Costo energetico e prestazione sportiva

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Costo energetico e prestazione sportiva Fisiologia della prestazione sportiva Università degli Studi di Verona Scienze Motorie aa 2012-1013 1

Il Costo Energetico della Locomozione Umana Quantità di Energia Metabolica spesa per Unità di distanza per avanzare ad una determinata velocità (kj km -1 ; J m -1 kg -1 ; ml O 2 m -1 kg -1 ) (20.9 J = 1 mlo 2 se RQ = 0.96) 2

Componenti di C Locomozione umana su terreno in piano C = C NA + C AE C = C NA + k v 2 k = A C x (0.5 ) -1 C = C NA + A C x (0.5 v 2 ) -1 3

Componenti di C Locomozione umana su terreno in piano C NA - Lavoro interno - Attriti - Lavoro meccanico cardiaco e dei muscoli respiratori - Contrazioni per mantenere la postura 4

Determinazione di C Condizioni aerobiche - E < V O 2max E ATP = cv O 2ss C s = V O 2ss v -1 5

Componenti di C 6

Componenti di C - nella realtà Corsa Ciclismo k (J s 2 m -3 /m 2 ) 0.40 0.48 C a (J m -1 ) 0.74 v 2 0.89 v 2 C d 1.10 0.592 C na (J m -1 kg -1 ) 3.86 0.31 C (J m -1 ) 289 + 0.74 v 2 26 + 0.89 v 2 PB = 760 mm Hg; T = 20 C; MC = 75 kg; St: 175 cm; UR = 50% 7

Potenza metabolica, C e top performances E = C v 8

Costo energetico della corsa in piano 6.0 5.5 Cr (J m -1 kg -1 ) 5.0 4.5 4.0 3.5 3.0 2.5 3.5 4.5 5.5 6.5 speed (m s -1 ) 9

Costo energetico della corsa su terreno inclinato Da Minetti et al, 2002 10

Prestazioni di Endurance nella corsa Potenza = Costo energetico velocità E = C r v v max = E max C -1 r v END = F r V O 2max C -1 r 11

Analisi dei fattori che determinano la prestazione La prestazione nella corsa di resistenza dipende, quindi, da: V O 2max F C r 12

Massimo Consumo di Ossigeno Atleta V O 2max (ml kg -1 min -1 ) Prestazione Referenza Gary Tuttle 82.7 02:17:00 Pollock (1977) Craig Virgin 81.1 02:10:26 Cureton et al (1975) Bill Rodgers 78.5 02:09:27 Rodgers & Concannon (1982) Don Kardong 77.4 02:11:15 Pollock (1977) Alberto Salazar 76.0 02:08:13 Costill (1982) Kenny Moore 74.2 02:11:36 Pollock (1977) Buddy Edelen 73.0 02:14:28 Dill et al (1967) Zithulele Sinqe 72.0 02:08:05 Coetzer et al (1993) Frank Shorter 71.3 02:10:30 Ploock (1977) Willie Mtolo 70.3 02:08:15 Coetzer et al (1993) Derek Clayton 69.7 02:08:34 Costill et al (1971) 13

Evoluzione nel tempo V'O 2ma 90,0 85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 60,0 55,0 50,0 y = -0,0981x + 269,23; R 2 = 0,0324 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 Anni Velocit 5,8 5,7 5,6 5,5 5,4 5,3 5,2 y = 0,007x - 8,391 5,1 R 2 = 0,5067 5,0 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 14 Anni

C r nei corridori Sebbene la variabilità sia notevole ed esista una notevole sovrapposizione tra i gruppi, i corridori di elite sono significativamente più economici degli altri Da Morgan et al, 1995 15

C r nei corridori di elite C è una notevole variabilità di C r tra gli atleti di èlite Non sono ancora chiare le cause di questa variabilità 16

Fattori che possono influenzare C r 17

Fattori Biomeccanici e C r Fattori Statura Percentuale di grasso corporeo Morfologia delle gambe Pelvi Piedi Scarpe Lunghezza della falcata Cinematica Dinamica Energia elastica Allenamento Superficie del terreno Modificazioni correlate con una economia di corsa più elevata Media o poco inferiore alla media per gli uomini e poco superiore alla media per le donne Bassa percentuale Massa distribuita prevalentemente vicino all articolazione dell anca Stretta Più piccoli della media Leggere e ben ammortizzate Liberamente scelta; frutto di lungo allenamento Limitate oscillazioni verticali del centro di massa Angoli acuti dell articolazione del ginocchio durante lo riporto dell arto Angolo di rotazione limitato in flessione plantare - ma maggiore velocità angolare - durante lo stacco del piede Movimenti delle braccia non eccessivi Rotazione delle spalle più veloce sul piano trasversale Escursione angolare delle anche e delle spalle più accentuata sull asse polare nel piano trasverso Basse forze di reazione verticali Riutilizzo efficace dell energia elastica immagazzinata negli elementi elastici in serie Allenamento esplosivo con pliometria Moderata deformabilità 18

Biomeccanica e C r Nei corridori meno efficienti, le forze di reazione verticali sono maggiori (Heise e Martin, 2001) In particolare, il 40 % della variabilità di C r è spiegato dalla variazione del momento verticale totale Questo riscontro è coerente con quanto ipotizzato da Kram e Taylor: il costo per sostenere il peso dell animale e il tempo necessario per generare la forza necessaria a farlo sono i principali determinanti del costo energetico della corsa (Kram e Taylor, 1990) 19

C r e fatica C r, in termini di V O 2 per km, aumenta in funzione della distanza: 0.123 % al km (Brueckner et al, 1991). In termini di consumo energetico per km - calcolato da V O 2 e QR - aumenta dello 0.08 % al km. Al termine di una maratona, quindi C r aumenta: i) del 5 % (ml O 2 /km), e del 3 % (kj / km). V O 2max : 83 ml/min/kg; F: 0,73; C r : 187 mlo 2 /km/kg. Un aumento di C r del 5 % equivale al peggioramento del tempo sulla maratona da 2:08:18 a 2.14:43 20

C r e fatica Dopo un test su treadmill ad esaurimento (3000 m) l aumento di Cr è legato alle modificazioni della variabilità della frequenza dei passi e del lavoro contro gravità eseguito sul centro di massa (Candau et al, 1998) Al termine di una maratona: 1. la massima forza isometrica degli estensori della gamba è diminuita; 2. le prestazioni meccaniche durante una serie di cinque balzi risultavano peggiorate e il profilo delle forza verticale alterato 3. l attività elettromiografica (iemg) durante a contrazione isometrica massimale degli estensori della gamba era diminuita 4. lo stesso livello forza sotto-massimale era mantenuta al costo di una maggiore attivazione neuromuscolare Si suppone, quindi, che ripetuti cicli di lavoro eccentrico - concentrico siano in grado di diminuire la tolleranza dei muscoli allo stiramento, compromettere la capacità di recupero elastico e deteriorare l accoppiamento elettro-meccanico muscolare (Komi et al, 1991) 21

Prestazione e MC V O 2max : 4.5 (L min -1 ) C r : 187 mlo 2 km -1 kg -1 B MC (kg) V O 2max (ml min -1 kg -1 ) V O 2, 20 km hr -1 (ml min -1 kg -1 ) % V O 2max (%) 65 74 65.5 87 V O 2 (ml/(min kg) B) 20 km/h = 84 % A) 20 km/h = 87 % A MC -5 % MC (kg) V O 2max (ml min -1 kg -1 ) V O 2, 20 km hr -1 (ml min -1 kg -1 ) % V O 2max (%) v (km/h) 62 78 65.5 84 22

C r e antropometria In realtà la massima velocità aerobica o di endurance è praticamente indipendente dalla massa corporea V O 2max (W) = 100 MC 0.67 V O 2max /MC 0,67 = 100 C r (J/m) = 12,5 MC 0.70 C r / MC 0,70 = 12,5 v max = V O 2max /C r = 8 MC -0.03 23

C r e allenamento Sei settimane di allenamento con corsa (24-32 Km/settimana) non diminuiscono il costo energetico in un gruppo di giovani studenti moderatamente attivi (Lake e Cavanagh, 1996) 24

C r e allenamento LDR,training S-P,training Nove settimane di allenamento esplosivo alla forza (sprint, pliometria) migliora l economia di corsa (V O 2ss a 4,17 m/s) in corridori di elite L effetto dell allenamento è riconducibile al miglioramento della funzionalità neuromuscolare con più efficace recupero dell energia elastica durante la corsa. 25

C r e altitudine (Saunders et al, 2004) Corridori di endurance di alto livello V O 2ss a 14, 16 e 18 km/hr diminuisce significativamente dopo 4 settimane di esposizione intermittente (5 notti/settimana) ad ipossia normobarica corrispondente all altitudine di 2000-2500 m slm Allenamento a 600 m slm Maggiore utilizzazione di carboidrati, maggiore produzione di ATP per mole di O 2 utilizzata, diminuito costo della ventilazione, aumentata efficienza neuromuscolare V O 2ss diminuisce dopo 14 gg di esposizione intermittente a ipossia normobarica (12.3 % O2, 3 ore/die) in un gruppo di 15 corridori a piedi sulle lunghe distanze (Katayama et al, 2004) 26

Massima frazione di V O 2max (F) L indice di Endurance di Péronnet e Thibault IE (100 % VO2max) & ln 7 lnt IE ( % VO2max) & lnt V O 2max può essere sostenuto per 7 minuti Utile per confrontare individui con differenti V O 2max e differenti performances 27

Massima frazione di V O 2max (F) Linea continua sperimentale: y = 90.5-0.091 t Linea tratteggiata, Saltin: y = 94-0.1 t (di Prampero et al, 1986) 28

Allenamento per Long Distance Running Performance I determinati della prestazione sono: V O 2max C r F V O 2max, correlata con LT 29

Allenamento e Adattamento Soglia minima di intensità Soglia minima della durata Combinate, determinano la soglia minima di adattamento Struttura tipica di allenamento: 10-14 sessioni la settimana Quantificazione: 1) volume: chilometri/la settimana 2) intensità: %V O 2max, %f Hmax, %v gara 30

Allenamento e aumento di V O 2max Adattamenti indotti dall allenamento associati con l incremento di V O 2max Adattamento indotto dall allenamento Aumento del volume ventricolare, ipertrofia ventricolare concentrica Aumento della massa eritrocitaria Aumento della massa plasmatica Significato fisiologico Aumento del volume di eiezione e della massima gettata cardiaca Aumento del volume ematico, del volume di eiezione, della capacità di trasporto arteriosa per l O 2 Aumento del volume ematico, del volume di eiezione Aumento dei capillari muscolari Aumento della densità mitocondriale nei muscoli ed aumento dell attività degli enzimi ossidativi Aumento della concentrazione di mioglobina Incremento della diffusione e del consumo di O 2 nei muscoli a parità di P a O 2 e flusso periferico Aumento del V O 2 e aumento della differenza aretrovenosa di O 2 Diffusione di O 2 facilitata dal sarcolemma ai mitocondri, aumento di V O 2 a parità di P a O 2, aumento della differenza artero-venosa a di O 2 31

Allenamento e aumento di V O 2max In conclusione: - Alcuni autori hanno suggerito che l allenamento effettuato a V O 2max o vicino a V O 2max sia la procedura ottimale per aumentare la massima potenza aerobica. - Comunque, anche allenamenti sottomassimali e sovramassimali sono stati associati ad incrementi di V O 2max 32

Allenamento e aumento di LT Adattamenti indotti dall allenamento associati con l incremento di LT Adattamento indotto dall allenamento Diminuzione della concentrazione di PFK-1 e del rapporto PFK-1/CS (citrato sintasi) Aumento della densità mitocondriale nei muscoli ed aumento dell attività degli enzimi ossidativi Aumento degli enzimi della -ossidazione Modificazione della espressione della LDH Aumento dell espressione di MCT Significato fisiologico Diminuzione della produzione di lattato Aumento della percentuale di piruvato che entra nel ciclo di Krebs invece di servire come substrato della LDH Aumento dell ossidazione dei lipidi, diminuzione della produzione di energia per ossidazione dei carboidrati e diminuzione della produzione di lattato Diminuzione della velocità di conversione da piruvato a lattato Aumento della rimozione del lattato Aumento della forza muscolare Riduzione del reclutamento di fibre muscolari di tipo II e ridotta occlusione al flusso periferico 33

LT e training 9 8 7 Dopo allenamento Prima allenamento [La] b (mm) 6 5 4 3 2 1 0 11 12 13 14 15 16 17 v (km/hr) La relazione LT vs. v può cambiare se C r, a sua volta, si modifica 34

Allenamento e aumento di LT Conclusioni - Solo uno studio ha indagato gli effetti dell aumento di volume (km) dell allenamento eseguito a velocità sublt o LT - 6dd/w, 90-98% volume di allenamento a 50-70 % velocità di gara, il resto interval training ad alta intensità - no aumento LT, aumento volume di allenamento - Altri studi suggeriscono che l inserimento di sedute effettuate a velocità sovralt inducano significativi aumenti di LT, ma i dati non sono coerenti né univoci. 35

Allenamento e aumento dell economia di corsa (C r più basso) Adattamenti indotti dall allenamento associati con il decremento di C r Adattamento indotto dall allenamento Modificazione dell espressione delle fibre muscolari dal veloci (II) a più lente (I) Diminuzione della ventilazione polmonare totale durante esercizio sotto massimale Aumento del rendimento meccanico della corsa Aumento della stiffness muscolo tendinea Significato fisiologico Riduzione del dispendio energetico per sviluppare forza, aumento del rendimento muscolare Riduzione del consumo di ossigeno dei muscoli respiratori Riduzione ovvia e diretta di C r Aumento della quantità di energia elastica immagazzinata e restituita durante il passo, aumento del rendimento della corsa 36

Peculiarità del peso di C Il peso di C nel determinare le prestazioni record (tempi o velocità) è pressochè indipendente dalla potenza metabolica 37

Prevalenza del peso di C % 70.0 60.0 Cycling Running Swimming 50.0 40.0 30.0 0 500 1000 1500 2000 2500 t (s) A prescindere dalla velocità, le modificazione di BPT (best performance time) causate esclusivamente dalle variazioni di C spiegano da sole il 50 % delle variazioni di BPT quando tutte le altre variabili (MPA, AnAlC, AnLC) vengono modificate contemporanemente della stessa percentuale 38

Fattori Ambientali e Prestazioni 1. La densità dell aria dipende dalla pressione barometrica = 0 PB 760 273 T Quindi, l energia spesa per unità di distanza contro la resistenza dell aria diminuisce in funzione dell altitudine 39

Resistenza aerodinamica ed altitudine 100 90 C ae = k v 2 80 70 60 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 Altitudine slm (km) 760 713 669 628 590 553 519 487 457 Pb (mm Hg) 40

Massima potenza metabolica ed altitudine 1. La massima potenza anaerobica è praticamente indipendente dall altitudine 2. La pressione parziale di O 2 nell aria inspirata (P I O 2 ) diminuisce consensualmente con l altitudine: P I O 2 = F I O 2 PB 3. Ciò porta con sé la diminuzione del V O 2max e, quindi, di MPA 4. Il nostro organismo, però, mette in atto dei meccanismi di acclimatazione all ipossia da altitudine che tentano di compensare la diminuzione di V O 2max 41

Massima potenza aerobica ed altitudine 110 105 100 95 90 85 80 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 Altitudine slm (km) 760 713 669 628 590 553 519 487 457 Pb (mm Hg) 42

Conseguenze sulle Prestazioni in Altitudine 2. Nel caso in cui la spesa energetica per unità di distanza contro le forze aerodinamiche sia significativa (corsa a piedi sulle brevi distanze, cliclismo), in altitudine si raggiungerà una velocità più alta rispetto al livello del mare. 3. La quota ideale sarà tanto più alta quanto maggiore è la velocità (componente aerodinamica) 1.10 Velocità teoriche 100 m 200 m 1.10 Velocità reali 1.00 400 m 1.00 0.90 800 m 1500 m 0.90 100 m 200 m 400 m 800 m 0.80 5000 m 0.80 1500 m 10000 m 0.70 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 Altitudine (km) 5000 m 10000 m 0.70 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 Altitudine (km) 43

Record dell ora in bicicletta in atitudine 4. Anche in questo caso si avrà un altitudine ottimale a cui l equilibrio tra diminuzione di e diminuzione di MPA è il più favorevole Curva blu: previsione eseguita sulla base della diminuzione del V O2max in funzione dell altitudine descritta da Cerretelli Curva verde: predizione effettuata tenendo conto del fatto che atleti con il massimo consumo di ossigeno elevato subiscono una maggiore diminuzione dello stesso in alta quota 44

POTENZA METABOLICA SOSTENIBILE v max= (EA*t-1+MPA-MPA*tau*(1-e-t/tau)*t-1)/C 45

Maratoneti Kenyani v (km hr - 21 20,8 20,6 20,4 20,2 20 19,8 19,6 19,4 19,2 Kenyani Altre etnie african Arabi Europei Orientali 19 21 km 42 km 46

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