SEGRETARIATO SOCIALE IN RETE VADEMECUM DELL OPERATORE



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Sangro-Aventino REGIONE ABRUZZO SEGRETARIATO SOCIALE IN RETE VADEMECUM DELL OPERATORE

Iniziativa Comunitaria EQUAL "Patto per l'innovazione nell'economia sociale" Cod. IT-G2-ABR-002 Soggetto Referente Partnership di sviluppo geografica Sangro-Aventino Soc. Cons. a r.l. Segretariato sociale in rete VADEMECUM DELL OPERATORE Copyright 2006 Società Consortile Sangro-Aventino a r.l. Coordinatore editoriale Antonio Maffei, Soc. Cons. Sangro-Aventino a r.l. Gruppo di Progetto Monica Palma, Cooperativa Sociale Futura Realizzazione in collaborazione col Gruppo di mainstreaming Roberta Cinalli, Associazione AIAS Vincenzo De Rogatis, Dierreform Michela Di Rado, Associazione AIAS Luciana Farina, Consorzio ENEA Nino Silverio, Associazione Generale Coop. Italiane Natascia Tieri, Associazione Enti Locali Sangro-Aventino Soc. Società Consortile Sangro-Aventino a r.l. Via Nazionale 66030 Santa Maria Imbaro (CH) tel. (+39) 0872.570417-220 fax (+39) 0872.570226 www.sangroaventino.it patto@sangroaventino.it Edizione Ottobre 2006

VADEMECUM DELL'OPERATORE INDICE Cartina Comuni.............................................. 2 Valore aggiunto della rete...................................... 3 Rete dell'informazione: Ufficio della Cittadinanza..................... 4 Il ruolo dell'operatore del Segretariato Sociale in rete.................. 5 Essere operatori dell'informazione................................ 6 L'operatore della rete e l'informazione............................. 8 Scheda Segretariato Sociale: informazione......................... 12 Scheda Segretariato Sociale: accompagnamento..................... 14 Scheda verifica efficacia dell'intervento............................ 15 Scheda Pratica/Informazione................................... 16 Segretariato Sociale: Carta dei Servizi............................ 17 ANNO 2006 1

CARTINA COMUNI AMBITO 20 AVENTINO Altino Casoli Civitella Messer Raimondo Colledimacine Gessopalena Lama dei Peligni Lettopalena Palena Pennadomo Roccascalegna Taranta Peligna Torricella Peligna AMBITO 21 SANGRO Archi Perano Atessa Pietraferrazzana Bomba Pizzoferrato Borrello Quadri Civitaluparella Roio del Sangro Colledimezzo Rosello Fallo Tornareccio Gamberale Villa Santa Maria Montazzoli* Montebello sul Sangro Monteferrante Montelapiano Montenerodomo AMBITO 22 LANCIANO Lanciano AMBITO 23 BASSO SANGRO Casalbordino* Treglio Castel Frentano Villalfonsina* Fossacesia Frisa Mozzagrogna Paglieta Pollutri* Rocca San Giovanni San Vito Chetino Santa Maria Imbaro Sant Eusanio del Sangro Torino di Sangro Castel Frentano Roccascalegna Montebello s. S. *( Comuni non compresi nell'area del Patto Territoriale Sangro Aventino ) 2 ANNO 2006

VALORE AGGIUNTO DELLA RETE Immaginare e programmare azioni con relative strategie di buon management implica affrontare diverse questioni, alcune delle quali, seppur banali, possono intralciare la buona riuscita di un progetto. Quasi mai, ad esempio, i tempi dei piani di lavoro coincidono con i tempi della Pubblica Amministrazione, delle procedure, della burocrazia. Non è sempre facile ed economico (sia in termini monetari sia in termini di risorse allargate) rendere coerenti e adeguati i "tempi delle notizie" con i bisogni informativi dei cittadini. I correttivi, sebbene non esaustivi e definitivi, vanno cercati nel lavoro di rete e, quindi, in strategie allargate che consentono di ottimizzare vincoli, risorse e competenze in rapporto alla mission e alla progettualità stabilita, condivisa e verificata. Sempre maggiore attenzione si pone al problema dell'informazione riguardante i temi sociali e, quindi, dedicata a fasce particolari di popolazione: associazionismo e volontariato, disabili, famiglie ecc. Parallelamente si assiste ad un ampliamento della gamma dei canali divulgativi e informativi, agli strumenti consueti quali sono le pubblicazioni cartacee, sempre più si affiancano mezzi multimediali così, ad esempio, i principali organi di stampa, oltre ad utilizzare le tradizionali forme editoriali (quotidiani, periodici, radio, televisione), forniscono le notizie attraverso Internet con propri siti appositamente allestiti. Tutto questo individua la reale necessità, anche per un servizio come quello di Segretariato Sociale, di attivare una politica che prediliga il lavoro in rete. ANNO 2006 3

RETE DELL INFORMAZIONE: UFFICIO DELLA CITTADINANZA Molto è stato detto e fatto a sostegno del lavoro di rete: il network è ormai indispensabile per lo sviluppo di qualsiasi organizzazione e dei progetti ad essa collegati. Un servizio così strutturato non può che perseguire queste finalità: a) costituire per la comunità locale una sede di riferimento dove operatori del settore ed utenza possano reperire informazioni personalizzate in relazione a specifiche esigenze e, se necessario, un aiuto per accedere alle risorse stesse; b) contribuire a rendere effettiva la partecipazione di tutti i cittadini-utenti alle attività della rete informativa costituendo una sede di diffusione-ricezione delle informazioni che riguardano l intera collettività; c) collaborare in stretto collegamento con i servizi e con le forze sociali distribuiti nel territorio per la rilevazione dei bisogni emergenti, verificando la funzionalità e la rispondenza delle risorse alle necessità dell utenza. Un servizio così delineato può diventare un vero e proprio Ufficio della Cittadinanza dove il cittadino può esercitare un nuovo ruolo: quello di trasformarsi da soggetto passivo ad attore della rete dei servizi. 4 ANNO 2006

IL RUOLO DELL OPERATORE DEL SEGRETARIATO SOCIALE IN RETE Il network tra servizi con finalità diverse e, quindi, competenze differenti è un compito difficile, quasi impossibile. C'è difficoltà a condividere: le gerarchie delle priorità, le finalità, gli stili di lavoro, i codici di comunicazione e i tempi; ciò nonostante è importante avviare tali reti, accettando il principio della mediazione e quando necessario della sacrificabilità di parte delle proprie priorità. Il network si estende a diversi livelli e grandezze: interno, locale, regionale, nazionale, transnazionale, tra soggetti istituzionali e tra questi e il terzo settore. La visione è sempre più articolata, complessa e tridimensionale, e ciò che è premiata è la capacità di adattamento del soggetto e la capacità di comprendere la propria strategia all'interno di strategie comuni. E quindi in quest ottica si giustifica la necessità di creare una rete telematica degli sportelli informativi presenti sul territorio di facile accesso per utenti di varia specificità e per gli stessi operatori, che risponda a queste caratteristiche. Una rete che funga da Osservatorio perenne per la lettura dei bisogni dell utenza e li registri in una Cartella Informatizzata personale e che incentivi la necessità di sviluppare metodologie condivise fra gli operatori. Tutte le informazioni diffuse per via telematica attraverso una password personalizzata, oppure attraverso Cd-Rom ed in forma cartacea (opuscoli, brevi guide, fascicoli informativi ecc...) hanno l obiettivo di raggiungere la più ampia fascia di utenti e di operatori. ANNO 2006 5

ESSERE OPERATORI DELL INFORMAZIONE L assistente sociale si colloca nell ambito delle professioni di aiuto alla persona e si configura come mediatore tra rilevazione dei bisogni e delle risorse, presenti nella persona ma soprattutto presenti sul territorio; può aiutare il singolo, inteso nella sua interezza, a ritrovare in se stesso, nella sua realtà familiare, sociale e istituzionale, le risorse necessarie a contenere e/o superare il suo stato di disagio in quel momento. In quest accezione, quindi, assume anche un ruolo di operatore dell informazione. Ma la professione dell'operatore dell'informazione e della comunicazione in ambito istituzionale è, a tutt'oggi, una professione ancora da disegnare ed eventualmente da uniformare. Ciò che va chiarita è la grande differenza esistente tra le diverse attività dell'informazione e della comunicazione: front office, back office, ufficio stampa, URP, Informagiovani, Segretariato Sociale. Attività, richieste e bisogni da soddisfare diversi e, parallelamente, background formativi e professionali assai differenziati. Il fattore decisivo si intravede nella possibilità di lavorare dando maggiore consistenza agli elementi di esempio in termini valoriali e di "buona prassi". L'attività di formazione trova i suoi presupposti di efficacia nella volontà della singola persona a partecipare e a interagire con il processo formativo, a partire dalla condivisione di alcuni elementi fondanti: Imparare ad utilizzare bene la propria professionalità, con generosità verso sé stesso e verso gli altri. Le finalità da raggiungere sono tante e tali che necessitano un sapere stratificato. Questo è acquisibile solo nel tempo, con la varietà delle esperienze, incrementabile ed aggiornabile con la formazione e l'autoformazione. Ciò detto è da escludersi che un'unica figura possa racchiudere in sé tutto lo scibile: si deve agire verso l'integrazione dei saperi e delle esperienze. L'operatore non è un "distributore di depliant". Le qualità di un operatore dell'informazione e della comunicazione si concretizzano grazie alla competenza con cui sa accogliere e soddisfare la domanda, grazie alla sua disponibilità e abilità a mettersi nei panni di chi chiede. 6 ANNO 2006

Gran parte dell'attività formativa avviene ed è utile solo a partire dalla volontà del singolo ad accedere a percorsi formativi formali e informali: non è indispensabile che l'intenzionalità dell'ente coincida sempre con l'intenzionalità del servizio e del singolo operatore. È chiaro che si sta parlando di aspetti valoriali, che molto hanno a che fare con gli aspetti deontologici di una professione che è ancora da precisare e "storicizzare. Tale componente si configura come elemento "debole", nodo problematico, dove gli esempi da seguire sono così singolari e atipici da risultare difficili da riprodursi. Ancora una volta bisogna ricordare la natura forte ma impalpabile di tale attività. Ciò che è stato fin qui enucleato potrebbe essere valido per tutti coloro che operano nel campo dell'informazione e della comunicazione. ANNO 2006 7

L OPERATORE DELLA RETE E L INFORMAZIONE La scelta divulgativa di un Segretariato Sociale in rete è quella di impostare un sito in modo tale da poter estrapolare e divulgare le informazioni anche in formato cartaceo. Quindi il sito non è la traduzione telematica di un testo cartaceo ma viceversa: tutti i materiali cartacei sono tratti dalle pagine web e variamente ricomposte e sotto forma di singole schede vengono codificate in modo da essere facilmente riconducibili ad una metodologia condivisa tra i vari operatori della rete stessa. Tali processi si possono articolare in una serie di fasi distinguibili e interdipendenti che brevemente si possono descrivere nella scansione qui proposta. Selezione: la notizia va scelta in base alla sua attualità, al bisogno informativo, perché ritenuta importante. Va analizzata la fonte di provenienza dell'informazione. Essa deve essere sicura e attendibile per evitare inesattezze quindi disinformazione. Per consentire all'utente la possibilità di verificare la correttezza della notizia, è sempre consigliabile citare la fonte da cui è stata tratta. È raccomandabile ricorrere a quelle ufficiali. Studio: dopo avere selezionato l'informazione, va operata una scelta che permetta di arricchire il contenuto. In alcuni casi, per fornire una notizia in modo adeguato, la stessa va approfondita attraverso una ricerca vera e propria, attingendo ad altre fonti informative per vagliare con attenzione il contenuto. Elaborazione e articolazione: si deve scegliere il linguaggio più opportuno. Ogni tipologia d'informazione necessita di un codice linguistico appropriato. Ad esempio: l'atteggiamento linguistico adottato per una e-mail non è uguale a quello utilizzato per una notizia riguardante l'ambito legislativo. La notizia va strutturata e organizzata in modo da semplificarne la lettura. La scansione e la sequenza vanno pensate attentamente, in modo ordinato, lineare e comprensibile. Tutto ciò va riprodotto coerentemente per garantire uniformità e coerenza comunicativa. Ogni informazione telematica deve occupare uno spazio preciso, in funzione al livello d'approfondimento che s'intende offrire e allo spazio utilizzabile. Coerenza ed adeguatezza tecnologica: per poter "lavorare" le notizie è opportuno utilizzare sapientemente programmi, sistemi di archiviazione, linguaggi e accorgimenti informatici. Aggiornamento: ogni informazione ha un proprio "tempo di vita", quindi ognuna di essa va periodicamente controllata, per verificarne l'attualità. Ciò può voler dire apportare modifiche, ampliamenti e, in alcuni casi, rimuoverla completamente. 8 ANNO 2006

I tempi dell'aggiornamento sono strettamente dipendenti dal "tempo di vita", quindi per alcune notizie è rapido, per altre può essere piuttosto lungo. Un testo di legge, ad esempio, può rimanere in vigore anche molti anni mentre, la regolamentazione esecutiva dello stesso, è soggetta a variazioni e modifiche in tempi relativamente brevi. Divulgazione: i canali utili per diffondere un informazione possono essere molteplici. Sportelli front-office, fascicoli informativi, avvisi, telefono, e-mail, sito Internet sono i principali. Per ognuno di questi, tutto ciò che è stato affermato fin ora va riesaminato ed eventualmente modificato, sulla base delle specificità tecnologiche e comunicative. Se l informazione è di tipo telematico, deve avere delle precise caratteristiche, deve, cioè essere: Interessante: l informazione è utile ad un pubblico trasversale seppur specifico. Serve a chi la ricerca solo se è fruibile. D.O.C.: deve esserne verificata l'origine, cioè la fonte di provenienza e l'attendibilità della stessa. Tempestiva: l informazione deve essere sempre presente quando serve. Veloce: l informazione deve essere fornita prima che essa sia richiesta. Chiara: il linguaggio è quello di chi legge. Confortevole: cioè essere facile da raggiungere, riducendo le eventuali difficoltà che ostacolano il suo reperimento e limitando la sequenza delle operazioni necessarie per ottenerla. Sinergica: l'ipertesto è concepito per l'utilizzo reale dell utente. Pulita: priva di errori di contenuto, ortografici e sintattici oltre che informatici. Selezionata: non informa su tutto, informa in merito a ciò che è considerato pertinente. Micro-macro: la struttura dell informazione deve essere organizzata per ingrandire e/o focalizzare i percorsi di accesso. Completa: la struttura dell informazione è concepita per soddisfare esaurientemente il bisogno. Aggiornata: l informazione deve continuamente essere aggiornata e quindi in progressione. Per i cosiddetti "siti di servizio", ossia quelli che forniscono un servizio di informazione, il problema della tempestività e dell'aggiornamento è una preoccupazione di non poco conto. Ciò se si considera il fattore tempo e quindi la quantità di risorse necessarie per ANNO 2006 9

fornire in "tempo reale" una informazione e per aggiornarla adeguatamente. Molte volte, viaggiando su Internet, si visitano siti di scarso interesse, per la scarsità delle informazioni o, peggio ancora, perché quelle contenute non sono più attuali: ciò, oltre a far perdere tempo, evoca una percezione di scarsa serietà. È come andare in edicola per comprare il quotidiano e scoprire di aver acquistato un giornale vecchio e quindi inutilizzabile. Per evitare tutto questo è necessario mettere in atto alcune soluzioni che riguardano le procedure per accedere tempestivamente alle informazioni, per controllarne l'aggiornamento e l'organizzazione delle risorse. Il reperimento tempestivo delle informazioni e il loro aggiornamento: entrare in possesso delle informazioni al momento giusto è importante. Ciò è possibile se si hanno canali informativi efficienti ed efficaci, capaci quindi di fornire la notizia utile al momento opportuno. La "rete delle fonti" è qualcosa che si costruisce nel tempo ed è spesso attivata grazie alle buone relazioni personali. Una volta stabilito un canale informativo, conviene esercitare azioni opportune per il mantenimento dell'efficienza, farne un uso corretto e averne la cura adeguata. Mettere a punto una buona agenda, è qualcosa che difficilmente può diventare materia di insegnamento perché è frutto di esperienza. Ciò che si può consigliare è di cercare di stabilire il più alto numero di contatti e soprattutto selezionare quelli significativi, cercando di individuare chiaramente l'utilità del collegamento. Le relazioni con i fruitori vanno impostate secondo le stesse modalità comunicative, volendo mettere in evidenza alcune di queste si possono così elencare schematicamente: Correttezza e trasparenza: è essenziale che l utente sia messo a conoscenza delle prassi che regolano l'utilizzo del servizio. Tempi, livello di approfondimento dell'informazione, fonti di provenienza, modalità di erogazione ecc. tutto ciò deve essere dichiarato per creare una condizione di reale correttezza comunicativa. Sollecitudine: il tempo necessario per fornire l'informazione deve essere analogo per tutti gli utenti. Cortesia: la persona che ha bisogno di una informazione può essere vissuta con apprensione, poiché il problema di cui è portatrice non sempre è facilmente risolvibile. D'altro canto, chi detiene le informazioni possiede un bene prezioso, quindi ha un potere implicito. Questa disparità va colmata non solo ridistribuendo le notizie ma operando una scelta di comportamento e quindi di stile comunicativo. La risorsa andrebbe offerta senza esercitare maldestramente il potere derivante dal possesso delle possibili soluzioni. 10 ANNO 2006

Affidabilità: per ottenere la fiducia degli utenti di uno sportello informativo è indispensabile adottare comportamenti informativi affidabili. La serietà dell'informazione è premessa essenziale per innescare un processo di fiducia dell utente. Solvibilità: una risposta va sempre data in tempo utile. Uno sportello informativo, per definizione, è tenuto a fornire delle risposte, se queste sono state adeguatamente cercate, quando non ci sono va detto all'utente con serenità e serietà. Una domanda, una necessità di informazione, devono sempre avere un esito sia positivo sia negativo per offrire la possibilità alle persone di attivarsi diversamente e conseguentemente. Non inventarsi risposte che non ci sono, non tergiversare, avere il coraggio di dichiarare il proprio limite, essere in grado di fornire indicazioni su percorsi informativi alternativi e/o paralleli (altri portali e siti Internet, altri sportelli ecc.) sono indicatori di serietà e democrazia. Personalizzazione: l'informazione va sempre individualizzata perché diverse sono le persone che la richiedono. Non bisognerebbe mai dimenticare che non sono le categorie di persone a porre le domande, ma i singoli individui. Standardizzazione e replicabilità: fatta salva la dichiarazione precedente, si possono racchiudere i quesiti in tipologie, riferibili all'ambito, al livello di approfondimento e di analisi delle domande poste. Questa scelta operativa può risultare utile per accelerare i tempi delle risposte e quindi utile alla soddisfazione dell utente dello sportello informativo. È, inoltre, una prassi necessaria per cercare di rendere il servizio uniforme e coerente, senza eccessive disparità di trattamento delle notizie. Valutazione e autovalutazione: la valutazione della qualità fornita dovrebbe essere applicata anche ai processi comunicativi e agli effetti da questi prodotti. Tale aspetto non può essere delegato, deve essere parte delle modalità con cui si affronta la relazione con l utente. È, quindi, importante domandarsi se il servizio erogato (il proprio e quello dell'intero sistema) è di buona qualità, tentando di misurare oggettivamente tale qualità sulla base di dati quantificabili e analizzabili. È, quindi, necessario analizzare i dati sui flussi, vale a dire: tipologie e numeri delle persone che si rivolgono allo sportello, tipi di richieste rivolte, grado di fiducia, numero e qualità delle domande non risolte, quantità/qualità delle parziali soddisfazioni e delle proteste, e così via. Queste elaborazioni e verifiche non sono da considerarsi inutili ricercatezze, ma strumenti indispensabili per fornire un servizio di informazione adeguato nel corso del tempo. Gli utenti cambiano, i bisogni informativi si evolvono, si modificano gli approcci e le priorità: attivare dei processi di valutazione e autovalutazione consentono di tenere sotto controllo il "polso della situazione" e di rendere sempre "giovane" e attuale il proprio servizio. ANNO 2006 11

SCHEDA SEGRETARIATO SOCIALE NUM. SCHEDA: RIQUADRO DI INGRESSO Comune: N. Ambito: Provincia: DATA G G M M A A Tipo di contatto: frontale telefonico posta tradiz.le posta elettronica Durata del colloquio: dalle ore, alle ore, Sesso: M F Tipologia utente: minore adulto anziano Lingua madre italiana: Si No Chiede per se: Si No REGISTRAZIONE COLLOQUIO Il/La cittadino/a chiede: N N N N Regione Abruzzo Osservatorio Sociale Regionale Se No, per conto di chi chiede: il quale è di sesso: M F tipologia utente: minore adulto anziano lingua madre italiana: Si No ed è a conoscenza della richiesta: Si No in che veste chiede: parente amico volontario dipendente di Ente o Ass.ne pubblica/privata 12 ANNO 2006

Eventuale ridefinizione della richiesta: Informazioni fornite dell operatore: Tipologia richiesta: Non si è in grado di fornire subito l informazione: Materiale consegnato: Orientamento fornito: solo informativa codice richiesta (vedi legenda) accesso al servizio codice servizio (vedi legenda) Si rinvia ad appuntamento in data: telefonico in ufficio moduli depliant altro Note: Osservazioni: ANNO 2006 13

IN CASO DI ACCOMPAGNAMENTO Cognome: Nome: Indirizzo: Telefono: Familiare o persona di riferimento: Motivo: Cognome: Nome: Indirizzo: Telefono: Azioni: Note: Osservazioni: INFORMAZIONI EMERSE DAL COLLOQUIO (da non richiedere direttamente) Zona o diritto della residenza: Com è venuto a conoscenza del servizio del Segretariato Sociale? Si è già rivolto a questo servizio? Altro: Tipo di gradimento espresso: Firma 14 ANNO 2006

VERIFICA EFFICACIA INTERVENTO L utente ha risolto il problema SI NO MOTIVAZIONI Gli interventi sono stati messi in atto entro le scadenze concordate SI NO MOTIVAZIONI Le risorse o le fonti di informazione sono risultate idonee SI NO MOTIVAZIONI OSSERVAZIONI Come, l utente è venuto a conoscenza del servizio? Si è già rivolto allo stesso? Quando? Che tipo di gradimento ha espresso? Data Operatore Firma ANNO 2006 15

PRATICA/INFORMAZIONE Pratica/Informazione Cod Procedura di erogazione Modulistica Allegti Riferimenti legislativi Fonte dell informazione Aggiornamenti 16 ANNO 2006

SEGRETARIATO SOCIALE CARTA DEI SERVIZI Ogni sportello fornisce informazioni su: richieste accertamento/aggravamento invalidità, inabilità, handicap; richieste presidi sanitari; ausili, protesi ed ortesi; agevolazioni e benefici in situazione di handicap; recupero spese ed indennità per malati oncologici e trapiantati; indennizzo danni da trasfusione e vaccinazioni; attivazione ADI (assistenza domiciliare integrata); previdenze economiche per invalidi civili; richiesta Carta Blu per titolari di indennità di accompagnamento; servizi di trasporto per alunni e studenti portatori di handicap; rilascio tessera di riconoscimento; circolazione e sosta per veicoli agli invalidi civili; contribuiti per l abbattimento delle barriere architettoniche; iter istruttorie INPS, INAIL, ASL, ; fornitura modulistica per pratiche INPS, ASL, Regione, Provincia, INAIL, ; contributi regionali al canone di locazione; mutui prima casa in condizioni di edilizia agevolata; borse di studio e fornitura libri scolastici; pratiche ERP; pensioni (vecchiaia, anzianità, superstiti, supplemento, ricostruzione, ratei non riscossi); autocertificazione di atti notori; cure termali assicurati INPS; fondo di previdenza per le casalinghe, assicurazione per le casalinghe; consulenza per il settore recuperi; contributi a sostegno delle famiglie (maternità casalinghe, maternità dello Stato, assegno al nucleo familiare con tre figli minori); procedure richiesta e rinnovo permesso di soggiorno degli extracomunitari; carta di soggiorno; contratti di lavoro subordinati e badanti; ricongiungimenti; riconoscimento titoli di studio; visti d ingresso; bandi del servizio civile e volontariato femminile; opportunità lavorative presenti sul territorio; orientamento scolastico ed universitario; incentivi per giovani imprenditori; contatti con le equipe psico-pedagogica operante sul territorio, per i minori, tossicodipendenze e reinserimento degli ex detenuti. ANNO 2006 17

È in grado, inoltre, di fornire qualsiasi altra informazione e consulenza su richiesta dell utente. Il servizio di Segretariato Sociale è un servizio informativo e di accompagnamento dell utente cioè di affiancamento della persona nel percorso di accesso ai servizi e nella mediazione degli stessi con il personale dei competenti uffici. La presa a carico delle pratiche spetta agli Enti competenti presenti su territorio. Il servizio è gratuito. 18 ANNO 2006

GEO Poligrafia - Lanciano - 0872.717200

QUESTO PROGETTO È COFINANZIATO DALL UNIONE EUROPEA FONDO SOCIALE EUROPEO Sangro-Aventino Soc. Cons. a r.l. Soggetto Referente Partnership di sviluppo geografica Iniziativa Comunitaria EQUAL Patto per l innovazione nell economia sociale Cod. IT-G2-ABR-002 Via Nazionale, 1-66030 Santa Maria Imbaro (Ch) Tel. 0872 570417 - Fax 0872 570226 REGIONE ABRUZZO DIREZIONE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO, DELLA FORMAZIONE E DELL ISTRUZIONE Autorità di Gestione Iniziativa Comunitaria Equal Via Raffaello, 137-65124 Pescara Società Consortile Sangro-Aventino a r.l. Via Nazionale, 1 66030 Santa Maria Imbaro (Ch) Tel. 0872 570417 - Fax 0872 570226 equal@sangroaventino.it www.sangroaventino.it