Fare clic per modificare lo stile del titolo

Documenti analoghi
LA DEFINIZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD DEI COMUNI

Come cambia l Italia dei Comuni?

COSTI E FABBISOGNI STANDARD: UNO STRUMENTO INDISPENSABILE PER GARANTIRE SERVIZI PUBBLICI EFFICIENTI

SPESA STORICA E FABBISOGNI STANDARD. METODOLOGIA ED APPLICAZIONE

La determinazione dei Fabbisogni Standard per i Comuni e per le Province RICCIONE 2 APRILE 2011

Il calcolo del fabbisogno standard complessivo

I Fabbisogni standard e il nodo della perequazione. a cura di Larysa Minzyuk Roma 10/11/2016

Relazione illustrativa

Il calcolo della spesa storica. SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.a.

SESSIONE PITCH 1 Big Data Analytics Qlik

Giampietro Brunello, SOSE Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. Francesco Porcelli, University of Exeter (UK) e SOSE S.p.A

Newsletter informa on line

Livello dei servizi e fabbisogni standard

IL PROGETTO COSTI E FABBISOGNI STANDARD

I fabbisogni standard dei comuni

DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Fare clic per modificare. lo stile del titolo I FABBISOGNI STANDARD DELLE PROVINCE E DELLE CITTÀ METROPOLITANE

LA BUSINESS INTELLIGENCE DEI FABBISOGNI STANDARD VADEMECUM BUSINESS INTELLIGENCE OPENCIVITAS

FABBISOGNI STANDARD E LIVELLI QUANTITATIVI DELLE PRESTAZIONI

Valorizzazione dei dati comunali sui fabbisogni standard

N O T A T E C N I C A I N D I C A T O R I S T A T I S T I C I P E R C O M U N I E P R OV I N C E

Perequazione. Fonti di finanziamento degli enti decentrati Costituzione art Due diversi principi perequativi

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/19/CR05/C2 VALUTAZIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE 5 MAGGIO 2009, N.

IL FEDERALISMO FISCALE MUNICIPALE E I FABBISOGNI STANDARD DEI COMUNI

FC20U QUESTIONARIO UNICO

Piano di Miglioramento Prime indicazione in ordine agli effetti sulla spesa degli enti del sistema pubblico provinciale

Mara Pesaro. La gestione associata delle Funzioni dei Comuni

Decreto relativo alla determinazione dei fabbisogni standard

Aspetti quantitativi del federalismo fiscale e simulazione dei fabbisogni standard regionali: presentazione della ricerca Irdcec

Federalismo fiscale: alcuni effetti sui Comuni toscani

Dott. Vieri Ceriani Amministratore Delegato SOSE Soluzioni per il Sistema Economico Spa

Capacità fiscale standard dei Comuni RSO (aggiornamento della base dati al 2013 e della normativa fiscale al 2016) Nota metodologica

FC30U QUESTIONARIO UNICO - Dati relativi al personale e dati contabili QUESTIONARIO FC30B - Dati relativi al personale e dati contabili

Informativa sulle attività previste dal piano di valutazione

FC30U QUESTIONARIO UNICO - Dati relativi al personale e dati contabili QUESTIONARIO FC30B - Dati relativi al personale e dati contabili

Controlli e spending review: una proposta operativa a partire da OpenCivitas

Allegato 1 Classificazione degli Indicatori di performance organizzativa e prime evidenze

I FABBISOGNI STANDARD DEI COMUNI PUGLIESI 1. PREMESSA. 16 Marzo 2015

Dalla Legge delega sono scaturiti 8 decreti attuativi

PATTO STABILITÀ INTERNO 2015

Aggiornamento a metodologia invariata dei fabbisogni standard dei comuni per il 2018 in base agli artt. 6 e 7 del D. Lgs. 26 novembre 2010, n.

Efficienza e trasparenza Del Comune di Bariano

Linee guida interpretative per l applicazione del comma 653 dell'art. 1 della Legge n. 147 del 2013

La gestione associata delle funzioni comunali a scala distrettuale Simulazioni sulle spese per funzioni generali e organici

I Comuni italiani 2015

Il bilancio 2017/2019 per gli enti locali

FEDERALISMO FISCALE DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI FEDERALISMO FISCALE, IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 119 DELLA COSTITUZIONE LEGGE 42 5 MAGGIO 2009

l'approccio del GdL nello scenario della riforma della contabilità e finanza pubblica e a confronto con altri approcci

SUPPORTI DI ANALISI di FINANZA LOCALE Numero 3 /2012

STUDI DI SETTORE. Fare clic per modificare. lo stile del titolo E(RI)VOLUZIONE DELL ISTITUTO SPERIMENTAZIONE DI INNOVAZIONI

DIFFERIMENTO DEI TERMINI DI PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) E DI DELIBERAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE

AUDIZIONE COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE

IL RIPARTO DI COMPETENZA LEGISLATIVA NEL NUOVO TITOLO V

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

I Comuni italiani 2017

1. L efficienza tecnica e allocativa: concetti base

Modalità di alimentazione e riparto del Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) 2016 Nota metodologica

Decentramento e livelli di Governo in Italia

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA RELAZIONE SUI SERVIZI DEGLI ENTI LOCALI. Magistrato Istruttore Giancarlo Penco

I Comuni italiani 2016

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21 dicembre 2012

Azione amministrativa e benessere nei territori di area vasta

La revisione del Catasto Fabbricati

BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019

standard per l istruzione Giampaolo Arachi Convegno Federalismo e Scuola Giovedi 3 dicembre 2009

Audizione presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull Anagrafe Tributaria

UNIONE TERRE DI CASTELLI E COMUNE DI MONTESE MAPPATURA SERVIZI/FUNZIONI E INDIVIDUAZIONE DELLE MODALITÀ ORGANIZZATIVE

Dal Capital Budgeting. all Expenditure

UNIONE DI COMUNI DI ANDRANO, SPONGANO, DISO

Federalismo fiscale 1

COMUNE DI SORISO Provincia di Novara

Uno, nessuno e centomila Uffici di statistica

Roma, 3 febbraio 2016

LINEE GUIDA STUDIO DI FATTIBILITÀ FUSIONE DI COMUNI DI ACQUARICA DEL CAPO E PRESICCE 29/04/17

L OSSERVATORIO NAZIONALE SUL TURISMO SOSTENIBILE

IL SIGNOR PROCAPITE NELLA GRANDE MANTOVA

IL QUADRO DELLA FISCALITÀ LOCALE NELLA PROVINCIA DI PARMA

L Economia del settore idrico: problematiche industriali e politiche di regolazione

I Comuni della Campania: economia, finanza e società

Fabbisogni formativi nei comuni, fra crisi e innovazione

I Comuni italiani 2014

Un federalismo municipale a sovranità limitata

A.N.P.O. XXVII CONGRESSO NAZIONALE. D. leg.502/92, D.leg. 229/99 FEDERALISMO E DEVOLUZIONE IN SANITA

INDAGINE CONOSCITIVA SUI PRIMI ANNI DI APPLICAZIONE DELL ISEE L Indicatore della Situazione Economica Equivalente ( )

I Comuni dell Umbria 2017

STUDI DI SETTORE. lo stile del 7 SETTEMBRE E(RI)VOLUZIONE DELL ISTITUTO SPERIMENTAZIONE DI INNOVAZIONI METODOLOGICHE

Indice. Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV

IL FUTURO DELLE PROVINCE SARDE DOPO L ART. 23 DEL DL 201/11 SASSARI - 28 MARZO La riforma delle Province e l illusione del risparmio

UNIONE TERRE DI CASTELLI E COMUNE DI MONTESE

Performance management e PA italiana: un salto troppo in alto?

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016

Le unità istituzionali appartenenti al settore delle Amministrazioni Pubbliche

ENTRATE E SPESE NEI BILANCI DELLE REGIONI A STATUTO ORDINARIO. Maria Flavia Ambrosanio

Gestione Associata di servizi comunali

BILANCI COMUNALI E DOMANDA SOCIALE. UN MODELLO PER LA CONTRATTAZIONE SOCIALE?

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Verso la realizzazione del SNPA attraverso la definizione di LEPTA e costi standard. Stefano Laporta Direttore Generale ISPRA

Comune di Cantalupa DEFINITIVE

Riformare le istituzioni locali: le cifre reali di un percorso

Integrazione tra BES, documenti della programmazione e ulteriori strumenti di governance e valutazione delle politiche degli enti locali

Transcript:

COSTRUIRE EFFICIENZA: CONOSCERE GLI ENTI LOCALI storica e Fabbisogni standard. Metodologia ed applicazione Fare clic per modificare lo stile del titolo

LA DETERMINAZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD A cura di CLAUDIA SETTIMI SOSE SPA FORUM PA 27 MAGGIO 2015 1. SOSE SOLUZIONI PER IL SISTEMA ECONOMICO 2. LE 3 UNITA DI PRODUZIONE 3. LE COMPETENZE SOSE 4. CONDOMINIO ITALIA 5. LA STORIA 6. ISTITUZIONI COINVOLTE 7. LE FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI 8. LE FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI: IL PESO 9. ITER DI APPROVAZIONE DELLE NOTE METODOLOGICHE DEI FABBIS... 10. PERCORSO METODOLOGICO DI SOSE 11. COSA SONO I FABBISOGNI STANDARD? 12. TECNICHE DI DETERMINAZIONE DEI FABBISOGNI STANDARDFUNZIONE DI COSTO VS FUNZIONE DI SPESA 13. SINTESI DEI MODELLI UTILIZZATI 14. IL MODELLO 15. IL CALCOLO DEL FABBISOGNO STANDARD 16. LE DETERMINANTI DEI FABBISOGNI STANDARD LE DETERMINANTI DEI FABBISOGNI STANDARD: IL DETTAGLIO 17. A COSA SERVONO I FABBISOGNI STANDARD? 18. ESEMPIO DI SISTEMA RES 19. ESEMPIO DI SISTEMA RCA 20. IL FRAMEWORK TEORICO 21. ENTI LOCALI SENZA SERVIZIO 22. ENTI LOCALI SENZA SERVIZIO: LA SOLUZIONE 23. DPCM 27 MARZO 2015 - ADOZIONE NOTE METODOLOGICHE E FABBI... 24. PRIMA EVOLUZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD QUESTIONARIO... 25. FABBISOGNI STANDARD E EFFICIENZA

SOSE - SOLUZIONI PER IL SISTEMA ECONOMICO Soluzioni per il Sistema Economico Spa Ministero dell'economia e delle Finanze (88%) Banca d Italia (12%) SOSE svolge tutte le attività relative alla costruzione, realizzazione e aggiornamento degli Studi di Settore, nonché ogni altra attività di analisi strategica dei dati e di supporto metodologico all'amministrazione finanziaria in materia tributaria e di economia d'impresa, compresa la determinazione dei fabbisogni standard in attuazione del Federalismo Fiscale. Operativa dal 1999 150 dipendenti Roma

LE 3 UNITÀ DI PRODUZIONE STUDI DI SETTORE CONTROLLO DELLA SPESA PUBBLICA ANALISI FISCALI E PRODOTTI PER LE IMPRESE E LE ISTITUZIONI DATI CHE CREANO VALORE

LE COMPETENZE SOSE Un laboratorio che acquisisce e produce innovazione nelle metodologie e nelle tecnologie per la realizzazione di: strumenti e servizi di analisi e valutazione delle performance delle imprese e dei settori; soluzioni per valutare i livelli di efficienza dei servizi erogati e dei livelli di salute finanziaria degli Enti locali; soluzioni di supporto decisionale e di analisi strategica dei dati. per trasformare i dati in informazioni e creare progetti di valore.

CONDOMINIO ITALIA

LA STORIA La Legge n. 42 del 5 maggio 2009 (legge delega in materia di Federalismo Fiscale) e le disposizioni attuative emanate con il Decreto Legislativo 26 novembre 2010 n. 216 hanno segnato l avvio di un processo di riforma che prevede la determinazione delle metodologie utili all individuazione dei Fabbisogni Standard per gli Enti Locali italiani. Con il D.lgs. n. 216 del 2010, tali attività sono state affidate a SOSE Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. in collaborazione con l Istituto per la Finanza e l Economia Locale (IFEL), in qualità di partner scientifico. Al processo di determinazione dei Fabbisogni Standard hanno collaborato anche UPI e ISTAT. Nel corso dell anno 2013, la Commissione per l attuazione del Federalismo Fiscale (COPAFF), ha approvato le note metodologiche e la determinazione dei Fabbisogni Standard delle funzioni fondamentali dei Comuni e delle Province appartenenti alle Regioni a statuto ordinario. Il percorso di approvazione definitiva, attraverso i DPCM, si è conclusa nel mese di marzo del 2015.

ISTITUZIONI COINVOLTE IFEL RAPPRESENTA I COMUNI UPI RAPPRESENTA LE PROVINCE CINSEDO RAPPRESENTA LE REGIONI ISTAT RGS in un processo condiviso

LE FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI FUNZIONI GENERALI DI AMMINISTRAZIONE, DI GESTIONE E DI CONTROLLO FUNZIONI DI POLIZIA LOCALE FUNZIONI NEL CAMPO DELLA VIABILITÀ E DEI FUNZIONI RIGUARDANTI LA GESTIONE DEL FUNZIONI NEL SETTORE SOCIALE TRASPORTI TERRITORIO E DELL AMBIENTE Servizio di Gestione delle Entrate Tributarie e dei Servizi Fiscali Servizi di Ufficio Tecnico FUNZIONI DI Funzioni nel campo della Viabilità Funzioni riguardanti la gestione del territorio Funzioni nel Settore Sociale al netto del servizio di asili nido ISTRUZIONE PUBBLICA Servizi di Anagrafe, Stato Civile, Elettorale, Leva e Servizio Statistico Altri Servizi Generali Funzioni per il servizio del trasporto pubblico locale e servizi connessi (TPL) Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell ambiente - Servizio smaltimento rifiuti Servizio di Asili Nido

LE FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI: IL PESO 6.702 comuni delle regioni a statuto ordinario Totale funzioni fondamentali = 33,3 mld di euro (spesa storica 2010) Rifiuti FC05B 22,86% Altri servizi generali FC01D 19,20% Sociale FC06A 14,05% Istruzione FC03U 10,73% Polizia Locale FC02U 7,94% Viabilità FC04A 6,65% Territorio FC05A 5,03% Asili nido FC06B 4,34% Ufficio Tecnico FC01B 3,08% Trasporti FC04B 2,96% Anagrafe FC01C 1,66% Tributi FC01A 1,49% 0% 5% 10% 15% 20% 25% % FUNZIONI FONDAMENTALI

ITER DI APPROVAZIONE DELLE NOTE METODOLOGICHE DEI FABBISOGNI STANDARD Funzioni e servizi Questionari Approvazione in COPAFF Schema di DPCM Conferenza Stato Città Approvazione Commissione Bicamerale sul Federalismo Approvazion e definitiva DPCM Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Funzioni generali di amministrazio ne gestione e controllo Ufficio Tributi FC01A 20/12/2012 7/8/2013 18/4/2013 30/01/2014 23/07/2014 15/10/2014 Ufficio tecnico FC01B 20/12/2012 7/8/2013 18/4/2013 30/01/2014 23/07/2014 15/10/2014 Anagrafe FC01C 20/12/2012 7/8/2013 18/4/2013 30/01/2014 23/07/2014 15/10/2014 Servizi generali FC01D 20/12/2012 7/8/2013 18/4/2013 30/01/2014 23/07/2014 15/10/2014 Polizia locale FC02U 28/06/2012 4/10/2012 11/10/2012 28/11/2012 21/12/2012 5/4/2013 Funzioni di istruzione pubblica FC03U 23/12/2013 23/07/2014 11/09/2014 18/12/2014 27/03/2015 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell ambiente Funzioni nel settore sociale Viabilità Trasporto pubblico locale Gestione del territorio e dell ambiente Servizio smaltimento rifiuti Servizi sociali generali Servizi di asilo nido FC04U FC05U FC06U 23/12/2013 11/09/2014 23/07/2014 18/12/2014 27/03/2015 23/12/2013 11/09/2014 23/07/2014 18/12/2014 27/03/2015 23/12/2013 11/09/2014 23/07/2014 18/12/2014 27/03/2015 23/12/2013 11/09/2014 23/07/2014 18/12/2014 27/03/2015 23/12/2013 11/09/2014 23/07/2014 18/12/2014 27/03/2015 23/12/2013 11/09/2014 23/07/2014 18/12/2014 27/03/2015

Output PERCORSO METODOLOGICO DI SOSE INDICATORI STATISITICI FABBISOGNI STANDARD Modelli di business intelligence spesa (e/o di costo) Input EFFICIENZA PRODUTTIVA Frontiere di produzione e di costo Contesto socio economico LIVELLI QUANTITATIVI DELLE PRESTAZIONI output (e/o di domanda) DATI QUESTIONARI

COSA SONO I FABBISOGNI STANDARD? Misurano il fabbisogno finanziario di un ente in base: caratteristiche territoriali; aspetti socio-demografici; livello dei servizi offerti dall ente. Esprimono il peso specifico (coefficiente di riparto) di ogni ente sintetizzando i fattori di domanda e offerta, estranei alle scelte discrezionali degli amministratori, che meglio spiegano i differenziali di costo e di bisogno lungo il territorio. Informazioni desumibili: fonti ufficiali (Ministero dell Interno, ISTAT, Ancitel, MIUR, Agenzia del Territorio, ecc.); questionari specifici per ogni funzione da standardizzare. Nuova banca dati analisi dettagliata di: output, input, modalità di gestione e scelte organizzative dei governi locali. Straordinaria novità nel panorama internazionale delle tecniche di stima dei Fabbisogni Standard.

TECNICHE DI DETERMINAZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD In relazione alla complessità delle metodologie di calcolo e dell ampiezza delle banche dati a supporto dei vari metodi, si distinguono le principali tecniche di riparto: Il criterio della spesa storica procapite uniforme Representative Expenditure System (RES) Fabbisogni o costi Standard Regression Cost Base Approach (RCA)

FUNZIONE DI COSTO VS FUNZIONE DI SPESA Funzioni fondamentali per le quali le prestazioni sono esogene rispetto all'autonomia degli Enti Locali (servizi, ad esempio, per i quali lo Stato fissa i LEP) SI NO Funzioni con prestazioni finali misurabili SI NO Funzione di costo spesa Funzione di spesa

SINTESI DEI MODELLI UTILIZZATI Funzioni e servizi Funzioni generali di amministrazione gestione e controllo Questionari storica Ufficio Tributi FC01A 2009 Ufficio tecnico FC01B 2009 Anagrafe FC01C 2009 Servizi generali FC01D 2009 Polizia locale FC02U 2009 Funzioni di istruzione pubblica FC03U 2010 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell ambiente Funzioni nel settore sociale Viabilità Trasporto pubblico FC04U locale 2010 Gestione del territorio e dell ambiente Servizio smaltimento rifiuti Servizi sociali generali Servizi di asilo nido FC05U FC06U 2010 2010 2010 2010 2010 Gruppo client Popolazione tra 3-14 anni Popolazione tra 0-2 anni Modello Costo Costo Campione di regressione Unioni di comuni 3.991 152 3.472 157 4.761 137 3.882 178 5.061 220 3.990 183 5.333 157 915 157 3.163 157 3.989 157 4.603 175 1.133 175

LE DETERMINANTI DEI FABBISOGNI STANDARD DETERMINANTI DEL FABBISOGNO STANDARD (In parentesi il peso % di ogni funzione in termini di fabbisogno totale) (1) N. TOTALE (100%) Rifiuti FC05B (21,02%) Sociale FC06B (16,36%) Servizi generali FC01D (16,33%) Istruzione FC03U (13,50%) Polizia Locale FC02U (7,61%) Viabilità FC04A (5,66%) Territori o FC05A (4,60%) Ufficio Tecnico FC01B (3,95%) Asili nido FC06B (3,57%) Trasporto pubblico locale FC04B (3,56%) Impatto Impatto Impatto Impatto % Impatto % Impatto % Impatto % Impatto Impatto Impatto % Impatto % Impatto Impatto % % % % % % % POPOLAZIONE RESIDENTE (2) 9 20.09 25.71 64.73 12.16 31.18 43.43 37.41 65.73 SERVIZI OFFERTI 29 13.74 82.01 74.55 MORFOLOGIA E TERRITORIO 7 8.66 14.12 4.53 0.71 5.18 40.33 27.24 9.76 15.20 ECONOMIA LOCALE 8 8.06 22.13 8.29 9.93 5.80 11.81 8.67 10.11 PREZZI DEGLI INPUT 8 7.95 7.11 6.57 3.26 4.02 18.48 1.95 19.15 20.53 6.35 5.02 18.18 17.71 FATTORI ESOGENI DI CARICO 14 7.58 4.92 24.50 10.39 6.42 24.98 5.32 2.63 IMMOBILI 3 6.87 27.61 15.33 23.75 SCELTE ORGANIZZATIVE (3) 12 5.83 15.57 2.98 12.61 5.40 19.10 DISAGIO SOCIALE 8 5.34 32.62 VEICOLI TRAFFICO E STRADE 11 5.17 0.65 34.86 32.88 16.12 DEMOGRAFIA 9 4.94 9.50 11.24 2.98 3.95 6.24 10.55 13.93 TURISMO 3 4.84 14.62 12.78 3.95 12.51 INVESTIMENTI (4) 1 0.94 8.66 11.40 Variabili utilizzate in fase di stima che non concorrono alla determinazione dei fabbisogni standard TERRITORIALITÀ (5) 15 0.00 SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI ENTRATE (6) 2 0.00 SI SI SI SI MODELLO ORGANIZZATIVO (7) 5 0.00 SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI REDDITO 1 0.00 SI SI SI SI SI SI Variabili con impatto prevalentemente negativo Variabili con impatto parzialmente negativo (1) L impatto percentuale di ogni gruppo omogeneo di variabili è determinato riproporzionando i coefficienti standardizzati in base al peso relativo di ogni funzione, le caselle vuote indicano che nessuna delle variabili del gruppo omogeneo ha avuto un impatto statisticamente significativo (p-value inferiore o uguale a 0.05) sul fabbisogno. (2) Polinomi della popolazione, queste variabili colgono la presenza di particolari economie di scala legate alla numerosità della popolazione. (3) Le scelte organizzative che concorrono alla determinazione del fabbisogno riguardano scelte gestionali non modificabili nel breve periodo ed elementi di carattere qualitativo (4) L esogeneità delle variabili legate agli investimenti è garantita dall utilizzo dei valori medi relativi ai cinque anni precedenti (5) Effetti fissi regionali (6) L esogeneità delle variabili legate alle entrate è garantita dall utilizzo dei valori medi relativi ai cinque anni precedenti (7) Variabili dicotomiche relative alle forme associative (Unioni, Convenzioni, Comunità Montane, ecc.) Ufficio Tributi FC01A (1,92%) Anagraf e FC01C (1,92%)

A COSA SERVONO I FABBISOGNI STANDARD? I Fabbisogni Standard, insieme alla stima della capacità fiscale, sono funzionali al riparto delle risorse destinate alla perequazione fiscale consentendo il superamento del criterio della spesa storica ritenuto una delle principali cause di inefficienza nella gestione della spesa da parte dei governi locali I PILASTRI DEL NUOVO SISTEMA DI PEREQUAZIONE Fabbisogni Standard Capacità Fiscale Standard Trasferimenti perequativi La definizione dei coefficienti delle capacità fiscali dei Comuni è ormai ultimata da parte del MEF e dell ANCI. Capacità fiscale = IMU + TASI + ACI + RIFIUTI + Entrate residuali SOSE ha apportato il suo contributo metodologico per la stima della capacità fiscale delle entrate residuali (tributi minori e tariffe).