IX Introduzione... p. 1 CAPITOLO I I PROVVEDIMENTI CHE CHIUDONO LA PRIMA FASE DEL GIUDIZIO DIVISORIO SEZIONE PRIMA L ORDINANZA SUL DIRITTO A DIVIDERE 11. Fasi necessarie e fasi eventuali del giudizio divisorio... 12. Dubbi sulla necessaria scansione del giudizio divisorio in almeno due fasi... 13. Cenni sulla distinzione del giudizio in due fasi nel codice del 1865: le modifiche apportate dal legislatore del 40. Prime interpretazioni dottrinali dell art. 785; la sentenza sull an emessa in assenza di contestazioni... 3.1. Riflessioni sulla prospettiva di una sentenza sul diritto a dividere da rendere in presenza della non contestazione... 14. L esame del fenomeno inverso: l ordinanza resa in presenza di contestazioni. Considerazioni su questa prospettiva... 15. Linee di svolgimento dell indagine... 16. La natura giuridica dell ordinanza ex art. 785: premessa... 6.1. L ordinanza come provvedimento omologativo di un accordo privato e la sua configurabilità come provvedimento di volontaria giurisdizione... 6.2. La natura ordinatoria... 6.3. L ordinanza come provvedimento sostitutivo dell accordo delle parti...» 11» 16» 19» 27» 31» 37» 38» 40» 44» 50
X 6.4. L ordinanza come provvedimento di un procedimento di esecuzione forzata... 6.5. La natura decisoria... 17. La possibile validità della tesi decisoria... 7.1. L incidenza della devoluzione dei giudizi divisori al tribunale in composizione monocratica sulla configurabilità della natura decisoria dell ordinanza ex art. 785. L ordinanza sull an resa fuori dallo schema legale: rinvio... 7.2. Gli approfondimenti dottrinali sulla decisorietà nei procedimenti speciali... 7.3.1. L ordinanza ex art. 785. Gli indici decisori in essa contenuti: la domanda di divisione... 7.3.2. Segue. L attività del giudice... 18. La non contestazione come fenomeno incerto. La non contestazione nel processo civile: cenni sullo stato della dottrina e della giurisprudenza... 8.1. La configurazione del comportamento non contestativo. La valutazione del silenzio, della contestazione generica, della contumacia e della mancata comparizione in relazione alla struttura del giudizio divisorio... 8.2. Le tesi che distinguono la non contestazione dall accordo fra le parti... 8.3. Il funzionamento della non contestazione nel giudizio divisorio... 8.4 L utilizzazione della non contestazione per restringere i tempi processuali... 8.5. I limiti della cognizione del giudice in presenza della non contestazione... 19. La configurazione dell ordinanza resa in assenza di contestazioni come provvedimento decisorio... 10. Critica alla posizione giurisprudenziale che nega la natura decisoria dell ordinanza sul diritto alla divisione... 11. La stabilità dell ordinanza ex art. 785... 12. I limiti di revoca dell ordinanza sul diritto a dividere: contestazioni tardive e rimessione in termini... 12.1. L errore del giudice nell emanazione dell ordinanza: la carenza della non contestazione... 12.2. Segue. Erronea valutazione in iure e impedimenti di rito rilevabili d ufficio; l allegazione di fatti rilevanti ipso iure; sopravvenienza di fatti o di norme giuridiche nel corso della seconda fase... 13. L estinzione del giudizio divisorio dopo la pronuncia dell ordinanza sul diritto a dividere... p. 52» 53» 58» 62» 71» 75» 81» 84» 89» 105» 116» 119» 128» 139» 144» 145» 151» 159» 160» 162
14. Conclusioni: la prima fase quale unica fase necessaria del giudizio divisorio... XI p. 167 SEZIONE SECONDA LA SENTENZA SUL DIRITTO A DIVIDERE 11. Le sentenze del giudizio di divisione. Premessa... 12. La sentenza di rigetto della domanda di divisione; pluralità di parti e dichiarazione di estraneità di una parte alla comunione... 13. Segue. I riflessi dell impugnazione della sentenza che esclude uno dei condividenti... 14. Ulteriori incertezze sul carattere della sentenza che risolve le contestazioni relative al diritto alla divisione. La proposizione di un autonoma domanda come forma di contestazione... 15. Ancora sulla configurabilità delle sentenze nel processo di divisione... 16. Le preclusioni attinenti alle domande aggiunte... 17. La pregiudizialità in ipotesi di masse plurime... 18. Le controversie di impugnazione di testamenti e di riduzione per lesione di legittima: la riserva di collegialità... CAPITOLO II I PROVVEDIMENTI DELLA SECONDA FASE DEL GIUDIZIO DIVISORIO SEZIONE PRIMA LA CHIUSURA DEL PROCESSO CON ORDINANZA 11. Premessa... 12. L esaurimento delle operazioni di divisione... 13. La possibile redazione del progetto di divisione e la mancanza di contestazioni. L ordinanza ex art. 789 c.p.c.: i dubbi sulla sua natura... 14. L orientamento giurisprudenziale relativo al caso in cui l ordinanza è resa fuori dallo schema previsto dalla legge... 15. L ordinanza emessa in assenza di contestazioni: le tesi dottrinali... 16. L accoglimento della tesi della decisorietà dell ordinanza resa in assenza di contestazioni in ragione del valore attribuibile» 171» 176» 188» 199» 204» 208» 210» 214» 218» 221» 224» 227» 232
XII alla non contestazione. Il particolare atteggiarsi della non contestazione nella seconda fase del giudizio... 17. La valutazione del contegno dei condividenti all udienza di discussione del progetto di divisione: mancata comparizione, silenzio, contumacia e contestazioni generiche... 7.1. Le contestazioni non idonee ad impedire l approvazione del progetto... 18. Conclusioni sulla natura dell ordinanza che approva il progetto divisionale: la conferma della sua natura decisoria dopo la riforma del giudice unico... 19. Il regime di impugnazione dell ordinanza che approva il progetto di divisione nonostante l esistenza delle contestazioni dei condividenti in ordine al progetto di divisione. Il ricorso alla teoria della prevalenza della sostanza sulla forma. Orientamenti dottrinali... 9.1. Segue. L appellabilità dell ordinanza... 10. L ordinanza pronunciata senza il rispetto del contraddittorio: la mancata comunicazione dell udienza fissata per la discussione del progetto di divisione alle parti contumaci... 11. La divisione parziale: l impugnabilità dell ordinanza che la dispone... 12. Conclusioni... 13. Segue. I riflessi dell accoglimento della tesi decisoria fuori dal diritto processuale... p. 240» 246» 251» 256» 260» 268» 273» 282» 294» 295 SEZIONE SECONDA GLI SVILUPPI DEL GIUDIZIO OVE NON SIA POSSIBILE LA FORMAZIONE DI UN COMODO PROGETTO DI DIVISIONE 11. L impossibilità di addivenire alla formazione di un progetto di divisione. Le modalità della divisione. La richiesta di attribuzione da parte del condividente... 12. La necessità della vendita dei beni in comunione: la natura dell ordinanza che la dispone. L insorgere di una controversia sulla sua necessità...» 299» 312 SEZIONE TERZA LA CHIUSURA DELLA SECONDA FASE CON SENTENZA 11. La presenza di contestazioni: le contestazioni precluse...» 323
XIII 12. L estrazione a sorte e la necessità d individuare il momento finale del giudizio di divisione: la pronuncia della sentenza... 13. Le peculiarità della sentenza resa ai sensi dell art. 789 c.p.c.... 14. La conclusione del processo attraverso il decreto di cui all art. 195 disp. att. c.p.c.... p. 326» 332» 334 Considerazioni conclusive... Indice analitico...» 343» 347