TITOLO PROGETTO AttivaMente Laboratori per la promozione della pedagogia attiva e per la creazione di reti a contrasto delle dispersione scolastica

Documenti analoghi
Descrittori sotto ambito a1

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

PROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, Alba Adriatica (TE) a.s Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI

DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

PROGRAMMA DELLE OFFERTE DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE A.S. 2008/2009

Il Progetto interventi mirati al benessere

LA DISPERSIONE SCOLASTICA

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

ANNO SCOLASTICO

PROGETTO DI INDIVIDUAZIONE E INTERVENTO SU ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Istituto Comprensivo San Giacomo - La Mucone" San Giacomo d Acri (CS) Tel e Fax

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO

Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca

GRUPPO DI LAVORO CIIP SSL SCUOLA

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

Lo scopo dell autovalutazione non è sanzionatorio o fiscale, ma ha una valenza professionale e progettuale per:

LEGGE 170 E DSA Istituto Comprensivo di Turbigo

ANNO SCOLASTICO per alunni con prima diagnosi nell a.s

ISTITUZIONI SCOLASTICHE:

Direzione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna. L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione. A cura di Barbara Tosi

SCHEDA di presentazione progetto

LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA

Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013

CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI

Questionario Personale ATA

- Rilevazione situazioni di disagio e/o di difficoltà di studio e proposta di modalità/strategie didattiche di prevenzione/soluzione

P.N.S.D. Liceo F. De Andrè

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA

Le competenze curriculari di sicurezza nelle scuole: i risultati

L ALBERO DELLE REGOLE

Lo sportello Unico Socio Sanitario Integrato

MODELLO DI SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE PER LABORATORI LINGUISTICI DI ITALIANO L2

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento

PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA'

PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELL ATTIVITA FISICA

RISORSE PROFESSIONALI:

Progetto di dettaglio

Lo Sportello Appalti Imprese: la visione strategica. Maria Paola Corona Presidente di Sardegna Ricerche

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Libri digitali e altre risorse: l azione del MIUR. Guido Dell Acqua

Attività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità

La Qualità è a scuola

Far acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di (sapere)

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

Università degli Studi di Catania TFA TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO. Quaderno del tirocinio di

CRITERI DI VALUTAZIONE

PON FESR PROGETTO A1-FESRPON-VE

L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEGLI ALUNNI CON DSA

SCHEDA DOCUMENTAZIONE PER L ATTRIBUZIONE DEL BONUS PREMIALE. Il/La sottoscritto/a,docente in servizio a tempo indeterminato presso la scuola di,in

BANDO Campioni d impresa:come cogliere le migliori opportunità

Livorno, 25 novembre Prot. n Ai sigg. Dirigenti scolastici delle scuole Secondarie di II grado statali

Progetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014

SCHEDA PROGETTO. 1.1 Denominazione progetto Indicare denominazione del progetto. 1.2 Responsabile del progetto Indicare il responsabile del progetto.

Percorsi di lettura dei dati, individuazione delle priorità

CAMERA DEI DEPUTATI VI COMMISSIONE FINANZE. Seminario istituzionale 13 giugno 2016

MODULO PER LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE DEL MERITO DOCENTI

LaReS Laboratorio Relazioni Sindacali

I SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI

PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI

PROGETTO ALLIEVI STRANIERI ARTICOLO 3

L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI

AGENDA DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI SOSTEGNO

Imparare può essere difficile

MAJORANA. A.S. 2015/16 INDICAZIONI PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI NEOASSUNTI. Fonti normative

Istituzione scolastica

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA 1 Anno Scolastico 2012/2013

PIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE INS. RITA FERRETTI TRIENNIO

DIDATTICA PER PROGETTI

I incontro: IL FONDO STRAORDINARIO DIOCESANO: UN SEGNO DI SOLIDARIETA NON SOLO ECONOMICA

Nome del progetto: Costruire una scuola su misura per prevenire e gestire il disagio scolastico.

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI. LEGGE 107 comma 129 punto 3

I PSR delle Regioni italiane: un opportunità per l Innovation Broker Anna Vagnozzi

A scuola di scienza: il progetto Tutti pazzi per la chimica!

La Progettazione didattica per competenze: concetti chiave e strumenti di lavoro. Formazione docenti neo immessi a.s.

PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA

Distribuzione oraria delle discipline. Le amministrazioni comunali forniscono su richiesta e a pagamento il servizio di trasporto.

Si riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi

P.E.I Progetto educativo di Istituto.

Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA CONTINUITÀ

INCONTRO COMMISSIONE HANDICAP E DSA venerdì 14/01/2011

ANNO SCOLASTICO Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO A. VOLTA CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI. (legge n. 107/2015 art. 1)

Processi - Curricolo, progettazione e valutazione

VERIFICA PIANO DI MIGLIORAMENTO IC BAGNOLO SAN VITO 2015/16 18 FEBBRAIO 2016

Unione Europea * Istruzione Università Ricerca * Regione Sicilia

Servizio Coordinamento Centri per l Impiego FONDO EUROPEO PER L INTEGRAZIONE DI CITTADINI DI PAESI TERZI

Tirocinio Formativo Attivo (TFA) AREA 3 - TIROCINIO

Piano assunzionale previsto dalla Legge n.107 del 13 luglio 2015 Buona Scuola

Progetto Continuità ALLEGATO 6A

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO LAVORO, POLITICHE DELLA FAMIGLIA, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E VOLONTARIATO

ALLEGATO 1. Descrittori

Per una scelta consapevole

SCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO

CRITERI E MODALITA' PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE PER UNA EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO

imparare... Progetti di promozione del benessere ELABORANDO COOPERATIVA SOCIALE A.R.L. PERCORSI PSICOPEDAGOGICI PER I GRUPPI CLASSE

Transcript:

Allegato 1.2) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER PROGETTI A VALENZA TERRITORIALE PER ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSI DA SOGGETTI PRIVATI SENZA FINI DI LUCRO RIVOLTI A PREADOLESCENTI ADOLESCENTI E GIOVANI PUNTO 2.1, LETTERA B. DELL ALLEGATO A) ANNO 2017 SOGGETTO RICHIEDENTE Associazione DarVoce AMBITO DISTRETTUALE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO (indicare un solo ambito) Reggio Emilia TITOLO PROGETTO AttivaMente Laboratori per la promozione della pedagogia attiva e per la creazione di reti a contrasto delle dispersione scolastica ANALISI DI CONTESTO, ESPERIENZA NEL SETTORE E OBIETTIVI (massimo 50 RIGHE) La dispersione scolastica può essere definita come una difficoltà di relazione tra alunno e scuola, un fenomeno complesso con cause sia interne (le caratteristiche specifiche dell individuo, la sua storia, la presenza di difficoltà cognitive), che esterne (il vissuto scolastico, le difficoltà relazionali con i pari e con gli adulti, soprattutto con le figure portatrici di autorità). In Emilia Romagna, gli studenti che vivono queste situazioni problematiche e che scelgono di non portare a termine l obbligo scolastico sono il 15,3%, dato relativo a ragazzi/e che hanno abbandonato la scuola con la sola licenzia media. La rinuncia al completamento del ciclo di studi, o anche solo all assolvimento dell obbligo scolastico, genera, a ricaduta, altre criticità, che si cronicizzano e alle quali è estremamente difficile porre rimedio dopo la definitiva uscita dal mondo della scuola. Una formazione non adeguata ridurrà drasticamente le opportunità di trovare un occupazione stabile e con una retribuzione tale da garantire uno stile di vita dignitoso; un livello basso di conoscenze e di competenze determinerà una marginalizzazione dell individuo e la conseguente scarsa partecipazione alla vita della comunità di appartenenza; infine, il senso di frustrazione e di fallimento, che può derivare dal mancato raggiungimento di questo traguardo, può essere la causa di una bassa stima di sé e di un approccio arrendevole rispetto alle sfide della vita. Per queste ragioni, le azioni in grado di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica acquisiscono un ruolo strategico per la definizione di nuovi scenari sociali e la riduzione delle disuguaglianze tra cittadini. La dispersione scolastica è un fenomeno determinato da diversi fattori, che possono essere ricondotti all interno di quattro macro aree: 1. svantaggio sociale: appartenenza dell alunno a nuclei familiari in situazioni di disagio socio economico o di recente immigrazione (problema linguistico); 2. difficoltà causate da disturbi specifici dell apprendimento (DSA), in presenza o meno di diagnosi e certificazione; 3. fobia scolare, che determina la paura, irrazionale e non controllabile, di andare e/o rimanere a scuola; 4. relazione con i pari: il giudizio da parte dei compagni, la sensazione di non venire accettati o di essere considerati diversi sono tutti elementi che possono rendere vani gli strumenti messi in atto dagli adulti (insegnanti, educatori, genitori) e determinare la scelta di abbandonare la scuola. Azioni in grado di incidere positivamente su queste problematiche devono partire da un precoce riconoscimento del problema e dalla stipula di un patto tra tutti i soggetti che compongono la rete intorno allo studente in difficoltà: famiglia, insegnanti, compagni. Tali azioni sono state definite grazie all esperienza dei partner di progetto: ICARO I care è un associazione di formatori, educatori, pedagogisti, psicologi e counselor impegnati da tempo nell'ambito della progettazione e gestione di percorsi socio-educativi. Attraverso progetti formativi, laboratori, percorsi di orientamento e affettività, l Associazione si propone di intervenire nel contesto scolastico per promuovere nuove prassi di pedagogia attiva, volte a creare benessere scolastico e a contrastare il

fenomeno della dispersione. Il metodo perseguito ruota attorno ad alcuni pilastri : centralità della relazione, dimensione comunitaria e sociale dell apprendimento; empowerment, ovvero abilitazione di tutte le risorse e le facoltà proprie degli attori della relazione educativa; pratiche negoziali, agite dagli educatori per aumentare la capacità di assunzione di responsabilità del ragazzo; sostegno ai docenti come persone e come professionisti, attraverso la formazione continua e uno spazio di riflessione e di confronto. AID Associazione Italiana Dislessia: in collaborazione con le istituzioni e con i servizi che si occupano dello sviluppo e dell educazione dei bambini, ha lo scopo di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità verso questo disturbo. In collaborazione con il CSI Centro Servizi Integrazione ha contribuito allo sviluppo del progetto Tutor DSA, che prevede l affiancamento di allievi con diagnosi di DSA da parte di studenti dell università e neo laureati per lo studio e lo svolgimento dei compiti. Associazione DarVoce: dal 2016 gestisce il progetto CSI e ha maturato una pluriennale esperienza nella gestione e nel coordinamento di progetti con reti complesse e multi attore. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO (massimo 100 RIGHE). In particolare dovranno essere messe in evidenza le modalità di attuazione del progetto dalle quali evincere le caratteristiche di innovazione delle azioni che si intendono sviluppare, nonché l integrazione delle esperienze, competenze e risorse presenti a livello territoriale tra più soggetti in una logica di rete, anche con specifico riferimento ai criteri di valutazione di cui al punto 2.7 dell allegato A). Partendo dal presupposto che il contrasto alla dispersione scolastica è tanto più efficace, quanto più sono coinvolti ed integrati i diversi soggetti che compongono la rete intorno all allievo in difficoltà, il progetto si articola in 4 diverse azioni, che hanno come beneficiari gli insegnanti, i compagni, i genitori e, infine, i ragazzi che stanno vivendo un momento di difficoltà all interno di alcune scuole secondarie di primo grado del distretto di Reggio. La prima azione prevede la realizzazione di incontri formativi, rivolti agli insegnanti, sulle cause della dispersione scolastica, sugli aspetti che manifestano il disagio e che ne permettono un precoce riconoscimento. I laboratori, realizzati in ognuna delle scuole che aderiranno al progetto, avranno una durata di 4 ore, suddivise in 2 incontri da 2 ore ciascuno, condotti da formatori esperti di queste tematiche. Successivamente, saranno realizzati dei laboratori nelle classi, finalizzati a sviluppare relazioni positive all interno del gruppo, tali da impedire che si creino le condizioni favorenti il fenomeno della dispersione. I laboratori saranno suddivisi in 5 incontri per ogni classe coinvolta, della durata di 2 ore ciascuno, condotti da uno psicologo o educatore esperto. Nelle scelte, sarà data priorità alle classi prime e a quelle dove già si è evidenziato un problema di natura relazionale; i laboratori saranno anticipati e seguiti da un incontro di 1 ora ciascuno con il coordinatore di classe. Al termine dei laboratori, verrà realizzato un incontro di 2 ore con i genitori di tutti gli allievi delle classi che hanno partecipato, per restituire quanto fatto e stipulare un patto educativo in grado di consolidare e radicare le riflessioni scaturite sui temi delle differenze, delle potenzialità, dell astensione dal giudizio, delle emozioni. Il coinvolgimento dei genitori, in particolare di quelli dei ragazzi con diagnosi di DSA, sarà rafforzato dalla possibilità di partecipare ad una formazione, condotta da docenti esperti dell AID Associazione Italiana Dislessia, sul tema degli strumenti compensativi e sull utilizzo dei software, affinché possano supportare i propri figli durante l attività di studio individuale. Il percorso avrà una durata di 6 ore, suddivisi in 3 incontri da 2 ore. L intervento diretto sui ragazzi in difficoltà sarà garantito da attività di tutoraggio pomeridiano, diversificate per i ragazzi/e con diagnosi di DSA e per quelli a rischio di dispersione per motivi socio culturali e per i casi di fobia scolare. Il supporto, nelle attività di studio, agli studenti con DSA sarà garantito grazie al progetto Tutor DSA : ragazzi e ragazze, studenti delle Superiori o dell Università, affiancano gli allievi con diagnosi di disturbi specifici dell apprendimento nelle attività pomeridiane di studio e svolgimento dei compiti. Poiché la presa in carico precoce è strategica per fornire e consolidare gli strumenti di supporto per lo studio e l apprendimento, il progetto, già sperimentato con successo in diversi Istituti Superiori della provincia, viene sperimentato, nell ambito del presente progetto, anche nelle scuole secondarie di primo grado. Per le situazioni di rischio dispersione per motivi socio-culturali e i casi di fobia scolare, verranno attivati gruppi pomeridiani di supporto e accompagnamento didattico ed emotivo, in stretta collaborazione con le scuole, le famiglie, i Servizi Sociali del territorio e L'ASL. Queste attività prevedono una supervisione, condotta da uno psicologo esperto di queste tematiche, rivolta all equipe di educatori che affiancano gli studenti; questi momenti di incontro e confronto sono finalizzati a condividere le specificità dei vari casi, gli obiettivi da raggiungere, le modalità di lavoro per perseguirli. La supervisione da parte di un esperto sarà attivata anche sui singoli casi: oltre alla valutazione delle attività specifiche e dei risultati ottenuti, il supervisore si raccorderà con i Servizi Sociali e con le singole famiglie, in coerenza con l approccio di rete che è stato indicato come prioritario e innovativo per tutte le azioni di progetto.

Il progetto si connota come innovativo per i seguenti motivi: la difficoltà di relazione tra pari viene individuata come elemento di criticità, in grado di annullare tutte le azioni compensative messe in atto dagli adulti, siano essi insegnanti o educatori, per contrastare il desiderio di abbandonare la scuola. Pertanto, il lavoro con il gruppo classe su temi quali: la capacità di ascolto, la rielaborazione e il racconto delle emozioni proprie e altrui, la collaborazione, l empatia, l accoglienza delle differenze, l astensione dal giudizio, stimoleranno e faciliteranno la conoscenza di se stessi e degli altri, l instaurarsi di relazioni positive con i pari, lo sviluppo di maggiori capacità di cooperazione e ascolto reciproco. Il coinvolgimento attivo nel progetto di tutti i soggetti che gravitano intorno allo studente in difficoltà: agli insegnanti saranno fornite ulteriori competenze per riconoscere quanto più precocemente possibili segnali di disagio che, se ignorati, possono innescare un processo, difficilmente reversibile, di allontanamento dalla scuola. In questo senso, un elemento di innovazione è rappresentato dalle fobie scolari, che solo di recente vengono prese in considerazione come causa di abbandono scolastico. Anche la relazione tra i compagni verrà sottoposta a rilettura e considerata anch essa come elemento di criticità, così come i genitori non saranno solo informati di quanto emerso durante i laboratori, ma verrà richiesto loro di sottoscrivere un patto per rafforzare quanto emerso dai confronti in classe e consolidare nei propri figli l assunzione di un atteggiamento accogliente e non giudicante nei confronti dei compagni in difficoltà. Un ulteriore occasione di coinvolgimento dei genitori è rappresentata dalla formazione sugli strumenti compensativi e sui software per supportare i ragazzi con diagnosi di DSA nello studio individuale. Infine, l innovazione è rappresentata dalla sperimentazione, anche alle scuole medie, del tutor DSA ; dal confronto con l AID è emersa l importanza di un intervento di affiancamento quanto più precoce possibile, per evitare che si consolidino sentimenti di frustrazione e di scarsa fiducia in se stessi, in favore del rafforzamento di strumenti compensativi idonei, in grado di supportare l apprendimento. Per quanto riguarda la rete, il progetto prevede il coinvolgimento delle tre associazioni precedentemente citate: ICARO I Care, AID e DarVoce, ognuna delle quali è portatrice di un diverso bagaglio di competenze ed esperienze che, messe a sistema, hanno fatto scaturire una proposta innovativa, che auspichiamo possa generare un impatto positivo e duraturo sia sui ragazzi a rischio di abbandono, sia sul gruppo dei pari. La collaborazione con le scuole, soggetti pubblici coinvolti nel progetto, è strategica in quanto la scuola è la cornice sia degli apprendimenti formali, sia di quelli informali e relazionali che, nella fascia di età che va dalla pre adolescenza all adolescenza, vanno governati con interventi mirati e competenti, al fine di evitare pericolose derive. Il progetto presentato risulta coerente con i seguenti obiettivi e azioni prioritari: 1. attività a contrasto della marginalizzazione e della dispersione scolastica; 2. coinvolgimento diretto dei ragazzi, anche attraverso l educazione tra pari; 3. sostegno alle competenze educative degli adulti di riferimento (genitori, insegnanti, educatori). LUOGHI DI REALIZZAZIONE DELLE DIFFERENTI AZIONI Le azioni previste dal progetto saranno realizzate all interno di alcune scuole secondarie di primo grado del distretto di Reggio Emilia: - Istituto Comprensivo Kennedy; - Istituto Comprensivo Fermi; - Istituto Comprensivo Pertini 1; - Istituto Comprensivo Pertini 2; - Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci. Tutte le scuole sono state contattate e hanno preso visione dell impianto progettuale. In caso di approvazione del progetto, le scuole aderiranno formalmente, mettendo in atto i passaggi istituzionali interni (convocazione del consiglio docenti); la scadenza fissata per la presentazione del progetto in Regione ha impedito di realizzare questi passaggi prima dell inoltro del progetto. NUMERO POTENZIALE DESTINATARI DELL INTERVENTO (diretti e indiretti) E RISULTATI PREVISTI (massimo 20 RIGHE) I destinatari diretti degli interventi saranno i docenti e gli studenti delle scuole precedentemente citate; una ricaduta particolare è prevista per i ragazzi/e che vivono una situazione di disagio tale da poter generare la scelta di abbandonare la scuola. Si ipotizza che i docenti coinvolti possano essere circa 10 per ogni scuola, per un totale di 50. Gli studenti che potranno prendere parte ai laboratori si ipotizza possano essere circa 25 per ogni classe coinvolta; ipotizzando di coinvolgere complessivamente circa 12 classi, gli studenti complessivamente coinvolti nei laboratori saranno circa 300. I ragazzi a rischio di dispersione che parteciperanno ai percorsi di tutoraggio pomeridiano si ipotizza possano essere circa 3 per ogni scuola, per un totale di 15. Per quanto riguarda i genitori, quelli che saranno coinvolti nella restituzione del lavoro fatto con i

ragazzi durante i laboratori, considerando due genitori per ogni studente, saranno circa 600. Circa 20 potranno essere i genitori coinvolti nel percorso di formazione su strumenti compensativi e software. I principali risultati previsti sono: - aumentare la consapevolezza degli insegnanti rispetto alle cause che possono determinare l abbandono scolastico; - supportare i gruppi classe, soprattutto delle prime, a costruire una corretta relazione, basata sulla disponibilità all ascolto e sull astensione dal giudizio; - offrire agli studenti che vivono una situazione di incertezza e di disagio rispetto alla loro esperienza scolastica, un supporto in grado di garantire loro il superamento di queste difficoltà; - coinvolgere anche i genitori nel percorso di presa di coscienza dell importanza degli aspetti relazionali tra pari e dello sviluppo di un atteggiamento accogliente e non giudicante rispetto alle diversità; fornire ai genitori di ragazzi con DSA maggiori informazioni per l utilizzo corretto di strumenti compensativi e software. DATA PER L AVVIO DEL PROGETTO (non prima del 1 settembre 2017): 1 settembre 2017 TERMINE DI CONCLUSIONE DEL PROGETTO (entro il 31/8/2018 SENZA POSSIBILITÀ DI PROROGA): 31 agosto 2018 CRONOPROGRAMMA AZIONI 1.Coordinamento di progetto 2.Formazione ai docenti sulle cause della dispersione scolastica 3.Laboratori nelle classi 4. Formazione per i genitori di studenti con DSA su strum. Compensativi e software 4.Percorsi pomeridiani di presa in carico dei ragazzi a rischio di dispersione 5.Rendicontazione del progetto 2017 2018 Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago EVENTUALI FORME DI MONITORAGGIO PREVISTE (massimo 20 RIGHE): L approccio alla base di tutti gli interventi descritti è basato sulla relazione e sul confronto: tra compagni, sotto la guida di un educatore; tra studente ed educatore o tutor nei percorsi di affiancamento pomeridiano. Il monitoraggio previsto si baserà, pertanto, su una costante verifica non solo dei progressi rispetto al superamento delle cause di disagio, ma anche sulle modifiche che interverranno nelle modalità di relazione tra compagni e sull aumento delle capacità di dialogo e confronto costruttivo tra i pari. Per quanto riguarda, in particolare, il tutoraggio degli studenti con diagnosi di DSA, un ulteriore elemento di monitoraggio sarà il miglioramento del loro rendimento scolastico, l acquisizione di autonomia nell organizzazione del lavoro

individuale e la capacità di utilizzare efficacemente gli strumenti compensativi a disposizione. Nell ambito del laboratorio dedicato ai docenti, un elemento significativo in grado di restituire il successo dell intervento sarà l aumento della capacità di individuare precocemente l insorgere del disagio o, nel caso di situazioni di difficoltà già evidenti, riuscire a individuarne le cause e attivare gli aiuti messi a disposizione sia nell ambito del presente progetto, che dai Servizi. A) CONTRIBUTO RICHIESTO ALLA REGIONE Euro 12.600,00 (massimo il 70% del costo del progetto) B) COPERTURA DELLA SPESA RESIDUA (indicare la/e quota/e a carico del/dei soggetto/i finanziatore/i): Soggetto proponente: Euro Altri cofinanziatori del progetto (indicare quali e il concorso finanziario di ciascuno di essi): Genitori dei ragazzi con diagnosi di DSA, che corrisponderanno il compenso per i tutor DSA Euro 5.400,00 TOTALE Euro 5.400,00 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO (dettagliare per tipologia di spesa) Euro 800,00 Formazione agli insegnanti sulle cause della dispersione scolastica Euro 5.040,00 Laboratori con gli allievi di contrasto alle cause relazionali della dispersione scolastica Euro 70,00 Acquisto materiale didattico per i laboratori nelle classi Euro 1.800,00 Supervisore per casi: incontri iniziale e finale, incontri con i Servizi Sociali, la scuola, la famiglia Euro 240,00 Supervisore per equipe educatori Euro 4.440,00 Coordinamento progetto Tutor DSA e sua sperimentazione nelle scuole medie Euro 210,00 Formazione ai genitori sugli strumenti compensativi per DSA Euro 18.000,00 (TOTALE SPESA PROGETTO: A+B) (minimo 4527,76 euro; massimo 18.000,00 euro, punto 2.5 allegato A) Luogo e data: Reggio Emilia, 7 giugno 2017 Il legale rappresentante (FIRMA LEGGIBILE PER ESTESO)