TELEFONO DONNA LECCO CENTRO ANTIVIOLENZA E ANTI-STALKING DELLA PROVINCIA DI LECCO V I A S O L F E R I N O 2 3 9 0 0 L E C C O T E L : 0 3 4 1 / 3 6 3 4 8 4 E - M A I L : T E L D O N N A L E C C O @ A L I C E. I T
TELEFONO DONNA LECCO Associazione di volontariato a sostegno delle donne con problemi di maltrattamento o violenza DALLA VIOLENZA PUOI USCIRE! La nostra sede è un luogo di accoglienza fondato sulla relazione fra donne
COSA OFFRIAMO
Cos è un centro antiviolenza Ha operatrici con formazione specifica sulla violenza: - che usano la metodologia dell accoglienza con la donna che ha subito violenza familiare o extrafamiliare, - che fanno rete con altri centri antiviolenza e con le realtà del territorio (Polizia, Servizi sociali, Tribunale, Ospedali e altri enti pubblici) Segue la donna nel percorso di uscita dalla violenza attraverso più incontri e mettendo in campo la propria autorevolezza a vantaggio della donna Effettua un monitoraggio sui diversi passaggi (legali, sanitari, lavorativi etc.), affiancando sempre la donna Pone in atto interventi per il vantaggio della donna (contatti con tutti i soggetti coinvolti nella sua storia: servizi sociali, sanitari, giudiziari, lavoro, scuola, abitazione)
Metodologia dell accoglienza Si basa sul valore dell essere donna e della forza della relazione tra donne Il riconoscimento di questo valore pone le basi per l uscita dalla violenza I centri antiviolenza lavorano CON le donne, non PER le donne, mettendo la donna al centro della rete di risorse e iniziative attivate per il suo vantaggio. Qualsiasi iniziativa deve sempre tenere presente questo obiettivo Segretezza e anonimato sono la base e l impegno del lavoro con la donna
Percorso d uscita dalla violenza Accoglienza e relazione con la donna che chiede aiuto, ascolto della sua storia Valutazione del rischio insieme alla donna Individuazione e recupero delle risorse (rapporti amicali e parentali di sostegno, lavoro, altro) Costruzione della rete di sostegno attraverso l individuazione dei bisogni e degli obiettivi Valutazione delle priorità di intervento
Fondamentale è creare rete contro la violenza
Le parole chiave auto-aiuto: donne si sostengono a vicenda e trovano soluzioni per lottare contro la violenza maschile. auto-determinazione: riacquisire autostima, riappropriarsi della propria vita e di tutte le risorse per rendersi indipendente dal controllo del partner. empowerment: rafforzarsi, riguadagnare forza personale, emotiva e psicologica per lasciare il violento e motivarsi nella scelta di vivere una vita senza violenza o cambiare una relazione impari, se si decide di restare con lui. Diventare capaci di aiutarsi l una con l altra segretezza e antidiscriminazione: ogni donna viene accolta nel massimo rispetto della segretezza senza distinzione di età, ceto sociale, culturale, etnica o professionale. gratuità: i servizi offerti dai centri Antiviolenza sono gratuiti
Donne prese in carico 2014 120 donne di cui 35 viste nei Consultori di Lecco e Introbio italiane 90 straniere 30 denuncie 25 / ritirate 5 accesso al pronto soccorso 22 2015 85 donne di cui 25 straniere denuncie 20/ ritirate 3 accesso pronto Soccorso 24 La percentuale di denuncie e ricorso al pronto soccorso è notevolmente più alta del dato nazionale (media delle denuncie inferiore al 10 % e ricorso al pronto soccorso 3%)
RETE dei Centri Antiviolenza e delle Case delle Donne della Regione Lombardia Crema 27 ottobre 2007- Nasce la Rete dei Centri Antiviolenza e delle Case delle Donne della Regione Lombardia. Fanno parte della Rete n. 16 Associazioni e Centri: Bergamo, Brescia, Como, Crema, Cremona, Lecco,Lodi, Mantova, Merate, Milano Casa delle Donne, Milano Cerchi d Acqua, Monza, Pavia, Pieve Emanuele, Varese, Sondrio. primo obiettivo della neonata Rete è ottenere l approvazione di una legge che impegni la Regione, gli Enti Locali, le istituzioni e tutti i soggetti che intercettano la violenza a unire gli sforzi per batterla
Rete provinciale a sostegno delle donne vittime di maltrattamento Nel 2008 viene siglato su proposta dei centri antiviolenza di Lecco e Merate un protocollo di intesa(approvato dall amministrazione provinciale) e si istituisce un tavolo di concertazione finalizzato alla programmazione delle politiche territoriali attinenti il fenomeno della violenza Aderiscono Provincia/Prefettura/Questura/Consiglio di rappresentanza dei sindaci/azienda ospedaliera/azienda sanitaria/ordine degli avvocati/consigliera di parità/ufficio scolastico territoriali/centri antiviolenza/case di accoglienza nel 2013, al rinnovo del protocollo, ha aderito il Tribunale di Lecco
Nel maggio del 2009 la Rete dei Centri definisce una proposta di legge. Il 1 settembre parte la raccolta firme. In soli 4 mesi i Centri raccolgono 10287 firme sul progetto di legge popolare Il 28 gennaio del 2010 le firme vengono depositate in Regione Il 26 giugno 2012 il Consiglio Regionale all unanimità approva la legge n. 11 Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore delle donne vittime di violenza La legge è in vigore dal 6 luglio 2012.
Il valore della legge Il primo importante valore di questa legge sta nel percorso seguito per la sua approvazione: la Rete dei Centri, l iniziativa popolare, il ruolo delle forze politiche e delle istituzioni Il secondo aspetto di rilievo è che la Regione Lombardia, le sue istituzioni, le forze politiche di maggioranza e minoranza, hanno dovuto prendere atto della violenza contro le donne come fenomeno, dell estensione e pervasività di questo male sociale, degli effetti devastanti non su una singola donna ma su un intero genere, A questa presa d atto hanno dovuto far corrispondere gli impegni - Interventi di prevenzione contrasto e sostegno alle donne vittime di violenza mettendo a disposizione un finanziamento di un milione di euro per l anno 2012.
La formazione (art 8) 1. La Regione promuove e favorisce: a) percorsi di formazione e aggiornamento rivolti agli operatori sanitari e sociali, alla polizia locale e a tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di contrastare e prevenire la violenza contro le donne b) la stipulazione di protocolli con la direzione scolastica regionale, gli uffici scolastici provinciali, le istituzioni scolastiche e formative e con gli altri soggetti di cui all'articolo 3 per iniziative e programmi educativi finalizzati all'acquisizione di competenze per l'individuazione dei casi di violenza o maltrattamento, alla diffusione della cultura del rispetto; c) la formazione e l'aggiornamento degli operatori sociali, sanitari e degli altri soggetti che vengono a contatto con le donne vittime.
PROGETTI IN CORSO uno sportello di accoglienza - ascolto presso il Consultorio ASL di Lecco sportello a Introbio
PROGETTI IN CORSO Telefono Donna Lecco fa parte del Comitato Consultivo del Fondo «Carla Zanetti», finalizzato a dare risposte concrete al problema della ricostruzione di una autonomia economica, attraverso il lavoro, a donne vittime di volenza
Percorso formativo in collaborazione con gli istituti Superiori lecco Esigo rispetto 3 incontri con studenti 1 incontro: l io e Il rispetto nelle relazioni / il ruolo degli stereotipi nella costruzione di genere 2 incontro :Focus (con attività a gruppi)su quanto emerso nell incontro precedente con esposizione di esperienze personali e discussioni (a gruppi) eventuale produzione di materiali 3 incontro :Le operatrici di TDL raccontano la propria esperienza di contrasto alla violenza Esponenti delle forze dell ordine portano la propria esperienza professionale (violenza in famiglia /uso pericoloso di internet/ bullismo)