Breve infografica su 200 anni di Storia dei Regimi Monetari



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Breve infografica su 200 anni di Storia dei Regimi Monetari Poi dite che non mi guadagno la pagnottina (d'argento)! Ci ho messo più di un'ora e mazzo a sciappolare questo post! Gold Money - A history of exchange-rate regimes 2012, August 22 Il Gold Standard Classico: Dal 1821 al 1914 la maggior parte delle valute del mondo erano rimborsabili in Oro (cioè potevi "incassare" le tue banconote sotto forma di oro, in particolare in monete d'oro dal peso definito). La Gran Bretagna fu il prima nazione ad adottare questo sistema nel 1821 (dopo i disastri, anche finanziari, seguiti alla rivoluzione francese e poi alle guerre napoleoniche, un periodo di quasi 25 anni di rivoluzioni e scontri armati... molto costosi anche dal punto di vista finanziario, per gli stati. NdEr) e fu poi seguita da altre nazioni chiave durante gli ani '70 dell'800 (segnate in blu sulla mappa). Anche molte delle colonie seguirono a ruota o - se gli mancavano le infrastrutture per farlo agilmente resero le loro valute rimborsabili in punds (sterline), dollari o franchi, ecc... rispettivamente (vedere i vari altri colori nella mappa). il risultato fu che l'economia mondiale era strettamente connessa con l'uso dell'oro come denaro. Il Pound era la valuta più importante in questo sistema visto che: 1) la Gran Bretagna era la superpotenza dell'epoca (pensate a Brooke e Sandokan.. Sandokan no, ma Brooke è esistito veramente! NdEr). 2) Fu la prima ad adottare questo sistema. 3) Si impegnò fermamente di offrire un cambio fisso di 1/4 d'oncia d'oro per ogni di carta.

L'Era della "sporca fluttuazione" al tempo della Prima Guerra Mondiale: "Tutto è lecito in Amore e in Guerra" si dice, no? Bene, questo sembra proprio che fosse il sentimento principale degli emettitori di valuta fra il 1915 e il 1925. I controlli che assicuravano la moderazione fiscale durante l'era del Gold Standard classico furono ritenuti inaccettabilmente restrittivi in tempo di guerra e quindi praticamente tutto il mondo recise il legame con l'oro nel 1914 sospendendo la riscossibilità delle banconote in Oro fisico. Gli Stati Uniti rimasero nel Gold Standard qualche anno più delle altre nazioni solo perchè entrarono in guerra solo alla fine, nel 1917. Questo ritardo e l'importanza decisiva della partecipazione statunitense al conflitto risultarono critiche nel fare salire il dollaro al ruolo di "valuta del mondo". Il periodo dei tassi di scambio variabili - o della "sporca fluttazione", visto che i governi intervenivano nei mercati - all'epoca fu vissuto come un periodo caotico ed instabile e così a guerra finita un po' tutti ci si preoccupò di ristabilire o quanto meno approssimare il sistema il sistema precedente.

Il Gold Excange Standard fra le due Guerre Mondiali: Durante la Guerra le banconote erano state stampate ben al di là della possibilità di redimerle tutte in oro (per fare debiti per pagare fucili, soldati, cannoni, aeroplani... bel modo di fare debiti, eh? NdEr) ma ora la maggior parte degli emettitori di valuta "solida" cercavano di onorare le loro promesse monetarie e di tornare al vecchio sistema. Fu deciso un piano alla Conferenza di Genova del 1922, e cioè che il dollaro fosse di nuovo portato in un vero Gold Standard con la possibilità di cambiare verdoni in monete di Oro sonante, mentre tutte le altre valute avrebbero adottato un Gold-Bullion Standard rivisto. Le loro banconote sarebbero state cambiabili in oro ai tassi di cambio precedenti alla guerra MA non più in monete ma solo in grossi lingotti d'oro. Inoltre le valute dei principali paesi europei sarebbero state cambiabili in pounds britannici e solo questi sarebbero stati cambiabili in dollari statunitensi. Durante gli anni '30 poi i popoli d'europa non ebbero a che fare con l'austerity che era necessaria per mantenere i tassi di cambi dei decenni precedenti la guerra (cosa che si ripete attraverso la storia). Soprattuto la Gran Bretagna ebbe un gran brutto momento e si trovò ad abbandonare questo nuovo Gold Exchange Standard non appena dovette affrontare un ammutinamento della Royal Navy (la spina dorsale del vecchio impero. NdEr) a Invergordon, in Scozia.

I cambi flottanti di prima degli accordi di Bretton Woods: Uno dopo l'altro i governi europei rinnegarono la loro promessa di tornare al vecchio sistema sotto la spinta di popolazioni non proprio soddisfatte della situazione. Il risultato fu un sistema di cambi fluttuanti col dollaro, che rappresentava l'ultimo legame significativo con l'oro. Ma anche questo legame si indeboli grandemente durante la Grande Depressione degli anni '30 seguita al crollodi Wall Street nel '29: L'amministrazione Roosevelt sospese la convertibilità dei verdoni in Oro all'interno degli States e subi dopo svalutò il dollaro da circa 20 $ per un'oncia a 35 $/oz, ordiando nel contempo che l'oro detenuto all'interno degli Stati Uniti fosse reso nelle mani della Federal Reserve (vedi un po' di storia sul Gold Reserve Act del 1934). Nonostante queste misure monetarie evidentemente "di manica larga", il dollaro pocedette nella direzione di diventare la valuta "più solida" del mondo grazie al fatto che la convertibilità in Oro restava in vigore almeno per i detentori esteri dei famosi "verdoni". Ciò detto pare che Roosevelt stesso abbia avuto a dire - non regisrato - che la legge sulla sospensione della riscossibilità in Oro sarebbe stata "una mossa permanente".

Gli accordi di Bretton Woods - L'Era dei "Peg Regolabili" Per il 1944 la maggior parte dei governi alleati si era convinto che i dirty floats" dei precedenti 12 anni al meglio funzionavano male e al peggio erano distruttivi. Così nell'estate del 1944 (a guerra già decisa, NdEr) le "Nazioni Unite" (leggi gli Alleati) si incontrarono a Bretton Woods, nel New Hampshire, per accordarsi su un nuovo sistema. Visto che gli Stati Uniti avevano accumulato una colossale quantità d'oro grazie alla confisca ai propri cittadini col Gold Reserve Act del 1934 e grazie allo status del dollaro di "Valuta Solida", fu deciso che le principali nazioni avrebbero instaurato un peg (come tradurlo, un cambio fisso.. come i vestiti ad asciugare attaccati al filo con le mollette. NdEr) delle loro valuto col dollaro e che il dollaro sarebbe stato "peggato" all'oro (e riscuotibile in Oro solo da parte delle nazioni straniere e delle loro banche centrali). In più ogni nazione si riservava il diritto di spostare questo peg, questo cambio fisso col dollaro - da cui l' "aggiustabile" nell'espressione "adjustable peg" - e due nuove istituzioni - L'IMF, Il Fondo Monetario Internazionale, e la World Bank - avrebbero avuto il compito di ritardare questi cambi di peg.

L'Accordo Smithsoniano Il governo degli Stati Uniti si imbarcò in grandiosi programmi di spesa pubblica durante gli anni '60 e spese anche ingenti cifre per combattere guerre in giro per il mondo, in particolar modo in Viet Nam. Il risultato fu che grosse quantità di dollari si erano accumulate nelle casse dei governi stranieri per i primi anni '70 e questo nonostante l'oro che doveva sottostare ai verdoni fosse invece diminuito (solo un 20% dei dollari stampati aveva davvero Oro alle spalle). Come le domande di riscossione dei verdoni in denaro sonante cominicarono a salire (in particolare Charles De Gaulle mandò navi interamente cariche di dollari verso gli Stati Uniti perchè fossero cambiati in Oro!), gli States decisero di sospendere la convertibilità della loro valuta di carta (il famoso "Nixon Shock", quì il video di Nixon che l'annuncia in tv a ferragosto del '71). L'accordo dello Smithsoniano fu l'accordo di breve vita che seguì. Il dollaro fu svalutato sino a circa 38 dollari l'oncia e si decise di mantenere lo stesso i peg delle altre valute di carta a vari tassi di cambio. Tutto ciò si dimostrò insostenibile nel giro di un anno circa... e la maggiori potenze europee procedettero a riprendere dei cambi variabii delle loro valute col dollaro.

Tassi di Cambio variabili in Occidente e Peg fissi nel resto del mondo: L'Accordo Smithsoniano durò poco e il dollaro prese a cadere rispetto all'oro dopo il Nixon Shock e le valute dei "paesi più sviluppati" abbandonarono i Peg fissi precedentemente decisi e ripresero a fluttuare rispetto al dollaro come facevano durante gli anni delle guerre mondiali della prima metà del XX secolo. Ci furono parecchi tentativi di fissare dei cambi e mantenerli, almeno in Europa, ma senza troppo successo, intermittenti, instabili. Alcuni paesi invia di sviluppo, principalemente in Asia, scelsero di restare a cambio fisso col dollaro (anche se magari non ai tassi precedenti).

Il Meccanismo di Cambio Europeo (ERM), l'eurosistema e... Dopo diversi anni di regime di tassi variabili piuttosto anarchici, alla fine delgi anni '70 la Comunità Europea introdusse un sistema di coordinazione dei tassi di cambio: L'ERM (Exchange Rate Mechanism). L'accordo fu che le banche centrali dei paesi membri sarebbero intervenute sui mercati per mantenere le loro valute all'interno di una banda del 2,25% fra l'una e l'altra - un sistema di "semi-peg". Il Regno Unito si unì al meccanismo solo più tardi, nel 1990, per uscire dopo appena due anni quando il governo di Sua Maestà si dimostrò incapace o non desideroso di accettare le conseguenze di mantenere il pound all'interno della banda di oscillazione decisa. Secondo il presidente della Bank of England dell'epoca, Jim Trott, durante l'ultimo giorno dell'adesione del Regno Unito all'erm avrebbe comprato "... più sterline (pounds) di chiunque altro al mondo avesse mai fatto nello spazio di circa 4 ore". Fu durante questo periodo che George Soros e Stanley Druckenmiller si dice che abbiano fatto 1 miliardo di dollari da una singola posizione short sul pound sterling. 10 anni dopo fu introdotto l'euro, con valori fissati di cambio per 11 valute che vi confluivano. Intanto il dollaro, la valuta di risrva del mondo, continuava a fluttuare rispetto all'oro e alle altre principali valute. Una parte significativa delle economie asiatiche aderirono al cambio fisso delle loro valute col dollaro sino alla Crisi Asiatica del 1997, dopo la quale l'abbandonarono. Oggi la valuta più significativa che resta a cambio fisso, in un modo o nell'altro, col dollaro e lo Yuan Renminbi cinese.