INDICE SOMMARIO Capitolo 1 IL REATO DI DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA 1.1. Il reato di diffamazione a mezzo stampa fra la tutela della reputazione e la libertà di manifestazione del pensiero... 1 1.2. Il bene giuridico protetto... 5 1.2.1. La reputazione del soggetto disistimato... 7 1.3. Il soggetto passivo... 10 1.3.1. La capacità di essere soggetto passivo di infermi di mente, minori, defunti... 14 1.3.2. Le persone giuridiche e le associazioni non riconosciute... 15 1.4. L elemento oggettivo. La comunicazione con più persone.... 18 1.4.1. L idoneità offensiva della condotta. Il caso delle fotografie di nudo... 20 1.5. L elemento psicologico... 25 1.6. Le circostanze aggravanti speciali della diffamazione.... 27 1.6.1. L attribuzione di un fatto determinato (art. 595, 2 o co. c.p.). 28 1.6.2. L offesa recata con mezzo della stampa o con altri mezzi di pubblicità (art. 595, 3 o co. c.p.)... 31 1.6.3. L offesa recata a un corpo politico, amministrativo o giudiziario, o a una sua rappresentanza, ovvero alle autorità costituite in collegio (art. 595, 4 o co. c.p.).... 32 1.7. Le scriminanti. L adempimento del dovere.... 33 1.7.1. L insindacabilità di parlamentari, consiglieri regionali, giudici della Corte costituzionale, componenti del Consiglio Superiore della Magistratura per le opinioni espresse e i voti dati. L orientamento restrittivo della giurisprudenza... 36 1.7.2. L insindacabilità. L opinione estensiva. La l. 20.6.2003, n.140... 38 1.7.3. Il meccanismo processuale per il riconoscimento dell immunità. Il conflitto di attribuzioni... 43 1.7.4. L esercizio del diritto... 44 1.8. L exceptio veritatis (art. 596 c.p.)... 47 1.9. L immunità giudiziale (art. 598 c.p.)... 49 1.10. Ritorsione e provocazione (art. 599 c.p.)... 50 Conclusioni... 53 V
Capitolo 2 IL DIRITTO DI CRONACA. NATURA E LIMITI 2.1. Il diritto di cronaca. Generalità... 56 2.1.1. Rilievo costituzionale e inquadrabilità fra le scriminanti di cui all art. 51 c.p... 59 2.2. I limiti dello ius narrandi.... 62 2.3. Una gerarchia possibile fra i limiti del diritto di cronaca: il caso dell intervista diffamatoria. La giurisprudenza di merito corregge la Cassazione... 64 2.3.1. In particolare: il divieto per il giornalista di censurare il leader politico... 66 2.3.2. Il requisito dell interesse sociale svuota gli altri limiti... 67 2.3.3. L apertura della Suprema Corte: l interesse sociale prevale su verità e continenza.... 69 2.3.4. La conferma della Cassazione: la verità come fedeltà rispetto alle dichiarazioni raccolte... 73 2.3.5. Il consenso della dottrina: nessun obbligo di sindacato del contenuto dell intervista da parte del giornalista... 76 2.3.6. Il revirement della giurisprudenza e il contrasto in seno alla Cassazione... 79 2.3.7. La reazione della dottrina... 81 2.3.8. La soluzione delle Sezioni Unite... 84 2.3.9. Un nuovo decalogo per i giudici di merito... 87 2.3.10. Le questioni ancora sul tappeto... 91 2.3.11. Il quid pluris di indagine richiesto dalle Sezioni Unite. La verifica del ruolo dell intervistato e della sua affidabilità. Il vaglio dell occasione che ha propiziato l intervista. La plausibilità delle dichiarazioni.... 93 2.3.12. L intervistatore per le Sezioni Unite: libertà e responsabilità... 96 2.4. La titolarità del diritto di cronaca. Una scriminante propria oun diritto di tutti?... 99 2.5. Il limite dell interesse sociale alla conoscenza dei fatti narrati... 101 2.5.1. Utilità sociale e semplice curiosità... 103 2.5.2. L interesse pubblico delle vicende delle persone impegnate nella vita politica o sociale. Il caso dei cantanti, degli attori e dei campioni di sport... 104 2.5.3. La regola per il giornalista del prevalente sentire collettivo... 105 2.5.4. La divulgazione di vicende private: il confine del diritto alla riservatezza... 108 2.5.5. La rilevanza o essenzialità della notizia... 110 2.5.6. Raggio dell interesse del pubblico alla conoscenza del fatto. Il presupposto dell attualità e il c.d. diritto all oblio.. 112 2.6. Il limite della continenza... 117 2.6.1. Il contesto espressivo. Titoli, sottotitoli, fotografie, vignette... 118 VI
2.6.2. I correttivi alla rigidità del requisito della continenza. L infrazione alla suscettibilità non integra offesa punibile... 121 2.6.3. L indagine del giudice al di là della mera espressione letterale. Metafore e figure retoriche. Le semplificazioni... 122 2.6.4. La continenza come neutralità del giornalista rispetto ai fatti e ai loro protagonisti... 125 2.6.5. Allusioni, sottintesi, suggestioni: la cosiddetta zona grigia del diritto di cronaca... 128 2.6.6. I parametri proposti dal decalogo del giornalista del 1984. 130 2.6.7. L orientamento più recente. La rinuncia ai criteri dell obiettività e della neutralità del giornalista... 132 2.7. Il limite della verità dei fatti narrati... 134 2.7.1. Le eccezioni al requisito della verità. L esame dell elemento oggettivo. Gli errori e le inesattezze marginali. Il momento della verifica... 135 2.7.2. L esimente putativa dell esercizio del diritto di cronaca. La capacità scriminante dell errore.... 138 2.7.3. Errore sul fatto ed errore di diritto... 139 2.7.4. Il giornalista e la fonte informativa. Le regole della giurisprudenza... 145 2.7.5. La casistica... 147 2.7.6. Due ipotesi ricorrenti: l intervista e la pubblicazione di atti tipici della funzione ispettiva parlamentare (interrogazioni, interpellanze).... 149 2.7.7. La cronaca e il privilegio per la materia parlamentare... 150 2.7.8. L opinione liberale della giurisprudenza di merito e la pronuncia delle Sezioni Unite... 153 2.8. La cronaca giudiziaria... 154 2.8.1. I limiti del diritto di cronaca giudiziaria e la prudenza particolare del giornalista.... 156 2.8.2. Il requisito della fedeltà al provvedimento giudiziario del resoconto giornalistico. La penale rilevanza di arbitrarie integrazioni, aggiunte, pettegolezzi, illazioni, allusioni gratuite e ricami... 158 2.8.3. La cronaca giudiziaria parziale : la pubblicazione di denunce, arringhe, memorie difensive, testimonianze... 162 2.8.4. L esercizio a mezzo stampa del diritto di difesa... 164 2.8.5. La cronaca giudiziaria civile... 166 2.9. La cronaca, i romanzi, i film. Il diritto di creazione artistica... 168 Conclusioni... 172 Capitolo 3 IL DIRITTO DI CRITICA E IL DIRITTO DI SATIRA. NATURA E LIMITI 3.1. Il diritto di critica. Differenze col diritto di cronaca... 173 3.2. Significato costituzionale del diritto di critica. La libertà di manifestazione del pensiero ex art. 21 Cost.... 176 VII
3.2.1. Gli altri presidi costituzionali del diritto di critica.... 177 3.2.2. La Convenzione europea dei diritti dell uomo. L art. 10... 180 3.2.3. Le scriminanti previste dal codice penale: l esercizio del diritto e il consenso dell avente diritto... 181 3.3. I limiti del diritto di critica... 185 3.4. Il requisito della verità. Il contrasto fra la giurisprudenza di merito e la Cassazione.... 186 3.4.1. Il nuovo orientamento della Cassazione... 187 3.4.2. La combinazione nello stesso testo di cronaca e critica... 189 3.4.3. Differenze tra critica di fatti e critica di opinioni. Il presupposto della verità del fatto oggetto di valutazione.. 191 3.5. La rilevanza sociale dell argomento... 197 3.6. La continenza... 199 3.6.1. Titoli, fotografie, didascalie: la moderazione quale requisito del complesso della comunicazione. Il linguaggio della critica... 203 3.7. La critica politica... 205 3.7.1. Il diritto di critica nelle competizioni politiche, nelle assemblee, nei luoghi deputati al confronto... 208 3.7.2. I limiti del diritto di critica politica. Gli argumenta ad hominem ela desensibilizzazione... 211 3.8. La critica sindacale... 214 3.9. La critica giudiziaria... 219 3.10. La critica artistica e scientifica... 224 3.11. La critica musicale. Precisazioni giurisprudenziali in tema di critica cinematografica. La differenza fra il pubblico interesse e il pettegolezzo. Il rischio della censura... 228 3.12. Critica artistica, letteraria, cinematografica e vita privata... 234 3.13. La critica storica... 235 3.14. La critica religiosa... 240 3.15. La satira. Rapporti con i diritti di cronaca e di critica... 242 3.15.1. Il fondamento costituzionale del diritto di satira... 244 3.15.2. I limiti della satira. La verità del fatto.... 247 3.15.3. L utilità sociale.... 252 3.15.4. La continenza... 255 Conclusioni... 260 Capitolo 4 L OMESSO CONTROLLO DEL DIRETTORE RESPONSABILE 4.1. Premessa... 261 4.2. La stesura originaria dell art. 57 c.p., l intervento della Corte costituzionale e la modifica legislativa nell attuale formulazione.... 263 4.3. L ambito applicativo dell art. 57 c.p. La necessaria distinzione fra reati di stampa e commessi con il mezzo della stampa... 265 4.3.1. L inapplicabilità del reato di omesso controllo all attività radio-televisiva... 266 VIII
4.4. Il soggetto attivo del reato.... 268 4.4.1. La delega delle funzioni di controllo.... 271 4.4.2. La decisione della Corte costituzionale... 273 4.4.3. L assenza del direttore per ferie e le dimissioni... 274 4.5. La natura del reato di omesso controllo... 277 4.5.1. L art. 57 c.p. come fattispecie autonoma di reato e la posizione del reato commesso con il mezzo della stampa nella struttura del reato di omesso controllo... 279 4.6. La struttura della condotta delittuosa... 282 4.6.1. Il controllo sugli annunci privati e sulle lettere al direttore. 287 4.6.2. Il controllo sui titoli, le locandine, le fotografie... 289 4.7. L elemento soggettivo del reato... 291 4.8. Differenza fra la responsabilità ex art. 57 c.p. e quella concorsuale nel reato di diffamazione commesso dall autore dell articolo... 293 4.9. L ipotesi di cui all art. 57-bis c.p.... 298 4.10. Prospettive di riforma.... 301 Conclusioni... 304 Capitolo 5 PROFILI PROCESSUALI 5.1. Introduzione... 306 5.2. La querela. Generalità... 306 5.2.1. La legittimazione a proporre la querela. I soggetti privati. Gli enti collettivi... 308 5.2.2. L individuazione del soggetto interno titolare del diritto di querela nelle società di capitali e nelle società di persone.. 309 5.2.3. Il caso dell offesa rivolta alla reputazione sia dell ente che delle persone... 312 5.2.4. Il diritto di querela negli enti di fatto... 313 5.2.5. L estensione della querela a tutti coloro che hanno commesso il reato. Rapporto fra l autore dello scritto e il direttore responsabile della testata.... 316 5.2.6. La fattispecie dell art. 58-bis c.p.: la querela contro il direttore vale anche contro l autore della pubblicazione.... 318 5.2.7. Il caso della generica istanza di incolpazione del direttore. 319 5.3. La competenza territoriale per il reato di diffamazione a mezzo stampa... 321 5.3.1. Il criterio del luogo di prima diffusione dello stampato... 321 5.3.2. Il locus commissi delicti el utilizzo delle moderne tecniche di preparazione dei giornali.... 324 5.3.3. La competenza territoriale per pubblicazioni diffamatorie stampate all estero.... 327 5.4. La competenza per il reato di diffamazione commesso per via radiotelevisiva. Le norme speciali della l. n. 223/90... 329 5.4.1. Critiche al criterio di determinazione della competenza del luogo di residenza della persona offesa... 333 IX
5.5. La competenza territoriale per la diffamazione commessa via Internet... 335 5.5.1. La nuova legge del 2001 n. 62. Irrilevanza della nuova normativa sul reato di diffamazione on-line... 336 5.5.2. Esclusione dell applicabilità della disciplina in tema di diffamazione commessa col mezzo della stampa (l. 47/48) e col mezzo radio televisivo (l. 223/90).... 339 5.5.3. La riconducibilità delle fattispecie di diffamazione a mezzo Internet all art. 595 c.p. e l aggravante della commissione del fatto con altro mezzo di pubblicità di cui al 3 o comma.. 340 5.5.4. Il locus commissi delicti in caso di diffusione transnazionale tramite Internet del messaggio diffamatorio... 344 5.5.5. Individuazione del giudice civile territorialmente competente per il risarcimento dei danni da diffamazione a mezzo Internet... 348 5.6. La costituzione di parte civile. Le società, gli enti di fatto, le amministrazioni pubbliche... 350 5.7. La correlazione tra accusa e sentenza. Le modalità di contestazione del fatto commissivo di diffamazione... 352 5.7.1. Le modalità di contestazione del reato di omesso controllo del direttore responsabile... 354 5.8. Il sistema speciale di impugnazione della parte civile... 355 5.8.1. L impugnazione della parte civile e il reato di omesso controllo del direttore responsabile... 357 5.8.2. Appello e ricorso per cassazione del condannato e della parte civile... 359 Conclusioni... 361 Capitolo 6 IL RISARCIMENTO DEL DANNO 6.1. Il risarcimento del danno da diffamazione... 363 6.2. Il danno patrimoniale.... 365 6.3. Il danno non patrimoniale... 367 6.4. La nuova figura del danno esistenziale... 371 6.4.1. Le tappe dell evoluzione della figura del danno esistenziale. 372 6.4.2. Le differenze fra il danno esistenziale e le altre categorie di danno... 375 6.4.3. Le critiche della dottrina... 377 6.4.4. La posizione della giurisprudenza... 380 6.4.5. Alcune recenti sentenze favorevoli al riconoscimento del danno esistenziale... 384 6.4.6. L orientamento giurisprudenziale contrario al riconoscimento del danno esistenziale... 387 6.4.7. Il danno esistenziale da diffamazione... 390 6.5. Prova del danno e metodi di quantificazione del danno da diffamazione. Criteri oggettivi di liquidazione.... 394 X
6.5.1. Criteri soggettivi di liquidazione... 399 6.5.2. La prova dell esistenza e la liquidazione del danno esistenziale con il meccanismo equitativo... 401 6.5.3. Il sistema della tabellazione... 403 6.5.4. Le altre proposte della dottrina.... 407 6.6. La responsabilità civile solidale dell editore di cui all art. 11 della l. n. 47/48... 409 6.7. La riparazione pecuniaria di cui all art. 12 della l. n. 47/48... 411 6.8. La pubblicazione di dichiarazioni o rettifiche... 414 6.9. La pubblicazione della sentenza di condanna... 417 Conclusioni... 420 Indice bibliografico... 421 Indice cronologico delle pronunce... 433 Indice delle disposizioni legislative... 445 Indice analitico... 449 XI