Attaccamento e Adolescenza Implicazioni teorico-pratiche
Di cosa parleremo: Teoria dell Attaccamento Come si misura l Attaccamento Cenni generali Costruttti rappresentazionali (M.O.I.) Modelli multipli, capacità metacognitiva e ultimi sviluppi Strange Situation Adolescenza e attaccamento Adult Attachment Interview
L Attaccamento
Come si definisce L Attaccamento può essere definito come il legame affettivo che il bambino instaura con la propria figura di accudimento (caregiver). In quanto sistema motivazionale rimane stabile per tutta la vita. Non così il Comportamento di Attaccamento, ossia qualunque forma di comportamento il cui scopo sia quello di mantenere il livello di vicinanza e protezione con il caregiver. In quanto tale, il C.di A. è soggetto a mutazioni nel corso delle diverse fasi della vita (ad es. l adolescenza).
A cosa serve Il comportamento di attaccamento tiene il bambino sufficientemente vicino alla madre, che lo proteggerà nel momento in cui è percepito un pericolo e sarà una base sicura dal quale esplorare l ambiente in situazioni di pericolo Ha valore di sopravvivenza, selezionata nel corso dell evoluzione umana ed è universale in tutti i bambini ( anche i bambini maltrattati si attaccano alle proprie madri).
Primi cenni Il padre della Teoria dell Attaccamento è John Bowlby: Psichiatra e psicoterapeuta infantile ha una formazione di stampo psicoanalitico Nel 49 studia, per l OMS, la salute mentale dei bambini privi di famiglia nel dopoguerra. Osserva gli effetti sfavorevoli sullo sviluppo dell assenza della figura materna. Si interroga su come mai quello che viene definito genericamente carenza materna produca un disturbo psichico.
Si dissocia dalla teoria psicoanalitica classica che pone un accento troppo marcato sul mondo fantasmatico del bambino riducendo il peso reale degli eventi (madre come contenitore degli impulsi del bambino). Nella teoria Freudiana la pulsione/istinto del bambino cerca solo un immediata soddisfazione: almeno nei primi mesi di vita, la formazione del legame affettivo passa in secondo piano.
Contemporaneamente Bowlby si interessa alle teorie etologiche ed evoluzionistiche: Studi di Lorenz sull Imprinting Esperimenti di Harlow sulle scimmiette Rehesus
Etologia (Lorenz) Teoria degli impulsi Teoria dell Attaccamento Teoria evoluzionistica Psicologia cognitiva
Emerge che: L Attaccamento è una motivazione primaria che orienta il comportamento del bambino Tutte le risposte istintuali che maturano durante il primo anno si organizzano in un comportamento di attaccamento verso la figura di accudimento(caregiver) Il bambino ha l esigenza di stare all interno della relazione con la madre sentendosi protetto e sicuro e per non sperimentare l angoscia
Risposte istintuali del bambino dirette al caregiver Seguire con lo sguardo Succhiare Piangere Caregiver Sorridere Aggrapparsi
Le differenze individuali E Mary Ainsworth, dopo una serie di osservazioni naturalistiche in Uganda, a porre l attenzione sulle differenze individuali nelle diverse risposte di attaccamento nei bambini Queste differenze rappresentano delle modificazioni dei C. d. A. geneticamente preselezionati, come risultato delle esperienze relazionali del bambino con il caregiver La Ainsworth studia un metodo osservativo sperimentale per studiare l interazione dei sistemi di attaccamento in condizioni di diversi livelli di stress: la Strange Situation
Base Sicura
Come si riconosce una Base Sicura Attiva Sistema Esplorativo Ricerca della vicinanza Base Sicura Rifugio in caso di stress Protesta alla separazione
I Modelli Operativi Interni Secondo Bowlby il bambino costruisce, attraverso le esperienze relazionali precoci con altri significativi, rappresentazioni mentali stabili del Sé e della figura di attaccamento, i Modelli Operativi Interni, che sono deputati ad organizzare, a livello conscio ed inconscio, le informazioni rilevanti per l attaccamento. Modello perché riguarda la struttura relazionale della rappresentazione. Operativo perché la rappresentazione è un processo dinamico.
I Modelli Operativi Interni Tali rappresentazioni, che comprendono il Sé, l altro e la relazione, sono fondamentali ai fini della costruzione della realtà affettiva del bambino, perché sono in grado di guidare la sua valutazione dell esperienza, il suo comportamento di attaccamento, e lo rendono in grado di fare previsioni sul comportamento dell altro. I M.O.I. riflettono non tanto una rappresentazione reale ed obiettiva del genitore, quanto piuttosto la storia delle risposte affettive e delle disponibilità del genitore nei confronti delle richieste di sicurezza del bambino. Le differenze che vengono riscontrate nei bambini di un anno nel comportamento di attaccamento riflettono quindi differenze nei modelli operativi interni del Sé e dell altro.
I M.O.I sono schemi cognitivo- affettivo delle relazioni fra il Sé e le figure di attaccamento e sono gli organizzatori del comportamento individuale. Sono filtri interni che guidano l elaborazione che gli individui fanno delle informazioni legate all attaccamento : percezione, codifica, recupero, regolazione dello stato emotivo e selezione di una risposta.
Modello Operativo Interno del bambino Sicuro Del Sè Senso del Sé capace e meritevole di amore e cure Dell altro Madre disponibile ed accessibile. Accoglie e soddisfa i bisogni Della relazione Relazione soddisfacente
Stabilità e trasmissione dell Attaccamento Le esperienze relazionali precoci con il caregiver primario portano il bambino a costruire aspettative generalizzate relative al sé e agli altri, questi M.O.I. guidano l esperienza relazionale relativa all attaccamento e lo rendono in grado di fare previsioni sul comportamento dell altro. I M.O.I. permettono di fare ipotesi attendibili sull organizzazione psicologica interna dell individuo attraverso L osservazione del comportamento del bambino di un anno L analisi delle diverse espressioni comportamentali, cognitive e affettive che si svilupperanno in seguito all acquisizione del linguaggi e delle funzioni superiori del pensiero
Una volta formati, i M.O.I. tenderanno ad operare al di fuori della consapevolezza, come organizzatori del comportamento individuale, ricreando attivamente esperienze congruenti con la propria storia relazionale. Tenderebbero, quindi, a rimanere stabili nel tempo ma anche aperti a possibili revisioni, alla luce di cambiamenti importanti nella disponibilità e nella capacità di risposta delle figure di attaccamento.
Stabilità La tendenza alla stabilità è dovuta al fatto che, operando al di fuori della consapevolezza, e fornendo all individuo le regole attraverso le quali percepire, prevedere e agire soprattutto nel conteso relazionale, tenderanno a ricreare attivamente esperienze coerenti con la storia relazionale dell individuo La stabilità può essere dovuta in parte anche al fatto che si presume che la capacità di risposta adeguata o inadeguata della madre rimanga relativamente stabile e quindi perpetui un certo tipo di interazione e di comunicazione almeno nei primi anni.
Un altro elemento di continuità può essere rintracciato nei tratti temperamentali che caratterizzano ogni individuo e che tenderanno a rimanere costanti e a dare coerenza ai comportamenti. Il temperamento può essere considerato come un elemento mediatore della capacità del bambino di rispondere ad eventi di vita negativi o a cambiamenti nelle cure genitoriali.
Cambiamento Tra gli elementi che possono essere responsabili dei cambiamenti nei modelli relazionali durante lo sviluppo si possono considerare gli eventi di vita negativi: - perdita di un genitore -divorzio - malattia grave del genitore o del bambino che ne minaccia la sopravvivenza - un disturbo psichiatrico del genitore - l abuso fisico o sessuale
Gli effetti negativi possono influire sulla sicurezza dell attaccamento attraverso: un effetto diretto sulla capacità del bambino di fare fronte in maniera sicura e coerente a certi eventi destabilizzanti un effetto indiretto quando modificano il comportamento genitoriale modificando le aspettative del bambino circa la disponibilità del genitore a rispondere in maniera adeguata in caso di bisogno
Nel contribuire alla possibilità di modifiche dei modelli relazionali, vanno considerate le conquiste evolutive che il bambino raggiunge e che possono modificare, almeno in parte, la stabilità del suo modello relazionale. Es. Le capacità metacognitive che si sviluppano durante l adolescenza e che possono portare all elaborazione di esperienze negative passate.
Trasmissione e Intergenerazionalità dell Attaccamento Negli ultimi 20 anni moltissime ricerche hanno focalizzato l attenzione sulla continuità dei modelli di attaccamento dall infanzia all età prescolare ed adolescenziale. La ricerca sui modelli di attaccamento nell adulto ha ricevuto un notevole impulso dalla messa a punto dell Adult Attachment Interview, un intervista che permette di esplorare lo stato della mente dell adulto rispetto alle sue relazioni di attaccamento.
Un numero crescente di ricerche ha rivolto l attenzione ai processi di trasmissione dei modelli di attaccamento tra genitore e figlio. Il modello operativo del genitore influenza le modalità di cura, i comportamenti e gli atteggiamenti verso i figli. Un adulto con attaccamento sicuro ad es., sarà in grado di percepire e comprendere i segnali del bambino senza operare distorsioni; un adulto insicuro dovrà ignorare o alterare alcuni segnali perché tendono a destabilizzare l attuale organizzazione mentale delle esperienze di attaccamento.
Alcuni Autori hanno portato l attenzione sul ruolo della capacità materna di riflettere sugli stati mentali propri ed altrui nel determinare un attaccamento sicuro. Attaccamento Sicuro Del caregiver Capacità di mentalizzare Attaccamento Sicuro nel bambino
Attaccamento nel bambino Attaccamento nell Adulto Strange Situation Adult Attachment Modello B: Sicuro Modello A: Insicuro- Evitante Sicuro Autonomo (Free) Insicuro Distanziante(Ds) Modello C: Insicuro- Ambivalente Modello D: Disorganizzato- Disorientato Invischiata Preoccupata (Entangled) Irrisolta Disorganizzata (Unresolved)
Modelli Multipli In bambini e adulti insicuri si osserva una carente organizzazione dell informazione e una difficoltà ad accedervi. Bowlby parla di Esclusione difensiva. Diviene operativa se le le informazioni disponibili sopraffanno le capacita individuali di elaborarle integralmente. Nelle relazioni non soddisfacenti il rifiuto del caregiver o i propri bisogni di affetto vengono rimossi. L individuo sviluppa un modello del Sé scisso: Uno cosciente che valuta il Sé come cattivo giustificando la figura di accudimento L altro, al di fuori della consapevolezza, che valuta il Sé come buono e come cattiva la figura di accudimento.
Sono presenti nella mente quindi modelli contraddittori del medesimo aspetto della realtà: Trauma non risolto Relazione insoddisfacente Sé Buono Madre Cattiva Sé Cattivo Madre Buona
Capacità Metacognitiva e Funzione Riflessiva E possibile che dove esistano modelli multipli del Sé si debba ancora sviluppare la Capacità Metacognitiva che consente la conoscenza e il controllo del campo del processo cognitivo stesso e che consente la conoscenza riguardante la cognizione e la regolazione della cognizione. Per es: Operare la distinzione fra apparenza e realtà : lo stesso evento, lo stesso oggetto può essere rappresentato in modi, momenti diversi.
I bambini piccoli in questo sono più a rischio nello sviluppare modelli multipli della realtà. Le capacità metacognitive che si sviluppano in adolescenza possono portare all elaborazione di esperienze negative passate. In questo caso l adolescenza costituirebbe un punto di svolta in grado di modificare un modello di attaccamento da insicuro in uno sicuro.
Mary Main propone di misurare la Capacità Cognitiva operazionalizzandone l aspetto interno: la Funzione Riflessiva del Sé o Mentalizzazione (Funzione Riflessiva del Sé). E la capacità di distinguere la realtà esterna ed interna, i processi intrapersonali ed interpersonali, la capacità di pensare se stessi e gli altri in termini di stati mentali (sentimenti, convinzioni, desideri). Comprende: Una componente autoriflessiva Componente interpersonale
Le valutazioni sull attaccamento sicuro effettuate su bambini e sui loro genitori sono predittive della capacità del bambino e dell adolescente di mentalizzare o di ragionare sulle proprie convinzioni o desideri. Ogni cambiamento nella vita è quindi inteso come processo attivo. Ogni nuova esperienza viene letta a partire da modelli, già costruiti, sui quali eserciterà effetto retroattivo.