L AUTOSTIMA DEI NOSTRI FIGLI. Il ruolo della famiglia e della scuola nello sviluppo della sicurezza dei ragazzi.
|
|
- Marco Dino Meloni
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L AUTOSTIMA DEI NOSTRI FIGLI Il ruolo della famiglia e della scuola nello sviluppo della sicurezza dei ragazzi.
2 Che cos è l Autostima? CONCETTO DI SE = AUTOSTIMA E la costellazione di elementi a cui una persona fa riferimento per descrivere se stessa. Es: un bambino può vedersi come un calciatore, come l amico di, come uno studente, etc. E una valutazione circa le informazioni contenute nel concetto di Sé, e deriva dai sentimenti del bambino nei confronti di se stesso in senso globale
3 Quindi L autostima di un individuo è basata sulla combinazione di: a) Informazioni oggettive riguardanti se stesso b) Valutazione soggettiva di quelle informazioni AUTOSTIMA Sé Percepito = Concetto di Sé: Una visione oggettiva di quelle abilità, caratteristiche e qualità che sono presenti o assenti. Sé Ideale E l immagine della persona che ci piacerebbe essere, il desiderio convinto di possedere determinate qualità.
4 La discrepanza tra Sé Percepito e Sé Ideale Un bambino che dà valore al successo scolastico ed è un bravo studente sarà soddisfatto di sé; per contro, un bambino il cui Sé Ideale consiste in una grande popolarità tra i compagni ma che nella realtà ha pochissimi amici, soffrirà di bassa autostima E LA DISCREPANZA TRA SE PERCEPITO E SE IDEALE CHE CREA PROBLEMI DI AUTIOSTIMA
5 Cosa significa alta autostima? Un alta Autostima viene considerata una sana visone di sé: avere realisticamente carenze e difetti ma non essere ipercritici nel considerarli. N.B questo non implica che chi ha un autostima alta non voglia migliorare, al contrario una persona che ha fiducia in sé spesso lavora sodo per migliorare le sue aree di debolezza, e tuttavia si perdona se talvolta non riesce.
6 Cosa significa bassa autostima? Una persona con bassa autostima è essenzialmente una persona convinta che ci sia poco in lei di cui andare fieri. DUE POSSIBILI REAZIONI Esibire un atteggiamento artificioso di fiducia in sé agli occhi del mondo, nel disperato tentativo di dimostrare agli altri, e a se stessi, che si è all altezza. Ritiro in se stessi, timore del contatto con gli altri poiché si è convinti che primo o poi si verrà rifiutati.
7 INTERPERSONALE SCOLASTICA AUTOSTIMA FAMILIARE CORPOREA
8 I 4 principali ambiti dell autostima dei ragazzi. 1. AMBITO SOCIALE (INTERPERSONALE): include i sentimenti del bambino riguardo a se stesso come amico di altri. 2. AMBITO SCOLASTICO: riguarda il valore che il bambino attribuisce a se stesso come studente. Non è semplicemente la valutazione delle capacità e dei successi scolastici, è invece la misura in cui il bambino percepisce che è bravo quanto basta. Se riesce a raggiungere i suoi standard di successo scolastico (e naturalmente questi standard sono modellati dalla famiglia, dai compagni e dagli insegnanti), allora la sua autostima scolastica sarà positiva.
9 3. AUTOSTIMA FAMILIARE: riflette i vissuti che il bambino prova come membro della famiglia. Se il ragazzo sente di essere apprezzato della sua famiglia, che da il suo contributo e che si sente certo dell amore e del rispetto dei genitori e dei fratelli, avrà un autostima altamente positiva in questo ambito. 4. AUTOSTIMA CORPOREA: è una combinazione dell aspetto fisico e di capacità. Essa consiste nella soddisfazione che il bambino prova rispetto al modo in cui il suo corpo appare e alle prestazioni che riesce ad eseguire
10 LE INFLUENZE DELLA FAMIGLIA L AUTOSTIMA SCOLASTICA L effetto dell interesse dei genitori e le loro aspettative sul rendimento del figlio sono documentate da numerose ricerche. L interesse e le aspettative dei genitori fondano la convinzione dei figli di possedere competenze necessarie per lo svolgimento delle attività scolastiche
11 Il coinvolgimento dei genitori nell apprendimento dei figli contribuisce anche all attribuzione causale del successo e dell insuccesso dei figli stessi Maggiori le aspettative dei genitori sulle capacità del figlio Il bambino attribuisce il successo/insuccesso a cause interne (quindi le può gestire) L attribuzione di causalità e la conseguente stima di sé contribuiscono alla formazione di una motivazione intrinseca all apprendimento e ridurranno la motivazione del soggetto ad un apprendimento superficiale
12 Le posizioni dei genitori verso l apprendimento dei figli Benché lo studente sia responsabile in prima istanza del proprio apprendimento, anche la famiglia ha un ruolo importante da svolgere. I genitori possono assumere due posizioni estreme riguardo l apprendimento del figlio e nello svolgimento dei compiti o dei lavori richiesti dagli insegnanti: A. CONTROLLO COSTANTE B. COMPLETO DISIMPEGNO Tra questi due estremi si situa l apprendimento autoregolato
13 GLI EFFETTI DEI DUE ATTEGIAMENTI Dati di ricerca (Flouris, Spiridakis, Campbell 1994) i genitori che esercitavano una minore pressione sui figli perché studiassero, che offrivano meno aiuto diretto sia nello studio sia nel fare i compiti e che lasciavano loro la facoltà di disporre del tempo di studio hanno ottenuto migliori risultati scolastici dei genitori che controllavano e sorvegliavano eccessivamente i figli nello studio, come pure di quelli che li lasciavano a se stessi nello svolgimento dei loro doveri scolastici.
14 Cosa fare per la loro autostima? 1. FOCALIZZARSI SU UN PARTICOLARE AMBITO PROBLEMATICO ( Esempio:scolastico o familiare) 2. ANALIZZARE IL DIVARIO TRA SE PERCEPITO E SE IDEALE. Per modificare questo divario si può agire in due modi: CAMBIARE IL SE IDEALE Rendendo i suoi obiettivi più ragionevoli e quindi più facilmente raggiungibili. CAMBIARE IL SE PERCEPITO Affinché si veda sotto una luce più positiva (pure essendo oggettivo, il sé percepito è soggetto a distorsioni e a preconcetti.
15 Il problem - solving interpersonale Nel Problem - solving sono coinvolte componenti Emotive, cognitive e comportamentali I passi del Problem-solving: 1. Rendersi conto che c è un problema, individuando gli stati emotivi correlati; 2. Fermarsi a pensare. Stabilire qual è il problema; 3. Decidere un obiettivo (quel che si desidera avvenga) 4. Pensare a molte soluzioni possibili; 5. Pensare alle conseguenze di ciascuna soluzione; 6. Scegliere la soluzione migliore; 7. Fare un piano graduale per attuare la soluzione
16 Inizialmente l adulto accompagnerà il bambino nelle 7 tappe del problem - solving, aiutandolo a comprendere ogni singola fase, stimolandolo con domande aperte, nell identificazione del problema, nella presa di coscienza dell emozioni in gioco, individuare le possibili alternative valutandone poi l attuabilità. Questo tipo di strategia potrà poi essere utilizzata, in modo autonomo dal bambino, in ogni situazione critica relazionale, scolastica etc.
17 Lo Stile di attribuzione Un attribuzione è un processo cognitivo mediante il quale si cerca di spiegare un evento collegandolo ad una causa. Questa influisce molto sul modo in cui ci sentiamo e, conseguentemente, sul nostro agire. DIMENSIONI: SITUAZIONALE Globale: Ho sbagliato la prova perché alle prove vado sempre male Specifica: Ho avuto un cattivo risultato perché in matematica vado sempre male TEMPO Stabile: Nella mia vita non sono mai riuscito in una prova di matematica Instabile: Ho sbagliato la prova perché oggi non mi sentivo molto bene LOCUS OF CONTROL Interno: Ho sbagliato la prova di matematica, perché la matematica non riesco proprio a capirla Esterno: Ho sbagliato la prova di matematica perché il compito era troppo difficile
18 Per far si che un bambino modifichi le sue attribuzioni, è importante che egli capisca che cosa sono le attribuzioni e come queste autoaffermazioni influenzino il dialoghi interno e molti altri ambiti del funzionamento psicologico Quindi dopo aver spiegato, compito del genitore è far prendere coscienza al bambino delle sue modalità attributive, e come queste influenzano il suo modo di sentirsi, pensare e comportarsi. Tutto ciò sempre grazie a domande aperte che stimolino la riflessione
19 Perché è importante l autostima? L autostima è un aspetto importante del funzionamento generale dell individuo, in qualunque fase evolutiva. Essa è probabilmente collegata ad altri ambiti, tra i quali la salute psicologica e la performance scolastica, essa può essere sia causa sia effetto di un buono o cattivo funzionamento in aree specifiche della personalità.
DSA e ricadute emotive-motivazionali. Elena Bortolotti
DSA e ricadute emotive-motivazionali Elena Bortolotti Alta percentuale di bambini (stima dell 80%) con difficoltà di apprendimento presenta anche disturbi emotivi e/o sociali Insuccesso scolastico spesso
DettagliDSA e Contesti di apprendimento
"DSA: insegnanti ed educatori protagonisti della prevenzione - esperienze di formazione in rete" DSA e Contesti di apprendimento Elena Flaugnacco Università di Trieste Centro per la Salute del Bambino-
DettagliAIUTIAMOLI A SCEGLIERE: quale percorso dopo la scuola media? Dott.ssa Monica Panzeri. Rassegna OrientaLamente Lecco 04 Ottobre 2012
AIUTIAMOLI A SCEGLIERE: quale percorso dopo la scuola media? Dott.ssa Monica Panzeri Rassegna OrientaLamente Lecco 04 Ottobre 2012 L adolescente: come un neonato di fronte alla scelta della scuola superiore!
DettagliLe ragioni dell apprendere
Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere
DettagliDefinizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento:
Definizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento: trasmissione, costruzione, partecipazione, transazione;
DettagliMOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI. Cristina Ravazzolo 03/10/2016
MOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI 03/10/2016 STUDENTI DIVERSI ESEMPI DI STUDENTI EFFICACI E DI SUCCESSO ALTRI IN DIFFICOLTA SITUAZIONI INTERMEDIE IN CUI LA RIUSCITA PUO ESSERE BUONA O STENTATA A SECONDA
DettagliCuriosa Ribelle Diversa Ansiogena Impegnativa Critica Spensierata.. CAMBIAMENTO Cambiamento corporeo (gioia e paura di crescere) CAMBIAMENTO Bisogno di essere riconosciuti: amicizia (bisogno di confidenza),
DettagliORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI PER LA SCUOLA
XIV Convegno Nazionale AlmaDiploma Orientamento e dis-orientamento Gli strumenti e le azioni per le scelte degli studenti della scuola secondaria di I e II grado ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI
DettagliMOTIVAZIONE AD APPRENDERE
MOTIVAZIONE AD APPRENDERE La motivazione ad apprendere nella prospettiva cognitivista La persona motivata - tende ad un obiettivo (target) (si rappresenta un risultato da conseguire o evitare) - percepisce
DettagliCONSAPEVOL-MENTE a.s
Dr.ssa Elena Berno CONSAPEVOL-MENTE a.s. 2015-2016 INCONTRO CON I GENITORI DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORIENTARE «Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo
DettagliQS: QUESTIONARIO SULLE STRATEGIE. 2. Conoscenza metacognitiva, uso delle strategie, Corenza tra giudizio di utlità ed uso di strategie
QS: QUESTIONARIO SULLE STRATEGIE 2. Conoscenza metacognitiva, uso delle strategie, Corenza tra giudizio di utlità ed uso di strategie QS: QUESTIONARIO SULLE STRATEGIE QS1: Utilità strategica: Quanto le
DettagliLA SCELTA dottor Carlo Maria Raimondi LEGNANO,
LA SCELTA dottor Carlo Maria Raimondi LEGNANO, 21.10.2016 DIAMO I NUMERI In Italia la percentuale degli alunni dispersi dopo il passaggio alle scuole superiori è del 23% I valori oscillano dall 11% di
DettagliCHE COS E L AUTOSTIMA E COME INFLUISCE NELLA NOSTRA VITA
L autostima è un concetto soggettivo che riguarda la valut azione che ogni individuo da di se stesso in base al grado di fiducia che ha nel proprio valore, nelle proprie capacità e nella propria importanza.
DettagliPotenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso
Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di
DettagliCOME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO
COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Centro AP - Psicologia e Psicosomatica Piazza Trasimeno, 2-00198 Roma - Tel: 06 841.41.42 - www.centroap.it 1 Studiare non è tra le attività preferite dei figli
DettagliTeorie sulla motivazione. Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro
Teorie sulla motivazione Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro Il buon apprendente Le caratteristiche del buon apprendente (P.M. Lightbown, N. Spada, Howlanguagesare
DettagliUFFICIO SCOLASTICO PER LA LOMBARDIA. Uff. VIII^ - Formazione e Aggiornamento del Personale della Scuola
UFFICIO SCOLASTICO PER LA LOMBARDIA Uff. VIII^ - Formazione e Aggiornamento del Personale della Scuola Incontri di formazione per Docenti della Scuola secondaria Disturbi specifici di apprendimento Morbegno
DettagliQUALE RUOLO DEI GENITORI PER L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DEI FIGLI. dott. Stefano Panella
QUALE RUOLO DEI GENITORI PER L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DEI FIGLI dott. Stefano Panella ORIENTAMENTO SCOLASTICO-PROFESSIONALE Orientamento è soprattutto far acquisire una competenza che permetterà di analizzare,
DettagliI DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa
I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa Elena Bortolotti Un primo bisogno un clima positivo! Andrich Miato e Miato (2007) oggi i giovani hanno bisogno di vivere in un clima positivo e coerente
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI. 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi
LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi INDAGINE SOCIALE Si colloca nella fase della rilevazione ma anche nella fase della diagnosi o valutazione, intesa come
DettagliLa motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune
La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune Pietro Boscolo Università di Padova Conegliano, 12 febbraio 2009 Due definizioni di motivazione 1. processo dinamico mediante cui caratteristiche
DettagliIntroduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1
Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1 1.1 La costruzione dell autostima 1 La difesa della propria identità 3 Il dialogo interiore 3 L autodeterminazione 4 Concludendo sull
DettagliSkills for life. Abilità e competenze per la vita. di Pasquale Malva
Skills for life Abilità e competenze per la vita di Pasquale Malva Skills for life ABILITÀ e COMPETENZE necessarie per mettersi in relazione con gli altri affrontare i problemi e gli stress della vita
DettagliLE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA
LE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA 1. PREMESSA I comportamenti umani sono sostenuti da complessi processi motivazionali spesso difficilmente comprensibili dall esterno. La loro interpretazione
DettagliLe ragioni dell apprendere
Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere
DettagliVALORI, ATTEGGIAMENTI, BISOGNI, CAPACITA E SODDISFAZIONE LAVORATIVA
VALORI, ATTEGGIAMENTI, BISOGNI, CAPACITA E SODDISFAZIONE LAVORATIVA 1 1. Introduzione alle differenze individuali 2. Valori e Credenze 3. Bisogni 4. Atteggiamenti 5. Capacità 6. Soddisfazione lavorativa
DettagliAMOS Abilità e motivazione allo studio
AMOS Abilità e motivazione allo studio Cosa è un test? Un test consiste essenzialmente in una misurazione oggettiva e standardizzata di un campione di comportamento. La funzione fondamentale è quella di
DettagliL AUTOSTIMA DEI NOSTRI FIGLI
L AUTOSTIMA DEI NOSTRI FIGLI Il ruolo della famiglia e della scuola nello sviluppo della sicurezza dei ragazzi. Centro AP - Psicologia e Psicosomatica Piazza Trasimeno, 2-00198 Roma - Tel: 06 841.41.42
DettagliCapitolo 5. I comportamenti d acquisto nei mercati del consumatore. Capitolo 5- slide 1
Capitolo 5 I comportamenti d acquisto nei mercati del consumatore Capitolo 5- slide 1 I comportamenti d acquisto nei mercati del consumatore Obiettivi di apprendimento Il modello di comportamento del consumatore
DettagliLA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE
LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE Indice degli Argomenti Cosa si intende per motivazione ad apprendere? Esistono diversi tipi di motivazioni? Cosa sono gli stili attributivi? Cosa si intende per Obiettivi di
DettagliL ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro
L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente
DettagliParole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio
Graziella Pozzo 1 Parole chiave Il soggetto competente Progettazione vs programmazione Apprendimento attivo, operazioni competenti Metodologia laboratoriale Valutazione Non replicabilità delle pratiche,
DettagliASPETTI DEI PROCESSI FORMATIVI
INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE ASPETTI DEI PROCESSI FORMATIVI PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 ASPETTI DEI PROCESSI FORMATIVI ---------------------------------------------------------------------------------
DettagliL ANSIA PER LA MATEMATICA
VIII Convegno Nazionale di Didattica della Fisica e della Matematica DI.FI.MA 2017 QUANDO LE EMOZIONI MINACCIANO LA PERFORMANCE: COMPRENDERE E CONTRASTARE L ANSIA PER LA MATEMATICA Dott.ssa Isabella Boasso
DettagliIMPARARE A IMPARARE. Prof. Cesare Cornoldi
IMPARARE A IMPARARE Prof. Cesare Cornoldi INTERESSE Metacognizione Include tutte quelle idee, intuizioni etc. che riguardano una determinata area di funzionamento cognitivo e che possono essere considerate
DettagliDOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani
DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO Luciana Milani RELAZIONE EDUCATIVA APPRENDIMENTO GESTIONE GRUPPO CLASSE SONO IN UNA INTER-AZIONE RECIPROCA E SONO INSCINDIBILI. EDUCARE AL SILENZIO Il silenzio diventa il contenitore
DettagliPROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI MOZZO «Mosè del Brolo» PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI Relatrice Insegnante Elisabetta Bonati PROGETTO FARO Presso Scuola Secondaria I grado
DettagliValeria Destefani Psicologa Psicoterapeuta Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS.
RESILIENZA PER GENITORI RESILIENTI Valeria Destefani Psicologa Psicoterapeuta Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS. 15/05/2014 Come sviluppare resilienza Locus of control interno
DettagliUNA PROSPETTIVA SOCIO-COGNITIVA Apprendimento,pensiero e ragionamento
UNA PROSPETTIVA SOCIO-COGNITIVA Apprendimento,pensiero e ragionamento NELLA PREVENZIONE DEL CYBERBULLISMO a cura di Lucia Bocchetti 1 SCUOLA: CONTESTO IDEALE PER PREVENIRE IL FENOMENO Contesto che include
DettagliLa psicologia di comunità nei contesti educativi
La psicologia di comunità nei contesti educativi Il settore scolastico è uno dei settori privilegiati della Psicologia di comunità Scuola come contesto in orientamento preventivo incontra età evolutiva
DettagliStili attributivi, abilità di metacomprensione, disturbo specifico dell apprendimento. Studio preliminare
Stili attributivi, abilità di metacomprensione, disturbo specifico dell apprendimento. Studio preliminare Claudia Cantagallo, Maria Teresa Amata, Francesco Di Blasi, Angela Antonia Costanzo, Maria Finocchiaro,
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) DATI DELL ALUNNO/A Cognome e nome: Classe: Coordinatore: Eventuale diagnosi: Redatta da: Presso: DATI RELATIVI AL BISOGNO
DettagliL empowerment cognitivo. Stili cognitivi e strategie di rinforzo
L empowerment cognitivo Stili cognitivi e strategie rinforzo Interesse E. intrinseco E. intrinseco Curiosità Competenza Empowerment mpowerment Premi Rimproveri Lo Lo E. estrinseco E. estrinseco Incentivi
DettagliIl modello dell influenza sociale
Il modello dell influenza sociale Nel 1993 l OMS ha individuato nelle life skills lo strumento privilegiato per la promozione della salute in ambito scolastico. Nel glossario della promozione della salute
DettagliAspetti psicologici del dolore
OSPEDALE SENZA DOLORE Aspetti psicologici del dolore di Marcello Giove Ivrea, 7.11.2011 IL DOLORE È. "un'esperienza sgradevole, sensoriale ed emotiva, associata a un danno dell'organismo: attuale o potenziale
DettagliMOTIVAZIONE, AUTOSTIMA E CAPACITA DI SCELTA NELLE PERSONE ADULTE CON DISABILITA' COGNITIVA. Dott.ssa Stefania Mazotti
MOTIVAZIONE, AUTOSTIMA E CAPACITA DI SCELTA NELLE PERSONE ADULTE CON DISABILITA' COGNITIVA Dott.ssa Stefania Mazotti Chi, tra gli ospiti, sa scegliere in queste situazioni? Scegliere un paio di scarpe
DettagliLife Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012
Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Le radici di Unplugged UNPLUGGED MODELLO INFLUENZA SOCIALE LIFE SKILLS EDUCAZIONE NORMATIVA Il Modello dell influenza
DettagliDEFINIZIONE DI ATTIVITA E INTERVENTI
Gruppo: Pappalardo, Banaudi, Gatti, Schembri DEFINIZIONE DI 2. FUNZIONI CORPOREE (Es. Funzioni mentali; abilità cognitive e metacognitive come: attenzione, memoria, relazioni visuo-spazio-temporali, logica,
DettagliTRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON
TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON SINTESI ED ADATTAMENTO DEL SECONDO CAPITOLO: IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E IL PROGETTO
DettagliPresentazione del corso di formazione
Presentazione del corso di formazione Dislessia evolutiva, un problema scolastico IC Marzabotto settembre 2007 Prof. Maria Grazia Pancaldi ( A.I.D.-Bo) Introduzione Cos è la dislessia? Dove, come, quando,
DettagliCospes di Arese: Giovani da 50 anni
2 Percorso scolastico.. chiaro e lineare 3 complessità ed intersezione di percorsi 4 Complessità Caratteristiche fisiche Modi di apprendere Personalità Vissuti Aspetti sociali Relazioni tra pari e con
DettagliMotivazioni ed emozioni
Motivazioni ed emozioni Un filmato per iniziare Cerca di indicare i motivi per i quali studi e i motivi per cui potresti non studiare Studio perché Potrei non studiare perché Confrontali Proviamo a conoscerci
Dettaglidr.ssa Lorella Gabriele
dr.ssa Lorella Gabriele Obiettivo del corso Fornire metodologie, strategie per riconoscere e decodificare il linguaggio del corpo. Parte teorica Parte laboratoriale Argomenti Linguaggio Linguaggio e Comunicazione
DettagliDISTURBI SPECIFICI DELL ADOLESCENZA! IL PESO DELLE DIFFICOLTA IN ETA EVOLUTIVA 2014/2015
DISTURBI SPECIFICI DELL ADOLESCENZA! IL PESO DELLE DIFFICOLTA IN ETA EVOLUTIVA 2014/2015 DSA E BES SONO DIFFICOLTÀ INDIVIDUALI CHE SI MANIFESTANO NELL AMBIENTE SCUOLA DIMENSIONE PERSONALE + SOCIALE IN
DettagliAutonomia e responsabilità nei bambini
Autonomia e responsabilità nei bambini Scuola Materna Liduina Salvatori Dott.sa Sandra Magnolini Psicologa e Psicoterapeuta sandramagnolini@libero.it Cell. 348 1489841 Autonomia Diritto o libertà di governarsi
DettagliLA CULTURA DELLA PREVENZIONE NELLA SCUOLA. Documento di lavoro a cura di Paola Lecchi. RISCHIO: conoscere per prevenire
LA CULTURA DELLA PREVENZIONE NELLA SCUOLA Documento di lavoro a cura di Paola Lecchi RISCHIO: conoscere per prevenire CONTENUTI - FINALITA NUCLEI FONDANTI DI COMPETENZA Scuola primaria CONTENUTI / FINALITA
DettagliRipensare l educazione? Educazione non è riempire un vaso ma accendere un fuoco
Ripensare l educazione? Educazione non è riempire un vaso ma accendere un fuoco A. Ercoli Pollenzo, 16/17 Dicembre 2011 Premessa IL DIABETE E UNA MALATTIA CRONICA E UNA MALATTIA CHE RICHIEDE UN APPROCCIO
DettagliPROGETTO PER UNA MIGLIORE VALUTAZIONE. La scelta dei questionari
PROGETTO PER UNA MIGLIORE VALUTAZIONE La scelta dei questionari Due questionari Questionario conoscitivo Questionario sulle strategie di studio Due questionari Questionario conoscitivo 1. Età 2. Lingua
DettagliEtimologia un movimento, quindi il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato, verso uno scopo
Etimologia motivazione (dal latino motus) indica un movimento, quindi il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato, verso uno scopo: la dinamica del desiderio implica una spinta, che può essere
DettagliStrumenti e pratiche per l'orientamento: il consiglio orientativo. Dina Guglielmi Dipartimento di Scienze dell Educazione Università di Bologna
Strumenti e pratiche per l'orientamento: il consiglio orientativo Dina Guglielmi Dipartimento di Scienze dell Educazione Università di Bologna Sassuolo, 18 ottobre 2016 1 SITUAZIONE PERSONA CONTESTO ISTITUZIONALE
DettagliIl modello dell Azione Ragionata (Ajzen e Fishbein1980)
Il modello dell Azione Ragionata (Ajzen e Fishbein1980) La teoria dell azione ragionata (Ajzen e Fishbein, 1980) fornisce una struttura di base che mira a spiegare e comprendere come si vengono a concretizzare
DettagliGestire classi difficili
Gestire classi difficili Cosa vuol dire difficili? Stabilire e condividere tra gli insegnanti degli standard, cioè delle condotte che essi si aspettano dagli allievi relativamente all autonomia, alla responsabilità,
DettagliLa relazione persona-organizzazione: il commmitment. Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi
La relazione persona-organizzazione: il commmitment Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi 2 Modello di consapevolezza di Johari Quadrante aperto Si riferisce al comportamento, ai sentimenti
DettagliContributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto
LA COSTRUZIONE DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PER L ALUNNO DISABILE Contributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto Linda Branca Franca Gotti Carla Torri Sommario argomenti L osservazione
DettagliStudio Medico Pediatrico
Studio Medico Pediatrico Dott.. Via.. Città... TEST MULTIDIMENSIONALE DELL AUTOSTIMA (TMA) 12-14 annii Cognome Nome età(anni) Materiale richiesto: Protocollo di valutazione Tabelle di conversione dei punteggi
Dettagli.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO
.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO Roma, 31-03-2016 Dott.ssa Rosa Pappalardo Psicologa e Psicoterapeuta TSMREE RM 1 ADHD e difficoltà di autoregolazione Il livello di motivazione, la fiducia nell impegno
DettagliP I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s. 2 0 1 3-2 0 1 4 P I A N O
DettagliL attribuzione causale
Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale a.a. 2011/2012 PSICOLOGIA SOCIALE E DI COMUNITÀ Modulo di PSICOLOGIA SOCIALE E DEI GRUPPI L attribuzione causale Alessio Nencini alessio.nencini@univr.it
DettagliPsicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva. Dott.ssa Elena Luisetti
Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva Dott.ssa Elena Luisetti PIU CHE UNA SCUOLA E UNA PROSPETTIVA EMERSE CON IL CONVERGERE DI PIU FILONI PRINCIPI BASE Kendell, 1993 A. L individuo reagisce
DettagliBen-essere a scuola: l insegnante come base sicura. Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari
Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari Teoria dell attaccamento Legame emotivo con adulti significativi Radice di uno sviluppo psicologico
DettagliUNA SCUOLA PER TUTTI
ALLEGATO N 7 PROGETTO EDUCATIVO DI PRIMA ALFABETIZZAZIONEE DI INTEGRAZIONE PER BAMBINI STRANIERI UNA SCUOLA PER TUTTI ANNO SC. 2016/19 INSEGNANTI: CATIA- DANIELA SUOR DANIELA PREMESSA La didattica per
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF
ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento
DettagliLa soddisfazione dei bisogni e la retribuzione
La soddisfazione dei bisogni e la retribuzione La retribuzione è la forma di ricompensa a cui il lavoratore presta maggiore attenzione, ma non è certamente l'unica. Gratificazioni personali Autonomia Equità
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Allegato parte integrante regolamento PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale degli studenti per l anno scolastico
Dettagli1 Programmi svolti ID Anno scolastico 2014-2015 Disciplina Docente Classe Scienze umane e sociali Orlandino Chiara ID NUCLEO TEMATICO 1 Le scienze umane e sociali e la ricerca in campo sociale (modulo
Dettagliuna prospettiva clinica
Vicenza, 24 maggio 2013 FAMIGLIA E SCUOLA DI FRONTE AL BAMBINO CON DISTURBO ESTERNALIZZANTE una prospettiva clinica dr.ssa Silvia Maria Radaelli psicologo psicoterapeuta UOC NPIA ULSS 4 Alto Vicentino
DettagliCome gestire lo stress
Come gestire lo stress COME GESTIRE LO STRESS Dott.ssa Alessandra Grassi Ricercatore Psicologa Partiamo anzi partite ;) Il Modello ABC per la GESTIONE degli EVENTI STRESSANTI (A. Ellis) A (evento attivante)
DettagliLinee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002
Ogni intervento va adattato alle caratteristiche del soggetto in base all età, alla gravità dei sintomi, ai disturbi secondari, alle risorse cognitive, alla sua situazione familiare e sociale Linee guida
DettagliNeoassunti a Fort Alamo
Fondazione Giovanni Agnelli EMBARGO: DA NON PUBBLICARE SENZA IL CONSENSO DELLA FONDAZIONE AGNELLI Neoassunti a Fort Alamo Anticipazioni dall Indagine 2010 sugli insegnanti neoassunti in ruolo a cura di
DettagliCome aiutare i nostri ragazzi nello studio pomeridiano?
Come aiutare i nostri ragazzi nello studio pomeridiano? Pappagalli? Scimmie? Uomini? Robot? "Il maestro generalmente ha a che fare con una sola sezione della mente dell alunno ; i genitori invece non solo
DettagliLa sperimentazione di un percorso di orientamento per gli studenti del primo e secondo ciclo
La sperimentazione di un percorso di orientamento per gli studenti del primo e secondo ciclo Dina Guglielmi 16 Dicembre 2015 XIII Convegno Nazionale AlmaDiploma - (Mi) Valuto (Mi) Oriento 1 Le scelte scolastiche
DettagliLaboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B. Prof.ssa Michela Lupia
Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B Prof.ssa Michela Lupia Accoglienza Inclusione Bisogni Educativi Speciali Educazione Linguistica Life Skills La storia
DettagliL ALBERO DELLE REGOLE
L ALBERO DELLE REGOLE Progetto realizzato nell'ambito del Curricolo Verticale di Educazione alla Cittadinanza Bambino oggi, cittadino domani nelle classi prime della Scuola Primaria plesso L. Illuminati
DettagliQuestionario sull autostima
Questionario sull autostima È opportuno che l insegnante, prima di proporre il seguente questionario agli alunni (Strumento 5 dell alunno), lo applichi a se stesso, riandando con la memoria a quando era
Dettagli23/11/2015. Attrazione e relazioni intime. Capitolo Evoluzione e attrazione Il ruolo dei geni
Capitolo 10 10.2 Evoluzione e attrazione 10.2.1 Il ruolo dei geni Psicologia sociale evoluzionista: il comportamento sociale complesso come adattativo le persone cercano di capire se un/una potenziale
DettagliMETACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO
1) METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO L'APPROCCIO METACOGNITIVO Lo studio delle funzioni del pensiero rende realmente capaci di organizzare, dirigere e controllare i processi mentali; adeguarli alle
DettagliAspetti psico-relazionali collegati all assunzione di cibo
Mangia giusto, muoviti con gusto 18 gennaio 2012 Aspetti psico-relazionali collegati all assunzione di cibo Dott.ssa Cristina Rossi Psicologa-Psicoterapeuta Consultorio Familiare Distretto di Pavullo nel
DettagliEmozioni e stati d animo
Emozioni e stati d animo Alcune definizioni Affetto: ampia gamma di sentimenti che le persone provano Emozioni: intensi sentimenti rivolti a qualcuno o a qualcosa Stati d animo: sentimenti meno intensi
DettagliLa scuola come luogo di crescita e di benessere. Un progetto contro la dispersione scolastica
La scuola come luogo di crescita e di benessere Un progetto contro la dispersione scolastica LE ATTIVITA PROGETTO TUTORING SPAZIO GENITORI PUNTO DI ASCOLTO PROGETTO TUTORING TUTORAGGIO CLASSE STUDENTI
DettagliRISULTATI PROVE INValSI a.s I.C. Civezzano
RISULTATI PROVE INValSI a.s. 2011-2012 I.C. Civezzano Alcune premesse a) genesi delle prove La legislazione vigente attribuisce all INVALSI la competenza amministrativa a effettuare verifiche periodiche
DettagliIstituto Comprensivo Gianni Rodari L Aquila
Istituto Comprensivo Gianni Rodari L Aquila Autoanalisi e autovalutazione d Istituto OBIETTIVI GENERALI Definire i fattori di qualità Valutare risorse e criticità dell Istituzione Attuare azioni di miglioramento
Dettaglistress da lavoro correlato
Dialogo con gli insegnanti dell Istituto Comprensivo di Grancona Settembre 2015 stress da lavoro correlato LO STRESS Discrepanza fra ideale e realtà parlare DELLO STRESS per: Riflettere sullo stress come
DettagliGestione della classe e problematiche relazionali
Gestione della classe e problematiche relazionali Prof.ssa Virginia Rizzo Dirigente Scolastica 2 e 4 maggio 2017 IIS Mosè Bianchi - Monza Conoscere e pensare non è arrivare a una verità assoluta certa,
DettagliTMA- Test Multidimensionale Autostima ACESS- Analisi degli indicatori cognitivo-emozionali per il successo scolastico
TEST DI RILEVAZIONE DELL'AUTOSTIMA IN ADOLESCENZA TMA- Test Multidimensionale Autostima ACESS- Analisi degli indicatori cognitivo-emozionali per il successo scolastico DEFINIZIONE DI AUTOSTIMA Schema cognitivo
DettagliL attribuzione causale
L attribuzione causale Alessio Nencini alessio.nencini@univr.it Cosa si intende per attribuzione causale? Come facciamo a spiegare le azioni e le esperienze degli altri ( e le nostre)? processo che le
DettagliQuestionario di soddisfazione per le famiglie
Questionario di soddisfazione per le famiglie 1 risposte Istituto Comprensivo Coldigioco Apiro Anno scolastico 15/1 Soddisfazione per il livello di apprendimento raggiunto. 5 15 1 5 Questa scuola prepara
DettagliValutazione apprendimenti INVALSI. Il questionario di accompagnamento
Valutazione apprendimenti INVALSI Il questionario di accompagnamento Varese 6 novembre 2009 INDICE Ruolo dei questionari nelle indagini nazionali/ internazionali sui sistemi scolastici I questionari PISA:
DettagliProgetto gioco- sport dei plessi Collodi e Italo Stagno
Progetto gioco- sport dei plessi Collodi e Italo Stagno Attività di gioco- sport per i bambini di scuola Primaria. Anno Scolastico 2015-2016 Premessa Il presente progetto vuole essere riproposto nella
DettagliCentro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia
1 Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia "L'intervento breve con famiglie in difficoltà: utilizzare le potenzialità terapeutiche
Dettagli