LA MEDIAZIONE PROFILI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI.

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. LA MEDIAZIONE PROFILI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI.

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Alberto Lorenzi Liliana Rullo LA MEDIAZIONE PROFILI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI.

La Mediazione. Profili normativi e giurisprudenziali. INDICE PREMESSA 009 PARTE I INTRODUZIONE ALLA MEDIAZIONE 011 1. LA MEDIAZIONE. Possibilità concreta di una svolta culturale 011 2. LA MEDIAZIONE. Aspetti procedurali 014 3. I vantaggi. 017 PARTE II LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO 019 1. Decreto Legislativo 4 marzo 2010 n. 28. Mediazione finalizzata alla conciliazione in ambito civile e commerciale. 019 2. Decreto 18 ottobre 2010 n. 180 Registro degli organismi di mediazione ed elenco dei formatori per la mediazione. 037 3. Provvedimento 4 novembre 2000 Modelli di domanda per l iscrizione al registro degli organismi di mediazione e all elenco degli enti formatori per la mediazione 057 4. Decreto 6 luglio 2011 n. 145 Regolamento di modifica al decreto del Ministro della Giustizia 18 ottobre 2010 n. 180 sulla determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione, nonché sull approvazione delle indennità spettanti agli organismi, ai sensi dell articolo 16 del decreto legislativo n. 28 del 2010. 077 5. Circolare 13 giugno 2011 Attività di tenuta del registro degli organismi di mediazione e dell elenco degli enti di formazione. Indicazioni sull applicabilità della disciplina del silenzio assenso. 094 6. Circolare 20 dicembre 2011 Interpretazione misure correttive decreto interministeriale 145/2011. 108 5

Alberto Lorenzi Liliana Rullo 7. Risoluzione del Parlamento europeo del 13 settembre 2011 sull attuazione della direttiva sulla mediazione negli Stati membri, impatto della stessa sulla mediazione e sua adozione da parte dei tribunali. 129 8. Provvedimento in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali. Garante per la protezione dei dati personali. 137 9. Circolare Ministero dell Economia e delle Finanze 19/03/2012 n. 9/E. Mediazione tributaria 143 10. Circolare Ministero dell Economia e delle Finanze 11 giugno 2012 n. 22/E 215 11. Nota Ministero della Giustizia 12 giugno 2012 n. 105606. Mediazione. Precisazione sul credito d imposta 235 PARTE III- LA GIURISPRUDENZA DI RIFERIMENTO 236 1. GIURISPRUDENZA DI MERITO 236 1.1. Mediazione obbligatoria ed operatività del art. 5 co. 1 del D.Lgs. n. 28/2010 236 1.2. Mediazione obbligatoria e diritti reali. 241 1.3. Mediazione obbligatoria e diffamazione a mezzo stampa. 242 1.4. Mediazione obbligatoria, efficacia esecutiva del verbale di conciliazione e regolarità formale 243 1.5. Elencazione delle materie di cui all art. 5 comma 1 d.lgs. 28/10 e tassatività. 244 1.6. Mediazione obbligatoria e azione revocatoria fallimentare 245 1.7. Normativa sulla mediazione e compatibilità con il diritto comunitario. 245 1.8. Mediazione obbligatoria e questione di legittimità costituzionale. 248 1.9. Mediazione obbligatoria, tutela cautelare e trascrizione della 6

La Mediazione. Profili normativi e giurisprudenziali. domanda giudiziale. 250 1.10. Mediazione e foro inderogabile. 251 1.11. Mediazione e procedimenti di cognizione. 251 1.12. Mediazione e consulenza tecnica preventiva. 252 1.13. Mediazione e procedimenti incidentali di cognizione. 253 1.14. Mediazione e obbligo di informazione a carico dell avvocato. 254 1.15. Mediazione e materia locatizia. 258 1.16. Mediazione e domanda riconvenzionale. 259 2. GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA. 260 2.1. Mediazione e questione di legittimità costituzionale. 260 2.2. Mediazione, gestione stragiudiziale del contenzioso sanitario e potestà legislativa regionale. 262 7

PREMESSA L idea di un breve volume sulla mediazione è nata dall esigenza di avere sempre con sé un punto di riferimento normativo e giurisprudenziale che riesca a fornire gli strumenti utili a tutti gli operatori del diritto, alla luce della sempre crescente esigenza di stare al passo con le evoluzioni normative e con la prassi. Si è così concepita un opera snella e di facile e pronta consultazione. Dopo una sintetica introduzione alla mediazione civile e commerciale, è riportata la normativa più rilevante in materia: il d.lgs. n. 28 del 04 marzo 2010, il decreto del 06 luglio 2011 n. 145, la Risoluzione del Parlamento Europeo del 13 settembre 2011 e molto altro ancora. Questo breve codice sulla mediazione è aggiornato anche alla Circolare del Ministero dell Economia e delle Finanze del 19 marzo 2012 n.9/e, alla Circolare dell 11 giugno 2012 n. 22/E in tema di mediazione tributaria, nonché alla Nota del Ministero della Giustizia del 12 giugno 2012 concernente talune precisazioni sul credito d imposta. Nella terza parte sono indicate le pronunce degli ultimi due anni: la giurisprudenza di merito e quella amministrativa. Un sentito ringraziamento rivolgiamo all Avv. Augusto Careni che ha collaborato alla redazione dell opera con lo scopo di renderla il più facilmente fruibile e snella. Giugno 2012 Gli Autori 9

PARTE I INTRODUZIONE ALLA MEDIAZIONE 1. LA MEDIAZIONE. Possibilità concreta di una svolta culturale. Il 20 marzo 2011 con l entrata in vigore delle disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 4 Marzo 2010, n. 28 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, si è concluso così l iter legislativo del decreto sulla mediazione, riformando di fatto la disciplina della mediazione finalizzata alla conciliazione, con obiettivi di deflazione dei processi. Prima di descriverne nel dettaglio i contenuti, non può non accennarsi alle radici storico-culturali della mediazione, istituto presente da tempo anche nell ordinamento italiano (più propriamente si può parlare di conciliazione), ma che nella realtà solo con l entrata in vigore della sua obbligatorietà per determinate materie ha assunto una valenza significativa. Prima del 20 marzo 2011 la mediazione come strumento di risoluzione alternativa delle controversie era per lo più conosciuta da chi aveva contatti con il mondo commerciale europeo o estero in generale. Un decisivo passo in materia di mediazione è avvenuto anche a seguito della Direttiva 2008/52/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa a determinati aspetti della mediazione in materia civile e commerciale. 11

Alberto Lorenzi Liliana Rullo Con questa direttiva, l Unione europea ha inteso promuovere la risoluzione consensuale delle controversie ricorrendo alla mediazione relativamente alle controversie transfrontaliere. La direttiva prevedeva che gli Stati membri consentissero ai tribunali di suggerire alle parti di ricorrere alla mediazione, senza tuttavia obbligarle a tale scelta. Gli Stati membri avrebbero dovuto predisporre una procedura che consentisse la conferma, su istanze delle parti, dell accordo transattivo raggiunto, attraverso una sentenza, una decisione o una dichiarazione di autenticità emessa dal tribunale o da un organismo pubblico. Il concetto di mediazione è in realtà presente nel mondo anglosassone e in gran parte dell Europa già da molti anni, sulla convinzione che il maggior numero delle controversie si possa risolvere fuori delle aule giudiziarie, con evidenti vantaggi in termini di tempo e di costi. Aderendo a questa convinzione, di tipo culturale in primis e poi anche giuridica, il Legislatore italiano ha introdotto la mediazione civile, obbligatoria in alcune materie, non solo come strumento socialmente utile per deflazionare il sistema giudiziario, ma principalmente come uno strumento utile per il bene collettivo, dei singoli cittadini ma anche e soprattutto delle imprese. La scelta di inserire anche nel nostro ordinamento tale forma di risoluzione delle controversie, non può che essere un importante passo avanti che consentirà di migliorare almeno due fondamentali a- spetti: 1) consentire al cittadino o all impresa di giungere in tempi molto più brevi di quelli della giustizia ordinaria (la durata della mediazione non deve infatti superare i complessivi 4 mesi) alla definizione della propria vicenda, rinunciando a qualcosa, ma con la cer- 12