Stato di applicazione del regolamento R.E.A.Ch. Nella Regione Veneto

Documenti analoghi
IL RUOLO DI CONFINDUSTRIA VENETO NELL IMPLEMENTAZIONE DEL REACH SUL TERRITORIO

CURRICULUM PER AUDITOR ED ISPETTORI CAMPO. Azienda Usl 7 Zona Valdichiana. U.F. Sanità Pubblica Veterinaria

A tal proposito sono state individuate alcune problematiche emergenti riguardanti la prevenzione sanitaria e individuati due Progetti Regionali:

Utilizzo dei prodotti fitosanitari (PFS) e strategie della Regione Veneto

FUNZIONI ESERCITATE DALLE PROVINCE

Punto 6.6. Piano di attività per il Partenariato

Il REACH questo (s)conosciuto: il quadro normativo. Udine, 27/11/2015

PROGETTO SCUOLASALUTE

Principali aspetti dei regolamenti

CORSO DI FORMAZIONE PER ISPETTORI REACH SULLA CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA MISCELE E PER IL CONTROLLO DEGLI SCENARI DI ESPOSIZIONE.

INCONTRO ANNUALE SPISAL - MEDICI COMPETENTI Vicenza, 30 novembre Piano Regionale Prevenzione Progetto Regionale SPISAL (Obiettivo 2.

LA NORMATIVA IN MATERIA DI SOSTANZE CHIMICHE: IL REGOLAMENTO REACH

Decreto legislativo , n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265)

CONSIDERAZIONI SULLE STRATEGIE DEL SISTEMA AGENZIE IN MATERIA DI REACH

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo

INCONTRO CON I MEDICI COMPETENTI E SPISAL DI VERONA

CONVEGNO NAZIONALE PORTI

GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DOCUMENTO PROGRAMMATICO

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE A. MEUCCI

AREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA

PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA: UNA RETE EFFICACE TRA SCUOLA E ISTITUZIONI Venezia 15 novembre 2017

SISTEMI SANITARI. Sistema Privatistico o Liberista Sistema Assicurativo Sistema Sanitario Nazionale

PIZZANO GAETANO CV EUROPEO

Percorso di formazione ed addestramento per operatori del Controllo Ufficiale delle Aziende Sanitarie Provinciali

IL TdP IN AMBITO DELLA SANITA PUBBLICA VETERINARIA E DELL IGIENE DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE ATTIVITA E BISOGNI FORMATIVI

Il regolamento REACH è in vigore dal 1 giugno 2007: superata la prima scadenza di registrazione, ci avviamo alla seconda deadline

IL MINISTRO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 7 DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO

ATS VAL PADANA. Piano di Organizzazione Aziendale Strategico (P.O.A.S.) ORGANIGRAMMA AZIENDALE

Valutazione e gestione del rischio per la sicurezza alimentare

Corso PISCINE AD USO NATATORIO: APPLICAZIONE DELLA NUOVA NORMATIVA CON PARTICOLARE RIGUARDO AGLI ASPETTI IGIENICO-SANITARI E GESTIONALI

La Strategia di Ricerca e Innovazione per la Specializzazione Intelligente della Regione Umbria - RIS 3 -

I Modelli di organizzazione e di gestione (MOG) con efficacia esimente ex art. 30 DLgs 81/08: il punto di vista delle Regioni

I SISTEMI DI GESTIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA

REACH e CLP. Le verifiche ispettive in Piemonte. TORINO 11 marzo REGOLAMENTO (CE) n. 1907/2006 REGOLAMENTO (CE) n. 1272/2007

Prof. Sergio Atzeri Coordinatore del Corso di Laurea

Percorso formativo SICUREZZA SUL LAVORO IN AGRICOLTURA (ai sensi del D.Lgs 81/2008 art. 32)

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimen t o Agric o lt u ra, Sport, Tu rism o e Cult u ra Fitosanitario Regionale - Settore

Principali aspetti dei regolamenti. 10 dicembre 2012 Auditorium ASL Monza e Brianza

Interrelazione tra Ministero Conferenza Stato - Regioni Regioni e ASL

Attività ispettiva sul territorio

PROGETTO: A SCUOLA DI SICUREZZA

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

Linee di indirizzo per la redazione. del Piano Sociale Integrato. della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese

INCONTRO INFORMATIVO CON I MEDICI COMPETENTI SPISAL

Allegato A alla deliberazione della Giunta regionale n. 478 del 10/09/2012

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)

Modalità organizzative e di funzionamento del Centro Regionale per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente


(ARPAV) Responsabile - Servizio Laboratorio di Verona - Dipartimento Regionale Laboratori

F O R M A T O E U R O P E O

Rifiutiamo i rischi. amo prevenzione. Le attivitàdella task force Inail Federambiente: il futuro A. Guercio. Trattiamo la prevenzione

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 13/08/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n.

IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE Corso di formazione online. 30 Ottobre 31 dicembre 2007

DIPARTIMENTO PER LA SALUTE E IL WELFARE SERVIZIO SANITA VETERINARIA IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

MODELLO N. 17 CURRICULUM PER AUDITOR ED ISPETTORI. Data 15/09/2012

Ruolo del. Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM. nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE LINEE GUIDA E PROGRAMMAZIONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE (PRP) Presentazione

Conferenza Regionale Amianto. Il Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna

Tutela della sicurezza del lavoro

FARE RETE PER COMPETERE

Lo stress lavoro-correlato

L esperienza degli ospedali in Campania

FORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI.

PROGRAMMA DI FORMAZIONE CONTINUA 2014 Ordine Territoriale dei Chimici della Provincia di Treviso

Il punto della situazione a due anni di distanza. Claudia Lionetti Unità Operativa Laboratorio Sanità Pubblica Chimico Tossicologico ASL Varese

Collaborazioni didattiche teorico-pratiche nei Corsi di Formazione di Medicina Generale

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE - Delibera n

PUNTO FOCALE REGIONALE Regione Marche

LA COLLABORAZIONE TRA IL MIPAAF ED I CONSORZI DI TUTELA DEI VINI A DOP e IGP NELLA LOTTA CONTRO L USURPAZIONE DEI MARCHI E LA CONTRAFFAZIONE

DECRETO n. 83 del 4 agosto 2011

Ufficio Scolastico Provinciale

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Il modello di accreditamento: requisiti generali e specifici. (Dr.ssa Cristina Saletti UO IAN Az. USL di Ferrara)

Curriculum Vitae di DARIO UBER

DECRETO n. 109 del 24 ottobre 2011

VISTO il Piano nazionale di vigilanza relativo

PASQUALETTI GIANLUCA CV EUROPEO

ALLEGATOA alla Dgr n del 14 ottobre 2014 pag. 1/6

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. SORICE ANTONIO Data di nascita 10/02/1963 VETERINARIO DIRIGENTE STRUTTURA SEMPLICE

Autorità di bacino del fiume Po

Corso di Formazione. Favorire un interpretazione comune dei nuovi requisiti generali e delle specifiche evidenze a supporto.

Adozione e sostegno alle famiglie

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO IN SICUREZZA ALIMENTARE:

DELIBERAZIONE N. 42/4 DEL Verifica di conformità dell Atto aziendale della Azienda ospedaliera G. Brotzu.

PROGRAMMA DI AZIONI INNOVATIVE PER LA SALUTE MENTALE. Scheda sintetica di Programma

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

L assistente sanitario nei servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione: Ancona, 26 ottobre 2004 Ass.sanitaria Vannia Ricci A.U.S.L.

Anagrafica del progetto

L area vasta nel Veneto

Convegno La sicurezza partecipata nell artigianato 15 aprile 2014 La sicurezza partecipata nell artigianato Ruolo ed attività degli RLST

F O R M A T O E U R O P E O

Definizione operativa. Valore Baseline

Piano Nazionale della Prevenzione 2008 Relazione sullo stato di avanzamento al

Dr.ssa Margherita MEDA Servizio Igiene Sanità Pubblica ASL 1 -Torino. Assistente Sanitaria Giannalisa CAVANI SISP / ASL 1 -Torino

Il Coordinamento degli Organi Ispettivi nel PORTO DI TRIESTE

Transcript:

Stato di applicazione del regolamento R.E.A.Ch. Nella Regione Veneto Come si sta organizzando il piano della sorveglianza e controlli Tecnico della Prevenzione Dott. Massimo Peruzzo

Entrata in vigore in Italia del Reach L. 46/07 D.M. 22\11\07 D.Lgs. 145/08 D.Lgs. 133/08 Accordo Stato Regioni DGR 4283/09 DGR 523/10 2006 2007 oggi 2013 2015 2018 2

Reachè salute Il presente regolamento ha lo scopo di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana

Reach è prevenzione Piano nazionale sanitario Piano nazionale prevenzione Piano regionale prevenzione Progetto regionale Reach

Piano sanitario nazionale 2011-2013 Le scelte strategiche della politica sanitaria del prossimo triennio si caratterizzeranno fortemente verso il miglioramento e potenziamento della prevenzione e della promozione della salute.. mediante una politica integrata dei prodotti eliminando le emissioni o l uso di sostanze pericolose nei prodotti e nei processi di produzione.

Piano Nazionale Prevenzione 2010-2012 OBIETTIVI GENERALI DISALUTE: Riduzione di incidenza delle patologie professionali e non professionali da esposizione ad agenti chimico-fisici e biologici. LINEE DI SUPPORTO: Implementazione e supporto del Regolamento REACH : Realizzazione della rete nazionale per la sorveglianza e il controllo, improntata a criteri di efficacia Organizzazione della rete laboratoristica interregionale a supporto delle attività di sorveglianza e controllo Definizione dei contenuti delle attività informative da delineare in relazione alle esigenze regionali

Piano regionale prevenzione DGR n. 3139 del 14\12\2010 Fra gli Obiettivi della Prevenzione per gli anni 2010-2012: Diffondere la conoscenza in materia di normativa REACH, garantire l effettuazione dei controlli assegnati all Amministrazione regionale nel quadro nazionale sulle sostanze chimiche a tutela della salute. Progetto 2.7.9: Sistema REACH Veneto: sviluppo delle modalità di controllo e prevenzione sanitaria mediante informazione e collaborazione con le imprese produttrici di sostanze pericolose

obiettivi di processo Svolgimento della complessiva attività di formazione La formazione sarà rivolta a 3 livelli: ad almeno 21 Dirigenti Medici apicali delle Aziende ULSS a 45 Tecnici della Prevenzione delle Aziende ULSS e almeno 5 Tecnici dell ARPAV agli operatori della vigilanza sanitaria sul territorio. Attività di controllo presso le imprese controlli presso imprese /industrie

Decreto Giunta Regionale Veneta n.4283/2010 Progetto REACH: sviluppo delle modalità di controllo e prevenzione sanitaria mediante informazione e collaborazione con le imprese produttrici di sostanze pericolose Prevede tre linee di azione: Informazione, assistenza e vigilanza.

Informazione Strutturare un azione di informazione e formazione mediante l organizzazione di seminari a valenza provinciale con la finalità di fornire le competente necessarie per la costruzione di una rete territoriale di operatori in grado di fornire il supporto necessario all attività di controllo sulla corretta applicazione delle norme.

Informazione e formazione Coinvolgimento e motivazione dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione Formazione di base a tutto il personale Asl ed Arpav Specializzazione degli operatori addetti alla vigilanza (in collaborazione con l Università Cà Foscari di Venezia)

Vigilanza - Definizione di un adeguato modello regionale di vigilanza relativo ai Regolamenti REACH e CLP che risponda ai requisiti del DM della Salute 22/11/2007. - Esaminando le esperienze ed i modelli di altre Regioni. - Implementazione del regolamento Reach nelle procedure di attività di tutti gli uffici (ispezioni, controlli, autorizzazioni, pareri, verifiche, ecc.).

ARPAV SIAN SISP SERV. VETERINARIO SPISAL

Articolazione territoriale Dipartimento di Prevenzione Asl Servizio igiene e sanità pubblica Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Servizio Veterinario Arpav Laboratori analitici Supporto tecnico specialistico

Assistenza Realizzazione di un punto di riferimento regionale per Asl ed Arpav che, tramite una rete interattiva di supporto, sia il riferimento in materia di REACH e CLP con i compiti di: ricevere dal territorio i quesiti e le criticità per fornire interpretazioni, risposte e linee guida operative alle Aziende ULSS e all ARPAV; di fornire il supporto tecnico ed amministrativo alla rete territoriale di vigilanza; di sostenere sul piano tecnico l interazione con il Ministero del Lavoro (Autorità nazionale in materia REACH), l Istituto Superiore di Sanità e gli altri soggetti di rilievo nazionale; di garantire l accesso ai database dell Agenzia Europea sulle Sostanze Chimiche (ECHA) da parte del personale individuato della rete territoriale di vigilanza.

Rete interattiva di supporto 1) Notizierelative all attività di ECHA ed Autorità Competente Nazionale rivolte sopratutto all aggiornamento sullo stato dei lavori dei vari organismi Reachnazionali o comunitari. 2) Informazionirelative all attività di vigilanza, con scambio di contenuti o richiesta di approfondimenti su temi inerenti l attività di controllo e lo stato di attuazione del Piano di Vigilanza. 3) Allertaper la rete territoriale di controllo con richieste di intervento o collaborazione su azioni di vigilanza in corso. Su questo livello si trasmetteranno anche le informazioni relative agli interventi di vigilanza che, per esempio, richiedono interventi in altre Regioni (sostanza usata nel Veneto ma prodotta in altra Regione o viceversa).

Cronoprogramma Durata prevista 18 mesi

Progetto CCMR: supporto alle regioni Workshop 14, 15 e 30 marzo 07 aprile 2011 Camposampiero(PD) Implementazione dei regolamenti Reache Clpnel territorio Con la partecipazione di Asl, Arpav, Associazioni di categoria, Camere di Commercio. FOCUS TEMATICI: Scambio di informazioni lungo la filiera e schede di sicurezza. Disposizioni del REACH applicabili agli articoli. Fabbisogno formativo del sistema regionale. Rete di vigilanza regionale e strutture di supporto. Documento conclusivo attualmente in elaborazione

DGR 523 del 02 marzo 2010 Autorità Competente Regionale: Direzione Regionale per la Prevenzione Gruppo regionale Reach con funzione di supporto alla Autorità Regionale Competente per garantire l adozione delle idonee scelte strategiche ed organizzative composto da figure istituzionali: Direzione regionale Prevenzione, Tutela Ambiente, Industria, Arpav, Centro regionale epidemiologia Ambientale, Dipartimenti di prevenzione. Comitato tecnico regionale di coordinamento per garantire una diffusa, efficiente e completa attività di vigilanza per assicurare il servizio di assistenza alle imprese per la definizione degli aspetti strettamente operativi e di supporto tecnico riguardanti l attività di vigilanza e di assistenza tecnica alle imprese. su base provinciale composto da: rappresentanti delle aziende Asl rappresentanti Arpav approvato con atto della giunta regionale

Non sopravvive chi è più forte o più intelligente, ma chi reagisce più velocemente ai cambiamenti Charles Darwin