I MARTEDI DELL ECONOMIA II LEZIONE



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Transcript:

I MARTEDI DELL ECONOMIA II LEZIONE ISIS M. CURIE TRADATE 2015 Martina Vitalone martina.vitalone01@gmail.com

I cicli economici

Obiettivi della seconda lezione: 1. Capire cosa accade nelle quattro fasi del ciclo economico 2. Cenni ai diversi approcci al ciclo economico 3. Riflettiamo: focus su disoccupazione e PIL

Obiettivo 1: Capire cosa accade nelle quattro fasi del ciclo economico

Prima un breve ripasso Macroeconomia: Parte della teoria economica (detta anche macroanalisi economica) che ha per oggetto l individuazione dei valori di equilibrio dei grandi aggregati. - PIL somma del valore dei beni e dei servizi finali - INFLAZIONE (Pt+1 Pt)/Pt, dove Pt è L INDICE DEI PREZZI, ossia il valore monetario di un determinato insieme di beni, detto paniere - TASSO DI DISOCCUPAZIONE: disoccupati/forza lavoro Dove disoccupati: coloro che sono in condizione di lavorare, sono disposti a lavorare alle condizioni di mercato e cercano attivamente un lavoro; Forza lavoro: occupati + disoccupati.

Focus sul PIL(1) Il PIL è definibile come la somma dei valori dei beni e dei servizi finali, ma come si calcola? 1) PRODUZIONE TOTALE (delle imprese di beni e servizi + settore pubblico, ossia consumi collettivi) CONSUMI INTERMEDI 2) SOMMA DEI VALORI AGGIUNTI (ricavi consumi intermedi di ogni impresa) 3) SOMMA DEI REDDITI DISTRIBUITI IN FORMA DI SALARI, AMMORTAMENTI, PROFITTI E IMPOSTE

Focus sul PIL(2) I vincoli del Trattato di Maastricht (1992) dell UE - Con il Trattato di Maastricht, ratificato il 7 febbraio 1991, nasce L UE. - A Maastricht sono stati definiti i parametri che i Paesi membri dell UE sono vincolati a rispettare. I Parametri 1. L inflazione non deve superare di più dell 1,5% quella dei tre Stati più diligenti 2. Deficit/PIL < 3%, Debito/PIL < 60% 3. Stabilità del tasso di cambio 4. I tassi di interesse a lungo termine (Btp 10 anni) non devono superare di più del 2% quelli dei tre Stati più diligenti

Ciclo Economico - Definizione L espressione ciclo economico indica il susseguirsi di fasi alterne di espansione e di contrazione dell attività economica di un paese, quale appare da indici quantitativi globali, come il prodotto nazionale, o una variabile che lo rappresenta sinteticamente, come la produzione industriale o l occupazione.

Diversi tipi di ciclo CICLI BREVI durano dai 2 ai 4 anni (Kitchin) CICLI PROPRIAMENTE DETTI durano dai 4 ai 10 anni (Juglar) CICLI LUNGHI durano dai 50 ai 60 anni (Kondratieff) con effetto di amplificazione

OSSERVAZIONI(1): PIL, risultati 2000-2013

OSSERVAZIONI(2): PIL, focus 2011-2014 Fonte: www.istat.it

OSSERVAZIONI(3): Tasso di disoccupazione, risultati 2000-2013 Nb. 2007: 6.13% disoccupati = 1.5 milioni di disoccupati forza lavoro = circa 24.5 milioni (6.3:100=1500000:x) su una popolazione di circa 59.6 milioni 2013: 12.38% disoccupati = 3.1 milione forza lavoro = circa 25 milioni (12.38:100=3100000:x) su una popolazione di 60.8 milioni

OSSERVAZIONI(4): Tasso di disoccupazione(2), focus 2013-2014 Fonte: www.istat.it

Analisi di un ciclo economico

alcuni concetti utili Trend tendenza di progressivo sviluppo delle economie industrializzate Congiuntura Fase favorevole (espansione) o sfavorevole del ciclo economico (depressione) Ristagno economico - ripresa Economie che faticano a ritrovare la

Le Fasi del ciclo economico 1) Espansione 2) Crisi 3) Recessione e depressione 4) Ripresa Nonostante queste oscillazioni, il trend a lungo termine è positivo.

1) Espansione Aumento investimenti Crescita economica (aumento del PIL per almeno tre trimestri consecutivi) Aumento del reddito Espansione del credito Aumento Domanda Aggregata Riduzione della disoccupazione Aumento inflazione

Espansione e aumento della DA: inflazione prezzi DA1 OA DA quantità

2) Crisi Cessano le cause che hanno generato la ripresa La speculazione di borsa genera la diminuzione dei valori azionari Le banche cessano di concedere prestiti e mutui con facilità: restrizione del credito Alcune imprese più di altre esposte per liquidità concessa, falliscono Panico tra gli operatori economici

3) Recessione e Depressione Le imprese diminuiscono la loro produzione a causa della riduzione della Domanda Aggregata Aumento della disoccupazione Drastica riduzione degli investimenti nel settore privato a causa delle scarse aspettative di profitto Oggi forte riduzione anche degli investimenti statali per vincoli al debito pubblico vincoli imposti ai Paesi aderenti all UE con il Trattato di Maastricht del 1992 Diminuzione del PIL per almeno tre trimestri consecutivi La Depressione è il punto più basso prima della ripresa.

Depressione e riduzione della DA: deflazione Prezzi Prezzo DA DA1 OA quantità

4) Ripresa Politiche espansive: a. La politica monetaria espansiva facilita la ripresa degli investimenti: riduzione dei tassi di interesse e conseguente espansione del credito. b. Le politiche espansive dei governi ( politica espansiva fiscale e aumento della spesa pubblica) permettono l aumento della Domanda Aggregata ma ricordiamoci i vincoli del Trattato di Maastricht Aumento degli investimenti

Obiettivo 2: Cenni ai diversi approcci al ciclo economico

Teorie del ciclo economico (1): spiegazioni esogene La scuola neoclassica sostiene che il sistema economico è capace di raggiungere un punto di equilibrio in ogni condizione data (Mill, Jevons, Pigou) la disoccupazione involontaria non esiste! Le perturbazioni al sistema sono quindi esterne: ambiente fisico, tassi di natalità, conflitti sociali Ricorrenti ondate di pessimismo e ottimismo

Teorie del ciclo economico (2): spiegazioni endogene Teoria Keynesiana: fasi di espansione o di depressione del ciclo economico sono dovute agli investimenti del settore privato e pubblico accurato uso della spesa pubblica per sostenere la domanda aggregata e ridurre gli effetti ciclici del ciclo Economico.

Teorie del ciclo economico (3): spiegazioni esogene-endogene Teoria monetaria Teoria del sottoconsumo Teoria del sovrainvestimento Teorie politico-sociali Teorie elettorali Teorie non monetariste

Obiettivo 3: Riflettiamo: focus su disoccupazione e PIL Fonti: Charles H. Feinstein, Peter Temin, Gianni Toniolo, L economia mondiale tra le due guerre, Ed. Laterza, Bari, 2004 G. Alleva, L economia illegale nei conti nazionali, Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica Giorgio Alleva, Roma 8.10.2014 (scaricabile sul sito dell Istat) http://www.istat.it/it/archivio/134102 M. Esposito, Perché l economia criminale non può entrare nel PIL, Lavoce.info, 09.09.2014 http://www.lavoce.info/archives/29688/perche-economia-criminale-nonpuo-entrare-nel-pil/