Il Sistema MOSE per il controllo del fenomeno dell acqua alta nella laguna di Venezia

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Transcript:

Il Sistema MOSE per il controllo del fenomeno dell acqua alta nella laguna di Venezia di Claudio Boccalatte La laguna di Venezia costituisce un delicato sistema idrologico collegato al Mare Adriatico tramite tre passaggi detti bocche di porto o più semplicemente bocche (di Lido, di Malamocco e di Chioggia), attraverso i quali passa il flusso e riflusso della marea. Tutti conoscono il fenomeno della acqua alta, che periodicamente interessa la laguna e la città di Venezia, minacciando il turismo e provocando anche danni alle abitazioni e ai monumenti. Le acque alte sono diventate sempre più frequenti e intense a causa dell effetto combinato di subsidenza (abbassamento del livello del suolo) ed eustatismo (innalzamento del livello del mare), dovuti a fenomeni naturali e antropici. Oggi, le città lagunari si sono mediamente abbassate di 23 cm sul livello dell acqua rispetto agli inizi del Il fenomeno dell acqua alta a Venezia, caratteristico ma economicamente disastroso, forse potrà essere controllato Come avviene periodicamente, il fenomeno fino ad ora incontrollabile dell acqua alta trasforma le calli dei sestieri di Venezia in altrettante vere e proprie vie d acqua che bisogna percorrere con gli stivali di gomma; in apertura, una maschera del carnevale veneto nell acqua alta 900. È anche sempre presente il rischio di un nuovo evento estremo e catastrofico come quello del 4 novembre 1966 quando una marea di 194 cm sommerse Venezia, Chioggia e gli altri centri abitati, contemporaneamente alla tragica alluvione di Firenze e ad altri eventi alluvionali che colpirono il territorio italiano. Dal 1926 al 1965 le acque alte oltre i 110 cm sono state 21 (in media circa una ogni due anni), mentre tra il 1966, anno della grande alluvione, e il 2010 ne sono state registrate 191 (in media più di quattro ogni anno). In futuro, il fenomeno delle acque alte potrebbe aggravarsi anche a causa dell aumento del livello del mare, previsto quale effetto dei cambiamenti climatici; le recenti stime dell IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) prevedono un innalzamento del mare compreso tra 18 e 59 cm nei prossimi 100 anni. Per controllare il fenomeno delle acque alte, è stato progettato ed è in avanzata fase di realizzazione, 13

Un immagine ripresa da satellite mostra la laguna di Venezia e la localizzazione delle tre bocche di porto di Lido, Malamocco e Chioggia dove è in corso la realizzazione del MOSE insieme a interventi di rinforzo del cordone litoraneo, un complesso sistema tecnologico, il cosiddetto MOSE (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico), concepito per proteggere la laguna da maree fino a 3 m, che sarà quindi in grado di assicurare un efficace protezione, anche se si dovessero verificare le ipotesi più pessimistiche, come una crescita del mare fino a 60 cm e un acqua alta di oltre due metri. 3 1 5 2 4 Sopra, sezione di una paratoia del MOSE con evidenziata la cerniera; a destra, schema del movimento delle paratoie. In condizioni normali di marea, le paratoie sono completamente invisibili e giacciono sui fondali delle bocche di porto, piene d acqua; quando è prevista un alta marea, vengono svuotate dall acqua con l immissione di aria compressa e si sollevano, fino a emergere, creando una barriera continua che divide temporaneamente il mare dalla laguna Il MOSE non è un opera isolata, ma rientra nel Piano Generale di Interventi per la salvaguardia di Venezia e della laguna, nell ambito della Legge Speciale per Venezia, concepita a seguito dell alluvione del novembre 1966, insieme con altri interventi nel settore della difesa ambientale (con la messa in sicurezza di rive inquinate, miglioramento della qualità delle acque e dei sedimenti, protezione e ricostruzione di strutture e habitat delle zone umide) e della difesa dalle mareggiate (con la ricostruzione di 45 km di litorali e di 11 km di moli foranei). Committente dell opera è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha affidato la realizzazione al Consorzio Venezia Nuova, costituito da un gruppo di grandi imprese del settore delle costruzioni. Il costo del Sistema MOSE ammonta a 5.493 milioni di euro, secondo gli accordi contrattuali del 2005. Il sistema, secondo il programma del 2005, avrebbe dovuto essere stato completato nel 2012, ma la sua realizzazione ha subito una serie di ritardi, l ultimo dei quali, a seguito del coinvolgimento del consorzio in un inchiesta della magistratura sulla corruzione, nel 2014, e del suo successivo commissariamento; la conclusione dei lavori è attualmente prevista per la fine di giugno 2018. Le paratoie entreranno in funzione per maree superiori a 110 cm in quanto, fino a tale quota, Venezia è protetta dagli interventi di rialzo delle rive. Il MOSE è uno strumento flessibile che può essere messo in funzione in modi diversi per far fronte alle caratteristiche dell evento; poiché le paratoie sono indipendenti l una dall altra e possono agire separatamente, si può prevedere la chiusura contemporanea di tutte e tre le bocche di porto in caso di evento eccezionale, oppure la chiusura differenziata delle 14

Sopra, la bocca di porto di Lido ripresa il 23 ottobre 2012 nel corso dei lavori d installazione del Sistema MOSE. La numerazione indica le varie componenti del sistema relativamente a questa bocca di porto. Al centro, la nuova isola che servirà da struttura intermedia tra le due schiere di paratoie previste per questo varco. A destra, bocche di porto di Lido con le opere previste dal Sistema MOSE singole bocche in base ai venti, alla pressione atmosferica e all entità di marea prevista, o anche chiusure solo parziali di ciascuna bocca. In un edificio della zona nord dell ex arsenale di Venezia è ubicato il Centro di Controllo per la gestione del MOSE, operativo dal 2011, con compiti che per ora si limitano alla previsione delle acque alte e alla simulazione delle chiusure. Questo Centro, quando il MOSE sarà completato e operativo, diverrà la cabina di regia dove si assumeranno tutte le decisioni per il funzionamento delle paratoie, che verranno attivate in base alle misure dirette dei mareografi alle bocche di porto. Il MOSE comprende quattro barriere, costituite da 78 paratoie mobili a scomparsa, tra loro indipendenti, installate nel fondale delle bocche di porto, barriere che consentono di separare temporaneamente la laguna dal mare quando è previsto un evento di acqua alta. Più in dettaglio, alla bocca di porto di Lido (quella più vicina a Venezia che è larga il doppio delle altre due ed è formata da due canali con profondità diverse) saranno installate due barriere di paratoie; una nel canale nord di Treporti, con 21 paratoie, e una nel canale sud di San Nicolò con 20 paratoie. Le due barriere sono collegate tra loro da un isola artificiale, dove sono situati gli impianti di movimentazione del sistema. La bocca di porto di Malamocco è la più profonda della laguna, da cui transitano le navi dirette al porto industriale-commerciale. Per garantire questo traffico anche quando le 15

La bocca di porto di Chioggia; a destra la nuova scogliera; immagine ripresa in data 23 ottobre 2012. Sopra, bocca di porto di Chioggia con le opere previste dal Sistema MOSE 16 paratoie saranno alzate, è stata costruita una conca di navigazione (cioè una chiusa che consente alle navi di superare il dislivello tra mare e laguna che si viene a creare quando il sistema è chiuso). La barriera è costituita da 19 paratoie. Alla bocca di porto di Chioggia, il passaggio, molto intenso, di pescherecci e barche da diporto, ha portato alla realizzazione di un porto rifugio con doppia conca di navigazione, in modo da garantire l entrata e l uscita dei natanti anche durante la chiusura della barriera. A Chioggia sono previste 18 paratoie. La profondità dei fondali delle bocche di porto è la seguente: Lido Tre Porti 6 metri, Lido San Nicolò 12 metri, Malamocco 14 metri, Chioggia 11 metri. Sul fondo, in corrispondenza delle bocche, sono stati installati dei cassoni fissi, il cui livello superiore coincide con il fondo stesso; ai cassoni sono collegate, mediante delle cerniere, le paratoie mobili. La paratoia, a riposo, è inserita nel cassone, rispetto al quale non presenta sporgenze, quando è abbassata è piena d acqua di mare, e funziona poi sulla base del principio di Archimede: quando viene riempita d aria, mediante un apposito circuito alimentato da compressori, la paratoia si alza fino a raggiungere l equilibrio idrostatico tra la spinta dell aria intrappolata al suo interno e il peso della paratoia stessa e dell acqua contenuta. Le paratoie in altri termini si sollevano ruotando, tramite le pinne, attorno ai perni inseriti nelle cerniere, a loro volta solidali con la struttura di allogmarzo-aprile 2017

La bocca di porto di Malamocco con i lavori in corso il giorno 23 ottobre 2012; a destra, Bocche di porto di Malamocco con le opere previste dal Sistema MOSE giamento, ed emergono, assumendo un inclinazione proporzionale all aria introdotta fino al raggiungimento della posizione prevista. Le prime a uscire dalla linea di produzione sono state le 21 paratoie per la barriera di Lido nord. Sono le più piccole, sono state realizzate dalla Ditta Cimolai di Pordenone (la stessa che ha realizzato le paratoie per il terzo set di chiuse del canale di Panama) e sono già tutte installate nel canale di Treporti. Attualmente, la produzione è in corso nei cantieri croati Brodosplit di Spalato, che sta costruendo le 19 paratoie per la bocca di porto di Malamocco, 18 per bocca di porto di Chioggia e le 20 paratoie destinate alla barriera di Lido sud. In totale le paratoie sono 78 più 8 di riserva (2 per ciascuna barriera) e hanno dimensioni diverse per ogni schiera, poiché sono proporzionali alla profondità del canale di bocca dove vengono installate. I cassoni di alloggiamento o di soglia, assieme a quelli di spalla, sono strutture multicellulari in calcestruzzo che una volta completati, sono stati adagiati all interno di una trincea scavata sotto il fondale marino. Le dimensioni dei cassoni variano secondo la lunghezza delle paratoie che devono contenere, a loro volta proporzionali alla profondità del canale di bocca: si va dai più piccoli di Lido (60 m x 36, alti 8,7) fino ai più grandi di Malamocco (60 m x 48, alti 11,55). I cassoni di alloggiamento, allineati tra di loro, costituiscono lo sbarramento della bocca 17

Un altra immagine della bocca di porto di Lido il 23 ottobre 2012 nel corso dei lavori d installazione del Sistema MOSE vero e proprio, mentre quelli di spalla permettono l interfaccia tra i cassoni di alloggiamento e l aggancio con la terraferma, con al proprio interno le discese per l impiantistica e le maestranze. In totale, per le tre bocche di porto sono stati realizzati 35 cassoni. Dal punto di vista costruttivo, i cassoni di alloggiamento sono suddivisi in vani e locali interni organizzati su più livelli e presentano la parte centrale sagomata secondo la forma delle paratoie. Realizzati in calcestruzzo armato, devono essere così resistenti da fornire la solida base della barriera. Le lunghe gallerie che li attraversano da parte a parte formano un unico tunnel collegato alle spalle delle paratoie, al cui interno passano i sistemi elettromeccanici, i sistemi di comunicazione e quelli di controllo delle barriere. I cassoni di alloggiamento per Lido S. Nicolò e Malamocco sono stati costruiti nell area di prefabbricazione di Malamocco e, una volta ultimati, sono stati trasportati fino alla piattaforma di varo con un sistema di movimentazione (TTS Handling System) composto di 84 carrelli che scorrono su rotaia. Le operazioni di varo sono state eseguite attraverso una piattaforma (Syncrolift - brevetto Rolls Royce Marine) che funziona come un enorme ascensore. Il Syincrolift è formato da una piattaforma sollevata da 13 coppie di argani in grado di alzare fino a 1.200 tonnellate ciascuno, per una capacità complessiva di 31.200 tonnellate. Una volta caricato il cassone, la piattaforma, controllata da 26 argani elettrici, è stata abbassata, in modo da mettere in galleggiamento il manufatto. Le cerniere, prodotte dalla società padovana Fip Industriale, sono il cuore del sistema dal punto di vista tecnologico; il gruppo cerniera-connettore è costituito da una struttura di acciaio formata da tre elementi uniti tra di loro: elemento maschio, elemento femmina e gruppo d aggancio. Ogni paratoia è vincolata al cassone di alloggiamento mediante due gruppi cerniera-connettore. La parte superiore del maschio è la vera e propria cerniera costruita mediante una forcella dotata di una bronzina sferica entro cui viene inserito il perno che vincola il maschio alla paratoia e ne permette la rotazione, oscillando liberamente sotto l azione del moto ondoso. Il gruppo d aggancio è stato progettato per consentire le operazioni di rimozione di ciascuna paratoia senza l intervento di sommozzatori. L attività di manutenzione durante l esercizio della barriera prevede la sostituzione periodica di tutte le paratoie, con frequenza quinquennale, così da comportare la sostituzione annua di quattro paratoie per sbarramento; prevede anche la sostituzione occasionale di paratoie danneggiate, stimato in una sostituzione l anno. Per queste operazioni è stato appositamente costruito un jack-up, speciale mezzo navale che servirà per l installazione delle paratoie e per la loro sostituzione. Il MOSE costituisce una grande opera, progettata da un consorzio d imprese italiane, che testimonia l altissimo livello tecnologico delle nostre imprese, così com è stato per la rimozione del relitto della Costa Concordia dall isola del Giglio e per l allargamento del canale di Panama; la realizzazione del MOSE, però, fino ad ora, come già anticipato, ha subito una serie di ritardi, principalmente dovuti a fattori finanziari e programmatici, l ultimo del quale è stato il commissariamento del Consorzio. È da augurarsi che almeno le ultime previsioni, che vorrebbero il sistema operativo nel 2018, si traducano in realtà, per poter finalmente ottenere, a fronte dei cospicui investimenti effettuati, il tanto atteso ritorno, consistente nella protezione della laguna e della città di Venezia dall acqua alta. n 18