Comune di Forlì PIANO GENERALE DI SVILUPPO 2010-2014



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Comune di Forlì PIANO GENERALE DI SVILUPPO 2010-2014

Premessa al Piano Generale di Sviluppo 2010-2014 Il Piano Generale di Sviluppo (PGS) rappresenta il principale documento di programmazione generale pluriennale e strategica, nel quale sono definiti gli obiettivi strategici del Comune. In concreto il Piano individua le politiche di intervento e le strategie da adottare per il raggiungimento degli obiettivi dell amministrazione nel mandato amministrativo. Il piano generale di sviluppo si articola in programmi e azioni strategiche. Il programma rappresenta la prima aggregazione degli obiettivi generali per tematismi. Sono stati individuati 11 programmi: Ambiente e mobilità sostenibile; Il Centro Storico; Le politiche culturali; Le politiche educative; Economia di qualità e marketing territoriale; La sicurezza; Le politiche di welfare; Urbanistica di qualità e partecipata; Trasparenza e partecipazione; Università risorsa per il territorio; La Governance. L azione strategica definisce gli indirizzi programmatici di mandato. Le azioni strategiche sono state individuate in relazione alle risorse disponibili e a quelle che l ente riuscirà ad acquisire nell arco del mandato amministrativo, anche attraverso gli strumenti di partnership pubblico-privato. Sono state definite complessivamente 39 azioni. Ogni azione strategica viene dettagliata nelle seguenti informazioni: : indicazione delle politiche che saranno implementate e dei risultati che ci si prefigge di raggiungere nell arco del mandato amministrativo; : indicazione dell arco temporale in cui viene realizzata l azione strategica; Organismi partecipati ed : elenco degli organismi partecipati e degli enti esterni all amministrazione comunale che sono coinvolti nella realizzazione dell azione strategica; Azioni collegate: indicazione delle altre azioni che sono collegate per funzionalità all azione strategica.

Modello di Programmazione e controllo del Comune di Forlì Bilancio Sociale Programma del Sindaco Piano Generale di Sviluppo Dopo l approvazione del piano generale di sviluppo in Consiglio Comunale, tutti gli altri strumenti di programmazione gestionale dell ente (dal piano esecutivo di gestione al piano dettagliato degli obiettivi) vengono definiti in relazione alle indicazioni contenute nel PGS, in modo da implementare un sistema di programmazione e controllo integrato e coordinato. In questo modo gli obiettivi gestionali delle singole unità organizzative discendono direttamente dalle azioni strategiche del PGS. La verifica sullo stato di attuazione del PGS viene svolta periodicamente, attraverso la rilevazione del grado di raggiungimento degli obiettivi gestionali delle singole unità organizzative dell Amministrazione coinvolte nell attuazione delle azioni strategiche. Consuntivo PEG PEG Azione Strategica (obiettivo strategico) Consuntivo PDO PDO Obiettivo di PEG (obiettivo gestionale di primo livello) Obiettivo di PDO (obiettivo operativo riferito a tutta la struttura dell Ente) Gestione

RISORSE FINANZIARIE PROGRAMMI 2010 2011 2012 spese correnti spese per investimento spese correnti spese per investimento spese correnti spese per investimento 1 AMBIENTE E MOBILITA' SOSTENIBILE 12.000.736,86 12.645.320,00 12.214.329,32 18.000.000,00 12.099.272,21 10.600.000,00 2 IL CENTRO STORICO 431.465,68 2.350.000,00 437.937,67 1.000.000,00 444.506,73 1.000.000,00 3 LE POLITICHE CULTURALI 6.237.129,92 6.039.000,00 6.308.425,31 5.600.000,00 6.344.995,84 4.100.000,00 4 LE POLITICHE EDUCATIVE 21.543.338,63 4.900.000,00 21.874.117,00 4.250.000,00 22.107.621,06 4.450.000,00 ECONOMIA DI QUALITA' E MARKETING 5 TERRITORIALE 3.512.639,55 1.200.000,00 3.545.517,19 125.000,00 3.576.662,40 125.000,00 6 LA SICUREZZA 4.464.271,63 666.700,00 4.531.361,09 630.500,00 4.599.132,72 580.800,00 7 LE POLITICHE DI WELFARE 17.798.660,39 7.467.489,37 18.016.074,36 2.070.000,00 18.189.728,66 1.430.000,00 8 URBANISTICA DI QUALITA' E PARTECIPATA 1.806.398,10 2.350.000,00 1.833.494,07 2.375.000,00 1.860.996,48 2.375.000,00 9 TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE 3.460.711,41 850.000,00 3.500.447,39 900.000,00 3.535.068,62 900.000,00 10 UNIVERSITA' RISORSA PER IL TERRITORIO 860.525,56 1.300.000,00 858.920,77 400.000,00 845.217,98 600.000,00 11 LA GOVERNANCE 22.313.707,18 3.992.960,00 22.538.056,92 2.965.500,00 23.068.603,05 2.221.300,00 Totale 94.429.584,91 43.761.469,37 95.658.681,09 38.316.000,00 96.671.805,75 28.382.100,00 Nel programma 11 "La Governance" sono comprese le risorse finanziarie riferite a tutti i servizi istituzionali e di staff del Comune.

COMUNE DI FORLI' PIANO GENERALE DI SVILUPPO 2010-2014 PROGRAMMI AZIONI 1 AMBIENTE E MOBILITA' SOSTENIBILE 1.1 Porta a Porta: Forlì fa la differenza 1.2 Efficienza energetica e fonti alternative 1.3 Mobilità sostenibile 1.4 Valorizzazione delle fonti e reti pubbliche 1.5 Nuova strategia del verde 2 IL CENTRO STORICO 2.1 Progetti di riqualificazione: Mercato coperto di P.za Cavour e P.tta San 2.2 Cabina di regia 2.3 Riappropriazione del Centro attraverso l'educazione alla città, la mobilità lenta, gli elementi di arredo ed una programmazione partecipata 3 LE POLITICHE CULTURALI 3.1 Investimento nei contenitori culturali 3.2 Valorizzazione del patrimonio culturale della città 3.3 Valorizzazione delle risorse umane in campo culturale 3.4 I giovani protagonisti: Nuovo progetto per Forlì 4 LE POLITICHE EDUCATIVE 4.1 Investimenti nell'edilizia scolastica 4.2 Sistema territoriale pubblico - privato 4.3 La qualità dei processi formativi e la promozione della comunità educante 5 ECONOMIA DI QUALITA' E MARKETING TERRITORIALE 5.1 Tavolo di confronto per un'economia di qualità e realizzazione nuovo Sportello Unico 5.2 Sostegno al Polo Formativo e Tecnologico Aeronautico 5.3 Sviluppo della logistica: Progetto S.I.S.Te.M.A. e nuovo scalo merci 6 LA SICUREZZA 6.1 Polizia Municipale 6.2 Combattere il degrado

COMUNE DI FORLI' PIANO GENERALE DI SVILUPPO 2010-2014 7 LE POLITICHE DI WELFARE 7.1 Welfare comunitario e attenzione alle famiglie 7.2 Sviluppo delle politiche abitative per tutti 7.3 Efficienza del sistema sanitario 7.4 Città amica delle donne 7.5 Immigrazione 7.6 Il diritto allo sport 8 URBANISTICA DI QUALITA' E PARTECIPATA 8.1 Semplificazione 8.2 Obiettivo qualità e Urbanistica partecipata 8.3 Nuovo quartiere razionalista 9 TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE 9.1 Verso la democrazia partecipata 9.2 Informatica per il cittadino e innovazione per la città 9.3 Decentramento e circoscrizioni 9.4 Politiche europee 9.5 Pace e diritti umani 10 UNIVERSITA' RISORSA PER IL TERRITORIO 10.1 Campus Universitario 10.2 Consolidamento e qualificazione dell'insediamento universitario 11 LA GOVERNANCE 11.1 Governance interna 11.2 Governance esterna 11.3 Governance interistituzionale

PROGRAMMA 1 AMBIENTE E MOBILITA' SOSTENIBILE 1.1 Porta a Porta: Forlì fa la differenza Implementazione, nella raccolta dei rifiuti, del sistema Porta a Porta, prevedendo entro l autunno 2010 una prima fase di attuazione. Importante sarà il processo partecipativo capillare con la cittadinanza, per la condivisione del progetto di fattibilità, da realizzare nel periodo marzo-settembre. Obiettivo dell amministrazione è quello di potenziare le competenze di ATO per la definizione della procedure per l affidamento dei servizi ambientali ed il relativo controllo sull operato del soggetto gestore. 2010 2011 2012 ATO - HERA - Provincia 11.02 FC e Comuni della provincia 1.2 Efficienza energetica e fonti alternative Analisi e sviluppo di azioni rivolte a promuovere sul territorio comunale la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e sull'efficientamento energetico degli edifici. Integrazione tra il risanamento acustico e l'efficientamento energetico per gli edifici e le grandi infrastrutture viarie. Fonti alternative: predisposizione di studi di fattibilità per la costituzione di una società strumentale e l individuazione di azioni di partnership pubblico privato per la produzione di energia da fonti rinnovabile. Pubblica illuminazione: progressiva sostituzione degli impianti di illuminazione in essere con lampade LED e Controllo lampade SAP. Agess - ACER - HERA Spa 4.01-8.02 1.3 Mobilità sostenibile Definizione di un nuovo piano della mobilità che abbia come obiettivo la mobilità sostenibile (trasporto pubblico locale, mobilità ciclopedonale, ztl, aree pedonali, mobilità merci). Si prevede un incremento delle piste ciclabili del 16% negli anni 2010-2011, grazie al nuovo piano comunale e ai PUA, che mira a favorire una ciclopedonalità diffusa. Per quanto riguarda le grandi infrastrutture, si deve continuare nell opera di completamento del sistema tangenziale. E' prevista la realizzazione di parcheggi a corona (finanziamento pubblico) e nuovi parcheggi di interesse generale realizzati dal privato nell'ambito dei PUA. Percorsi casa - scuola: verrà proseguita l esperienza già svolta in modo positivo, ricercando il massimo coinvolgimento di docenti, genitori e studenti delle scuole elementari e medie inferiori, che devono assumere un ruolo propositivo nella progettazione. E' prevista la riorganizzazione di ATR e di AVM secondo le disposizioni regionali. Proseguiranno le operazioni collegate alla realizzazione di una società di gestione in ambito romagnolo, al fine di un'ottimizzazione del servizio e di una successiva privatizzazione parziale. 2010 2011 2012 Organismi partecipati ed ATR - AVM - Provincia FC - Comuni di di Cesena, Ravenna e Rimini - Regione ER ANAS Azioni collegate 2.3-11.2-5.3

PROGRAMMA 1 AMBIENTE E MOBILITA' SOSTENIBILE 1.4 Valorizzazione delle fonti e reti pubbliche Valorizzazione delle reti pubbliche relative al servizio idrico integrato e al servizio di distribuzione del 2010 2011 2012 2013 gas attraverso il conferimento delle nuove reti realizzate dal 2003 a favore della società degli asset Unica Reti SpA, al fine anche di aumentare la redditività del patrimonio infrastrutturale. Valorizzazione rete della pubblica illuminazione come infrastruttura per servizi di telecomunicazione. UNICA RETI SpA 11.02 Romagna Acque SpA Gestione della gara di affidamento del servizio di distribuzione del gas, che si dovrebbe svolgere entro il 2013. 1.5 Nuova strategia del verde Piano integrato per l'arredo verde ubano. Sarà realizzato un piano per la piantumazione degli arredi urbani verdi, privilegiando specie vegetali autoctone e omogenee per area territoriale. Sarà verificata la situazione delle alberature esistenti per eventuali sostituzioni e sarà pianificato un piano di riqualificazione complessiva del verde urbano. Inoltre saranno razionalizzate le modalità di manutenzione, favorendo il decentramento e incentivando gestioni ibride pubblico-privato di tutte le aree ad uso promiscuo, al fine di razionalizzare i costi di manutenzione e mantenere elevata la qualità dei servizi. Azioni collegate Organismi partecipati ed

PROGRAMMA 2 IL CENTRO STORICO 2.1 Progetti di riqualificazione: Mercato coperto di P.za Cavour e P.tta San Carlo Si prevede un restyling progettuale, con la creazione di un centro di valorizzazione delle tipicità e dei prodotti agroalimentari locali. 2.2 Cabina di Regia Coordinamento delle attività di promozione ed animazione commerciale nel Centro Storico cittadino. Si vuole arrivare ad uno strumento unitario, come nelle principali città del nostro Paese. Nei primi mesi del 2010 si costituirà una Società per la promozione e valorizzazione del Centro Storico, che vede la partecipazione attiva delle Associazioni di Categoria e degli imprenditori operanti nel territorio. 2010 Organismi partecipati ed Società per il centro storico - Associazioni di categoria Azioni collegate 2.3 Riappropriazione del Centro attraverso l'educazione alla città, la mobilità lenta, gli elementi di arredo ed una programmazione partecipata Il centro Storico si riconquista anche attraverso l educazione alla città, la mobilità lenta, l arredo urbano. La priorità assoluta del Centro Storico verrà affrontata attraverso un approccio integrato e partecipato con tutti gli attori presenti. A tal fine è previsto l'attivazione di un tavolo permanente con i principali attori per analizzare le principali scelte strategiche. Da un lato, ci saranno iniziative volte alla riappropriazione dello spazio urbano come spazio estetico e culturale, destinate sia ai cittadini storici che ai nuovi arrivati. Da un altro lato, si affronterà il problema della mobilità lenta e, pertanto, dell opportunità di chiudere al traffico veicolare ulteriori porzioni di Centro Storico. Anche il tema dell arredo ha importanza strategica, in funzione della partecipazione di isolato e di quartiere, secondo un disegno coerente, in grado di offrire identità allo spazio urbano. Realizzazione dell'accordo per lo spostamento degli interventi previsti da Via dei Girolimini/Via Fratti nell'area PRU1 di Via Pandolfa. Nel 2010 verranno aperti due parcheggi a servizio del Centro Storico: uno nell Area della stazione ferroviaria, per 127 posti auto, e uno in Viale Salinatore, per 400 posti auto, comprensivo anche di un area per sosta camper. Si tratta, pertanto, di un incremento pari al 12% del totale attualmente in essere. Un ulteriore potenziamento dei parcheggi a corona sarà indotto dalle operazioni in Via dei Girolimini e, in prospettiva, di Via Casamorata. Associazioni di categoria 1.3-3.1-3.2-8.3-10.1

PROGRAMMA 3 LE POLITICHE CULTURALI 3.1 Investimento nei contenitori culturali Dopo l'apertura del convento del San Domenico, che ha caratterizzato la politica culturale e ha lanciato e supportato le "grandi mostre", gli investimenti in campo culturale, per i prossimo anni, saranno finalizzati a: i) completamento dei lavori di restauri edilizi e di allestimento della chiesa di San Giacomo nel complesso San Domenico e, pertanto, la realizzazione di uno spazio polivalente con funzioni concertistiche, espositive e assembleari. Avvio dei lavori di completamento del restauro del convento di San Domenico; ii) elaborazione ed avvio di un progetto di restauro, pur parziale, del Palazzo del Merenda che contempli la creazione di un nuovo deposito per i fondi librari, una soluzione unitaria per il Fondo Antico, la Biblioteca Moderna e Multimediale e i Fondi Antichi e un raccordo funzionale con il Campus Universitario; iii) avvio di un progetto di restauro, pur parziale, del Palazzo Gaddi. 2.03 3.2 Valorizzazione del patrimonio culturale della città La valorizzazione del patrimonio culturale passa per l elaborazione di un progetto museologico e museografico integrato del complesso San Domenico, che contempli la valorizzazione il più possibile di tutto il patrimonio museale forlivese. Al progetto farà seguito un business plan e la progettazione di un assetto istituzionale di gestione del complesso San Domenico. E', inoltre, prevista la valorizzazione del patrimonio librario della Biblioteca Saffi. In riferimento alle azioni previste per il rilancio del centro storico, è importante anche la valorizzazione delle attività culturali e degli eventi, oltre che quella delle sue eccellenze architettoniche e urbanistiche. Fondazione Cassa dei Rispami di Forlì 2.03. - 8.03

PROGRAMMA 3 LE POLITICHE CULTURALI 3.3 Valorizzazione delle risorse umane in campo culturale Le politiche culturali diventano efficaci se sono in grado di valorizzare e coinvolgere risorse umane e dell'associazionimo presenti sul territorio. In particolare per i prossimi anni sono previsti: i) il coinvolgimento delle scuole in tutti i progetti culturali strategici; ii) lo sviluppo di processi di sussidiarietà in campo culturale (attraverso accordi con associazioni culturali, soggetti privati, ecc.); iii) la partecipazione di soggetti pubblici e privati con il finanziamento dell'attività culturale dell'amministrazione; iv) il coinvolgimento dei cittadini stranieri nelle attività culturali della città. Associazioni e altri soggetti che operano in campo culturale 4.03. - 7.05 3.4 I giovani protagonisti: Nuovo progetto per Forlì Verrà elaborato un nuovo progetto per i giovani di Forlì, con l'ampliamento delle azioni dell'informagiovani, in particolare in relazione alle opportunità europee e all'uso di nuovi canali di comunicazione. L'utilizzo degli spazi della "Fabbrica delle Candele" vedrà la massima apertura ai progetti dei giovani. Saranno potenziati percorsi di prevenzione sanitaria e del disagio sociale, attraverso SERT ed Acchiappasogni. Sarà promossa la progettazione di spazi aggregativi rivolti agli adolescenti forlivesi, anche in raccordo con i servizi dell'extrascuola. Associazione GAER - Associazioni che operanoin campo giovanile 9.04

PROGRAMMA 4 LE POLITICHE EDUCATIVE 4.1 Investimenti nell'edilizia scolastica Si proseguirà con la messa a norma degli edifici scolastici, secondo la nuova normativa 2010 2011 2012 antisismica. Contestualmente si valuterà la possibilità di integrare gli interventi strutturali anche Organismi partecipati ed con interventi di riqualificazione energetica dell'involucro edilizio. Si favorirà la cura della qualità degli ambienti scolastici, attraverso il risanamento acustico, l'efficientamento energetico, il miglioramento del decoro interno e degli spazi verdi. Nel 2010 verrà aperto l asilo nido in zona Foro Boario e verrà inaugurata la scuola per l infanzia di via Ugo La Malfa; sono previsti inoltre lavori di ampliamento significativi per le scuole elementari di Roncadello, Villafranca e Carpinello. Azioni collegate 4.2 Sistema territoriale pubblico - privato Mantenere e consolidare i servizi educativi gestiti dal Comune e sviluppo delle sinergie ed interazioni con le realtà private. A tal fine si promuoverà un processo di convenzionamento per la realizzazione di un sistema integrato. Nidi e scuole private 4.3 La qualità dei processi formativi e la promozione della comunità educante Proiettare Forlì come eccellenza nazionale, quale laboratorio sulla qualità educativa dei servizi per la prima infanzia, anche in relazione al processo regionale di accreditamento di tali servizi. Promuovere la progettualità educativa e didattica delle scuole. Raccordare il sistema scolastico con i servizi dell'extrascuola. Istituzioni scolastiche 3.03-7.01 - Considerare le risorse museali come "Aula decentrata". 7.02-7.06 Per quanto riguarda la comunità educante, sostenere la famiglia quale centro educativo e favorire il potenziamento del "percorso nascita". La promozione della comunità educante avverrà con una costante pianificazione degli interventi a livello interassessorile.

PROGRAMMA 5 ECONOMIA DI QUALITA' E MARKETING TERRITORIALE 5.1 Tavolo di confronto per un'economia di qualità e realizzazione nuovo Sportello Unico Nel 2010 verrà presentato il nuovo Sportello Unico per le Imprese, con sperimentazione di 2010 2011 2012 percorsi di semplificazione amministrativa. La qualità e la sicurezza del lavoro sono i temi Organismi partecipati ed principali su cui l Amministrazione intende aprire un confronto con le Associazioni di categoria ed Associazioni di categoria i Sindacati. - Sindacati Altro tema importante del confronto è un'analisi puntuale dello sviluppo fin qui conseguito, delle sue caratteristiche positive e dei suoi limiti, per orientare le grandi scelte d'insediamento e d'interesse future. Azioni collegate 5.2 Sostegno al Polo Formativo e Tecnologico Aeronautico Il P.T.A. rappresenta l autentica polarità di servizi strategici per lo sviluppo della città e del suo territorio, in quanto aggrega varie funzioni: quella aeronautica (Aeroporto L. Ridolfi), quella universitaria (Ingegneria meccanica e aeronautica), quella di ricerca per il trasferimento tecnologico, quella della formazione superiore (ENAV, scuola di rilievo nazionale per la formazione dei controllori di volo) e secondaria (ITAER), quella delle scuole di volo. Si favorirà un ampia disponibilità di aree per insediamenti di aziende operanti nei settori innovativi e dei servizi avanzati (meccanica, ICT). Nel 2010 prenderà avvio la realizzazione del laboratorio della facoltà di Ingegneria e del Tecnopolo, con un investimento complessivo di 7,4 milioni di euro, di cui 2,2 milioni di cofinanziamento regionale per il tecnopolo. 2010 2011 2012 Organismi partecipati ed SEAF S.p.A. - ENAV - ITAER - Facoltà di Ingegneria - Scuole di volo Azioni collegate 10.02-11.02 5.3 Sviluppo della logistica: Progetto S.I.S.Te.M.A. e nuovo scalo merci Nel 2010 è prevista la formalizzazione di un accordo tra le Amministrazioni locali di Forlì e 2010 2011 2012 2013 Forlimpopoli e Ferrovie dello Stato, unitamente ad altre istituzioni ed imprese, per la valorizzazione dell area strategica, a livello regionale, del Nuovo Scalo merci, centrale per lo sviluppo del territorio. Provincia FC - Comune 1.03 Forlimpopoli - Ferrovie Per quanto riguarda il Progetto S.I.S.Te.M.A., l'amministrazione intende valorizzare anche l'altra dello Stato risorsa del nostro territorio l'aeroporto in connessione con il quadro logistico regionale. Comune Cesena - Comune Ravenna

PROGRAMMA 6 LA SICUREZZA 6.1 Polizia Municipale L azione dell Amministrazione vede innanzitutto un rafforzamento dell attuale organico del Corpo di Polizia Municipale, che nei prossimi anni vedrà un incremento di personale, come da Accordo di Programma siglato con la Regione. L Amministrazione ha già acquisito al patrimonio Regione per Accordo di comunale la palazzina di Romagna Acque S.p.A., da adibire a sede del Comando; nei primi mesi Programma del 2010 inizieranno i lavori di ristrutturazione e adeguamento. Verrà rafforzata la presenza del Vigile di Quartiere. 6.2 Combattere il degrado Viste le esperienze già poste in essere in altre Città, l Amministrazione intende pervenire ad un complesso di regole condivise che si pongano come argine contro il degrado del centro urbano nelle ore notturne, contro il consumo eccessivo di alcoolici e contro il rumore. L esperienza già avviata degli Assistenti Civici viene colta dall Amministrazione come segnale della collaborazione di tutti i cittadini che si impegnano per ostacolare il degrado e che vogliono rendersi utili alla comunità. Gli Assistenti Civici sono una realtà esistente ed importante, già apprezzata dalla cittadinanza, e che si vuole porre in risalto. Si utilizzerà un'apposita linea di finanziamento statale (progetto "Forlì Città Sicura"), per potenziare fin dal 2010 il sistema di videosorveglianza nel territorio comunale, in particolare nelle aree più soggette a rischio di degrado.

PROGRAMMA 7 LE POLITICHE DI WELFARE 7.1 Welfare comunitario e attenzione alle famiglie L azione dell Amministrazione si esplicherà verso lo sviluppo del sistema di welfare locale partendo dal consolidamento delle sue fondamenta, caratterizzate da sussidiarità e responsabilità dei soggetti pubblici e privati coinvolti, e perseguendo l'obiettivo di garantirne la sostenibilità in Associazioni terzo 4.03 un contesto di risorse economiche disponibili non in crescita a fronte di bisogni delle famiglie, a settore - Sindacati - partire da quelle con bambini o persone non autosufficienti a carico, in aumento sia per Azienda USL Forlì - articolazione che per complessità. Detto obiettivo deve essere perseguito nel segno dell'equità Comuni del comprensorio forlivese - distributiva legata all' accoglienza e valutazione dei bisogni espressi da tutti i cittadini e dalle loro ASP famiglie, al puntuale monitoraggio dell'appropriatezza del servizio offerto rispetto al bisogno, fino alla riforma del sistema di compartecipazione alla spesa dei servizi da parte degli utenti, modulata sulla condizione socio-economica del nucleo familiare di appartenenza. Ad integrazione del sistema di programmazione integrata della rete dei servizi ed interventi già attivo, rappresentato dal piano di zona per la salute ed il benessere sociale, si intende implementare uno strumento di valutazione condiviso della qualità e rispondenza ai bisogni dei servizi offerti con la partecipazione di Istituzioni, rappresentanti dei soggetti gestori e delle associazioni di utenti e familiari. Si dovrà, altresì, sviluppare il processo di accreditamento a partire dai servizi socio-sanitari per l'area della non autosufficienza. 7.2 Sviluppo delle politiche abitative per tutti L azione dell Amministrazione cercherà, in sinergia con gli altri enti locali soci, di definire una 2010 2011 2012 nuova mission di ACER, sulla base di un accordo con i Comuni che consenta di ridurre i costi di Organismi partecipati ed realizzazione degli interventi, di potenziare l offerta abitativa e di elaborare strategie di sviluppo con il privato sociale. L'obiettivo prioritario è quello di sviluppare un sistema di politiche abitative ACER - Società per in grado di aggiungere alla risposta tradizionale di Edilizia Residenziale Pubblica, destinata alle l'affitto famiglie più fragili, altri segmenti di offerta di alloggi sociali in affitto o in vendita a prezzi comunque calmierati che possa riguardare e raggiungere altre tipologie di famiglie alla ricerca di una abitazione (nuclei familiari numerosi a medio-basso reddito, nuclei monogenitoriali, giovani coppie, ecc.). Lo sviluppo di questo ulteriore segmento di offerta potrà coinvolgere nella realizzazione e gestione anche il privato, favorendo un riallineamento tra domanda ed offerta nel mercato immobiliare delle case da adibirsi ad abitazione principale. Azioni collegate

PROGRAMMA 7 LE POLITICHE DI WELFARE 7.3 Efficienza del sistema sanitario Si effettuerà un monitoraggio, unitamente alla Conferenza Sociale e Sanitaria Territoriale, delle politiche di area vasta e della dinamica dei bilanci dell Az. USL nell'ambito del piano di rientro, in stretto contatto con la Direzione dell Azienda sanitaria. Az. USL Forlì 7.4 Città amica delle donne L azione dell Amministrazione si esplicherà in tre direzioni principali: a) Accrescere la partecipazione delle donne alla vita della città, anche attraverso un rafforzamento del Centro Donna come "Casa delle donne", cioè spazio a disposizione delle associazioni di donne della città e luogo di incontro e socialità delle donne, in particolare di quelle più isolate o bisognose di inclusione socializzante; b) Promuovere e sostenere azioni integrate di conciliazione lavoro e vita familiare e sociale anche attraverso il Tavolo di conciliazione legge n. 53/2000; c) Rafforzamento degli strumenti amministrativi a supporto della rappresentanza femminile. Predisposizione del Bilancio di Genere, come strumento per valutare l impatto della spesa pubblica sulla vita di uomini e donne e monitorare e migliorare indirizzi ed obiettivi. 7.5 Immigrazione L azione dell Amministrazione si focalizzerà principalmente su due direttrici: a) Coordinamento politico interassessorile: vi parteciperanno tutti gli Assessori che hanno deleghe che impattano con la problematica, supportati dai tecnici dei servizi coinvolti; b) Piazza interculturale: si intende avviare l'organismo per la partecipazione e il dialogo interculturale, per favorire l analisi, il confronto e la condivisione dei principali progetti inerenti l immigrazione a Forlì. La Piazza sarà un luogo aperto alla partecipazione, dove dialogano l Istituzione comunale, la Consulta degli immigrati, le comunità straniere e le organizzazioni sociali, economiche e religiose, nell intento di favorire la piena integrazione dei cittadini immigrati e, in parallelo, l aumento del senso di appartenenza dei cittadini forlivesi. Consulta immigrati, associazioni di stranieri, organizzazioni sociali, economiche e religiose 3.03-4.03

PROGRAMMA 7 LE POLITICHE DI WELFARE 7.6 Il diritto allo sport La promozione dello sport deve essere finalizzata a favorire la diffusione della pratica sportiva fin dai primi anni di età, in quanto permette l'acquisizione di stili di vita sani (in termini di prevenzione primaria socio-sanitaria), la socializzazione e l'integrazione culturale, nonchè il corretto approccio 4.03 alla competizione. A tal fine si favorirà: i) il consolidamento e l'ampliamento del progretto "Classi in movimento"; ii) il potenziamento e la riqualificazione dell'impiantisca attraverso anche il coinvolgimento delle realtà associative sportive; iii) la realizzazione di manifestazioni che costituiscano un richiamo e un momento di conoscenza e di promozione delle diverse discipline sportive.

PROGRAMMA 8 URBANISTICA DI QUALITA' E PARTECIPATA 8.1 Semplificazione L azione dell Amministrazione si focalizzerà nel portare a compimento la riorganizzazione dello Sportello Unico per l Edilizia, in modo da poter fornire a tecnici e cittadini informazioni aggiornate. Si punterà sulla trasparenza e tempi certi, ultimando il processo già avviato di ottimizzazione dei procedimenti burocratici edilizi. E stata sperimentata l interazione on-line tra tecnici esterni e Sportello Unico per l Edilizia, ancora nella fase sperimentale; si intende pervenire quanto prima ad un processo definitivo, che renda l azione di tecnici esterni e Amministrazione il più proficua e collaborativa possibile. 2010 2011 2012 Ordini professionali 9.02 8.2 Obiettivo qualità e Urbanistica partecipata L azione dell Amministrazione favorirà al massimo l aggiornamento professionale condiviso dei 2010 2011 2012 tecnici del Comune e di quelli esterni, in modo da sostenere il miglioramento della qualità edilizia. Si è avviato un programma di azioni per il miglioramento della qualità degli edifici e delle opere di Ordini professionali 1.02-9.02 urbanizzazione (contenimento energetico, uso di materiali non inquinanti, salubrità degli ambienti), con una prima applicazione nell ambito delle facoltà attribuite al Comune dalla Legge Regionale n. 6/09 Piano Casa. Anche il processo che porterà alla formulazione del prossimi strumenti urbanistici è visto con l ottica della massima partecipazione e trasparenza. Si tratterà, pertanto, di porre in essere tutti quei mezzi che possono favorire la progettazione degli strumenti di partecipazione. 8.3 Nuovo quartiere razionalista Nel 2013 è prevista l inaugurazione del nuovo Quartiere Razionalista, localizzato tra Viale della 2010 2011 2012 2013 Libertà e Piazza della Vittoria, con un programma che prevede la valorizzazione della componente urbanistica e architettonica. E prevista altresì una mostra sul 900 al San Domenico, 2.3-3.2 come coronamento di una grande operazione integrata di rilancio della Città e del territorio.

PROGRAMMA 9 TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE 9.1 Verso la democrazia partecipata Il Sindaco e la Giunta intendono promuovere ogni confronto e discussione pubblici sulle scelte dell Amministrazione, cercando sempre di valutare la loro ricaduta sulla cittadinanza. Verrà promosso l utilizzo di strumenti informatici, come mezzo di diffusione in tempo reale delle azioni intraprese. Verrà redatto il Bilancio Partecipato, che vede il coinvolgimento degli Stakeholder fin dalla fase di predisposizione del documento. L'Amministrazione, nel perseguimento della sua politica di trasparenza e partecipazione, favorirà al massimo la più ampia diffusione di dati di pubblico interesse attraverso gli sportelli già attivati, la stampa e i portali web tematici. 8.01-11.01-11.02-11.03 9.2 Informatica per il cittadino e innovazione per la città Si procederà con l'attivazione di servizi on-line (in collaborazione con gli ordini professionali e le imprese), salotti wireless, rete di dati cittadina contro il digital divide, interventi per la semplificazione e la trasparenza, riorganizzazione interna a seguito del nuovo codice dell'amministrazione digitale (PEC, firma digitale, timbro digitale e flussi documentali). 2010 2011 2012 2013 8.01-11.01 9.3 Decentramento e Circoscrizioni Per favorire la vision di un'ammnistrazione democratica e partecipata verrà rafforzato il ruolo degli organismi di partecipazione, anche attraverso la realizzazione di regolamenti circoscrizionali uniformi. E' impegno dell Amministrazione effettuare la programmazione della manutenzione delle aree verdi e la fornitura delle attrezzature ludiche delle aree cittadine unitamente al Piano Triennale dei Lavori Pubblici 2009-2011. E in fase di studio la possibile programmazione degli interventi sul territorio. E, altresì, in fase di studio la possibilità di poter esercitare un effettiva attività di controllo sul global service da parte delle circoscrizioni.

PROGRAMMA 9 TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE 9.4 Politiche europee Gli obiettivi di mandato sono quelli di rafforzare il ruolo delle Relazioni Internazionali come strumento per acquisire finanziamenti e know-how attraverso la partecipazione a progetti europei. Nel mandato si favorirà: i) la partecipazione in qualità di lead partner o partner associato di Enti nazionali o internazionali a progetti per rispondere alle esigenze strategiche dell'amministrazione; ii) l'elaborazione ed attuazione di un progetto di concertazione dei diversi soggetti che operano nel campo internazionale nel distretto forlivese (università, associazioni di categoria, associazioni culturali, cittadini stranieri); iii) il potenziamento il ruolo del comune nelle reti internazionali; iv) promozione del multilinguismo nel territorio forlivese. 9.5 Pace e diritti umani Promozione e cultura della pace nel territorio forlivese. Consolidamento del ruolo del Comune di Forlì all'interno della presidenza del Tavolo Nazionale della Pace e della Rete Nazionale dei Giovani Amministratori Locali per la pace ed i diritti umani. Centro per la pace

PROGRAMMA 10 UNIVERSITA' RISORSA PER IL TERRITORIO 10.1 Campus Universitario Si prosegue con le opere di realizzazione del Campus Universitario, che prevedono entro il 2010 la fine dei lavori di ristrutturazione di un primo stralcio funzionale del padiglione ex lavanderia ex farmacia per realizzare la mensa universitaria, per un importo di 1.639.697,76. Un secondo stralcio, che porterà al completamento dell intervento, riguarda l ampliamento della mensa universitaria, con un finanziamento a carico del Comune programmato per il 2010 di 1.000.000. I lavori verranno appaltati nell estate del 2010 e prevedono la fine lavori nel 2011. La realizzazione del trefolo di collegamento e di tre blocchi di aule vede il Comune di Forlì quale stazione appaltante, con il finanziamento dell opera a carico dello Stato/Università, in base all accordo di programma già sottoscritto. L importo complessivo previsto ammonta ad 22.335.134,78; l avvio dei lavori si prevede entro la primavera 2010 e la fine è prevista entro la primavera 2013. 2010 2011 2012 2013 SERINAR Soc. Cons. p.a. - Università di Bologna - MIUR - ERGO 10.2 Consolidamento e qualificazione dell'insediamento universitario L'azione del Comune, in vista della riforma del sistema universitario promossa dal governo, si muoverà lungo due direzioni principali. La prima mira a rendere più razionale l'insediamento di Forlì-Cesena, attraverso la creazione di un unico polo in grado di essere supportato adeguatamente dai finanziamenti degli enti locali, delle fondazioni e degli enti di sostegno. La seconda è indirizzata Comune di Cesena a far sì che il territorio non sia privato delle strutture della ricerca e della didattica, regredendo a mera sede di lezioni universitarie. In questa prospettiva, si ritiene opportuno impostare azioni che, da un lato, tengano forti contatti col Rettorato e coi presidi delle facoltà di Forlì e Cesena; dall'altro, siano in grado di prefigurare razionalizzazioni e qualificazioni altrettanto marcate della spesa, utili tanto all'alma Mater quanto ai Comuni; dall'altro ancora, solidifichino un'intesa fra Cesena e Forlì, in vista di una comune politica universitaria di territorio.

PROGRAMMA 11 LA GOVERNANCE 11.1 Governance Interna Nel 2010 si prevede di riformare la macro struttura del Comune, superando la Direzione 2010 2011 2012 Operativa a favore della figura del Direttore Generale. Una volta nominata la figura di vertice gestionale, si procederà con la riforma della struttura organizzativa per renderla più snella e Agenzia delle Entrate 9.01-9.02 disegnata sugli obiettivi strategici. Per gli anni dal 2011 il bilancio di previsione verrà redatto in base agli obiettivi strategici e ai servizi finali dell amministrazione. Si definiranno cruscotti e una serie di indicatori per centri di costo che permettano agli amministratori di avere sempre sotto controllo il funzionamento dell ente. Ampio risalto verrà dato al progetto di comunicazione e condivisione dei dati del bilancio sociale e delle politiche strategiche per l amministrazione. Per quanto riguarda le strategie in campo finanziario e fiscale si procederà: i) nella continua ricerca delle fonti finanziarie più economiche da destinare agli investimenti, per contenere l'incidenza degli oneri finanziari; ii) nell'individuazione di soluzioni di partnership pubblico/privato; iii) a perseguire la ricerca di una sempre più equa pressione fiscale mediante azioni di lotta all'evasione. 11.2 Governance Esterna Si vuole pervenire ad una riforma, in sinergia con gli altri enti soci, delle società partecipate dal Comune di Forlì, in base all efficacia/efficienza e alla sostenibilità finanziaria. Si punta alla progettazione, unitamente alle altre istituzioni del territorio, di una Agenzia in grado di ATO -ATR - Provincia 1.03-1.04 programmare e controllare i pubblici servizi, assorbendo o fondendo esperienze precedenti. Si Forlì Cesena 9.01-9.02 vuole, inoltre, potenziare la funzione di governance esterna dell amministrazione (indirizzo e controllo su tutti i servizi esternalizzati). Si promuoverà le soluzioni al finanziamento diretto per la realizzazione degli investimenti programmati.

PROGRAMMA 11 LA GOVERNANCE 11.3 Governance Interistituzionale Obiettivo trasversale di tutti i programmi e azioni strategiche è quello della governance interistituzionale, cioè la promozione di un insieme di modelli e pratiche finalizzate ad orientare e favorire la cooperazione sinergica e convergente tra i vari soggetti pubblici e privati che operano nel territorio, con l'obiettivo di migliorare il coordinamento e l'integrazione di risorse e competenze nella realizzazione dei progetti strategici. Il Comune di Forlì in questa prospettiva intende farsi promotore in Romagna di un serio confronto fra enti ed istituzioni, per individuare l'efficacia degli strumenti di co-decisione a disposizione: "area vasta", "sistema", o forme più radicali di innovazione amministrativa nell'ambito della Regione Emilia-Romagna. Tutte le azioni del PGS