Monografico Ipovisione: Funzione visiva = acuità visiva + campo visivo Riduzione della funzione visiva: residua acuità visiva e restrizione campo visivo Danno funzionale = percezione imprecisa e incostante della realtà visiva, rapporto incerto con l ambiente. Disagio sociale
Ipovisione Difficoltà nelle attività di orientamento e mobilità Difficoltà in attività di lettura, scrittura, guida, pc, tv Discernimento colori, sensibilità all abbagliamento Distinzione forme, vicinanza di un oggetto, luce e ombra Esercizi e ausili ottici (lenti di ingrandimento, ingranditori, zoom etc.): migliora l integrazione sociale *Foto: Zoomax - video ingranditore portatile elettronico
Tipi di ipovisione Scotoma centrale (visione diminuita macula)
Scotoma centrale Non è possibile usare la macula (parte centrale della retina con alta risoluzione del dettaglio): no lettura, no dettagli a distanza. Degenerazione maculare senile, Toxoplasmosi (infezione da parassiti), Neuriti ottiche. Sfruttare la retina periferica e dirigere lo sguardo al di sopra o al di sotto di un oggetto in modo che l'immagine cada sopra o sotto lo scotoma centrale.
Tipi di ipovisione - Nistagmo anomalo No controllo movimento occhi Cataratta congenita, albinismo. Imparare a muovere la testa e non gli occhi
Tipi di ipovisione Perdita della visione periferica Visione periferica limitata, visione centrale presente.
Perdita della visione periferica - Retinite pigmentosa, glaucoma cronico Con visus inferiore ai 2/10: difficoltà di deambulazione senza ausili per la mobilità Lettura: poche lettere alla volta
Tipi di ipovisione Ambliopia (occhio pigro) Riduzione della vista, no lesione organica dell occhio.
Ambliopia Campo visivo centrale ridotto come sensibilità, ma non come ampiezza. Strabismo non curato, vizi refrattivi trascurati (bambini con miopia o ipermetropia grave non corretti), retinopatia diabetica. Ausili ottici a causa della bassa acuità visiva
Tipi di ipovisione Deficit paracentrali Visione paracentrale ridotta ma persistenza di visione centrale e periferica
Deficit paracentrali L edema lascia una acuità visiva centrale buona (2-4/10). Campo visivo: sensibilità retinica quasi normale, circondata da una sensibilità maculare molto bassa. Le difficoltà insorgono nella lettura, poiché l edema non consente la percezione di un numero sufficiente di lettere contigue.
Ipovisione e lettura Svolgere costantemente esercizi di lettura non migliora l acuità visiva, ma consente di usare meglio la visione residua, di imparare a muovere gli occhi, la testa, e il testo in modo corretto. I muscoli degli occhi vanno allenati: con la pratica è possibile ottenere una migliore capacità di lettura. Processo riabilitativo lungo: imparare a fissare con una zona della retina non adatta a tale scopo. Diverse figure coinvolte (oculista, psicologo, riabilitatore, medico specializzato in fornitura di ausili, etc.)
Ipovisione e lettura La lettura avviene durante pause di fissazione (4 al sec.) che permettono di impressionare punti diversi ma contigui della retina. Per capire ciò che si legge occorre registrare gruppi di lettere in una volta sola. Spesso è difficile capire subito il significato di ciò che si sta leggendo, perciò le ultime lettere di una frase vengono rilette grazie a un movimento detto di regressione, durante il quale gli occhi si muovono da destra a sinistra, e non da sinistra a destra come avviene normalmente.
Controllo movimento occhi Attraverso il controllo del movimento degli occhi è possibile osservare qualcosa o leggere un testo. Talvolta il movimento (nistagmo) non si riesce a controllare e il tremolio è eccessivo. In questi casi è difficile muovere gli occhi da un punto di fissazione a un altro. E opportuno tenerli in una posizione in cui il tremolio è minimo, e muovere la testa per compensare i movimenti di fissazione degli occhi.
Accomodazione L occhio può mettere a fuoco le immagini a diverse distanze (grazie al cristallino), ma dopo i 40 anni la capacità di accomodazione tende a diminuire (presbiopia). La dimensione dell immagine, necessaria per ottenerne la percezione sulla retina, dipende dall acuità visiva residua dell occhio: per ingrandire l immagine di un oggetto sulla retina è necessario avvicinarsi all oggetto o avvicinare l oggetto agli occhi.
Sensibilità alla Luce Il cristallino assorbe più luce e diventa necessaria una maggiore illuminazione (come invecchiando) ma con una maggiore sensibilità all abbagliamento, è fondamentale la qualità di illuminazione: è molto più importante la qualità della luce che non l intensità. Altri elementi intervengono ad influenzare l ambiente di lettura quali la direzione e l uniformità della luce, il riverbero e l irradiazione di calore. Posizione in classe
Campo visivo e colori Colori sì. Ma testi con contrasto cromatico forte (meglio bianco/chiaro su sfondo nero/scuro) Campo visivo spesso difettoso: imparare a guardare al di sopra o al di sotto dell oggetto che interessa.
Ausili ottici Necessità specifiche di ciascun individuo -per vedere da vicino: compensare il cattivo funzionamento della retina ingrandendo le immagini. Sistemi ipercorrettivi che non ripristinano l acuità visiva, ma la migliorano nello svolgimento delle attività quotidiane. Lenti di ingrandimento; occhiali con lenti convergenti di potere elevato e breve distanza focale o con combinazione di lenti simili a teleobiettivi. Software, ingranditori elettronici (pc, libri,etc.)
Ausili ottici -per vedere da lontano: acuità visiva inferiore ad 1/10 rende difficile la visione di dettagli da lontano. L ingrandimento tramite occhiali telescopici o telescopi monoculari a campo ristretto rende l immagine sulla retina più grande ed aumenta l acuità visiva. Utilizzando sistemi ottici per vedere lontano occorre raggiungere acutezza visiva di 5/10 per distinguere i messaggi visivi; se il visus raggiunto con sistemi telescopici per lontano è inferiore a 5/10, gli svantaggi dovuti a tali sistemi sono maggiori rispetto ai vantaggi.
Ausili ottici
Ausili ottici
Ausili ottici Binoculare a Campo Pieno per vicino ZoomText: software per computer
Ipovisione Percorso didattico di uno studente universitario ipovedente Problemi e soluzioni trovate in autonomia.e volta per volta. La mancanza in ateneo di un piano ben strutturato e consolidato. Manca un azione sistematica.