LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI. 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi

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LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi

INDAGINE SOCIALE Si colloca nella fase della rilevazione ma anche nella fase della diagnosi o valutazione, intesa come parte della valutazione più complessiva da integrare con quella psicologica e medica ed ha il compito di rispondere al quesito dell esistenza esistenza di un danno

CHE COS E E uno strumento professionale utilizzato nel processo di aiuto nella fase di analisi della situazione e valutazione della domanda.

Si tratta per il servizio sociale di esprimersi ( esprimere un parere ) ) sulla sussistenza o meno di condizioni di pregiudizio,, gravi o meno che siano, nei confronti del bambino ovvero analizzare le competenze genitoriali che mettono o possono mettere a rischio lo sviluppo del bambino tali da valutare la necessità di provvedimenti di limitazione della potestà genitoriale e/o affidamento dei figli (protezione/tutela).

PREGIUDIZIO Ogni danno sia morale che patrimoniale, arrecato al figlio ma anche solo la potenzialità di un danno, il rischio cioè che un danno, ancora non attuale, possa determinarsi se prosegue la situazione pregiudizievole.

COMPETENZA GENITORIALE La capacità dei genitori di esercitare i propri diritti-doveri nei confronti dei figli nel pieno perseguimento del loro interesse. Si tratta per il genitore non solo di sostenere il figlio economicamente ma di educarlo, permettergli di formarsi la sua personalità, crescerlo in ambiente sereno ed affettuoso in modo tale da non compromettere il suo sviluppo ed una libera manifestazione delle sue inclinazioni.

VALUTARE LE COMPETENZE GENITORIALI capire lo stile di funzionamento di quel specifico sistema famiglia, le regole interne a quel sistema famiglia, ovvero capire come giocano il loro ruolo ciascun membro della famiglia.

Occorre andare a individuare 1) quali sono i fattori di vulnerabilità,, cioè di rischio, che portano al cattivo funzionamento relazionale della famiglia stessa ovvero al cosiddetto mal-adattamento adattamento dell esercizio esercizio della genitorialità 2) quali sono i fattori di protezione del sistema famiglia che portano al buon funzionamento relazionale della famiglia ovvero al cosiddetto buon-adattamento dell esercizio esercizio della genitorialità

FATTORI DI RISCHIO Sono le CARATTERISTICHE individuali, famigliari e sociali che possono indirizzare verso una diagnosi di abuso o di possibile realizzazione di un abuso

INDICATORI DI ABUSO Sono tutti quei segni o sintomi fisici, comportamentali o emotivi che permettono di effettuare una diagnosi di abuso. Sono cioè quei cartelli stradali in grado di orientare la diagnosi.

RISORSE Sono gli aspetti concreti e materiali di cui gli individui dispongono

FATTORI PROTETTIVI Sono le caratteristiche ambientali o individuali con cui i soggetti interagiscono

PROCESSI PROTETTIVI indicano i movimenti dinamici attraverso cui i fattori protettivi contrastano e modificano i fattori di rischio

TAPPE DELLA VALUTAZIONE 1) DEFINIZIONE DEL CAMPO: -richiedente -oggetto della valutazione 2) DESCRIZIONE DELLA SITUAZIONE: -individuare le fonti e raccogliere le informazioni -analisi delle informazioni raccolte

3) VALUTAZIONE VERA E PROPRIA (DIAGNOSI) 4) RESTITUZIONE 5) RELAZIONE ALL AUTORITA GIUDIZIARIA

FATTORI DI RISCHIO 1) FATTORI SOCIALI - FAMIGLIARI: povertà cronica famiglia monoparentale matrimonio o gravidanze precoci precarietà abitativa con dimora in zone ad alta incidenza di devianza carenze di relazioni interpersonali

carenze di reti e di integrazione sociale (es. supporto di amici o di reti con i servizi) esperienze di rifiuto, violenza o abuso subite nell infanzia relazioni difficili con la propria famiglia d origine e/o con quelle del partner conflitti di coppia e violenza domestica

FATTORI CULTURALI basso livello di istruzione accettazione della violenza e delle punizioni come pratica educativa accettazione della pornografia infantile scarsa conoscenza ed interesse per lo sviluppo del bambino sfiducia verso le norme sociali e le istituzioni

FATTORI INDIVIDUALI DEI GENITORI giovane età della madre gravidanza e maternità non desiderata psicopatologia di uno o di entrambi i genitori depressione materna devianza sociale dei genitori abuso di sostanze debole o assente capacità di assunzione di responsabilità

sindrome da risarcimento (pretenzioso verso l esterno, non lettura delle proprie difficoltà) distorsione delle emozioni e delle capacità empatiche difficoltà di role taking impulsività scarsa tolleranza alle frustrazioni ansia da separazione

FATTORI INDIVIDUALI DEL BAMBINO malattie fisiche e disturbi alla nascita temperamento difficile

FATTORI PROTETTIVI 1)FATTORI SOCIALI-FAMIGLIARI: relazione attuale soddisfacente con almeno un componente della famiglia d origine rete di supporto parentale e/o amicale capacità di gestire i conflitti: consiste nel saper ammorbidire le proprie posizioni, nel saper coinvolgere l altro per risolvere il problema, nel focalizzarsi sul problema oggettivo e non sulla persona che lo esprime (contrasto non conflitto)

FATTORI INDIVIDUALI DEI GENITORI Sentimento di inadeguatezza per la dipendenza dai servizi e/o gratitudine Rielaborazione del rifiuto e della violenza subiti nell infanzia Capacità empatiche Rapporto positivo nell infanzia con almeno un genitore o una figura sostitutiva

Rapporto positivo con la fratria Desiderio di migliorarsi Capacità di assunzione di responsabilità Autonomie personali Buon livello di autostima

FATTORI INDIVIDUALI DEL BAMBINO temperamento facile: può relazione genitori-figli favorire la

PROTOCOLLO/GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE 1) Contesto sociale e ambientale 2) Situazione personale del bambino e dei fratelli 3) Rapporto genitori/figli/nonni 4) Storia dei genitori e della coppia 5) Relazione famiglia e servizi