasporto solido, con specifico riferimento al Delta del Po Scopo delle analisi integrative Definire le possibili alterazioni sul trasporto solido nell incile del delta per effetto della regolazione del F. Po nel tratto oggetto di intervento. Attività svolta Modello di trasporto solido (fondo + sospensione) applicato al tratto di Po compreso tra Pontelagoscuro e l incile del Po di Goro (tratto che immette nel delta quanto proviene dall intero bacino a monte; le analisi condotte per Piano di Gestione dei Sedimenti per la taratura del modello di trasporto solido terminano all incile del Po di Goro) Distanza sostegno 4 Pontelagoscuro = 65 km Distanza sostegno 4 Incile Po di Goro = 105 km 37/44

Effetti indotti dall intervento di regimazione sulla dinamica del trasporto solido, con specifico riferimento al Delta del Po RISULTATI OTTENUTI Nel tratto regimato: -- il trasporto solido totale (di fondo e in sospensione) medio annuo resta pressoché invariato o comunque prossimo al valore medio annuo del trasporto solido totale attuale; -- tuttavia, la regolazione dei livelli indotta dalle traverse, tende ad accentuare l intermittenza del trasporto solido (sia al fondo che in sospensione) dal momento che il rallentamento della corrente nelle fasi di magra e morbida fino a portate dell ordine di 1500 m3/s tende a ridurre il trasporto, mentre nelle fasi di portata maggiore di tale valore i depositi tendono a muoversi nuovamente e ad essere rimobilizzati con incremento soprattutto della componente in sospensione. Nel tratto prossimo al delta: - viene confermata la tendenza evidenziata nel Programma Generale di Gestione dei Sedimenti, secondo cui il trasporto di fondo del F. Po, dall incile verso il delta, tende a convergere con il trasporto in sospensione. Ciò è da attribuire alla naturale selezione granulometrica dei sedimenti da monte verso valle, verso termini via via più fini - il trasporto in sospensione è strettamente legato al regime delle portate liquide e queste non vengono modificate dall intervento di regimazione - l incremento del trasporto in sospensione nel tratto regimato potrebbe migliorare le condizioni di alimentazione solida del Delta - la maggiore intermittenza del trasporto in sospensione è provocata dalla regimazione circa 100 km a monte dell incile del delta. Nel delta è probabile uno smorzamento di tale effetto, anche per il contributo al trasporto solido del tratto intermedio (tra il quarto sbarramento e l incile del delta) 38/44

Effetti indotti dall intervento di regimazione sulla qualità chimico fisica delle acque Piacenza Schema del tratto di asta modellato (Piacenza Mincio/Secchia) Il tratto indagato è stato schematizzato in 17 tronchi a sezione costante Nure 17.5 km Chiavenna 27 km Isola Serafini 35 km Adda Cremona Arda 59 km Roccabianca Codice di calcolo: USEPA Qual2K Taro 80 km Parma Casalmaggiore 103 km Enza 110 km Apporto diffuso da falda Boretto Crostolo 119 km 137 km Oglio Borgoforte 167 km Secchia Mincio 169 km Staz. ARPA 39/44

Effetti indotti dall intervento di regimazione sulla qualità chimico fisica delle acque RISULTATI OTTENUTI Temperatura: non sembra che ci si debba attendere una variazione significativa della temperatura né relativamente allo scenario medio annuo, né relativamente allo scenario critico di magra (worst-case). Nutrienti: anche la variazione delle concentrazioni di nutrienti non sembra discostarsi in modo significativo dai livelli attuali. Dal punto di vista della trofia del fiume, fermo restando che anche a seguito del rallentamento indotto dalle traverse il corpo idrico rimane nettamente un corso d acqua a ricambio continuo, ben distante da situazioni tipiche di ambienti lacustri (il tempo di ricambio passa da 2 a 5 giorni), le concentrazioni di nutrienti, pur abbastanza elevate sia nel livello attuale sia in quello di progetto, risultano comunque coerenti con le condizioni di fiumi soggetti ad analoghi livelli di pressione antropica che presentano caratteristiche di oligo-mesotrofia (Dodds, 2007). Sostanze pericolose (atrazina e nichel): per fornire degli elementi di giudizio anche per le sostanze pericolose prioritarie, le simulazioni dei parametri atrazina e nichel mostrano differenze molto contenute tra scenario attuale e di progetto e valori che nel Po e tributari si presentano sempre al di sotto del valore SQA (Standard di Qualità Ambientale) ai sensi del D. Lgs. 152/06, ovvero rispettivamente inferiori a 0,6 µg/l e 20 µg/l. Queste simulazioni da un lato confermano quanto emerge dall esame delle stazioni di qualità del Po, nelle quali le concentrazioni di queste sostanze nella fase disciolta risultano quasi sempre al di sotto del limite di rilevazione strumentale, dall altro risentono delle lacune conoscitive sui livelli di contaminazione dei sedimenti fluviali e degli scambi di questa componente con la colonna d acqua. Infatti, se si escludono gli studi effettuati dai gruppi di ricerca facenti capo all IRSA-CNR (Vignati et al., 2003, Viganò et al., 2003), non sono facilmente disponibili dati sui livelli attuali di contaminazione dei sedimenti nel Po, né tanto meno sono ben conosciute le cinetiche di scambio sedimenti-colonna d acqua. Opportuno prevedere studi di approfondimento sul tema dei sedimenti, che possano contare su una solida campagna sperimentale di misura e che consentano di aggiornare le informazioni disponibili e di implementare una modellazione affidabile degli scambi tra sedimenti e colonna d acqua. 40/44

Effetti della regimazione sull habitat acquatico e sul popolamento ittico RISULTATI OTTENUTI Le opere previste non determineranno alcune delle principali alterazioni normalmente ricorrenti negli interventi che comportano anche la derivazione della risorsa idrica, in quanto il progetto non modifica minimamente le portate in alveo, ma induce un innalzamento dei livelli in condizioni di portate di magra e ordinarie. I principali effetti sull habitat sono: aumento della larghezza del pelo libero dell alveo; aumento della profondità dell acqua; riduzione della velocità di corrente. Tali modificazioni, rispetto alla situazione attuale, sono di entità diversa in funzione della portata defluente e del tratto considerato; infatti esse si riducono all aumentare della portata e allontanandosi dalla opere di sostegno che le determinano. Le modificazioni avranno effetti diversi sul popolamento ittico del fiume Po in funzione delle caratteristiche delle diverse specie: le specie che gradiscono le acque lente, trarranno dei benefici, quelle che invece preferiscono le acque veloci, saranno limitate nel loro sviluppo. I potenziali effetti sulle migrazioni ittiche saranno mitigati da adeguate strutture artificiali per la risalita di detti pesci. Un altro presumibile effetto sul comparto studiato è quello connesso alle dinamiche previste per il trasporto solido, con una possibile alterazione dei processi di sedimentazione e quindi della granulometria del substrato di fondo che potrebbe avere ripercussioni sulla riproduzione di alcune specie che gradiscono substrati non limosi su cui deporre le uova; il fatto che quasi tutte le specie si riproducano in primavera, riduce però il rischio di effetti significativi, in quanto tale stagione è quella idrologicamente più ricca e ciò favorisce la rimobilizzazione ed il trasporto verso valle del sedimento depositatosi durante i periodi precedenti (magra invernale). 41/44

CONCLUSIONI: Si ritiene che dal complesso di tutte le analisi effettuate, sia nello studio di giugno 2009 sia nel presente studio integrativo, emerge un quadro complessivamente favorevole al progetto. Le ricadute che da esso potranno derivare, fortemente positive nei riguardi del riequilibrio morfologico dell asta fluviale, della navigabilità del fiume e della produzione idroelettrica, appaiono anche molto positive per il recupero ambientale di molte aree fluviali oggi per lo più disconnesse dall alveo sia in condizioni di magra che in condizioni ordinarie. Emerge anche che gli effetti potenzialmente sfavorevoli sul trasporto solido, sulla qualità delle acque e sulla vita ittica, che potrebbero essere indotti dall intervento di innalzamento dei livelli del fiume Po nel tratto regimato, sono risultati contenuti e probabilmente controllabili. A maggior ragione ciò risulta anche nei riguardi del tratto di valle e del delta del Po, non sussistendo alcuna modifica indotta dal progetto sul regime delle portate, delle velocità e dei livelli idrometrici a valle del tratto regimato. 42/44

Conclusioni Le analisi economico-finanziarie elaborate sulla base delle risultanze delle valutazioni tecnico-progettuali, con riguardo: - alle tempistiche complessive dell iniziativa, al prezzo dell energia e dei certificati verdi, - ai volumi di energia prodotta e - alle ipotesi connesse alla strutturazione finanziaria, muovono dall esigenza espressa dal committente di verificare la possibilità di realizzare l intervento in oggetto attraverso il finanziamento integrale dello stesso con capitali privati, senza alcuna forma di contribuzione pubblica, ovvero attraverso il ricorso allo strumento della finanza di progetto. 43/44

Conclusioni I risultati emergenti dall analisi finanziaria evidenziano indicatori di sintesi relativi alla convenienza economica e alla sostenibilità finanziaria del progetto in linea con gli standard di mercato registrati in relazione ad operazioni di project avviate e giunte al financial close sino al terzo trimestre del 2008 e forniscono utili indicazioni quanto all investimento massimo sostenibile in relazione a tale intervento, dati i volumi di energia producibile che dovrà attestarsi sui valori stimati nell ambito del presente documento, con una soglia di tolleranza massima del +5%. In sede di approfondimento progettuale e di elaborazione del piano economico-finanziario da utilizzare ai fini dell avvio della procedura concorsuale finalizzata alla individuazione del concessionario risulterà necessario procedere all aggiornamento delle variabili e delle assumption ipotizzate in base alle risultanze dei successivi livelli di progettazione quanto a costi di investimento, connessi costi di gestione e manutenzione e volumi di produzione di energia e in base alle nuove condizioni del mercato finanziario, come risultanti a seguito dell assestamento dei mercati che ad oggi viene ipotizzato nel corso del primo trimestre dell anno 2010. 44/44