Classificazione degli studi epidemiologici!

Documenti analoghi
Classificazione degli studi epidemiologici

Misure epidemiologiche di rischio!

Classificazione degli studi epidemiologici

16/04/2015. L epidemiologia osservazionale può essere classifica anche in base al tipo di dati che raccoglie. Studi osservazionali: studi analitici

Epidemiologia analitica

Le Misure di Associazione Esercizio 3. Paolo Villari

Infermieristica basata sulle prove di efficacia

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica

IL DISEGNO DELLO STUDIO

Infermieristica basata sulle prove di efficacia

Fumare fa male alla salute, ma quanto fa bene smettere? Alessandra Tavani

Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari

Epidemiologia e disegni di studio

Disegno dello studio

20/04/2015. Retrospettivi Caso-controllo. Prospettici Per Coorte

Rischio per categorie

Errori (o bias) negli studi epidemiologici

La misura della frequenza di malattia nelle popolazioni. Popolazione e casi

Epidemiologia. Vittorio Krogh S.C. Epidemiologia e Prevenzione Fondazione IRCSS, Istituto Nazionale Tumori - Milano

Il termine Coorte deriva dalle coorti romane. Coorte esposta. Coorte esposta. Effetto. Coorte non esposta. t 1. Effetto. Effetto. Coorte non esposta

ESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore

Gli studi caso. controlli. Obiettivi. Stime del rischio. Ne deriva la Tabella 2x2

Rischio relativo e Odds Ratio

Scelta del disegno dello studio

Gli studi epidemiologici

Misure di frequenza di malattia

Epidemiologia (3) Bruno Federico

EPIDEMIOLOGIA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA

Simulazione di esercizi su test di significatività e 95%CI

Esercizi sull associazione di variabili categoriche

Gli studi epidemiologici

EPIDEMIOLOGIA DESCRITTIVA: INDICATORI E MODELLI D INDAGINE

Marika Vezzoli. Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale Università degli Studi di Brescia

EPIDEMIOLOGIA ANALITICA

L epidemiologia nei secoli

EPIDEMIOLOGIA. Epidemiologia EPIDEMIOLOGIA

Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Epidemiologia Prof. Maria Antonietta Penco

STATISTICA INFERENZIALE PER VARIABILI QUALITATIVE

FREQUENZA DI MALATTIA IN UNA POPOLAZIONE

Metodologia epidemiologica e Igiene II

Elementi di Epidemiologia per la Valutazione Comparativa di Esito

VERSO LA PROGETTAZIONE DI UNO STUDIO DI FARMACOLOGIA CLINICA Udine, febbraio 2016

Il termine Coorte deriva dalle coorti romane. Coorte esposta. Coorte esposta. Effetto. Coorte non esposta. t 1. Effetto. Effetto. Coorte non esposta

ERRORI IN EPIDEMIOLOGIA

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia

MISURE di FREQUENZA (CONTINUAZIONE) LA PREVALENZA. Quale è il CASO? Come viene definito?

Differenze di genere in salute

Studi caso-controllo

Titolo: Ambiente e Tumori. nome e cognome: Dr. Paolo Collarile. Centro di Riferimento Oncologico di Aviano - IRCCS

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Prognosi clinica 28/2/2005

Mortalità e Incidenza patologie cardiovascolari e respiratorie nei comuni di Rodengo Saiano, Gussago, Castegnato e Ospitaletto - Settembre

Il χ 2 (Pearson, 1900)

Stato di salute della popolazione 2012 ASL Napoli 3 Sud

Alcol e rischio di cancro nella popolazione anziana italiana. Claudio Pelucchi IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri

COSMARI. l impianto di TRATTAMENTO dei RIFIUTI SOLIDI URBANI del. riguardante i RESIDENTI nelle AREE CIRCOSTANTI VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA

Misurare per decidere le priorità e valutare

1. Introduzione ai disegni sperimentali. 5. Analisi della regressione lineare. 6. Confronto tra proporzioni di due o più campioni indipendenti

TUTORATO 2 Test di significatività e intervalli di confidenza

Gli studi longitudinali (o di coorte) sono utilizzati: per la stima dell incidenza delle patologie per la stima della mortalità

Il riconoscimento dei fattori di rischio

STUDI EPIDEMIOLOGICI. Giuseppe Gorini ISPO, Firenze

11/03/2014. Esempio. Il P-esimo percentile di una variabile ordinata è quel valore sotto il quale si trova il P % delle osservazioni

Misure di frequenza in epidemiologia. Rapporti Proporzioni Tassi

LA RETE TERRITORIALE: INNOVAZIONE NELL ASSISTENZA AI PAZIENTI CON PATOLOGIE RESPIRATORIE E NELLA PRESA IN CARICO DEGLI STESSI

13/04/2015. x k (X + Y) Il numeratore non è necessariamente incluso nel denominatore. Tassi standardizzati

Ambienti di lavoro liberi dal fumo.di tabacco

Indice. 1 Lo studio di coorte

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico

Effetti sulla salute di una coorte esposta ad Arsenico e Mercurio

Master in EBP e Metodologia della ricerca. Associazione e confondimento

Seconda Parte Specifica per la tipologia di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 22/07/2016

Studi primari. Tipi di studio epidemiologici STUDI OSSERVAZIONALI STUDI OSSERVAZIONALI

Misure di frequenza in epidemiologia

RAPPORTO CONCLUSIVO. A cura di. Prof. Angela C. Pesatori Prof. Matteo Bonzini Dr. Dario Consonni

Gli oggetti della ricerca osservazionale

Epidemiologia e inquinamento in provincia di Savona

Misure di Associazione

studio dell'insorgenza delle malattie nelle popolazioni di esseri umani terapeutico preventivo

INCONTRO PUBBLICO. GEOTERMIA e SALUTE Al via l indagine di popolazione. 24 Febbraio Saletta Comunale, Comune di Piancastagnaio

Piani per la salute e tabagismo Ferrara provincia senza fumo

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA

Igiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione

Modificazione d effetto (interazione) Confounding (confusione)

Mediterranean Health Interview Surveys Studies: long term exposure to air pollution and health surveillance. Paolo Carnà LIFE12 ENV/IT/ MED HISS

LE MISURE DI EFFETTO NELLA RICERCA CLINICA

I tumori emergenti e quelli sommersi.

ANALISI DESCRITTIVA DI ALCUNE TAPPE DEL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL TUMORE DEL POLMONE NEI CASI INCIDENTI DEL 2008 DELL ASL DI VARESE

Bias e Confondimento: perché gli uomini fanno piú incidenti delle donne? Alessio Farcomeni Sapienza - Universitá di Roma. Typeset by FoilTEX 1

L epidemiologia nei secoli

Diego Vanuzzo CENTRO DI PREVENZIONE UDINE DIREZIONE CENTRALE SALUTE FRIULI

p = p q OR = p q Misura l esistenza di una malattia. E legato alla incidenza in quanto - Prevalenza = Incidenza x tempo medio di durata della malattia

Lo studio di coorte residenziale a Brindisi per la valutazione degli effetti delle esposizioni ambientali ed occupazionali

Studi Epidemiologici sul Territorio di Milazzo. Lucia Fazzo Dip. Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria, Istituto Superiore di Sanità Roma

Osservatorio Epidemiologico. L abitudine al fumo PASSI

Conduzione di uno studio epidemiologico (osservazionale)

Progetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work health promotion)

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI

quali e quanti sono ed il loro peso economico LE MALATTIE CRONICHE CORRELATE AGLI STILI di VITA Il Sistema di Sorveglianza PASSI

Transcript:

Classificazione degli studi epidemiologici! STUDI DESCRITTIVI - DI CORRELAZIONE O ECOLOGICI - CASE REPORT/SERIES - DI PREVALENZA O TRASVERSALI STUDI ANALITICI O OSSERVAZIONALI - A COORTE - CASO-CONTROLLO - SPERIM. CLINICHE STUDI SPERIMENTALI - SPERIM. SUL CAMPO - SPERIM. DI COMUNITA

Cosa sono gli studi di coorte?! Si tratta di particolari tipi di studi che prevedono l osservazione di un gruppo di soggetti per un determinato periodo di tempo al fine di indagare il rapporto causa-effetto tra un fattore ed una patologia.

Cos è una coorte?! E un gruppo di persone che presentano una o più caratteristiche comuni (es. lavorare nella stessa fabbrica). All interno della coorte si possono distinguere soggetti esposti ad un fattore di rischio e soggetti non esposti al fattore di rischio in esame.

Come funzionano?! Un gruppo di individui esposti ad un fattore di rischio (es. sostanza tossica) ed un gruppo di individui non esposti allo stesso fattore di rischio (impiegati in amministrazione) vengono seguiti nel tempo per valutare l incidenza di una malattia.

Come funzionano? (2)! I due gruppi (esposti e non-esposti) devono essere identici e differire solo per la presenza/assenza dell esposizione al fattore di rischio. Così, una volta concluso lo studio, se si accerta che l incidenza della malattia è maggiore negli esposti, si potrà concludere che è proprio il fattore di rischio in studio a causare la malattia.

Scelta del gruppo di controllo! In uno studio di coorte il gruppo di controllo è rappresentato dai non-esposti al fattore di rischio sotto studio. Questo gruppo deve essere il più simile possibile al gruppo degli esposti in tutte le caratteristiche. L unica cosa che deve differire tra i due gruppi è l esposizione al fattore di rischio.

Rappresentazione di uno studio di coorte! t 1 t 2 esposti esposti malati sani non esposti non esposti malati sani

P O P O L A Z I O N E Persone senza malattia Studi di coorte! Esposte (fumatori) Non esposte (non fumatori) Malattia (Enfisema polmonare) Senza malattia (NO Enfisema polmonare) Malattia (Enfisema polmonare) Senza malattia (NO Enfisema polmonare) Incidenza negli esposti RR Incidenza Incidenza nei non non esposti

Bias (errori) comuni! Perdite al follow-up. Cambiamento nel tempo dello stato di esposizione al fattore di rischio. Cambiamento nel tempo dei criteri diagnostici che permettono la classificazione sia dell esposizione che della malattia. L accertamento della malattia può essere influenzato dalla conoscenza dello stato di esposizione.

Vantaggi e limiti degli studi di coorte! Vantaggi Misura diretta dell incidenza Possibilità di valutare esiti multipli Possibilità di studiare fattori di rischio rari Limiti Costo elevato Lunga durata Non adatti allo studio di malattie rare

Studi di coorte prospettici e retrospettivi! malattia retrospettivi Asse del tempo studio malattia prospettici

Studi di coorte prospettici! malattia retrospettivi Asse del tempo studio malattia prospettici

Studio di coorte prospettico! Un importante studio di coorte prospettico fu progettato in Gran Bretagna nel 1951 da Doll per valutare il ruolo del fumo di tabacco nell eziologia di diverse patologie croniche tra cui il tumore del polmone e le malattie cardiovascolari.

Studio di coorte prospettico (2)! Nel 1951 fu selezionata una coorte di 59.600 medici inglesi a cui furono somministrati dei questionari per valutare l abitudine al fumo. Questo permise di suddividere nella corte, gli esposti dai non esposti al fumo di sigaretta.

Studio di coorte prospettico (3)! La coorte fu seguita negli anni successivi ed i dati di mortalità furono raccolti attraverso schede a livello centrale.

Studio di coorte prospettico (4)! Questo studio dimostrò che il fumo rappresenta un fattore di rischio sia per le malattie cardiocircolatorie che per il tumore polmonare. RR (tumore polmonare)=14 RR (Mal. Cardiocircolatorie)=1,6

Studi di coorte retrospettivi! malattia retrospettivi Asse del tempo studio malattia prospettici

Studio di coorte retrospettivo! Un famoso studio di coorte retrospettivo fu condotto nel 1965 da un ricercatore, Enterline, che voleva indagare se l esposizione all asbesto era la causa di morte per carcinoma polmonare.

Studio di coorte retrospettivo (2)! Attraverso i registri delle entrate fiscali Enterline identificò un gruppo di lavoratori di asbesto nel periodo 1948-1951. Dopo di che ricercò attraverso il Social Security Administration chi tra quei lavoratori era morto per carcinoma polmonare tra il 1948 ed il 1963.

Studio di coorte retrospettivo (3)! Il passo successivo fu quello di cercare un gruppo di individui non esposti all asbesto che avesse caratteristiche simili al gruppo degli esposti. Lo trovò selezionando un gruppo di lavoratori tessili.

Studio di coorte retrospettivo (4)! Il risultato di questo studio portò Enterline a dimostrare che la mortalità per carcinoma polmonare era più alta tra i lavoratori di asbesto (esposti) rispetto ai lavoratori tessili (non-esposti). RR>1

Quale tipo usare?! Studi retrospettivi Veloci Economici Adatti per lo studio di malattie con lunghi periodi di latenza Dipendenti dalla disponibilità di dati di routine Assenza di informazioni su possibili fattori di confondimento Studi prospettici Lunghi Costosi Inadatti allo studio di malattie con lunghi periodi di latenza Precisi perché è possibile raccogliere esattamente i dati necessari per l investigazione

Studi caso-controllo! Valutazione dell esposizione a uno o più fattori di rischio in due gruppi: quelli malati (i casi) e quelli non malati (i controlli). La misura è l Odds ratio (OR) NON SI CALCOLA NE L INCIDENZA NE LA PREVALENZA

Lo studio caso-controllo! malati sani

CHI SONO I CASI?! Sono persone CON LA MALATTIA che voglio studiare. Possono essere: CASI INCIDENTI (meglio perché tutti i casi, più o meno gravi, hanno la stessa probabilità di essere inseriti nello studio) CASI PREVALENTI (generalmente vengono inseriti nello studio i casi meno gravi solo perché, sopravvivendo di più, hanno più probabilità di essere inclusi nello studio.

CHI SONO I CONTROLLI?! Sono persone del tutto simili ai casi, ma SENZA la malattia dei casi o una malattia ad essa correlata. Possono essere: CONTROLLI DI POPOLAZIONE (familiari, amici, vicini di casa, ecc.) CONTROLLI OSPEDALIERI (rep. Ortopedia) Possono essere in numero uguale ai casi o in numero doppio o triplo.

Lo studio casocontrollo! malati malati esposti non esposti sani sani esposti non esposti

Direzionalità degli studi osservazionali! Exp COORTE Mal Exp CASO-CONTROLLO Mal

DIFFERENZE TRA STUDI CASO-CONTROLLO E A COORTE! STUDIO CASO CONTROLLO: 1 malattia cancro polm molti fattori di rischio fumo esposizione occupazionale inquinamento atmosferico STUDIO A COORTE: 1 fattore di rischio fumo molte malattie cancro polmonare cancro della laringe infarto cardiaco

Vantaggi e limiti degli studi caso-controllo Vantaggi 1) costo 2) possibilità di valutare fattori di rischio multipli per un unica patologia 3) possibilità di studiare patologie rare Limiti 1) maggiore intervento di bias o distorsioni, soprattutto recall bias cioè difficoltà a ricordare eventi lontani, questo porta ad una imprecisa classificazione dell esposizione. 2) inadeguatezza allo studio di fattori di rischio rari

DIFFERENZE CONCETTUALI! STUDIO DI COORTE Vediamo se (e quanto) l incidenza di malattia negli esposti è maggiore rispetto alla popolazione non esposta. STUDIO CASO-CONTROLLO Vediamo se (e quanto) la probabilità di trovare soggetti esposti è maggiore fra i malati rispetto alla popolazione sana.

DOMANDA! ma come facciamo a misurare l associazione in uno studio caso-controllo, se non è possibile valutare l incidenza della malattia? (i casi sono selezionati in partenza!)

STUDIO CASO-CONTROLLO 1! Negli studi caso-controllo, quello che si deve verificare (in termini probabilistici e quindi di valutazione del rischio) non è il rischio di malattia (cioè l incidenza) bensì il rischio di esposizione (cioè la probabilità di esposizione).

STUDIO CASO-CONTROLLO 2! Mentre negli studi di coorte si mettevano a confronto le probabilità di malattia (le incidenze), negli studi caso-controllo si mettono a confronto le probabilità di esposizione, misurate in termini di odds anziché di rischio. Si confronterà la probabilità di esposizione fra i casi rispetto alla probabilità di esposizione fra i controlli.

Lo studio caso-controllo! casi = malati M+ M- E+ 3 1 a b esposti non esposti controlli = sani E- 2 4 c d 5 5 10 Odds Ratio= odds M+ odds M- = 3/2 1/4 = 6 esposti non esposti Odds Ratio= a/c b/d = a x d b x c

Lo studio caso-controllo! casi = malati M+ M- E+ 3 1 a b esposti non esposti controlli = sani E- Odds Ratio= 2 4 c 5 5 10 odds M+ odds M- = d 3/2 1/4 = 6 esposti non esposti Odds Ratio= a/c b/d = a x d b x c

STUDIO CASO-CONTROLLO 4! Facendo riferimento alla solita tabella 2x2, l odds di esposizione per i malati sarà dato da a/c, mentre l odds di esposizione per i sani sarà b/d. M+ M- E+ a b E- c d Il rapporto delle due odds (cioè delle due probabilità) viene chiamato odds ratio (OR).

Esiti di uno studio caso-controllo! Malati (M+) Non malati (M-) Totale Esposti (Exp +) Non esposti (Exp -) a c b d Totale a+c b+d N ODDS RATIO (OR) = a/c / b/d E una stima del RR per malattie rare L OR è detto anche rapporto crociato: OR = a x d / b x c

L OR come stima del RR! L OR ci informa di quanto sia maggiore fra i casi la probabilità di essersi esposti rispetto ai controlli: il risultato, pertanto, deve essere letto nello stesso modo in cui abbiamo interpretato il valore di RR. Per l OR vale dunque, esattamente quanto detto per il RR (distanza dall 1, gli intervalli di confidenza ecc.)

Misura di rischio 1! L Odds ratio (OR) è il rapporto tra: <1 ODDS DI ESPOSIZIONE TRA I CASI = 1 ODDS DI ESPOSIZIONE TRA I CONTR. >1 Ci informa di quanto sia maggiore (o minore) fra i casi la probabilità di essersi esposti rispetto ai controlli.

Misura di rischio 2! OR =1 assenza di associazione fra fattore di rischio e malattia. OR> 1 esiste un associazione, cioè la probabilità di essere stati esposti è maggiore per i casi rispetto ai controlli. (l esposizione è un fattore di rischio) OR< 1 esiste un associazione inversa, cioè la probabilità di essere stati esposti è minore per i casi rispetto ai controlli. (l esposizione è un fattore di protezione)

Studi caso controllo! OR Odds Odds Esposti (Fumatori) Non esposti (Non fumatori) Esposti (Fumatori) Non esposti (Non fumatori) CASI (persone con enfisema) CONTROLLI (persone senza enfisema) P O P O L A Z I O N E

Limiti di confidenza! Delimitano l intervallo entro cui è compreso, con una probabilità pari al 95%, il valore reale della misura nella popolazione. Per l OR si valuta se l intervallo include o meno il livello di 1 (rischio non presente) OR = 8,35 (95% C.I. 0,89-22,5) OR = 1,05 (95% C.I. 0,99-1,14) OR = 1,25 (95% C.I. 1,19-1,33) OR = 0,75 (95% C.I. 0,68-0,80)

Indagine di un epidemia di tossinfezione alimentare! Approccio 1: studio di coorte intervista a tutti i partecipanti calcolo dei tassi d attacco specifici per alimento valutazione del rischio relativo Approccio 2: studio caso-controllo intervista a un campione di partecipanti valutazione degli alimenti consumati da casi e controlli valutazione dell odds ratio

Indagine di un epidemia di tossinfezione alimentare! Nome sesso età Data Ora Antipasto Primo Secondo Contorno Dolce sintomi sintomi Intervistato 1 M 20 12/12/97 12:00 X X X X X Intervistato 2 M 24 13/12/97 09:00 X X Intervistato 3 F 35 13/12/97 11:30 X X X X X Intervistato 4 M 12 12/12/97 10:30 X X X X Intervistato 5 F 45 13/12/97 08:15 X X X X Intervistato 6 F 48 13/12/97 15:00 X X Intervistato 7 F 10 X X X X Intervistato 8 M 25 X X Intervistato 9 M 41 X X R primo = 5/8 = 2,5 RR secondo = 4/8 X Intervistato 10 F 10 X X X X = 1,0 X Intervistato 11 F 5 1/4 X 2/4 X Intervistato 12 M 49 X X X X

Nome sesso età Data sintomi Ora sintomi Antipasto Primo Secondo Contorno Dolce Intervistato 1 M 20 12/12/97 12:00 X X X X X Intervistato 2 M 24 13/12/97 09:00 X X Intervistato 3 F 35 13/12/97 11:30 X X X X X Intervistato 4 M 12 12/12/97 10:30 X X X X Intervistato 5 F 45 13/12/97 08:15 X X X X Intervistato 6 F 48 13/12/97 15:00 X X Intervistato 7 F 10 X X X X Intervistato 8 M 25 X X Intervistato 9 M 41 X X X Intervistato 10 F 10 X X X X X Intervistato 11 F 5 X X Intervistato 12 M 49 X X X X Secondo M+ M- SI 4 4 8 NO 2 2 4 12 coorte RR secondo = 4/8 2/4 = 1,0

Nome sesso età Data sintomi Ora sintomi Antipasto Primo Secondo Contorno Dolce Intervistato 1 M 20 12/12/97 12:00 X X X X X Intervistato 2 M 24 13/12/97 09:00 X X. Intervistato 3 F 35 13/12/97 11:30 X X X X X Intervistato 4 M 12 12/12/97 10:30 X X X X Intervistato 5 F 45 13/12/97 08:15 X X X X Intervistato 6 F 48 13/12/97 15:00 X. X Intervistato 7 F 10 X X X X Intervistato 8 M 25 X X Intervistato 9 M 41 X X X Intervistato 10 F 10 X X X X X Intervistato 11 F 5 X X Intervistato 12 M 49 X X X X Secondo Casocontrollo M+ M- SI 4 4 NO 2 2 6 6 12 0R secondo = 4/2 4/2 = 1,0

Indagine di un epidemia di tossinfezione alimentare! Nome sesso età Data Ora Antipasto Primo Secondo Contorno Dolce sintomi sintomi Intervistato 1 M 20 12/12/97 12:00 X X X X X Intervistato 2 M 24 13/12/97 09:00 X X Intervistato 3 F 35 13/12/97 11:30 X X X X X Intervistato 4 M 12 12/12/97 10:30 X X X X Intervistato 5 F 45 13/12/97 08:15 X X X X Intervistato 6 F 48 13/12/97 15:00 X X Intervistato 7 F 10 X X X X Intervistato 8 M 25 X X Intervistato 9 M 41 X X X Intervistato 10 F 10 X X X X X Intervistato 11 F 5 X X Intervistato 12 M 49 X X X X coorte RR primo = 5/8 1/4 = 2,5 RR secondo = 4/8 2/4 = 1,0 caso controllo OR primo = 5/1 3/3 = 5,0 OR secondo = 4/2 4/2 = 1,0

Nome sesso età Data sintomi Ora sintomi Antipasto Primo Secondo Contorno Dolce Intervistato 1 M 20 12/12/97 12:00 X X X X X Intervistato 2 M 24 13/12/97 09:00 X X Intervistato 3 F 35 13/12/97 11:30 X X X X X Intervistato 4 M 12 12/12/97 10:30 X. X X X Intervistato 5 F 45 13/12/97 08:15 X X X X Intervistato 6 F 48 13/12/97 15:00 X X Intervistato 7 F 10 X X X X Intervistato 8 M 25 X X Intervistato 9 M 41 X X X Intervistato 10 F 10 X X X X X Intervistato 11 F 5 X X Intervistato 12 M 49 X X X X Primo M+ M- SI 5 3 NO 1 3 6 6 12 Casocontrollo OR primo = 5/1 3/3 = 5,0 0R secondo = 4/2 4/2 = 1,0

Indagine di un epidemia di tossinfezione alimentare! Nome sesso età Data Ora Antipasto Primo Secondo Contorno Dolce sintomi sintomi Intervistato 1 M 20 12/12/97 12:00 X X X X X Intervistato 2 M 24 13/12/97 09:00 X X Intervistato 3 F 35 13/12/97 11:30 X X X X X Intervistato 4 M 12 12/12/97 10:30 X X X X Intervistato 5 F 45 13/12/97 08:15 X X X X Intervistato 6 F 48 13/12/97 15:00 X X Intervistato 7 F 10 X X X X Intervistato 8 M 25 X X Intervistato 9 M 41 X X X Intervistato 10 F 10 X X X X X Intervistato 11 F 5 X X Intervistato 12 M 49 X X X X coorte RR primo = 5/8 1/4 = 2,5 RR secondo = 4/8 2/4 = 1,0 caso controllo OR primo = 5/1 3/3 = 5,0 OR secondo = 4/2 4/2 = 1,0