Grosseto 12 marzo 2015. Alberto Lolini



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Piano nazionale di controllo ufficiale sull'alimentazione degli animali PNAA 2015-2017 Grosseto 12 marzo 2015

OBIETTIVO Obiettivo fondamentale del PNAA é quello di assicurare, in accordo a quanto già stabilito dal Reg. (CE) n.882/2004, un sistema ufficiale di controllo lungo l'intera filiera alimentare al fine di garantire un elevato livello di protezione della salute umana, animale e dell'ambiente. Al fine della corretta ed uniforme applicazione sul territorio nazionale, le Regioni e le Province autonome dovranno predisporre il proprio piano di attività secondo i criteri indicati nel Piano Nazionale. 2

Il piano nazionale di controllo ufficiale sulla alimentazione degli animali, 2015 2017, sostituisce ed abroga il piano nazionale di controllo ufficiale sull'alimentazione degli animali 2012 20142014 e i successivi Addenda. La programmazione dei controlli ufficiali nella filiera dei mangimi prevede: Attività di verifica Ispettiva Attività di campionamento monitoraggio sorveglianza 3

Monitoraggio : é l'attività di campionamento volta alla raccolta di dati al fine di valutare l'evoluzione di un determinato fenomeno. Sorveglianza: : é l'attività di campionamento volta alla verifica della conformità alla normativa. 4

Il Regolamento (CE) n.882/20042004 prevede che i controlli siano effettuati periodicamente, con frequenza appropriata, in base alla valutazione dei rischi tenendo conto del numero e delle tipologie delle aziende del settore dei mangimi, della specie animale di destinazione del mangime, delle caratteristiche e dell'uso del mangime o di qualsiasi trasformazione, attività, operazione che possa influire sulla sicurezza deimangimi. 5

Novità introdotte dal Piano Le novità introdotte dal Piano sono: Inserimento dei dati anagrafici degli OSM nel sistemasinvsa Suddivisione dei campioni dei Principi attivi ed Additivi per favorire le ricerche volte ad evidenziare i fenomeni di Carry Over Modifica del capitolo 5 la cui finalità di controllo passa da Monitoraggio asorveglianza Inserimento della ricerca del GHT nei materiali di Categoria 3 destinati all'alimentazioneanimale 6

Finalità Nel suo complesso il PNAA 2015-20172017 é finalizzato alla tutela della salute pubblica, fornendo ai consumatori garanzie di salubrità, sicurezza e qualità dei prodotti di origine animale, tramite il controllo ufficiale dei mangimi. Il PNAA si propone tra l'altro di assicurare, attraverso il monitoraggio e la sorveglianza sui mangimi zootecnici e per animali da compagnia, una sana alimentazione agli animali da reddito e da compagnia, conformandosi a quanto previsto dal D.Lgs. n. 223/20032003 sull'organizzazione dei controlli ufficiali dell'alimentazione animale e dal Reg. CE n. 882/2004 2004 relativo ai controlli ufficiali. 7

Sono obiettivi del PNAA: Obiettivi Assicurare l'effettuazione, omogenea e coordinata, dei controlli dei mangimi in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione tenendo conto delle responsabilità degli OSM. Realizzare un sistema di raccolta dei dati relativo ai controlli. Verificare il possesso edil mantenimento dei requisiti strutturali e funzionali dell'oggetto del controllo ufficiale. Verificare la rispondenza degli alimenti ai requisiti previsti dalla vigente normativa. 8

Oggetto del controllo ufficiale sono: Le operazioni di produzione, trasporto, lavorazioni, trasformazioni, stoccaggio, magazzinaggio, distribuzione e somministrazione agli animali di mangimi. La rintracciabilità, ovvero sistemi e procedure che consentano di individuare i fornitori che conferiscono agli OSM una materia prima o un additivo destinati ad entrare a far parte di un mangime e le imprese alle quali gli OSM hanno fornito i propri prodotti. Sistemi di autocontrollo previsti per gli OSM che effettuano operazioni diverse dalla produzione primaria e dalle operazioni ad essa correlate. 9

Obiettivi rilevanti e prioritari nel triennio sono: Creazionedell'anagrafe delle imprese; Controllo relativo al divieto delle proteine animali neimangimi, Controllo sulla eventuale presenza di fenomeni di carry over da farmaci ed additivi nei mangimi; Controllo delle Micotossine nei mangimi; Controllo dei contaminanti inorganici, composti azotati, organoclorurati e radionuclidi nei mangimi; Controllo sull'eventuale presenza di additivi vietati e sostanze famacologicamente attive nei mangimi; Controllo delle Diossine e PCB neimangimi; Controllo della contaminazione da Salmonella spp.; Controllo sulla presenza diogm nei mangimi. 10

Sopralluoghi ispettivi o ispezioni: Il programma di controllo sugli OSM prevede l'esecuzione di sopralluoghi ispettivi effettuatisenza preavviso edin base alla categorizzazione del rischio degli OSM, presso: Operatori riconosciuti ai sensi dell'art. 10 del Reg. (CE)n.183 183/2005 2005; Operatori registrati ai sensi dell'art. 9 del Reg. (CE) n.183/2005; Operatori del settore dei mangimi medicati (D.Lgs. n. 90/93), registrati o riconosciuti ai sensi del Reg. (CE)n.183/2005. 11

Le ispezioni si suddividono in: a) Ispezioni mirate: programmate annualmenteed effettuate con regolarità. b) Ispezioni su sospetto: non programmate ma effettuate su fondato sospetto di irregolarità, su informazioni ricevute, su emergenze ed eventi straordinari. c) Ispezioni extrapiano: effettuate sulla base di esigenze epidemiologiche ericerche. 12

Frequenza delle ispezioni: Al fine di garantire un livello minimo dell'attività ispettiva sul territorio, le frequenze minime presso gli operatori dell'intera filiera dei mangimi risultano: Una ispezione all'anno per: stabilimenti di produzione (art. 10, Reg. CE n. 183/2005 2005), impianti di produzione di mangimi medicati e prodotti intermedi, aziende zootecniche che producono mangimi medicati per autoconsumo, imprese di produzione (art. 5, com. 2, Reg. Ce n. 183/2005 2005), stabilimenti di produzione mangimi per animali da compagnia, stabilimenti di produzione/trattamento e trasformazione di oli vegetali grezzi, acidi grassi e biodisel. 13

Una ispezione ogni due anni per: stabilimenti di commercializzazione di cui all'art. 10, Reg. CE n. 183/2005, impianti di distribuzione di mangimi medicati e prodotti intermedi, laboratori di analisi per autocontrollo aziendale od autorizzati per analisi per conto terzi, imprese di commercializzazione e distribuzione di cui all'art. 5, com. 2, Reg. CE n. 183/2005 2005. Perle imprese dicui all'art. 5, comma 1(allevatori e agricoltori), dato l'alto numero di produttoriprimari, le ispezioni saranno programmate in base al livello di rischio garantendo una percentuale di ispezioni congrua. 14

Oggetto delle ispezioni: Le ispezioni devono consistere almeno nella: Verifica del mantenimento dei requisiti strutturali e funzionali; Verifica delle metodologie di produzione, lavorazione, trasformazione, distribuzione, ecc.; Verifica delle procedure e degli accorgimenti finalizzati ad evitare contaminazioni microbiologiche, fisiche, e chimiche; Valutazione delle procedure diautocontrollo; Verificadell'etichettatura etichettatura(reg.(ce) (CE)n.767/2009); Verifica dei registri; Verifica del sistema di rintracciabilità delle materie prime edei prodotti. 15

Verbali di ispezione: Alla esecuzione di ciascuna ispezione dovrà corrispondere la compilazione di un verbale da rilasciare in copia all'osm, utilizzando il modello dell'allegato n. 4 del Piano. Il verbale- check-listè costituito da unaparte invariabile(pag (pag. iniziale e quella finale), e da una parte variabile che contiene una serie di attività che vanno scelte in base alsopralluogo. Pagina iniziale 16

Es. Verbali di ispezione: 17

Verbali di ispezione: Alla conclusione dell ispezione verrà compilata la scheda conclusiva finale contenente il giudizio complessivo sull'attività controllata e sugli eventuali provvedimenti presi. Pagina finale 18

Attività di campionamento: Le modalità di prelievo dei campioni per il controllo ufficiale dei mangimi sono fissate dal Regolamento (CE) n. 152/2009 2009, così come modificato dai Regolamenti(UE) (UE)n.691/2013en.51/2013. Il Regolamento (CE) n. 152/2009 2009 fissa i metodi di prelevamento dei campioni per il controllo ufficiale degli alimenti per animali, sostituendo nel contempo il D.M. 20 aprile 1978 per quanto riguarda la determinazione dei costituenti di origine animale vietati, degli additivi, delle sostanze indesiderabili, degli OGMedei Pesticidi. 19

Attività di campionamento: Il D.M. 20 aprile 1978 é ancora la norma di riferimento per le procedure di campionamento dei mangimi destinati al controllo dei microrganismi (salmonelle) e radionuclidi, parametri che non risultano inclusi nel campo di applicazione del Reg. (CE)n.152/2009. Tuttavia, in considerazione della garanzia di rappresentatività che offre il regolamento suddetto, e della maggiore praticità operativa, si ritiene opportuno estendere a tutti i campionamenti ufficiali dei mangimi l'applicazione del Reg. (CE) n. 152/2009. (Allegato 8 PNAA 2015-20172017 Linee guida guida per il campionamento ai fini del controllo ufficiale dei mangimi) 20

Principi generali operazioni di campionamento: Il prelievo dei campioni di mangime deve essere eseguito tenendo conto delle Buone pratiche di campionamento. Il campione prelevato va idoneamente identificato, etichettato, manipolato, conservato e trasportato in modo da garantirne la validità dal punto di vista giuridico e analitico (art. 11, comma 7, Reg. (CE) n. 882/2004). Inoltre deve essere accompagnato dal relativo verbale di prelievo, adeguatamente e correttamente compilato(all. 1, PNAA 2015-2017). Requisiti fondamentali di un buon campionamento sono: la rappresentatività e la praticabilità. 21

Fac-simile verbale di campionamento: 22

Rappresentatività dei campioni: Un campione rappresentativo si ottiene utilizzando procedure che consentano di prelevare da tutta la partita oggetto del campionamento, campioni elementari e globali di numero e peso adeguato. Deve essere tenuto in considerazione sia la tipologia della matrice (sfusa, confezionata, grandezza), sia la distribuzione dell'analita nella massa(distribuito uniformemente o meno). 23

Criteri di campionamento: Icriteri di campionamento previsti dal Piano sono di tretipi: Casuale e non mirato : sono campionamenti ufficiali programmati nell'ambito del piano di monitoraggio, atti a valutare nel tempo un determinato fenomeno. Mirato : sono campionamenti ufficiali in assenza di sospetto, programmati nell'ambito del piano di sorveglianza per valutare i potenziali rischi per gli animali. Su sospetto: sono campionamenti ufficiali non programmati, ma effettuati sulla base di sospetto di irregolarità, di indagini, emergenze epidemiologiche, emergenze tossicologiche, ecc.) 24

Criteri di campionamento: E' previsto un ulteriore criterio di campionamento, ovvero: In attività extrapiano : sono campioni effettuati sulla base di esigenze epidemiologiche o di ricerca, programmati a livello locale, concordati con le Regioni e Province Autonome. L'implementazione dei criteri e le frequenze dei campionamenti previsti dal Piano devono basarsi essenzialmente sulla valutazione dei rischi considerando la tipologia dell'attività svolta dallo operatore del settore dei mangimi. 25

Oggetto del campionamento: Sono oggetto del campionamento: Gli additivi; Le premiscele; Materie prime per mangimi di origine animale, vegetale, minerale; Tutte le tipologie di mangimi(completi e complementari); Gli alimenti medicati per animali(contenenti premiscele medicate); Iprodotti intermedi; L'acqua di abbeverata. 26

Modalità di campionamento: Ad ogni campione prelevato deve corrispondere la ricerca diuna sola sostanza/famiglia disostanza. Il Piano prevede che tutti icampionamenti, sia quelli relativi ai programmi di monitoraggio sia quelli relativi ai programmi di sorveglianza devono essere effettuati in modo ufficiale con l ottenimento di almeno 4 campioni ufficiali (4 CF). Nel caso di controlli analitici per i quali è una prima analisi di screening, seguita da un analisi di conferma, seil laboratorio non dispone diun metodo accreditato, si dovrà procedere al prelievo di un ulteriore campione finale(5 CF). 27

28 Piano di campionamento: Il Piano è suddiviso in otto capitoli riguardanti controlli ufficiali su: Profilassi della BSE; Principi farmacologicamente attivi e degli additivi; Presenza di Diossine PCB Diossina-Simili PCB non Diossina Simili; Presenza di Micotossine; Presenza di Contaminanti Inorganici e Composti Azotati, Composti Organoclorurati e Radionuclidi; Contaminazione microbica da Salmonella spp; Presenza di OGM (organismi geneticamente modificati); Controlli all importazione.

Capitolo 1 Piano di controllo ai fini della profilassi della BSE 29

Piano di controllo ai fini della profilassi della BSE Campionamento : il il campione è sempre di tipo ufficiale (sia programma di monitoraggio che quello di sorveglianza). Deve essere composto dal almeno 4 campioni finali (CF) del peso di almeno 500 gr ciascuno. Il campionamento si effettua ai sensi del Reg. (CE) n.152/2009. La presenza di frammenti di ossa sipuò considerare uniforme in mangimi composti e non uniforme nelle materie prime, pertanto si adottano procedure di campionamento differenti a seconda dei casi. 30

Piano di controllo ai fini della profilassi della BSE Dove sicampiona Nel programma di sorveglianza : si effettuano campioni all importazione, stabilimenti produzione mangimi, depositi, mezzi di trasporto, miscelatori, aziende agricole zootecniche con ruminanti, senza ruminanti, aziende di acquacoltura e sul resto della filiera. Devono essere preferite aziende bovine superiori a 100 capi, aziende dove i ruminanti sono allevati insieme ad avicoli e suini, aziende di acquacoltura che utilizzano mangimi contenenti proteine animali trasformate, aziende che acquistano mangimi sfusi oche utilizzano mangimi ad alto tenore proteico. 31

Piano di controllo ai fini della profilassi della BSE Dove sicampiona Nel programma di monitoraggio : si effettuano campioni solo nelle aziende zootecniche da latte o della linea vacca vitello in quanto rappresentano il segmento della filiera in cui si concentra il rischio maggiore. La scelta delle aziende deve essere assolutamente casuale, con una rappresentatività territoriale, siaa livello nazionale che a livello locale(asl) (ASL). 32

Capitolo 2 Piano di controllo degli Additivi e dei Principi Farmacologicamente Attivi 33

Piano di controllo Additivi e Principi Farmacologicamente Attivi Il Piano di controllo degli additivi e dei principi farmacologicamente attivi nei mangimi comprende una attività di monitoraggio di alcuni additivi nutrizionali e una attività di sorveglianza mirataalla determinazione dei coccidiostatici e dei principi famacologicamente attivi ammessi e non nei mangimi e nell acqua di abbeverata per animali produttori di alimenti. Additivi nutrizionali previsti dal Piano da ricercarsi attraverso un programma di monitoraggio: Ferro, Manganese, Rame, Selenio, Zinco 34

Piano di controllo Additivi e Principi Farmacologicamente Attivi Ferro:da ricercarsi in:mangimi per vitelli presso: Manganese: da mangimifici, allevamenti bovini da carne allevamenti bovini misti da ricercarsi in:mangimi completi per broilers e per ovaiole presso: mangimifici che producano mangimi completi per broilers e/o ovaiole allevamenti di polli da carneodi ovaiole 35

Piano di controllo Additivi e Principi Farmacologicamente Attivi Rame:da ricercarsi in in:mangimi completi per polli da carneoper ovaiole mangimi per ovicaprini mangimi per suini presso: mangimifici che producono mangimi completi per polli da carne e/o uova mangimifici che producano mangimi per ovicaprini esuini allevamenti di polli da carneedi ovaiole, suini ed ovicaprini dove si somministrano mangimi 36

Piano di controllo Additivi e Principi Farmacologicamente Attivi Zinco:da ricercarsi in in:mangimi completi per avicoli mangimi completi per suini presso: mangimifici cheproducano mangimi completi per avicoli eper suini allevamenti avicoli allevamenti di suini Selenio:da ricercarsi in:mangimi per bovini presso: mangimifici che producano mangimi per boviniein allevamenti bovini 37

Piano di controllo Additivi e Principi Farmacologicamente Attivi Il programma di sorveglianza definisce un piano di controllo sull utilizzo di coccidiostatici e di principi farmacologicamente attivi mirati a: 1.Determinare la quantità di additivi e principi farmacologicamente attivi ammessi e dichiarati in etichetta 2.Rilevare la presenza di farmaci e additivi non ammessi nei mangimi e nell acqua di abbeverata 3.Rilevare la presenza di farmaci e additivi non dichiarati nei mangimi o nell acqua di abbeverata 4.Mettere in evidenza fenomeni di contaminazione crociata/carry over da principi farmacologicamente attivi e additivi in mangimi per specie non bersaglio 38

Piano di controllo Additivi e Principi Farmacologicamente Attivi La ricerca sarà effettuata su: mangimi medicati e prodotti intermedi mangimi con coccidiostatici mangimicomposti acqua di abbeverata premiscele di additivi Da prelevarsi presso: impianti di produzione e alcommercio in allevamenti nei mangimi e acqua di abbeverata impianti di produzioneperil commercio emezzi di trasporto su mangimi trasportati dopo un trasporto di mangime medicato 39

Capitolo 3 Piano di controllo sulla presenza di Diossine, PCB diossina-simili, simili, PCB non diossina-similisimili 40

Piano di controllo sulla presenza di Diossine, PCB diossina simili, PCB non diossina-similisimili Il programma di monitoraggio consiste nella verifica della conformità per diverse tipologie di mangimi al fine di evidenziare specifici fattori di rischio. Sarannoeseguiti mangimi composti per bovini, suini, campioni di: avicoli, pesci, conigli, equini epetfood materie prime di origine animale quali farina dipesce, grassi animali, olio di pesce materie prime di origine vegetale quali cereali, foraggi, semi oleosi e semi di leguminose ed altre materie prime mangimiminerali, additivi, premiscele 41

Piano di controllo sulla presenza di Diossine, PCB diossina simili, PCB non diossina-similisimili Icampioni saranno prelevati presso: Mangimifici; Allevamenti; Commercianti/distributori; Importatori; Trasportatori. Campionamento di tipo ufficiale con prelievo di almeno 4 campioni finali (4 CF) del peso di 500 gr ciascuno 42

Piano di controllo sulla presenza di Diossine, PCB diossina simili, PCB non diossina-similisimili Il programma di sorveglianza mira alla presenza di PCB Diossine nei prodotti/sottoprodotti utilizzati come materie prime nella produzione di mangimi rivolgendo particolare attenzione al potenziale pericolo di contaminazione degli stessi nelle fasi del processo produttivo. Sarannoeseguiti additivi, campioni su: materie prime di origine vegetale, olidi origine vegetale eloro sottoprodotti, oliefarine dipesce, grassianimali, foraggi. 43

Piano di controllo sulla presenza di Diossine, PCB diossina simili, PCB non diossina-similisimili Icampioni saranno prelevati presso: Produttori di mangimi; Allevatori; Commercianti/distributori; Importatori; Trasportatori. Il programma di sorveglianza prevede il campionamento di tipo ufficiale con prelievo di almeno 4 campioni finali (4CF) del peso di500gr ciascuno Si sottolinea la necessità di formare un ulteriore CF qualora l'izs territorialmente competente non sia in grado di eseguire l'analisi dei PCDD/F ec dei DL-PCB per poter trasmettere tale CFad altroizs. 44

Capitolo 4 Piano di controllo della contaminazione da Micotossine 45

Piano di controllo della contaminazione da Micotossine da micotossine richiede La contaminazione da richiede particolare attenzione dati gli sviluppi legislativi in materia di sostanze contaminanti nell'alimentazione. Attualmente solo per l'aflatossina B1 e l'ocratossina A in alcuni mangimi, sono stati fissati limiti massimi di tollerabilità(d (D.lgs lgs.n.149 149/2004 2004eD.M.15 maggio 2006). La raccomandazione 2006/576 576/CE relativa alla presenza di deossinivalenolo, zearalenone, ocratossina A, tossine T- 2 e HT-2 e fumonisine nei prodotti destinati alla alimentazione degli animali consiglia di potenziare il controllo sulla presenza di tali componenti. 46

Piano di controllo della contaminazione da Micotossine Valori di riferimento Micotossine Micotossina Prodotti destinati all'alimentazione degli animali Valore di riferimento in mg/kg (ppm) Fonte normativa Aflatossina B1 Materie prime per mangimi Mangimi complementari e completi Ad eccezione di: Mangimi composti per bovini e vitelli, ovini da latte e agnelli, caprini da latte e capretti, suinetti e pollame giovane Altri mangimi composti per bovini, ovini, caprini, suini e pollame 0,02 0,01 0,005 0,02 Direttiva 2002/32 D.Lgs 149/2004 Ocratossina A Mangimi complementari e completi per suini per pollame 0,05 0,1 DM 15 maggio 2006 47

Piano di controllo della contaminazione da Micotossine Valori di riferimento Micotossine Micotossina Prodotti destinati all'alimentazione degli animali Valore di riferimento in mg/kg (ppm) Fonte normativa Deossinivalenolo (DON) Materie prime per mangimi : Cereali e prodotti a base di cereali, eccetto i sottoprodotti del granoturco Sottoprodotti del granoturco Mangimi complementari e completi, ad eccezione di: Mangimi complementari e completi per suini Mangimi complementari e completi per vitelli (< 4 mesi), agnelli e capretti 8 12 5 0,9 2 Raccom. (CE) 2006/576/CE Ocratossina A (OTA) Materie prime per mangimi Cereali e prodotti a base di cereali 0,25 Raccom. (CE) 2006/576/CE 48

Piano di controllo della contaminazione da Micotossine Micotossina Prodotti destinati all'alimentazione degli animali Valore di riferimento in mg/kg (ppm) Fonte normativa Zearalenone (ZEA) Materie prime per mangimi : Cereali e prodotti a base di cereali, eccetto i sottoprodotti del granoturco Sottoprodotti del granoturco Mangimi complementari e completi: Per suini e scrofette (giovani scrofe) Per scrofe e suini da ingrasso Per vitelli, bovini da latte, ovini, (incluso agnelli) e caprini (incluso capretti) 2 3 0,1 0,25 0,5 Raccom. (CE) 2006/576/CE Fumosine B1 + B2 Materie prime per mangimi : Granoturco e priodotti derivati, Mangimi complementari e completi per: Suini, equini, conigli e animali da compagnia Pesci Pollame, vitelli (< 4 mesi),agnelli) e Capretti) Ruminanti adulti (> 4 mesi) e visoni 60 5 10 20 50 Raccom. (CE) 2006/576/CE 49

Piano di controllo della contaminazione da Micotossine Si effettueranno campioni di: MAIS e prodotti derivati perla ricerca di: GRANO perla ricerca di: AVENA perla ricerca di: Aflatossine Ocratossina Zearalenone Deossinivalenolo Fumonisine Aflatossine Ocratossine Deossinivalenolo TossineT2eHT2 TossineT2eHT2 50

Piano di controllo della contaminazione da Micotossine RISCHIO MICOTOSSINE Le materie prime (mangimi semplici) costituiscono un fattore di rischio senza dubbio più critico rispetto ai mangimi complementari e completi. Tra le materie prime, mais, arachidi e semi di cotone sono da ritenersi a maggior rischio per presenza di aflatossine, fumonisine, ocratossina edeossinivalenolo. 51

Piano di controllo della contaminazione da Micotossine Il programma di monitoraggio prevede il campionamento delle seguenti tipologie dimatrici: 52 Materie prime (mais, sottoprodotti di mais, grano, altri cereali e loro prodotti e sottoprodotti, farine di arachidi, girasole, semi di cotone esoia. Mangimi destinati ad animali da latte Mangimi composti e completi Mangimi secchi per animali da compagnia (cane, gatto) perla ricerca di aflatossine B1 e ocratossina A Materie prime(avena e grano e mangimi complementari e completi che le contengono per la ricerca di Tossine T2 e HT2. Campione di tipo ufficiale composto da almeno 4 CF del peso di500gr.

Piano di controllo della contaminazione da Micotossine Il programma di sorveglianza si pone quali obiettivi la verifica della conformità ai tenori massimi di quelle tossine che rivestono maggiore importanza daun punto di vista sanitario (aflatossine, fumonisine, ocratossina A, e deossinivalenolo) sia sulle materie prime che nei mangimi completi ecomplementari. Non sono previsti controlli sulle tossinet2eht HT2. Si eseguono campioni ufficiali composti da almeno 4 CF del peso di circa 500 gr., ma solo per l'aflatossina B1 e l'ocratossina A sipuò ricorrere alle analisi di revisione. 53

Capitolo 5 Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti Azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi 54

Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi Il Piano prevede solo un programma di sorveglianza con campionamenti di tipo ufficiale composto da almeno4cfdi circa gr500 ciascuno perla ricerca di: Arsenico Cadmio Melanina Mercurio Pesticidiclorurati Piombo Trieptanoato di glicerina(ght) Radionuclidi Nitriti 55

Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi ARSENICO Devono essere prelevati le seguenti tipologie di materie prime per mangimi e dei mangimi: Mangimi contenenti farine dipesce Materie prime: farine dipesce Presso: Mangimifici che utilizzino farine di pesci perla produzione di alimenti per suini, per avicoli(ovaiole), alimenti peracquacoltura Allevamenti suini e/o avicoli che utilizzino farine di pesce, impianti diacquacoltura Campionamenti di tipo ufficiale composto da almeno 4 CF di circa gr500 ciascuno. 56

Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi CADMIO La ricerca sulla presenza di cadmio é indirizzata verso le seguenti tipologie di: Materie prime per mangimi destinati ad equidioa ruminanti(bovini ed ovini) Farine di pesce Foraggi per equini o ruminanti(bovini eovini) Mangimi per acquacoltura contenenti farine di pesce Additivi contenenti zinco e dicalciofosfato per equini eruminanti 57

Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi CADMIO Icampioni verranno eseguiti presso: Mangimifici che producano mangimi perequini Mangimifici che producano mangimi perbovini Mangimifici che producano mangimi peracquacoltura Allevamenti equini Allevamenti bovini Impianti diacquacoltura Campionamenti di tipo ufficiale composto da almeno 4 CF di circagr500 ciascuno. 58

Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi MELAMINA IlReg Reg. 574/2011 fissa il limite massimo di melanina neimangimi a 2,5 ppm. La ricerca sarà eseguita sulle seguenti tipologie di materie prime per mangimi e dei mangimi: Matrici ad alto tenore proteico(soia, farine diriso) Derivati del latte Mangimi per animali da compagnia Presso: Mangimifici che utilizzino matrici ad alto contenutoproteico perovaiole Mangimificiincui vengono impiegati derivati dellatte Mangimifici produzione alimenti per animali da compagnia Allevamenti di ovaiole Campionamenti di tipo ufficiale composto da almeno 4 CF di circagr500 ciascuno. 59

Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi MERCURIO La presenza di mercurio nei mangimi viene indicata dall'utilizzo di farine di pesce nella produzione di mangimi. La ricerca sarà eseguita sulle seguenti tipologie di materie prime per mangimi e dei mangimi: Mangimi completi per acquacoltura Mangimi per suini contenenti farine di pesce Materieprime: farine dipesce Presso: Mangimifici che utilizzino farine di pesce perla produzione di alimenti per suini Mangimifici che utilizzino farine di pesce perla produzione di alimenti per acquacoltura Allevamenti suini Impianti di acquacoltura 60

Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi NITRITI I nitriti presenti nei tessuti animali derivano dalla conversione endogena dei nitrati. La fermentazione dei foraggi ricchi di nitriti ne favorisce la presenza(insilati) neiruminanti. Laricerca sarà eseguita sulle seguenti tipologie di materie prime per mangimi e dei mangimi: Insilati Presso: Allevamenti di bovini da latte o a produzione mista che utilizzino insilati Campionamenti di tipo ufficiale composto da almeno 4 CF di circa gr500 ciascuno. 61

Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi PESTICIDICLORURATI La ricerca sulla presenza di pesticidi clorurati é indirizzata verso le seguenti tipologie di: Materieprime: farine dipesce Grassiedoli olidi origine animale Mangimi per galline ovaiole Mangimi per tacchini Mangimi per acquacoltura Mangimi per bovini da latte Campionamenti di tipo ufficiale composto da almeno 4 CF di circa gr500 ciascuno. 62

Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi PESTICIDICLORURATI Icampioni verranno eseguiti presso: Mangimifici che utilizzino farine di pesce grassi ed olidi origineanimale Mangimifici che producano mangimi per galline ovaiole Mangimifici che producano mangimi per tacchini Mangimifici che producano mangimi per bovini dalatte Mangimifici che producano mangimi per acquacoltura Allevamenti di bovini da latte o a produzione mista Allevamenti di tacchini Impianti di acquacoltura 63

Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi PIOMBO Il piombo è naturalmente presente nell'ambiente e gli animali lo assumono pascolando e consumando foraggi contaminati. La ricerca sarà eseguita sulle seguenti tipologie di materie prime per mangimi e dei mangimi: Insilati eforaggi Mangimi minerali e/o Premiscele minerali Presso: Allevamenti di bovini che utilizzino insilati eforaggi Allevamenti di ovaiole Mangimifici Campionamenti di tipo ufficiale composto da almeno 4 CF di circa gr500 ciascuno. 64

Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi TRIEPTANOATO DI GLICERINA(GHT) Il trieptanoato di glicerina é un marcatore dei prodotti derivati dai prodotti di categoria 1 e 2, previsto dal Reg. (CE) n. 142/2011 2011. Al fine di garantire che i prodotti di categoria 1 e 2 non entrino nella catena dei mangimi é necessario inserire nel Piano la ricerca del GHT in tali materiali. Devono essere prelevati esclusivamente campioni di materiali di categoria 1 e 2 presso gli impianti di trasformazione. Campionamenti di tipo ufficiale composto da almeno 4 CF di circa gr500 ciascuno. 65

Piano di controllo della presenza di Contaminanti Inorganici, Composti azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi RADIONUCLIDI La catena suolo-vegetale vegetale-animaleanimale assume importanza per i radionuclidi a vita lunga che possono restare disponibili nel terreno per molti anni (Cs 137, Sr 90, U e Pu). La ricerca sarà eseguita sulle seguenti tipologie di materie prime per mangimi e dei mangimi: Materie prime di origine vegetale, Foraggi Mangimi ecereali Presso: Centri di produzione eraccolta Campionamenti di tipo ufficiale composto da almeno 4 CF di circa 1,0 Kg per gli anni 2015 e 2016, e di 2,0 Kg per l'anno 2017 ciascuno. 66

Capitolo 6 Piano di controllo della contaminazione microbica da Salmonella spp 67

Piano di controllo della contaminazione microbica da Salmonella spp Le infezioni da Salmonella rappresentano in Italia una delle principali cause di malattia a trasmissione alimentare nell'uomo, e gli alimenti di origine di origine avicola, uova e ovoprodotti in particolare, vengono ascritti frale principali cause diinfezione. La procedura di campionamento deve essere conforme a quanto previsto nel D.M. 20 aprile 1978, nonché a quanto descritto nell'allegato 8 inserito nel Piano 2015-20172017 (Linee guida peril campionamento) Gli strumenti usati per il campionamento devono essere puliti e disinfettati, ed i contenitori sterili. Consigliato l'uso di guanti monouso emascherina. Sia per il programma di monitoraggio che quello di sorveglianza il campione é di tipo ufficiale e deve essere composto da almeno4cfdi circa 500gr ciascuno. 68

Piano di controllo della contaminazione microbica da Salmonella spp Nel programma di monitoraggio la tipologia di materie prime e mangimi composti oggetto del campionamento saranno: Materie prime per mangimi di origine vegetale: Cereali, loro prodotti esottoprodotti Semi oleosi, frutti oleosi e loro prodotti Semi di legumi, tuberi, radici, foraggi, paglia, Materie prime per mangimi di origine animale: Farine dicarne, diossa, dicarneeossa Farina disangue Farina dipesce, altre materie primeabase dipesce Ciccioli e altre materie prime di origine animale Mangimicomposti: Mangimi composti per pollame, suini, bovini, Ovicaprini, pesci econigli. 69

Piano di controllo della contaminazione microbica da Salmonella spp Nel programma di sorveglianza il Piano prevede l'esecuzione di campioni nelle seguentimatrici: Semi di soia ederivati Mangimi composti per pollame esuini Da prelevarsi durante la fabbricazione e nel prodotto finito presso lo stabilimento di produzione e durante il periodo distoccaggio. Il Piano prevede controlli per la ricerca di Salmonella anche nei mangimi per animali da compagnia su: Mangimi secchi contenenti materie prime diorigine animale Snack-Dog-chews di origine animale 70

Capitolo 7 Piano di controllo sulla presenza di Organismi Geneticamente Modificati 71

Piano di controllo sulla presenza di Organismi Geneticamente Modificati La normativa di riferimento in materia di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) é rappresentata dai due regolamenti(ce) (CE)n.1929/2003en.1930/2003. Il programma di monitoraggio prevede l'effettuazione di campioni nel circuito convenzionale e in quello biologico perla ricerca diogm autorizzati e OGM non autorizzati. Andranno prelevatiinvia prioritaria: Mangimi composti(completi ecomplementari) Mangimi semplici(materie prime) 72

Piano di controllo sulla presenza di Organismi Geneticamente Modificati Tutti i campioni dovranno contenere almeno una delleseguenti specie vegetali: soia, mais, cotone, colza, riso, barbabietola da zucchero, patata, lino. Per la ricerca di OGM autorizzati, nell'ambito del circuito convenzionale, dovranno essere prelevati solo i campioni che, rispetto ad almeno una delle specie sopra menzionate, non riportano in etichetta la presenza di materiale geneticamente modificato. Nel caso in cui una o più specie fossero dichiarate geneticamente modificate si può procedere all'analisi di altre specie vegetali non indicate in etichetta comegm. Al verbale di campionamento deve essere allegata l'etichetta o documento commerciale del mangime, pena respingimento del campione da parte del laboratorio accettante. 73

Piano di controllo sulla presenza di Organismi Geneticamente Modificati Il programma di sorveglianza prevede solo prelievi eseguiti esclusivamente presso gli stabilimenti di produzione. L'effettuazione dei campioni per la ricerca di OGM autorizzati avverrà sia nel circuito convenzionale che in quello biologico. Andranno prelevati invia prioritaria: Mangimi composti(completi ecomplementari) Mangimi semplici(materie prime) Si raccomanda di dedicare il 50% dell'attività di campionamento alle materie prime. 74

Piano di controllo sulla presenza di Organismi Geneticamente Modificati Tutti i campioni dovranno contenere almeno una delleseguenti specie vegetali: soia, mais, cotone, colza, barbabietola da zucchero. Per la ricerca di OGM autorizzati, nell'ambito del circuito convenzionale, dovranno essere prelevati solo i campioni che, rispetto ad almeno una delle specie sopra menzionate, non riportano in etichetta la presenza di materiale geneticamente modificato. Nel caso in cui una o più specie fossero dichiarate geneticamente modificate si può procedere all'analisi di altre specie vegetali non indicate in etichetta comegm. Al verbale di campionamento deve essere allegata l'etichetta o documento commerciale del mangime, pena respingimento del campione da parte del laboratorio accettante. 75

Piano di controllo sulla presenza di Organismi Geneticamente Modificati Procedure di campionamento Per la ricerca di OGM, la Raccomandazione 2004/787 787/CE riporta orientamenti tecnici sui metodi di campionamento e di rilevamento degli OGM nel quadro del Reg. (CE) n.1830/2003. Tale norma opera una netta distinzione trai campionamenti di mangimi confezionati e non confezionati. Tuttavia, in considerazione delle difficoltà di attuazione e dei costi molto elevati di tali metodologie di campionamento, é possibile applicare le strategie di campionamento previste dal Reg. (CE) n. 152/2009 2009 così come modificato dal Reg.(UE) (UE)n.691/2013. 76

Piano di controllo sulla presenza di Organismi Geneticamente Modificati Procedure di campionamento Per la verifica della presenza di materiale geneticamente modificato, nel quadro del Reg. (UE) n. 619/2011 2011, il campione globale/ridotto (CG) deve essere tale da permettere di ottenere campioni finali(cf) di almeno 10.000000 semi/grani. Considerando che i campioni finali previsti dalla normativa nazionale devono essere almeno 4, il campione globale deve essere costituito da almeno 40.000000 semi. Ciò significa che peril mais il campione globale deve essere pari almeno a 12 kg e per la soia a 8 kg. Per altri semi e grani come orzo, miglio, avena, riso, segale, frumento e colza il campione globaledi4kg é costituito daben piùdi di40.000000 semi. 77

Piano di controllo sulla presenza di Organismi Geneticamente Modificati Procedure di campionamento Specie vegetale Campione finale in gr (corrispondente a 10000 semi) Campione globale minimo in Kg per controlli sul territorio nazionale Campione globale minimo in Kg per controlli alla importazione Orzo, miglio, avena, riso, segale, frumento 400 4 4 Granoturco 3000 12 9 Soia 2000 8 6 Semi di colza 40 4 4 78

Grazie per l attenzione 79