PRIVACY DAY FORUM 2015 Roma, 21 ottobre 2015 Economia digitale: fiducia e psicologia del consumatore GIOVANNI CREA UNIVERSITÀ EUROPEA DI ROMA
L economia di massa e la scarsa rilevanza dei dati personali - Dinamiche di mercato nel periodo post-bellico (i) primato della produzione sul consumo; la produzione «guidava» il consumo con attività di persuasione pubblicitaria all acquisto di prodotti standardizzati (produzione di massa); (ii) profilo del mercato; concentrazione dell offerta (monopoli, oligopoli non concorrenziali): (ii.a) le imprese non avevano la necessità di conoscere le abitudini di consumo perché erano esse stesse a determinarle; (ii.b) la condizione di concentrazione che implicava una suddivisione del mercato e quindi un assenza di concorrenza non poneva una questione di protezione dei dati personali di consumo, semplicemente perché questi non erano raccolti dalle poche grandi imprese detentrici di posizioni di controllo; (iii) d altro canto, nel periodo della ricostruzione industriale la struttura dei bisogni della domanda non mostrava caratteristiche tali da giustificare una ricerca di dati funzionale alla diversificazione della produzione; (iv) l unica forma necessaria di differenziazione del prodotto era quella che teneva conto delle oggettive diversità tra macroaggregati. - 2 -
Mutamenti dell economia e necessità di conoscenza dei dati personali - Nuove dinamiche di mercato e tramonto dell economia di massa (i) a partire dagli anni settanta del secolo scorso i fenomeni della saturazione del mercato di massa e dell evoluzione tecnologica in particolare, l evoluzione delle information and communication technologies (ICT) hanno introdotto elementi di discontinuità nelle condizioni di concentrazione dei mercati; (ii) formazione di nuove dinamiche sociali e di mercato, in particolare (ii.a) emersione di bisogni diversi da quelli primari, (ii.b) frammentazione ed emancipazione della domanda, (ii.c) nascita di nuove imprese e conseguente determinazione di assetti di mercato concorrenziali; (iii) l evoluzione «psicologica» dei bisogni ha introdotto elementi di eterogeneità sul lato della domanda, ai quali le imprese si sono dovute conformare adeguando i loro processi produttivi a un regime di differenziazione del prodotto; (iv) in un contesto concorrenziale le imprese hanno ben presto avvertito la necessità di disporre di dati sui consumatori idonei a rivelare la loro funzione di utilità psicologica. - 3 -
Politiche europee per una economia dei dati ICT e crescita dei dati (1) - Un economia fondata sull impiego (trattamento) dei dati 1 (i) l impiego delle ICT da parte di imprese, società civile, e pubbliche amministrazioni tende a generare una notevole quantità e varietà di dati (big data), anche di carattere personale, il cui trattamento è funzionale alla creazione di nuovi prodotti e servizi, e dunque alla crescita economica in un contesto di concorrenza; (ii) le soluzioni ICT as a service forniscono forme evolute di trattamento dei big data che si integrano con i processi produttivi; gli output di questi processi sono applicazioni software per dispositivi mobili ovvero soluzioni di innovazione civica (smart cities) o, ancora, piattaforme per la prestazione di servizi digitali in chiave di efficienza; (iii) la prospettiva di un espansione «ambientale» delle ICT (internet of everythings) delinea uno scenario in cui la produzione e la raccolta di dati riguardanti fenomeni, processi, eventi e persone è destinata a crescere notevolmente; (segue) 1 Cfr. COMMISSIONE EUROPEA, Verso una florida economia basata sui dati, comunicazione n. 442 del 2 luglio 2014. - 4 -
Politiche europee per una economia dei dati riutilizzo dei dati delle p.a. (2) - (segue) Un economia fondata sull impiego (trattamento) dei dati 2 (iv) il settore pubblico raccoglie ed elabora una grande quantità di informazioni, di diversa natura; informazioni giuridiche, finanziarie, commerciali, ma anche informazioni di carattere geografico, turistico o inerenti il traffico; (v) la disponibilità dell informazione del settore pubblico è necessaria per la competitività delle industrie europee. Sotto questo profilo, le public sector information (PSI) presentano un notevole potenziale. Dal canto loro, le ICT offrono la possibilità di aggregare in modo opportuno e creativo dati provenienti da fonti diverse, in tal modo producendo nuova conoscenza e, con essa, prodotti e servizi digitali a valore aggiunto. Le informazioni del settore pubblico sono per questo un input essenziale dell economia digitale; (vi) Il miglioramento delle condizioni di sfruttamento delle informazioni del settore pubblico darà quindi impulso alle attività economiche e all occupazione. 2 Cfr. COMMISSIONE EUROPEA, Proposta di direttiva relativa al riutilizzo dei documenti del settore pubblico e al loro sfruttamento a fini commerciali, com. n. 207 del 5 giugno 2002. - 5 -
Economia dei dati e protezione dei dati personali - Questioni di equilibrio (i) il trattamento dei dati finalizzato all innovazione di prodotto può riguardare anche dati di natura personale; si pensi, in tal senso, (i.a) alle masse di dati di localizzazione geografica, la cui produzione è favorita dalla diffusione di tecnologie wireless, come il Global Positioning System (GPS) abilitato dalle reti satellitari e mobili 3, ovvero (i.b) ai dati sulle preferenze dei consumatori, derivati dall associazione tra dati riguardanti i prodotti, raccolti dalle tecnologie RFID, e dati «identificatori» dei consumatori (l associazione tra prodotti acquistati e acquirenti è un trattamento il cui output è rappresentato da informazioni sulle scelte dei consumatori); (ii) sotto questo aspetto, le politiche economiche basate sul trattamento dei dati devono contemperarsi con il diritto alla protezione dei dati personali che, in tale quadro economico, riguardano i comportamenti dei consumatori; (iii) la crescita economica prospettata dall economia fondata sul trattamento dei dati va pertanto inquadrata nell alveo giuridico della protezione dei dati personali e della sicurezza dei trattamenti. 3 Cfr. F. GIANNOTTI, Big data e social mining, in AA.VV., Misurare l innovazione digitale, Venezia, Edizioni Ca Foscari, 2015, 49-61. - 6 -
Sicurezza. La prospettiva psicosociale - profilo psicosociale della sicurezza (i) la sicurezza è un bisogno innato nell essere umano, riconducibile al suo istinto di sopravvivenza e alla costante presenza nell ambiente di incertezze e imprevedibilità che determinano in esso stati emozionali di insicurezza, ansia, preoccupazione; (ii) la storia umana testimonia la tendenza degli uomini a organizzarsi in gruppi o ad attuare strategie allo scopo di garantirsi una forma di protezione nell ambiente circostante; la sicurezza descrive, pertanto, una condizione di protezione ricercata dall individuo; (iii) psicologi del calibro di Abraham Maslow e Clayton Alderfer intuirono l esistenza del bisogno di sicurezza e il suo carattere esplicativo l essere, cioè, una motivazione del comportamento umano; (iv) l ambiente digitale ha determinato forme di insicurezza legate a comportamenti di cybercrime, sorveglianza, condotte di malpractice in rete; (v) la sicurezza è un fattore esplicativo del grado di fiducia (trust) che si determina nei rapporti sociali, economici, istituzionali, tanto più se questi si svolgono nell ambiente digitale. - 7 -
Fiducia. La prospettiva psicologica - profili psicologici della fiducia e politiche dell UE (i) la fiducia è una variabile psicologica legata alle condizioni di incertezza che spesso intervengono nei rapporti tra parti; la manifestazione di fiducia implica sia l attribuzione di un requisito di affidabilità alla parte di riferimento (persona, impresa) sia l assunzione di un rischio, ossia la prospettiva di una conseguenza valutabile alla stregua di una perdita; (ii) la fiducia riflette, pertanto, una condizione di limitazione delle risorse cognitive del soggetto interessato, che non lo abilita a un controllo totale e continuo del comportamento della parte con cui è in relazione; l aspettativa fiduciaria si sostituisce alla carenza cognitiva; (iii) sotto questo aspetto, la fiducia descrive una forma di conoscenza (sentiment) ascrivibile alla relazione tra le parti (conoscenza relazionale); (iv) le politiche unionali sulla data economy e sul mercato unico digitale riposano sul presupposto di un elevato livello comune di sicurezza dei sistemi di ICT idoneo a rafforzare la fiducia di consumatori e imprese 4. 4 Cfr. COMMISSIONE EUROPEA, Strategia per il mercato unico digitale, com. n. 192 del 6 maggio 2015; Verso una florida economia basata sui dati, cit. (2014); Un mercato unico per l Europa del XXI secolo, com. n. 724 del 20 novembre 2007. - 8 -
Sicurezza dei sistemi di ICT e implicazioni sulla fiducia - dimensione tecnologica della sicurezza (i) nell ambiente digitale il bisogno di sicurezza è soddisfatto con l impiego di sistemi di ICT sicuri sotto i profili della disponibilità, integrità e riservatezza 5 ; (ii) la percezione di un elevato livello di sicurezza dei sistemi di ICT concorre all instaurarsi di un clima di fiducia; (ii.a) fiducia degli individui nel trattamento dei dati che li riguardano, effettuato durante la loro navigazione in internet da social media e motori di ricerca; (ii.b) fiducia di genitori ed educatori nell uso di internet da parte dei minori; (ii.c) fiducia nell e-commerce e nell e-government, in particolare nei sistemi (di ICT) di pagamento; (ii.d) fiducia delle imprese nel trattamento di dati (personali e non) affidati a operatori esterni (cloud provider) in relazione a scelte di outsourcing informatico. 5 disponibilità; capacità di un sistema di ICT di garantire sia l accessibilità dei dati ai soggetti autorizzati sia la prestazione dei servizi ogni volta che questi vengono richiesti; integrità: capacità delle ICT di mantenere i dati completi e inalterati; riservatezza; condizione di protezione dei dati nell ambito del trattamento; misure tecniche e organizzative idonee a evitare trattamenti non necessari rispetto alle finalità predeterminate, intercettazioni nei casi di trasporto in rete, accesso da parte di soggetti non autorizzati. - 9 -
Quadro giuridico e implicazioni sulla fiducia - dimensione giuridica della sicurezza (i) la tradizione giuridica europea in materia di protezione dei dati personali si distingue per il suo profilo decisamente difensivo in virtù del quale, fatti salvi i casi in cui prevalgono altri interessi (generali, individuali, contrattuali), il trattamento dei dati personali è subordinato al consenso preventivo degli interessati (meccanismo c.d. opt-in); (ii) identificazione del quadro giuridico come elemento di sicurezza; la percezione di un quadro giuridico idoneo a garantire un elevato livello di protezione delle persone fisiche anche nella loro veste di consumatori con riguardo al trattamento dei loro dati, favorisce l instaurazione di un clima di fiducia e dunque il corretto funzionamento di un economia che riposa su tale trattamento; (iii) sotto questo aspetto, la manifestazione di fiducia da parte dei consumatori si qualifica come aspettativa della capacità del legislatore di indurre un comportamento dei titolari del trattamento conforme alle norme di protezione dei dati personali, e dunque come (iv) aspettativa dei consumatori interessati nel poter svolgere il diritto di autodeterminazione informativa. - 10 -
Mercato concorrenziale e comportamenti privacy oriented - dimensione concorrenziale della sicurezza (i) è opportuno che anche il mercato si identifichi come un elemento di sicurezza; in questa prospettiva, le strategie delle imprese dovrebbero orientarsi, tra l altro, verso comportamenti che siano compliance alle regole del trattamento, in tal modo individuando in queste un opportunità piuttosto che un vincolo normativo; (iii) i comportamenti privacy oriented sono indotti da un mercato concorrenziale; sotto questo aspetto, la fiducia del consumatore si qualifica come aspettativa che il mercato possa funzionare alla stregua del diritto, garantendo comportamenti leali (non opportunistici) dei titolari del trattamento; (iv) la fiducia che si instaura tra consumatori e imprese, con riguardo al trattamento dei dati personali, è una componente del rapporto che, specie in un contesto concorrenziale, rappresenta per le stesse imprese un fattore di sopravvivenza sul mercato; (v) sono necessarie politiche idonee a favorire l interoperabilità tra le piattaforme e il superamento di soluzioni tecnologiche proprietarie e differenziate che determinano condizioni di dipendenza degli utenti dagli operatori di origine. - 11 -
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La protezione dei dati personali nella prospettiva del mercato unico digitale - La strategia europea per il mercato unico digitale 1 (i) Il mercato unico digitale è un mercato in cui è garantita la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali in cui consumatori e imprese non incontrano ostacoli all accesso e allo svolgimento di scambi online in condizioni di concorrenza e potendo contare su un livello elevato di protezione dei consumatori e dei dati personali; (ii) yy; (iii) yy; (iv) yy 1 Cfr. COMMISSIONE EUROPEA, Strategia per il mercato unico digitale in Europa, comunicazione n. 192 del 6 maggio 2015-10 -