COSMETICI: STRATEGIE E METODOLOGIE DI TESTING IN CONFORMITA ALLE ULTIME RACCOMANDAZIONI EUROPEE COLIPA Test in vitro: Foto stabilità dei filtri UV Dr. Enrico Nieddu Responsabile lab NO FOOD
Fotostabilità Perché? Cos è? Dove? fotostabilità Quando? Come?
Fotostabilità La fotostabilità è una proprietà di un filtro solare o di una miscela di filtri che indica la capacità di mantenere inalterato il proprio potere protettivo anche durante lunghe esposizioni al sole.
Fotostabilità Per capire se intervengono cambiamenti inaccettabili nel preparato dal punto di vista del potenziale tossico o delle caratteristiche organolettiche, chimico-fisiche o funzionali Per raccogliere informazioni utili per lo sviluppo formulativo Come test di conferma (per scheda di sicurezza e/o predizione di shelf life)
Raccomandazione Europea 22 settembre 26 Criteri per la valutazione dell efficacia minima di un prodotto solare: Utilizzo di metodi normati e riproducibili Dare la preferenza a prove in vitro Tenere conto della fotodegradazione del prodotto
Fotostabilità Si utilizza una sostanza chimica nuova che assorbe nella regione UV o di cui non si conosce la fotostabilità Non si conosce quali interazioni chimiche potrebbero intercorrere con le altre sostanze presenti nel preparato Il preparato è destinato a subire stress luminosi durante la propria shelf-life Non si usa un packaging opaco alla luce
Fotostabilità Materia prima (esposizione diretta o in contenitori di quarzo) Il preparato (esposizione diretta o in contenitori di quarzo)
Questioni pratiche Quante ore di prova in un apparecchiatura da laboratorio equivalgono a un anno di esposizione all aperto o dietro ad una finestra? E COMPLICATISSIMO DA CALCOLARE, se si tiene conto che: la radiazione solare naturale e quella artificiale di una lampada allo xeno sono simili, ma non uguali condizioni climatiche e geografiche contribuiscono alla variabilità della luce solare naturale il periodo di inizio della prova naturale (in estate maggior insolazione che in inverno) porterà risultati diversi
inizio CARTA DI FLUSSO DEI TEST DI FOTOSTABILITA Cambio formulativo SI Esposizione diretta NO cambiambiamenti accettabili? SI fine Cambio packaging SI NO Esposizione imballaggio riempito cambiambiamenti accettabili? NO riformulare o cambiare packaging SI fine
COLIPA METHOD FOR THE IN VITRO DETERMINATION OF PHOTOSTABILITY OF UV FILTERS IN COSMETIC PRODUCTS - Dicembre 23 Final draft version approved by the COLIPA program Committee product Management
Principio del Metodo Determinare analiticamente la concentrazione dei filtri UV prima e dopo l esposizione ad una dose controllata di radiazione UV proveniente da una definita e calibrata sorgente: standard sun
Strumentazione Utilizzata: HPLC Il COLIPA ritiene che l utilizzo dell HPLC, per quantificare la concentrazione dei filtri, prima e dopo l esposizione ai raggi UV, sia uno strumento inequivocabile per stabilire la foto-stabilità dei filtri qualora il test venga associato anche ad altre metodologie per stabilire l efficacia dei filtri come ad esempio in vivo SPF test in accordo con il COLIPA International Sun Protection Factror test method.
Procedimento Simulare le condizioni di utilizzo spalmare accuratamente il prodotto in opportuno substrato nella concentrazione di 2 mg/cm 2 analogamente al test in VIVO esporre al SUN TEST rispettando le proporzioni di rapporto UV-A / UV-B previste dal COLIPA estrazione del prodotto dal substrato mediante opportuno solvente Analisi HPLC del campione prima e dopo l irradiazione
Dose UV DOSE UV = 25 kj/m 2 di UVR. è sufficiente per dimostrare l instabilità dei filtri solari all interno di formulazioni solari è equivalente a 5 MED o a 81 minuti sotto il sole allo zenit. è costante ed indipendente dal fattore di protezione indicato in etichetta al fine di sottoporre tutti i campioni alle stesse condizioni
fotostabilità HPLC campione non irradiato DAD1 B, Sig=285,4 Ref=4,1 (FUV4_1\356_1.D) 4 3 2 5.979 Area: 1826.17 1 4 2 4 6 8 1 12 14 16 DAD1 E, Sig=311,4 Ref=46,1 (FUV4_1\356_1.D) 13.473 Area: 8829.5 min 3 2 1 2 4 6 8 1 12 14 16 min Cromatografia liquida: B3 e OMC
Fotostabilità HPLC campione irradiato DAD1 B, Sig=285,4 Ref=4,1 (FUV4_1\356_2A.D) 4 3 2 5.963 Area: 141.16 1 2 4 6 8 1 12 14 16 DAD1 E, Sig=311,4 Ref=46,1 (FUV4_1\356_2A.D) min 4 3 13.318 Area: 4676.23 2 1 11.875 Area: 965.368 2 4 6 8 1 12 14 16 min Cromatografia liquida: B3 e OMC
Fotostabilità UPLC-UV sperimentazione CHELAB Confronto tra prodotto irradiato non irradiato è ben visibile il prodotto di degradazione
Fotostabilità TOF sperimentazione CHELAB TOF full scan Confronto tra prodotto irradiato non irradiato è ben visibile il prodotto di degradazione
Fotostabilità TOF sperimentazione CHELAB TOF estrapolazione dello ione [OMC-H + ] entrambi i picchi sono caratterizzati dallo stesso ione
Fotostabilità TOF sperimentazione CHELAB TOF determinazione del valore di massa accurata del prodotto di degradazione nel campione irradiato
Fotostabilità TOF sperimentazione CHELAB TOF determinazione del valore di massa accurata del filtro UV nel campione non irradiato
Fotostabilità sperimentazione CHELAB formulazione: può influenzare la fotostabilità? 5% degradazione percentuale 45% 4% 35% 3% 25% 2% 15% 1% 5% % 4,1% 29,9% 25,1% 9,9% 1,4% 1,% 1 2 3 BMDM OMC formulazione La concentrazione iniziale dei 2 filtri nelle 3 formulazioni è identica
Fotostabilità sperimentazione CHELAB presenza di altri filtri: come influenza la fotostabilità? 7,% 6,% degradazione percentuale OMC 5,% 4,% 3,% 2,% 1,% 1 2 3 4 5 6 [ filtro accettore]
Analisi Determinazione di conservanti Determinazione dei metalli pesanti in cosmetici e detergenti mediante ICP/MS Determinazione di sostanze aromatizzanti allergeniche in cosmetici e detergenti mediante GC-MS Determinazione dei filtri UV in cosmetici mediante HPLC Determinazione Tinosorb M, Tinosorb S, Octiltriazone Determinazione del Pantenolo in cosmetici mediante HPLC Determinazione dell EDTA (acido etilendiamminicotetracetico) in cosmetici e detergenti mediante HPLC Determinazione di alcuni coloranti su cosmetici mediante HPLC Determinazione qualitativa di coloranti su cosmetici mediante TLC (Cromatografia su strato sottile) Determinazione quantitativa degli ftalati su cosmetici mediante GC-MS Challenge test
Determinazione dei filtri UV 1 75 5 25 1 75 5 25 1 75 5 25 1 75 5 25 DAD1 A, Sig=299,4 Ref=4,1 (GENNAI~1\FUV2_1\S_3.D) Area: 6737.26 2 4 6 8 1 12 DAD1 B, Sig=285,4 Ref=4,1 (GENNAI~1\FUV2_1\S_3.D) 3.92 3.85 Area: 2565.7 Area: 8298.65 5.5 Area: 3534.14 2 4 6 8 1 12 DAD1 D, Sig=358,4 Ref=46,1 (GENNAI~1\FUV2_1\S_3.D) 2 4 6 8 1 12 DAD1 E, Sig=311,4 Ref=46,1 (GENNAI~1\FUV2_1\S_3.D) 7.167 1.899 Area: 5665.65 2 4 6 8 1 12 7.767 Area: 238.43 9.845 1.348 Area: 6618.82 Area: 564.24 11.852 12.679 Area: 163.94 Area: 847.51 min min min min
Determinazione dei conservanti DAD1 A, Sig=27,4 Ref=4,1 (CON16_1\15C_2.D) Area: 573.579 Area: 629.529 19.414 25.678 15 1 5 min 15 1 5 1 2 3 4 5 DAD1 B, Sig=295,4 Ref=4,1 (CON16_1\15C_2.D) Area: 1439.18 12.877 Area: 747.42 22.164 min 15 1 5 1 2 3 4 5 DAD1 C, Sig=256,4 Ref=4,1 (CON16_1\15C_2.D) Area: 1499.59 Area: 337.71 Area: 2722.51 Area: 1515.2 Area: 1539.1 Area: 195.87 Area: 1399.3 Area: 1186.59 Area: Area: 113.55 175.16 18.795 43.44 11.42 2.223 21.648 28.279 34.434 44.492 45.242 35.413 min 1 2 3 4 5
Determinazione della formaldeide totale DAD1 A, Sig=345,8 Ref=46,1 (FOR9_1\S_5.D) 7 6 5 4 25 DAD1 A, Sig=345,8 Ref=46,1 (FOR9_1\S_5.D) 3 2 1 7 Area: 79.11 2 4 6 8 1 DAD1 A, Sig=345,8 Ref=46,1 (FOR9_1\BIANCO.D) 6.93 2 15 1 5-5 5 5.5 6 6.5 7 7.5 DAD1 A, Sig=345,8 Ref=46,1 (FOR9_1\BIANCO.D) 25 2 15 min 6.93 Area: 79.11 6 5 4 1 5-5 5 5.5 6 6.5 7 7.5 6.91 Area: 2.95169 3 2 1 6.91 Area: 2.95169 2 4 6 8 1 min