Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico. Capitolo 6 L AZIONE UMANA IDENTITÀ e IMPLICAZIONI PEDAGOGICHE

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Transcript:

Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico Capitolo 6 L AZIONE UMANA IDENTITÀ e IMPLICAZIONI PEDAGOGICHE

Dopo intenzionalità e lógos, la terza condizione che ha permesso la chimica personale dell educazione, della formazione e dell istruzione è l affermarsi dell Azione libera e responsabile (come tratto caratteristico e più alto dell esperienza umana) MACCHINE, AUTOMI, VEGETALI, CORPI FISICI determinati da vincoli naturali, sono privi di intenzionalità e lógos (mostrano sì movimenti e compiono operazioni, ma fanno ciò inconsapevolmente e non provando emozioni)

ORGANISMI ANIMALI SUPERIORI possiedono un intelligenza capace di integrare stati d animo e soluzione di problemi (gli animali, infatti, instaurano con l ambiente e gli altri animali uno scambio coevolutivo per mantenersi nello stato di autopoiesi omeostatica di cui hanno bisogno per vivere, hanno cioè reazioni comportamentali) UOMO - in quanto corpo: mostra movimenti ed è vincolato delle leggi della fisica e della biochimica; - in quanto macchina/automa: compie operazioni meccaniche dettate da vincoli costruttivi; - in quanto animale: ha delle reazioni comportamentali sia consapevoli che inconsapevoli, osservabili e misurabili; - in quanto uomo: possiede intenzionalità e lógos, compie azioni umane Ma cosa significa agire in modo umano?

ARISTOTELE Si chiese: cosa distingue la vita dell uomo da quella degli altri esseri viventi? L ANIMA = la forma del corpo naturale che ha la vita in potenza L anima si compone di tra parti 1. VEGETATIVA (nascita, nutrizione, crescita) 2. SENSITIVA (sensazione, movimento) 3. RAZIONALE (conoscenza, deliberazione, scelta)

TOMMASO D AQUINO Riprese nel medioevo le suggestioni antropologiche di Aristotele per arrivare ad affermare che ciò che davvero distingue l uomo dagli altri esseri viventi è L AZIONE UMANA Distinse, infatti: 1. ATTI DELL UOMO (operazioni e movimenti) atti che avvengono nell uomo, anche consapevolmente, causati però in modo necessario, determinati dall interazione con processi naturali fisici e psichici che ci costringono a subire ciò che ci accade e a fare ciò che facciamo: noi operiamo come le macchine e abbiamo reazioni e riflessi condizionati come gli animali. Gli atti dell uomo, in quanto dominati dalla necessità, ci rendono conseguenza.

TOMMASO D AQUINO 2. ATTI UMANI (azioni) sono esclusivi dell uomo in quanto: - sono azioni personali caratterizzate da intenzionalità e logos; - avvengono nell ambito della coscienza e dell autocoscienza, nella libertà e nella responsabilità. - sono più lenti degli atti dell uomo: richiedono tempo per decisioni e valutazioni. Gli atti umani, in quanto compiuti in libertà, ci rendono causa. L uomo ha la libertà di porre alternative, di scegliere tra alternative possibili e tutte motivanti, libertà di assumersi la responsabilità di eseguirne una preferendola all altra, libertà di accompagnare con il proprio consenso l azione decisa fino alla fine, assumendosi la responsabilità delle conseguenze previste e impreviste di questo suo intervento consapevole sul mondo e sugli altri L unico modo di sapere chi è l uomo? è coglierlo nella sua concreta attuazione di sé: appunto attraverso i suoi atti umani.

L UOMO PRINCIPIO DELLE AZIONI UMANE Aristotele l uomo sia il principio e il padre delle proprie azioni come lo è dei figli (Etica Nicomachea) L uomo è un originario creatore di storie che da ideali si trasformano, grazie alle azioni, in reali e che senza di lui nessuno avrebbe mai potuto né compiere, né far vivere, né scrivere Però padroni solo del principio (Etica Nicomachea) perché: - Non è detto che l azione intrapresa si debba concludere come noi l avevamo ragionevolmente rappresentata, deliberata, prevista e voluta nel suo svolgimento. - Tra l inizio dell azione e la sua conclusione si frappongono il disturbo di azioni decise da altri, il capriccio del caso, l insuperabile necessità, gli errori nella realizzazione dello scopo o nella scelta del fine.

L UOMO PRINCIPIO DELLE AZIONI UMANE L uomo controlla solo il principio delle sue azioni, ma non per questo si sente sollevato da: Il DESIDERIO di cercare di diffondere nella propria vita un sempre maggior numero di atti umani contro la fortuna, il caso, la necessità; La RESPONSABILITA di rispondere a sé e agli altri delle conseguenze volontarie e involontarie delle proprie azioni. NB: l uomo non può comandare alla fortuna, al caso e alla necessità che regge il mondo!!

LE AZIONI UMANE E I DISPOSITIVI Dunque l uomo è l unico essere vivente che, nel suo agire nel mondo, può essere sia attivo che passivo - attivo: compie atti umani (in libertà e responsabilità, secondo lógos e intenzionalità) - passivo: compie atti dell uomo (non è solamente un essere che pone, ma può a sua volta essere posto da vincoli e pressioni che non dipendono da lui e di cui non è in grado di vederne la verità, la bontà ecc, semmai solo la piacevolezza o la dolorosità estetica e sensibile) ma cosa fa compiere al soggetto atti dell uomo? i DISPOSITIVI ( qualcosa che è posto contro )

LE AZIONI UMANE E I DISPOSITIVI DISPOSITIVI = realtà che si impongono sull uomo costringendolo a compiere atti dell uomo e non atti umani I dispositivi possono essere di 4 tipi: NATURALI ARTIFICIALI FAMILIARI COMUNITARI

I DISPOSITIVI NATURALI CONDIZIONAMENTI FISIOLOGICI (es: fame, sete, ecc ) REGOLE DELLA NATURA (es: non possiamo correre più di una certa velocità, siamo sottoposti alla forza di gravità, ecc ) CASO / FORTUNA

I DISPOSITIVI ARTIFICIALI TECNICA TECNOLOGIE SCIENZE Poste inizialmente dall uomo sono diventate una sorta di seconda natura condizionante: Una natura artificiale peggiore di quella naturale (qualcosa di impersonale che pone l uomo; si impone a forza su di lui; gli comanda invece di essere comandata; lo plasma invece di essere plasmata)

I DISPOSITIVI FAMILIARI FAMIGLIA I genitori non solo non chiedono ai figli se sono d accordo nel farli nascere, ma anche insegnano loro regole, comportamenti e significati secondo la loro intenzionalità e lógos, senza preoccuparsi se li condividano o meno ma perchè? perchè la scelta intersoggettiva e razionale delle azioni di ogni soggetto richiede un procedimento complesso fatto di analisi, critica, scelta, ecc Per questo, nei suoi primi passi nel mondo l uomo si fida e si affida a quanto la famiglia gli trasmette in termini di valori, comportamenti, regole, ecc (lo stesso vale anche per la comunità)

I DISPOSITIVI COMUNITARI ISTITUZIONI COMUNITA DI APPARTENENZA Il luogo in cui si è nati influisce sulla fede religiosa, sui gusti estetici, sulle abitudini alimentari, sulle credenze cognitive, sulle pratiche economiche, sulle scelte professionali, sui giudizi morali e sui valori etici, sui significati culturali e le preferenze ideologiche

I DISPOSITIVI - CONCLUSIONI Ma fino a che punto i dispositivi determinano l uomo? Heidegger / Foucault annunciano la fine dell umanesimo (i dispositivi in quanto insieme di pratiche che orientano, determinano, modellano e controllano non solo i gesti e le condotte, ma anche le opinioni, i valori e i significati espressi dagli esseri umani hanno portato l uomo ad essere incapace di essere ancora principio di qualcosa. Uomo sempre e solo come risultato) NON SI PUÒ NEGARE LA FORZA DEI DISPOSITIVI: SI TRATTA DI RIBADIRE LE CONDIZIONI CHE AUTORIZZANO GLI ATTI UMANI

I DISPOSITIVI - CONCLUSIONI Nell intenzionalità e con il logos, l uomo può essere libero e responsabile di ciò che fa. Ed è uomo se trasforma sempre più questo potere in essere, allargandolo progressivamente nel tempo e nello spazio della propria esistenza. I dispositivi non sono mai in grado di sovrastare del tutto l uomo al punto da togliergli la coscienza, l autocoscienza, la potenza della sua anima. Si è uomini in quanto si coltiva lo spazio della propria azione umana. Certo all uomo è anche lasciata la possibilità di accettare le regole costituite. Ed è tentazione forte e tranquillizzante. La libertà è un fardello e una responsabilità. AZIONE UMANA: UNA POSSIBILITA INELIMINABILE Es: famiglia Es: comunità / società

Riassumendo I DISPOSITIVI - CONCLUSIONI Non esistono actus umani senza la mobilitazione di tutte le regioni dell intenzionalità e del lógos personali e che non siano il risultato della libertà e della responsabilità di ciascuno Ci possono essere diversi motivi per cui agire (biologici, fisici, culturali, economici, politici, ecc ) ma la causa e il fine dell azione non possono che essere ritrovati nella libertà e nella responsabilità dell uomo Il problema è che nè intenzionalità nè lógos, nè libertà nè responsabilità si possono cogliere con i sensi, esperire, vedere, ecc anzi, molte volte le (ri)conosciamo perchè le attribuiamo agli altri ( dimensione relazionale dell azione umana)

I DISPOSITIVI - CONCLUSIONI Per capire quali sono le condizioni che rendono possibile l azione umana, bisogna studiare e considerare l uomo non in quanto oggetto, ma in quanto soggetto che, sia nella sua esperienza diretta che nell osservazione della pratica altrui, intende approfondire e testimoniare sempre di più questa sua possibilità intrinseca di poter compiere atti umani.

STRUMENTI PER IMPARARE AD AGIRE 1. AZIONE PERSONALE RIFLESSIVA Sottoporre ad azione riflessiva sistematica il proprio agire, i suoi esiti e il suo rapporto con i dispositivi. 2. NARRAZIONE DI AZIONI UMANE Il raccontare, ma anche l imparare da ; è necessaria perché quanto appreso circa il proprio agire non rimanga patrimonio del singolo. Diversi tipi di narrazione: - Narrazione soggettiva diretta (basata sulla testimonianza: biografia, autobiografia) - Narrazione soggettiva indiretta (incentrata sull immaginazione: epica, tragedia, commedia ) - Narrazione intersoggettiva di azioni oggettive (elaborata attraverso la ricostruzione documentata: la storia)