In prima fila contro il rischio cardiovascolare

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In prima fila Come prendersi cura del proprio cuore (tra un film e l altro) un progetto a cura di CONTENUTI SCIENTIFICI Takeda Italia Farmaceutici PASSIONE PER LA RICERCA, AMORE PER LA VITA.

La Vita è bella (Roberto Benigni, 1997) Non può esserci affermazione più convincente per invitare a prendersi cura della propria salute. E per farlo, in fondo, non ci vuole molto: bastano semplici accorgimenti quotidiani, e, soprattutto, occorre conoscere meglio i nemici del nostro cuore.

In prima fila Primo Tempo I Soliti Sospetti (Bryan Singer, 1995) Le malattie cardiovascolari sono la maggiore causa di mortalità in Europa. Anni e anni di indagini hanno portato all individuazione dei colpevoli che, per portare a compimento il loro piano, mirano al cuore o al cervello: nel primo caso arrestando il flusso del sangue nelle arterie coronarie (infarto), nel secondo bloccando il flusso di sangue a livello cerebrale (ictus). I killer, ictus e infarto, non sono soli e hanno molti complici. Identikit di un delitto (Andrew Law, 2007) Questi complici si chiamano obesità, ipercolesterolemia, diabete, fumo e ipertensione arteriosa. Talvolta questi nostri nemici agiscono insieme, moltiplicando così le possibilità di successo delle loro azioni criminose. Conosciamo uno a uno questi potenziali killer, così da poterli evitare con cura. Il ventre dell architetto (Peter Greenaway, 1987) L eccesso di grasso corporeo nuoce alla salute. Per smascherare l aumento di peso consultate il vostro guardaroba: se avete cambiato taglia negli ultimi anni state allerta e controllate il livello di pericolo con il vostro medico. Ma è soprattutto dall obesità addominale, ovvero dall accumulo di grasso a livello del giro-vita, che provengono i problemi maggiori: essa concorre ad aumentare il rischio di infarto (quasi un infarto su cinque in entrambi i sessi avviene in soggetti con giro-vita aumetato!). Potete riconoscerla se, misurando il vostro giro-vita con un metro da sarta, scoprite che è maggiore di 102 cm (per l uomo) o di 88 cm (per la donna). Il buono, il brutto e il cattivo (Sergio Leone, 1966) Chi ha a cuore la propria salute deve guardarsi dal colesterolo. Ma attenzione, di colesterolo non ce n è uno solo. C è il colesterolo cattivo (LDL, quello che si deposita sulle pareti delle arterie, favorendo la formazione delle placche aterosclerotiche che ostacolano la circolazione del sangue) e c è quello buono (HDL, quello che preleva il colesterolo dalle arterie e lo porta al fegato). Il brutto rischia di arrivare quando i livelli di colesterolo cattivo tendono ad alzarsi e quelli di colesterolo buono tendono invece ad abbassarsi. Il brutto è riconosciuto come uno dei maggiori responsabili dell aterosclerosi. La Dolce Vita (Federico Fellini, 1960) Una dolce vita è una tentazione cui è difficile resistere, ma attenzione ai livelli di zucchero nel sangue. Troppo glucosio indica infatti una alterazione, l iperglicemia, che rappresenta una condizione pre-diabetica e in una percentuale significativa di persone si evolve in diabete, ovvero in uno dei maggiori moltiplicatori del rischio cardiovascolare. Sotto Tiro (Roger Spottiswoode, 1963) Tra i killer del cuore, il fumo è tra i più spietati e rappresenta una minaccia costante per la nostra salute: chi fuma corre un rischio tre volte maggiore di essere colpito da ictus o infarto rispetto a chi non fuma. Molto meglio quindi smettere di fumare, anche perché così si riducono le possibilità di andare incontro a tumori e a malattie dell apparato respiratorio. Alta Tensione (Mel Brooks, 1977) L ipertensione arteriosa, cioè elevati livelli di pressione nel sangue, è uno dei fattori di rischio più diffusi: è un nemico subdolo in quanto non si manifesta con sintomi di rilievo, l unico modo per accertarne la presenza è quello di controllarla periodicamente.

Amici Miei (Mario Monicelli, 1975) In prima fila Secondo Tempo Attenti a quei due (Basil Dearden/Leslie Norman, 1970) Su due fattori di rischio, l età e la familiarità, non è possibile intervenire: si deve quindi prendere atto che essere giovani e aver avuto familiari sani riduce il rischio di problemi cardiocircolatori. Con l aumentare dell età aumenta inevitabilmente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Anche l aver avuto un familiare con una malattia cardiovascolare in giovane età (prima dei 55 anni se uomo, prima dei 65 anni se donna) è un fattore di rischio che non possiamo modificare. E.R. Medici in prima linea (Quentin Tarantino, 1995) Abbiamo visto quali fattori di rischio possono provocare danni al cuore o al cervello. Prima di passare ai suggerimenti utili ad allontanare questi rischi, ricordiamo che è sempre bene affrontare questi problemi con il proprio medico di fiducia che saprà fornire le indicazioni utili, e nel caso sia necessario suggerire la cura in funzione della condizione e della storia familiare di ciascuno. Per affrontare e sconfiggere i soliti sospetti possiamo contare su alcuni amici i quali insieme danno vita alla prevenzione. Conosciamoli uno a uno. I Magnifici Sette (John Sturges, 1960) 1. Smettere di fumare Smettere di fumare è uno dei migliori regali che ci si può fare: aiuta a ridurre i livelli elevati di pressione, il rischio d infarto, di ictus, di tumori e di malattie respiratorie. Oltre a ciò migliora il senso di benessere generale e fa riscoprire i profumi e i sapori. 2. Dimagrire se si è in sovrappeso La riduzione del peso eccessivo contribuisce all abbassamento della pressione arteriosa e limita il rischio d infarto e ictus; nel contempo il livello di performance fisica migliora e il benessere ne guadagna. 3. Controllare la pressione arteriosa Farlo almeno due volte l anno, in modo tale da svelare un eventuale ipertensione latente. In caso di pressione alta è necessario seguire con scrupolo e regolarità i consigli del medico sia per le modifiche dello stile di vita sia per l uso dei farmaci. Curare bene l ipertensione ci può far vivere meglio e più a lungo. 4. Praticare esercizio fisico È dimostrato che l esercizio fisico, anche se moderato (per esempio 30-45 minuti al giorno di camminata a passo spedito) è in grado di ridurre la pressione arteriosa, di ridurre il peso corporeo, la massa grassa e il giro vita e inoltre di aumentare il colesterolo buono (HDL), quello che rimuove il colesterolo depositato nelle arterie. 5. Ridurre il consumo di alcolici Con la riduzione dell eccessivo consumo di alcol si può ottenere un abbassamento della pressione arteriosa e starà meglio anche il nostro fegato. 6. Ridurre il sale dagli alimenti La riduzione dell eccessivo consumo di sale si traduce in una riduzione dei valori di pressione arteriosa. 7. Aumentare il consumo di frutta e verdura e ridurre quello dei grassi saturi Una dieta che privilegia i cibi vegetali ricchi di fibre indigeribili e a basso contenuto di grassi (colesterolo e grassi saturi di origine animale, tra cui i formaggi), ma con un buon apporto di omega 3 (contenuto nel pesce grasso), ha dimostrato di ridurre in modo sensibile la pressione arteriosa, l ipercolesterolemia, l obesità e l iperglicemia.

un progetto a cura di Takeda Italia Farmaceutici PASSIONE PER LA RICERCA, AMORE PER LA VITA. CONTENUTI SCIENTIFICI So c i e t à It a l i a n a d i Medicina Generale IN COLLABORAZIONE CON