(FSE) 2007-2013 [IT052PO017]



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Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione Programma Operativo Nazionale Azioni di Sistema (FSE) 2007-2013 [IT052PO017] Obiettivo Convergenza Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) 2007-2013 [IT051PO006] Le politiche di integrazione dei Rom e delle altre marginalità in Europa SCHEDA PAESE Bulgaria

Informazioni Generali Superficie 111.002 Km2 Capitale Sofia (1.241.000 abitanti) Altre città principali Plovdiv (705.000 ab.); Varna (460.000 ab.); Burgas (420.000 ab.); Stara Zagora (356.000 ab.); Blagoevgrad (329.000 ab.); Pleven (298.000 ab.). Popolazione 7.640.000 abitanti (densità: 71,08 abitanti per Km2) Lingua Bulgaro Clima Continentale. La media delle temperature più alte è di 21 C mentre quella delle temperature più basse è di -2,3 C. Religione Ortodossi (85,7%), Musulmani (13,1%) Moneta La moneta ufficiale bulgara è il Lev (BGL). Il lev è agganciato al valore dell`euro. Tassi di cambio maggio 2010: Lv1.56:US$1; Lv1.96: 1. Demografia e reddito Popolazione (mln) 7.5 7.5 c 7.4 7.4 PIL pro-capite (US$ a PPP) 12,445c 12,029 c 12,209 12,789 Tasso di disoccupazione (media %) 6.3 7.6 9.5 8.2 Origine del PIL (% reale) Agricoltura 24.6-2.5 c 0.8 1.5 Industria 3.0-14.0 c 0.4 3.0 Servizi 5.9-1.6 c -0.5 2.6 Forma di governo: Repubblica parlamentare Composizione etnica: bulgari 84,8%, turchi 8,8%, rom 4,9%, altri 1,5% 2

Presidente: Rosen Plevneliev (Partito Conservatore del Gerb, Cittadini per lo sviluppo Europeo della Bulgaria); Primo ministro: Bojko Borisov (Gerb) Confini: Romania, Mar Nero, Turchia e Grecia, Fyrom, Serbia. Situazione Politica La Bulgaria fa parte dell'ue dal 1 gennaio del 2007. Il 20 febbraio 2013 il primo ministro Bojko Borisov, ex sindaco di Sofia, ha presentato le dimissioni del suo governo in seguito agli incidenti sociali intercorsi a seguito degli aumenti dei prezzi dell energia e una mancata maggiore lotta alla corruzione. E in attesa delle elezioni previste per il 12 maggio 2013 é stato nominato un governo tecnico guidato dall Ambasciatore Marin Ryakov che traghetterà il paese fino alle stesse consultazioni legislative. Il 22 gennaio 2012 l ex ministro dello Sviluppo economico Rosen Plevneliev ha assunto l incarico di presidente della Repubblica dopo essere stato eletto al secondo turno delle elezioni del 31 ottobre 2011 con il 52,5 per cento dei voti, sconfiggendo il suo avversario, il socialista Ivaylo Kalfin, che ha raccolto invece il 47,5 per cento delle preferenze. Più specificatamente sulle politiche di inclusione e protezione sociale, nel 2009 la Bulgaria ha istituito il Consiglio nazionale sulle questioni di inclusione sociale presso il Consiglio dei ministri. Il Consiglio è presieduto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e comprende viceministri da tutti i ministeri coinvolti (Ministero dell'istruzione, della gioventù e della scienza, Ministero della Salute, Ministero delle Finanze, Ministero degli Interni, Ministero dello Sviluppo Regionale e dei Lavori pubblici, ecc) nonché i presidenti di tutte le istituzioni coinvolte, rappresentanti della Associazione Nazionale dei Comuni della Repubblica di Bulgaria, rappresentanti delle parti sociali, rappresentanti delle organizzazioni membri delle reti europee, presidenti di ONG di comprovata esperienza nel campo dell'inclusione sociale e rappresentanti dell'accademia bulgara delle scienze. Il consiglio è l'organo di coordinamento, cooperazione e consultazione nello sviluppo, attuazione monitoraggio e valutazione della politica statale nel campo dell'inclusione sociale. PRIORITA STRATEGICHE Occupazione Nel 2011 il governo bulgaro ha adottato il programma nazionale di riforma (2011-2015) in conformità con la strategia Europa 2020. Il PNR 2011-2015 ha tradotto gli obiettivi principali della strategia Europa 2020 in obiettivi nazionali, riflettendo per la Bulgaria le sfide dello sviluppo e i target di crescita. Tra questi l'obiettivo di ridurre il numero di persone che vivono in povertà di 260.000 unità entro il 2020. Per il periodo 2012-2015, un totale di 250,5 milioni di euro del bilancio nazionale sarà speso per interventi di politiche attive del mercato del lavoro nell'ambito dei programmi e delle misure per promuovere l'occupazione e ridurre la disoccupazione (anche in quota di cofinanziamento dei progetti del Programma Operativo Risorse Umane - OPHRD). Sempre per quanto riguarda la strategia per l'occupazione e mobilità del lavoro, un aggiornamento della strategia per la Bulgaria per il periodo 2013-2020 è attualmente in fase di elaborazione. La strategia aggiornata illustrerà le direzioni principali, le attività ed iniziative atte ad perseguire gli obiettivi nazionali EU 2020 attraverso il sostegno dell'occupazione e la crescita economica. 3

Giovani, lavoratori over 50, gruppi e minoranze in condizione di svantaggio e donne sono i target delle politiche di sostegno. Si va ad esempio dal Piano Nazionale Giovani (2010-2020) all'iniziativa Nazionale Lavoro per i Giovani in Bulgaria (2012-2013) passando attraverso le risorse per la formazione, l'auto-impiego e lo start up di impresa (implementando altresì le risorse del FSE attraverso il Programma Risorse Umane 2007-2013), fino alle misure di Ritorno al Lavoro dei genitori, che prevedono la conciliazione vita-lavoro-famiglia con il sostegno di risorse dei child-care facilities sotto il medesimo programma Risorse Umane. Da citare ancora nel Piano Nazionale Bulgaro, la misura di sostegno dell'occupazione e l'inclusione sociale delle persone appartenenti a gruppi vulnerabili della popolazione, come ad esempio i Rom; questo per esempio attraverso la realizzazione di campagne di informazione assistite al fine di promuovere la loro registrazione presso gli uffici del lavoro e l'inclusione in programmi e misure per l'occupazione delle persone inattive. Mediatori Rom, inoltre, sono formati e occupati nel Programma Attivazione delle persone inattive (62 nel 2011, 30 nuovi assunti nel 2012). Inclusione Sociale La politica di inclusione sociale in Bulgaria nel periodo 2012-2020 punterà all'adozione di specifiche misure mirate a conseguire nel lungo termine le priorità e gli obiettivi per la promozione dell'inclusione sociale e la riduzione della povertà. Oltre alla presentazione delle misure del PNR (2011-2015), sono previsti altri interventi per la riduzione della povertà e dell'inclusione sociale dei gruppi vulnerabili: Sviluppo di una strategia nazionale per il Long-Term Care, che sarà lanciata nella seconda metà del 2012. L'obiettivo principale di questo piano è quello di creare i presupposti per una vita indipendente e dignitosa degli anziani e delle persone con disabilità, migliorando l'accesso ai servizi sociali e incrementandone la qualità in un'ottica di integrazione tra servizi sociali stessi e salute. L'implementazione della strategia contribuirà anche alla fornitura di supporto integrato per le famiglie attraverso l assistenza alle persone con disabilità e anziani; Attuazione del piano d azione bulgaro relativo alla Strategia di Integrazione della Popolazione ROM (2012-2020), in cui si prevede nel breve termine (2012-2014) 1 che i comuni forniscano assistenza finanziaria per la copertura di spese di asilo nido e scuola materna per i bambini rom al fine di migliorarne la loro integrazione nel ciclo pre-scolastico. Misura che si accompagna con una azione di alfabetizzazione per adulti, che sarà implementata attraverso la misura "Una nuova possibilità di successo" (EUR 7,7 milioni) prevista nell'ambito del programma OPHRD Risorse Umane, ed una azione di insediamento abitativo per un alloggio alternativo le cui risorse saranno fornite sempre attraverso i bilanci comunali. 1 Adottato con delibera del Consiglio dei Ministri n 1 del 5 gennaio 2012, ed attualmente in trattazione dalle seguenti commissioni parlamentari dell'assemblea Nazionale: Commissione Lavoro e delle Politiche Sociali, Commissione per i diritti umani, alle confessioni religiose, le denunce dei cittadini e le petizioni, commissione per la politica regionale e degli enti locali, commissione Sanità. 4

Coordinamento nazionale con il coinvolgimento degli enti locali Il progetto "Prendere la tua vita nelle tue mani", previsto sempre nell'ambito del Programma Operativo Risorse Umane OPHRD, già in fase di realizzazione con azioni di inclusione che si concentrano sull'identificazione, il coinvolgimento e il sostegno a persone appartenenti a gruppi vulnerabili al fine di motivarle a partecipare a corsi formazione e ad attività di tirocinio. Il bilancio totale per il periodo 2010-2013 è pari a 5,6 milioni. In sintesi nel periodo 2012-2015, circa 1,6 miliardi di euro (risorse nazionali e UE) saranno investiti per la riduzione della povertà e l'inclusione sociale dei gruppi sociali vulnerabili, di cui 241,3 milioni di euro per la protezione sociale e pari opportunità, 335,2 milioni per sostenere le persone con disabilità, e 1 miliardo di euro per l'inclusione sociale. Accessibilità Azioni ed interventi volti al miglioramento dell accessibilità dei cittadini a servizi essenziali (sociali, sociosanitari, formativi e lavorativi) Azioni ed interventi di accompagnamento per la partecipazione attiva Azioni ed interventi relative alle politiche di conciliazione POLITICHE E FILIERE DI INTERVENTO: TARGET: contrasto a criminalità e devianza; welfare to work o workfare; azioni per l integrazione intersettoriale (socio-educativo; socio-lavorativo; sociosanitario; educativo-lavoro; socio-sanitario-lavoro); azioni per il rafforzamento del terzo settore; disabili (handicap fisici e mentali); immigrati e rom; detenuti ed ex-detenuti, tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti; nuove povertà (famiglie monogenitoriali, separati/divorziati, donne maltrattate, affetti da dipendenze, over 40/50 espulsi dal mercato del lavoro); povertà tradizionali (homeless, immigrati clandestini, anziani soli e non autosufficienti); soggetti a rischio di esclusione sociale: giovani cosiddetti NEET (not in employment, education or training); donne in difficoltà con basso reddito e debole titolo di studio; drop-out. Povertà Nel caso della Bulgaria, il profilo delle persone che vivono sotto la soglia di povertà, rappresenta un quadro in cui vengono inclusi coloro che dipendono dai trasferimenti sociali, bambini, disoccupati, disabili, pensionati ed in misura minore anche persone attive sul mercato del lavoro e percettrici di 5

redditi da lavoro 2. Da questo punto di vista, difatti, le priorità nazionali sono mirate ai seguenti gruppi: bambini fino a 18 anni; anziani (compresi i pensionati) di età superiore ai 65; disoccupati. Questi obiettivi sono anche i target della strategia di Europa 2020: per quanto riguarda l'inclusione e la Protezione Sociale sono i target principali, cui si aggiungono altri come sostegno mirato e dove si concentrano le varie misure contenute nelle strategie e nei piani delle istituzioni bulgare. Le seguenti misure, contenute nel Piano Nazionale di Riforma della Bulgaria 3, fanno parte delle azioni per raggiungere l'obiettivo della lotta alla povertà e l inclusione sociale: La redazione di una nuova Child Act. La legge si focalizzerà sui diritti dei bambini introducendo un sistema integrato per la loro garanzia e tutela. La legge inoltre integrerà tutte le questioni connesse sia ai bambini che alle famiglie provvedendo nel contempo a migliorare i meccanismi di coordinamento delle misure di sostegno. La legge si concentrerà sulle misure preventive e di sostegno alla genitorialità responsabile. Particolare attenzione sarà rivolta ai bambini con bisogni speciali; Mettere insieme le norme giuridiche nel campo dell'economia sociale in un atto regolamentare unico; Stesura ed implementazione di un documento di riflessione nazionale per la cittadinanza attiva delle persone anziane; Introduzione di un meccanismo di integrazione minima salariale, tenendo conto delle sue valenze economiche e sociali; Supporto per la realizzazione e fornitura di edifici sociali moderni per accogliere persone vulnerabili anche di gruppi socialmente svantaggiati,quali per esempio la minoranza ROM; Valutazione dell'impatto delle politiche e della legislazione relativi al supporto materiale per persone vulnerabili; Investimenti in servizi integrati per lo sviluppo della prima infanzia (bambini 0 7 anni) Nella seconda metà del 2010 la Bulgaria ha avviato l'attuazione di un vasto progetto di inclusione sociale per un importo di circa 40 milioni di euro. Il progetto sarà completato alla fine del 2013. In questo caso i servizi saranno forniti dai comuni. Il primo gruppo di beneficiari comprende 63 comuni. I principali servizi di sostegno a questi investimenti sulla prima infanzia vengono cosi strutturati: 1. Formazione e sviluppo delle competenze genitoriali; 2. Consulenza familiare e di sostegno; 3. L'intervento precoce sulle disabilità; 2 Non deve sorprendere quindi che le istituzioni bulgare abbiano individuato anche una parte delle fasce dei lavoratori come target. L'impostazione dei lavoratori poveri come gruppo target specifico nel caso bulgaro è in stretta relazione con la lotta contro la trasmissione intergenerazionale della povertà al fine di diminuire così il rischio tasso di povertà tra i bambini che sono il gruppo in priorità principale della politica per l'inclusione sociale e la di riduzione della povertà. 3 Piano Nazionale di Riforma della Bulgaria aggiornato (2012-2020), 27 aprile 2012, Bruxelles. 6

4. Consulenza sanitaria per i bambini; 5. Integrazione dei bambini in asili e gruppi / classi preparatorie - lavoro con bambini, genitori, fornendo il trasporto e altri servizi; 6. Asili nido e scuole materne con servizi di partecipazione qualitativa ; 7. Screening di formazione e preparazione scolastica; 8. Sostegno individuale e pedagogico per i bambini con disabilità; 9. Preparazione aggiuntiva per l'avvio a scuola; 10. Centri di famiglia e Child Minders. Nell'ambito del progetto ci saranno corsi di formazione per il personale degli asili nido e delle scuole materne, del personale comunale e i professionisti coinvolti nello sviluppo e crescita del bambino. Dopo il completamento della prima fase del progetto si prevede di utilizzare i fondi del FSE per l'ulteriore sviluppo dei servizi per l'infanzia. Nel 2010 la Bulgaria si è maggiormente concentrata sul processo di deistituzionalizzazione del processo di assistenza all'infanzia (rete dei servizi sociali nella comunità, programmi per i bambini che lasciano gli istituti specializzati, affidamento, ecc): è inevitabile, infatti, che i bambini che vivono in istituti sono a più alto rischio di esclusione sociale e povertà. Gli elementi principali di tale processo sono: - Abolire la cura istituzionale nei prossimi 15 anni; - Sviluppare servizi basati sulla comunità; - Sviluppare ulteriormente l'affido; - Programmi di integrazione sociale per i giovani, dopo aver lasciato il sistema di sostegno per i bambini (child care system). La deistituzionalizzazione della cura dei bambini è finanziata da diversi fondi comunitari: FSE, FESR e Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Più in generale, i documenti programmatici nazionali, si imperniano intorno ad alcune linee prioritarie: fornire materiale di supporto, adeguate forme di occupazione, qualificazione e riqualificazione professionale, e ambiente accessibile per le persone con disabilità; sviluppo dell'economia sociale - istituzione di nuove e sostegno alle imprese esistenti nel campo dell'economia sociale; accrescere l'adeguatezza delle pensioni; creazione di una rete di servizi a lungo termine di cura; costruzione di alloggi sociali, anche per i rappresentanti più vulnerabili della comunità Rom - con il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale; stabilire interventi integrati sociali, assistenza sanitaria e servizi educativi per persone senza fissa dimora; 7

realizzare una banca dati statistica sui senzatetto e la loro dimensione numerica, e sviluppare nel contempo una strategia globale per la lotta contro il fenomeno. Sintesi Conclusiva Come indicato precedentemente, nel periodo 2012-2015 circa 1,6 miliardi di euro (risorse nazionali e UE) saranno destinati alla riduzione della povertà e all'inclusione sociale dei gruppi vulnerabili, di cui 241,3 milioni di euro per la protezione sociale e le pari opportunità, 335,2 milioni a sostenere le persone con disabilità, e 1 miliardo di euro per l'inclusione sociale. Fino al 2020 vi saranno comunque misure complementari di inclusione e protezione sociale in altri settori, come quello della Sanità: 1. Il Piano Nazionale Informativo sulla Salute con un budget di 2,6 milioni di euro da realizzare entro il 2013. Il sistema consentirà l'introduzione di politiche e misure che abbracciano l'intero sistema sanitario - dalla prevenzione medica e diagnostica fino al completamento dei trattamenti. L'intervento organico sul sistema andrà a creare la necessità di elaborare norme uniformi per prodotti sanitari, sistemi e servizi, risolvendo i problemi legati alla sicurezza e alla sicurezza delle tecnologie e delle risorse umane, all applicazione giuridica dell informatizzazione della sanità (e-health) e alla protezione dei dati personali; 2. Il Piano per migliorare la prevenzione, lo screening e il monitoraggio ambulatoriale per la lotta al cancro, con l obiettivo di creare un centro nazionale di screening oncologico con divisioni territoriali e un sistema informatico di supporto (a cui sarà dedicato nello specifico del Piano il progetto "STOP ed esamina te stesso" - Campagna Nazionale per la diagnostica precoce delle malattie oncologiche -, finanziato nell'ambito OPHRD con un bilancio complessivo di 10 milioni di euro). 8