Sessione 2.1 Le strategie di prevenzione per il controllo dei FR
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- Fabiola Lanza
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1 Modulo 2 Strategie preventive e assistenziali Sessione 2.1 Le strategie di prevenzione per il controllo dei FR durata: 30 min. 0 di 17
2 Obiettivi di apprendimento della sessione descrivere le strategie preventive di massa e individuale sul rischio elevato in termini di: target di riferimento strumenti obiettivi punti di forza e debolezza 1 di 17
3 L ictus negli ultimi 20 anni incidenza diminuita del 29% per gli ictus ischemici ed emorragici (soprattutto per ictus disabilitanti e fatali) (non per ESA) invariata la percentuale di mortalità a 30 gg. (da 17,2% a 17,8%) 2 di 17
4 Approcci alla prevenzione (primaria) di "massa" o "strategia di massa nella popolazione" al singolo soggetto con alto rischio o strategia individuale sul rischio elevato I due approcci non sono in competizione, ma sono di fatto complementari 3 di 17
5 Perché i MMG nella prevenzione? offrono un'assistenza primaria continua (prevenzione a livello comunitario) sono radicati nel territorio e conoscono personalmente i pazienti e i loro familiari sono un ponte tra la comunità e i luoghi di cura 4 di 17
6 Quando e a che livello? I Determinanti della Salute 5 di 17 Dalghren G. and Whitehead M. (1991)
7 La strategia di massa nella popolazione informazione corretta sull ictus educazione a stili di vita adeguati smettere di fumare - svolgere una regolare attività fisica mantenere un peso corporeo salutare - ridurre l apporto di sale nella dieta, il consumo di grassi e condimenti di origine animale - mangiare pesce, verdura, frutta - consumare regolarmente latte e alimenti derivati - limitare l assunzione di alcol 6 di 17
8 La strategia individuale per correggere e controllare i fattori di rischio interventi farmacologici e chirurgici sul rischio elevato prevenzione primaria e secondaria 7 di 17
9 La strategia individuale sul rischio elevato paziente con ipertensione con FA associata a valvulopatia trattamento riduzione dell ipertensione arteriosa sia sistolica che diastolica pressione <130 e <80 mm Hg nei diabetici e almeno <140 e <90 mm Hg negli altri terapia anticoagulante orale valori di INR compresi tra di 17
10 La strategia individuale sul rischio elevato paziente con FA non valvolare ad h rischio o con più di un FR moderato con FA non valvolare tra i aa (senza altri FR) con fibrillazione atriale persistente o parossistica di età < 65 aa trattamento terapia anticoagulante orale con INR 2 3 aspirina (in alternativa alla terapia anticoagulante) impiego di ASA 9 di 17
11 La strategia individuale sul rischio elevato paziente con protesi valvolari cardiache meccaniche con coronaropatia e colesterolo elevato con diabete ed età > di 30 aa e con un fattore di rischio aggiuntivo trattamento terapia anticoagulante con INR 3 4,5 con statine con aspirina 10 di 17
12 Vantaggi della strategia di popolazione è un intervento di tipo radicale offre grandi potenzialità per la popolazione è appropriata dal punto di vista comportamentale riduce l impatto dei FR 11 di 17
13 Punti deboli della strategia di popolazione minimo beneficio ai singoli individui scarsa gratificazione e motivazione del medico curante e del paziente rapporto beneficio/rischio sconveniente a BT, importante a LT 12 di 17
14 Vantaggi della strategia dell alto rischio intervento appropriato per l individuo gratificazione del medico e del paziente utilizzazione favorevole delle risorse in termini di costo-efficacia 13 di 17
15 Punti deboli della strategia dell alto rischio rischia di medicalizzare la prevenzione ha un successo palliativo e temporaneo è inadeguata dal punto di vista del comportamento contribuisce poco al controllo dell ictus nella popolazione 14 di 17
16 La prevenzione secondaria nei soggetti con precedente TIA/ictus pazienti con ipertensione con diabete terapia trattamento antipertensivo con diuretici o diuretici/acei (pressione < 120/80) controllo pressione, glucosio e lipidi con gli ACEi e i bloccanti del recettore angiotensina 2 1/3 15 di 17
17 La prevenzione secondaria nei soggetti con precedente TIA/ictus pazienti con ictus ischemico aterosclerotico e TIA e h livelli di colesterolo con FA persistente o intermittente terapia riduzione colesterolemia con statine ad h dosi livelli di LDL < 70 mg/dl anticoagulanti (warfarin) con INR 2 3 o aspirina (325 mg) nei soggetti che non possono assumere TAO 2/3 16 di 17
18 La prevenzione secondaria nei soggetti con precedente TIA/ictus pazienti con infarto e trombo murale in atrio sx con cardiomiopatia con ictus ischemico non cardioembolico o TIA terapia anticoagulanti con INR 2 3 wafarin con INR 2 3 o antiaggreganti antiaggreganti 3/3 17 di 17
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