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PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO Prof. Gabriella Borca a.a. 2005-2006 LO SVILUPPO COGNITIVO SVILUPPO COGNITIVO All interno dello sviluppo cognitivo verranno affrontati i seguenti temi o aspetti 1. I riflessi 2. La percezione 3. Le capacità basilari dell apprendimento 4. Lo sviluppo dell intelligenza 5. La memoria 6. Il linguaggio I RIFLESSI Sono risposte automatiche ed organizzate a stimoli specifici. Sono innati (non devono essere appresi attraverso l esperienza) Hanno una funzione adattiva Alcuni riflessi sono presenti fin dalla nascita: esempi sono la rotazione del capo, la suzione, la marcia automatica, la prensione. Funzioni: funzione adattiva I riflessi sono il primo segno che il bambino reagisce alle informazioni del mondo esterno 1

LA PERCEZIONE È la capacità di registrare informazioni provenienti da stimoli ambientali e testimonia l attività mentale del neonato. Essa è la base della conoscenza umana. Alla nascita il bambino ha già fatto esperienze sensoriali. In particolare: Percezioni TATTILI Percezioni GUSTATIVE Percezione UDITIVE Assai precoci sono anche Percezioni VISIVE Percezioni OLFATTIVE LA PERCEZIONE VISIVA Alla nascita l apparato visivo è funzionante, ma immaturo: focalizzazione e capacità di distinguere i dettagli sono limitate. Vi è una precoce capacità discriminante e vi sono delle preferenze visive per stimoli complessi, per la simmetria, per le curve, per il movimento. Selezione ATTIVA delle cose da guardare Attrazione per il VOLTO UMANO Passaggio dai contorni alle parti interne 2

CAPACITÀ BASILARI DELL APPRENDIMENTO Le forme più semplici di apprendimento sono: Il CONDIZIONAMENTO CLASSICO: ci sono comportamenti innati determinati geneticamente da situazioni preprogrammate. Tali comportamenti possono associarsi stabilmente anche a stimoli nuovi attraverso la ripetizione Il CONDIZIONAMENTO OPERANTE: possibilità di far acquisire o scoraggiare certi comportamenti mediante RINFORZI e PUNIZIONI. Esistono rinforzi POSITIVI e NEGATIVI IMITAZIONE IL MODELLO COSTRUTTIVISTA DI J. PIAGET CONCETTO DI ADATTAMENTO: RICERCA ATTIVA DI UN EQUILIBRIO OTTIMALE TRA L INDIVIDUO E L AMBIENTE INTELLIGENZA COME FORMA SUPERIORE DELL ADATTAMENTO BIOLOGICO PROCESSI DI: 1. ASSIMILAZIONE: ASSIMILARE LA REALTÀ NEGLI SCHEMI GIÀ COSTRUITI 2. ACCOMODAMENTO: MODIFICARE I PROPRI SCHEMI IN RELAZIONE A NUOVE RICHIESTE DA PARTE DELL AMBIENTE 3

SVILUPPO DELL INTELLIGENZA INTELLIGENZA COME FORMA SUPERIORE DELL ADATTAMENTO: ASSIMILAZIONE E ACCOMODAMENTO SVILUPPO SECONDO UNA SEQUENZA STADIALE: 1. STADIO SENSO MOTORIO 2. STADIO PREOPERATORIO 3. STADIO OPERATORIO CONCRETO 4. STADIO OPERATORIO FORMALE STADIO SENSOMOTORIO (nascita 24 mesi) SOTTOSTADI: 1 (0-1 mese): Motricità attivata dai riflessi. ESERCIZIO DI RIFLESSI (es: suzione, prensione, visione) EGOCENTRISMO ASSOLUTO: il neonato non differenzia la realtà esterna da sé stesso quadro percettivo 2 (2-4 mesi): REAZIONI CIRCOLARI PRIMARIE (ripetizione di un azione riguardante il corpo stesso del bambino). Inoltre coordina tra loro alcuni schemi, es: coordinazione prensione-visione STADIO SENSOMOTORIO SOTTOSTADI: 3 (4-8 mesi): REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE (ripetizione degli effetti che le azioni producono sul mondo esterno es: produrre effetti sonori o visivi) ESPLORAZIONE E CONOSCENZA DEGLI OGGETTI Manca ancora la distinzione mezzi-fini 4 (8-12 mesi): distinzione MEZZI-FINI (ad es. spostare un oggetto per afferrarne un altro, puntare il dito verso il biberon per farselo dare dalla mamma). Forte incremento dell attività esplorativa PERMANENZA DELL OGGETTO 4

STADIO SENSOMOTORIO SOTTOSTADI: 5 (12-18 mesi): SPERIMENTAZIONE ATTIVA ricerca di mezzi nuovi per ottenere gli effetti desiderati REAZIONI CIRCOLARI TERZIARIE (introduzione di variazioni sistematiche nelle azioni che ripete sugli oggetti; es. manipolare in tutti i modi un cucchiaio) 6 (18-24 mesi): comparsa della FUNZIONE SIMBOLICA o CAPACITA RAPPRESENTATIVA capacità di rappresentare mediante simboli (immagini, nomi, pensieri) qualcosa che non è presente e che non si può percepire direttamente. CAPACITÀ RAPPRESENTATIVA 1. IMITAZIONE DIFFERITA 2. USO DEL LINGUAGGIO 3. GIOCO SIMBOLICO STADIO PREOPERATORIO (2-7 anni) Inizia con la CAPACITÀ RAPPRESENTATIVA (dilatazione della dimensione spaziale e temporale) EGOCENTRISMO INTELLETTUALE: tendenza ad assolutizzare il proprio punto di vista Ragionamento TRANSDUTTIVO (dal particolare al particolare) 5

TEORIA DELLA MENTE È LA RAPPRESENTAZIONE DELLA SOGGETTIVITÀ, DEGLI STATI MENTALI PROPRI E ALTRUI SI TRATTA DELLA RAPPRESENTAZIONE COGNITIVA DI UNO STATO INTERNO (EMOZIONE, SENTIMENTO, VOLONTÀ, INTENZIONE, PENSIERO) NELLA TEORIA DELLA MENTE TROVIAMO UNA RAPPRESENTAZIONE DI SECONDO LIVELLO O METARAPPRESENTAZIONE: RAPPRESENTAZIONE DI UNA RAPPRESENTAZIONE ( IO PENSO CHE TU PENSI ) LA FALSA CREDENZA Consiste nel considerare che un altra persona può avere una credenza da questi ritenuta vera, ma che il bambino sa essere falsa - esempio della barretta di cioccolato - esempio degli Smarties Verso i 4 anni il bambino inizia a comprendere che gli altri possono avere delle credenze difformi dalla realtà di fatto. STADIO OPERATORIO CONCRETO (7 anni - 11 anni) Le azioni mentali diventano più mobili, astratte e coordinate in sistemi d insieme (esempio tubo con palline ABC). I bambini comprendono meglio le trasformazioni e compiono inferenze. Le OPERAZIONI mentali sono definite come azioni mentali coordinate in sistemi d insieme reversibili (ad ogni operazione corrisponde una operazione inversa che consente di annullare il risultato) SAPER ANDARE DAL PUNTO DI ARRIVO A QUELLO DI PARTENZA E VICEVERSA, TENENDO PRESENTI MENTALMENTE LE DUE CONDIZIONI 6

OPERAZIONI LOGICHE CLASSIFICAZIONE: capacità di classificare gli oggetti in base a una o più proprietà comuni e porre le classi in rapporti di classificazione gerarchica SERIAZIONE: permette di ordinare gli oggetti in base a relazioni quantitative del tipo piùmeno Vi è anche una seriazione moltiplicativa che permette di considerare più dimensioni per volta OPERAZIONI SPAZIO-TEMPORALI LA CONSERVAZIONE O INVARIANZA: Consiste nel comprendere che gli oggetti possiedono proprietà sostanziali che restano invariate anche se cambia la loro apparenza percettiva Nello stadio preoperatorio i bambini non riconoscevano la conservazione quando veniva meno la somiglianza percettiva. Nello stadio operatorio concreto le relazioni vengono compensate LE OPERAZIONI CONCRETE SONO AZIONI SULLE COSE COMPIUTE CON LA MENTE ANZICHE CON LE MANI TUTTAVIA Il pensiero del bambino ha delle limitazioni perché è in grado di effettuare operazioni solo su casi concreti e specifici di cui il bambino fa diretta esperienza. 7

STADIO OPERATORIO FORMALE (11-12 anni - termine dell adolescenza) Il pensiero lavora con contenuti espressi con qualsiasi linguaggio (parole, simboli matematici, ecc.) senza l appoggio della percezione, dell esperienza e delle convinzioni. Nello stadio delle operazioni concrete i bambini risolvevano problemi concreti di seriazione, ora ragionano su proposizioni verbali OPERAZIONI FORMALI Sono azioni mentali su proposizioni Consentono di ragionare in termini ipotetici deduttivi. Nuovo tipo di egocentrismo: sopravvalutare il proprio pensiero Anche in età adulta non sempre viene utilizzato il pensiero ipotetico-deduttivo OPERAZIONI FORMALI Operazioni di COMBINAZIONE (tutte le combinazioni possibili) Primato del POSSIBILE sul reale (ventaglio di possibilità) Scoperta di leggi fisiche mediante il CONTROLLO e la VARIAZIONE SISTEMATICA delle variabili 8