L'uomo e la citta'
La storia delle citta' Le prime città nacquero nel Neolitico in quattro regioni lontane fra loro ma accumunate dalla caratteristica di essere attraversate da grandi fiumi. Con l'espressione rivoluzione urbana si designa la nascita delle prime città in età neolitica.
La citta' nel Medioevo Dopo il crollo dell'impero romano d'occidente (476 d.c.) in Europa le città conobbero un periodo di decadenza e di rovina. La decadenza della città durò fino al XI secolo, quando l'europa conobbe una generale rinascita dovuta alla ripresa del commercio.
Il processo di urbanizzazione nell'ottocento In questo secolo si verificò una crescita della città tale da essere definita seconda rivoluzione urbana. Le cause furono due: 1) La crescita demografica; 2) La nascita delle industrie. La conseguenza è il cosiddetto fenomeno dell'urbanesimo.
Il Novecento e il trionfo dell'urbanizzazione In questo secolo li sviluppo urbano si è diffuso a livello mondiale. Oggi la popolazione mondiale vive per il 65% nelle città.
LESSICO: Tasso di urbanizzazione: percentuale delle persone che vivono nei centri urbani, in rapporto totale della popolazione di uno stato.
Metropoli (dal greco metròpolis,città madre). Città con un territorio molto esteso e un grande sviluppo urbanistico e demografico, spesso è la capitale di uno stato. Area Metropolitana Area che comprende una metropoli e molti centri urbani minori, ma strettamente legati a essa dal punto di vista economico. Gli abitanti dei centri più piccoli utilizzano i servizi della metropoli.
Megalopoli (dal greco megas, grande + polis,città). Insieme di grandi sistemi urbani vicini, collegati da relazioni nel campo delle attività industriali e terziarie e da fitte vie di comunicazione (strade, autostrade, ferrovie, canali). Conurbazione Un complesso di città vicine che mantengono ciascuna la sua autonomia amministrativa, ma tendono ad aggregarsi e a formare un unico spazio urbano; di solito il nucleo urbano più grande svolge un ruolo predominante.
Le città nei paesi industrializzati 1.Europa occidentale Hanno ereditato dal passato le loro caratteristiche e sono state variamente adattate ai tempi moderni. Di solito il centro corrisponde al nucleo della città antica, con i suoi monumenti storici. Successivamente si estendono i quartieri semicentrali. Infine c è la nuova periferia, caratterizzata dai grandi caseggiati popolari o dalla monotonia delle casette monofamiliari.
Le città nei paesi industrializzati 2. Europa orientale Questo modello di città è stato influenzato dall ideologia socialista, cui si ispirarono i governi dell est europeo nel XX secolo fino al 1989. Nelle città furono innalzati imponenti edifici pubblici e monumenti agli eroi della patria. Viali e piazze erano della giusta dimensione per permettere parate militari con centinaia di partecipanti.
Le città nei paesi industrializzati 3. America settentrionale Grazie all emigrazione, il modello urbano europeo è stato esportato in tutto il mondo. Tutte le città hanno una pianta regolare, a scacchiera. Il centro è riservato agli affari: molti uffici finanziari e commerciali sono concentrati nei grattacieli, per sfruttare al meglio l esiguo e costoso spazio edificabile. All esterno delle città si estende una vasta zona, dove, in quartieri formati quasi esclusivamente da villette unifamiliari, abitano le classi sociali medie.
La città nei paesi in via di sviluppo 1.Le città africane A nord del Sahara le città hanno origini molto antiche. Quelle di origine araba sono caratterizzate da una separazione fra la parte vecchia (medina) e la parte nuova. La medina è la città araba contrassegnata da un intrico di vicoli che confluiscono nel suk, il mercato, e dalla presenza di moschee e di minareti. La città nuova è formata dai quartieri moderni, edificati sul modello di quelli europei. Nell Africa Sud-Sahariana, prima della colonizzazione,le grandi città erano pochissime. A partire dal XIX secolo ne furono costruite parecchie dagli europei nelle località più favorevoli allo sviluppo del commercio.
La città nei paesi in via di sviluppo 2.L America Latina Molte di queste città sono localizzate nelle zone di montagna, sulla catena delle Ande, o lungo le coste. La loro origine risale al periodo della colonizzazione europea. Esse sono caratterizzate da un eccezionale crescita della popolazione, causata dalle migrazioni interne.
Verso uno sviluppo sostenibile delle città In molti casi le città sono il luogo privilegiato in cui si manifestano in modo più accentuato problemi sociali e ambientali. In molte il numero delle abitazioni non è sufficiente e quindi per soddisfare la richiesta si creano interi quartieri degradati caratterizzati da abitazioni temporanee e fatiscenti, le bidonvilles. In altre invece, lo spreco di suolo è elevato e le abitazioni sono addirittura in esubero rispetto alla richiesta. INQUINAMENTO: atmosferico, acustico, luminoso.
Le regole per un futuro sviluppo urbano: Occorre soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la qualità della vita delle generazioni future. Interventi più importanti sono: 1)Il miglioramento dei trasporti pubblici; 2)Il riciclaggio dei rifiuti, delle acque di scarico e del calore in eccesso prodotto dalle centrali elettriche e dagli impianti industriali; 3)Il recupero del patrimonio edilizio degradato o inutilizzato per salvaguardare i terreni agricoli e le aree verdi.
Che forma dovrebbero avere le città? Dovrebbero, per quanto possibile, avere dimensioni limitate, città compatte, raggiungibili con mezzi puliti nel meno tempo possibile e collegate ad altri centri tramite i servizi di trasporto pubblico. Si tratta di un modello urbano esattamente opposto a quello adottato i America, basato sulla dispersione. E diventato urgente pianificare la crescita delle città, per rispettare l ambiente e per tutelare la qualità della vita.