GOODBYE KEYNES di Franco Reviglio

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Transcript:

GOODBYE KEYNES di Franco Reviglio Commento di Marco Fortis (vicepresidente Fondazione Edison; Docente di Economia industriale e commercio estero, Facoltà di Scienze Politiche, Università Cattolica) Assolombarda, 30 dicembre 2010

THE ECONOMIST : CI SARÀ VITA DOPO IL DEBITO? Il 24 giugno 2010 il settimanale britannico The Economist ha dedicato la copertina della sua edizione europea al problema mondiale del debito, che prima ha innescato la crisi ed ora zavorra la ripresa. Nel settimanale è stato dato ampio risalto ad uno studio di McKinsey Global Institute sul debito aggregato, i cui risultati erano già stati da noi anticipati 5 mesi prima (Fortis, 2001-2010: odissea in un mondo di debiti, Il Messaggero 29 gennaio 2010). Sul sito internet di The Economist vi è ora una pagina permanente dedicata al debito aggregato dei principali Paesi.

LA CRESCITA DEL DEBITO AGGREGATO DEL MONDO AVANZATO SECONDO MCKINSEY: 2000-2008

LA RIPARTIZIONE DEL DEBITO AGGREGATO DI ALCUNI PAESI SECONDO MCKINSEY:ANNO 2008 McKinsey considera solo il debito pubblico USA collocato sul mercato 1 Dato depurato dell effetto di hub finanziario della piazza londinese

NEL 2002-07 LA DOMANDA INTERNA È STATA TRAINATA DAI DEBITI DELLE FAMIGLIE Domanda interna e debito delle famiglie: 2002-2007 Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat e Banque de France 35% variazione % domanda interna 30% PAESI CON BASSO INDEBITAMENTO 25% PRIVATO 20% GIAPPONE 15% 10% 5% GERMANIA FRANCIA ITALIA SPAGNA STATI UNITI 0% -20% -10% 0% 10% 20% 30% 40% 50% UK punti di variazione del rapporto % debiti famiglie/pil IRLANDA PAESI DELLA BOLLA

ORA CHE IL DEBITO AGGREGATO NON PUÒ PIÙ CRESCERE, ANCHE LA DOMANDA INTERNA DEGLI PAESI DINAMICI RALLENTERÀ Numero di anni tra il 2000 e il 2010 in cui il "debito aggregato" dei vari Paesi è cresciuto più di 5 punti % di PIL rispetto all'anno precedente Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Banca di Francia 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 2 1 1 2 3 2 2 2 5 2 2 6 6 GERMANIA ITALIA GIAPPONE FRANCIA STATI UNITI SPAGNA GRAN BRETAGNA prima del 2008 dopo il 2008

STATI UNITI: IL RENDIMENTO DECRESCENTE DELL INDEBITAMENTO

LO SFASCIO DEI CONTI PUBBLICI Dinamica dei deficit pubblici in alcuni Paesi (in % del PIL) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 GERMANIA 0,3 0,1-3 -3,7-2,7-1,8 ITALIA -1,5-2,7-5,3-5 -4,3-3,5 FRANCIA -2,7-3,3-7,5-7,7-6,3-5,8 SPAGNA 1,9-4,2-11,1-9,3-6,4-5,5 GRAN BRETAGNA -2,7-5 -11,4-10,5-8,6-6,4 STATI UNITI -2,8-6,2-11,2-11,3-8,9-7,9 IRLANDA 0-7,3-14,4-32,3-10,3-9,1 GIAPPONE -2,4-2,1-6,3-6,5-6,4-6,3 Fonte: Commissione Europea, Autumn Forecasts 2010

LE LEZIONI DELLA CRISI CHE NON SONO STATE ANCORA CAPITE (1) Molti non sembrano ancora aver capito la lezione più importante che ci ha lasciato questa crisi, la più grave dal 1929. Si continua a valutare la performance economica dei diversi Paesi nel decennio prima della crisi ed anche la loro capacità di uscire oggi dalla crisi stessa esclusivamente in base alla crescita del PIL. Con ciò ignorando che molta crescita del PIL precedente era stata generata nei Paesi più dinamici da un accumulo insostenibile di debiti privati e molta della ripresa economica oggi in corso è stata resa possibile da un nuovo accumulo di debiti, questa volta pubblici.

LE LEZIONI DELLA CRISI CHE NON SONO STATE ANCORA CAPITE (2) Ciò che è accaduto negli ultimi 15 anni nell economia americana non ha avuto precedenti in tutto il secondo Dopoguerra. Due gigantesche bolle finanziate da un formidabile indebitamento delle famiglie hanno sostenuto artificialmente la crescita del PIL statunitense che, in assenza di esse, avrebbe probabilmente avuto un espansione molto più modesta, analoga a quella di Paesi meno dinamici come Giappone, Italia o Germania. La prima bolla è stata quella di internet, la seconda quella immobiliare-finanziaria culminata con il disastro dei mutui subprime e il fallimento di Lehman Brothers.

STATI UNITI: UNO SVILUPPO TRAINATO DALLE BOLLE Relazione tra ricchezza delle famiglie e PIL negli Stati Uniti: 1945-2010 (valori in miliardi di dollari correnti) 70.000 BOLLA DEI MUTUI SUB-PRIM E 60.000 ricchezza delle famiglie 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 BOLLA DI INTERNET NEGLI ULTIMI 3 ANNI GLI USA SONO STATI FERMI QUI E QUI RISCHIANO DI RIMANERE PER LUNGO TEMPO 0 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 PIL

LE LEZIONI DELLA CRISI CHE NON SONO STATE ANCORA CAPITE (3) Lo scoppio di due bolle consecutive nello spazio di poco tempo ha determinato per la prima volta negli ultimi 60 anni una caduta della ricchezza complessiva delle famiglie statunitensi: la prima caduta (2002) è stata meno accentuata, la seconda (2008-2010) appare molto più drammatica per intensità e durata. Si sta ora tentando di mantenere artificialmente una dinamica soddisfacente del PIL (mediante una crescita del debito pubblico, politiche di quantitative easing e la svalutazione del dollaro) a prescindere dai livelli effettivi della ricchezza delle famiglie americane, che rimane profondamente depressa.

LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE AMERICANE E CROLLATA COME NON ERA MAI ACCADUTO PRIMA Ricchezza netta delle famiglie e PIL negli Stati Uniti: indici 1946=100 (scala semilogaritmica) Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Fed e Bureau of Economic Analysis 10.000 1.000 100 1946 1950 1954 1958 1962 1966 PIL 1970 1974 1978 1982 1986 1990 1994 1998 Ricchezza netta delle famiglie 2002 2006 2010 2 tr.

LE LEZIONI DELLA CRISI CHE NON SONO STATE ANCORA CAPITE (4) L analisi comparata della crescita reale della ricchezza delle famiglie (costituita dallo stock di attività finanziarie e reali al netto delle passività finanziarie) fornisce un immagine completamente rovesciata del concetto di performance economica e forse un po più aderente alla realtà. Infatti, le famiglie americane, nonostante la più forte crescita del loro reddito disponibile, sono oggi più povere di 7 anni fa, mentre quelle italiane e tedesche sono di gran lunga più ricche rispetto al 2000. Inoltre, mentre la ricchezza delle famiglie italiane e tedesche già nel 2009 è quasi ritornata ai livelli reali del 2007, quella delle famiglie americane impiegherà molto più tempo a recuperare il terreno perduto, risultando nel 2009 ancora del 17% e del 19% circa inferiore, rispettivamente, ai livelli nominali e reali del 2007.

Dinamica del reddito disponibile delle famiglie in termini reali (indici 2000=100) Fonti: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat e delle banche centrali 140 135 130 125 120 115 110 105 100 95 90 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 GERMANIA ITALIA STATI UNITI

Dinamica della ricchezza delle famiglie in termini reali (indici 2000=100) Fonti: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat e delle banche centrali 135 130 125 120 115 110 105 100 95 90 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 GERMANIA ITALIA STATI UNITI

ALLE STESSE CONCLUSIONI È PERVENUTO ANCHE UNO STUDIO DEL CREDIT SUISSE Ricchezza pro capite delle famiglie italiane, americane, tedesche e irlandesi: 2000-2010 (ricchezza finanziaria netta ed immobiliare in dollari correnti a cambi costanti) Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Credit Suisse 200.000 175.000 150.000 125.000 100.000 75.000 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 STATI UNITI ITALIA GERMANIA IRLANDA

Nonostante l attuale più basso profilo della crescita del PIL e del reddito disponibile, la ricchezza pro capite delle famiglie in Italia rimane decisamente tra le più alte e meglio distribuite tra la popolazione. Ricchezza delle famiglie nei Paesi del G-20: anno 2010 (stock di ricchezza finanziaria netta ed immobiliare, in dollari per adulto) Paesi Ricchezza mediana per adulto % di adulti con uno stock di ricchezza superiore ai 100.000 dollari % di adulti con uno stock di ricchezza inferiore ai 10.000 dollari Ricchezza media pro capite 1 AUSTRALIA 124.234 58,2% 10,2% 238.519 2 ITALIA 115.182 55,5% 3,0% 183.402 3 GIAPPONE 102.946 51,1% 6,2% 164.998 4 CANADA 94.700 48,7% 20,3% 174.124 5 GRAN BRETAGNA 78.765 46,6% 12,5% 174.947 6 FRANCIA 66.521 39,7% 10,8% 192.720 7 GERMANIA 59.077 41,9% 27,7% 133.207 8 STATI UNITI 47.771 36,2% 27,3% 171.783 9 COREA DEL SUD 37.389 17,9% 17,5% 54.027 10 ARABIA SAUDITA 10.260 4,4% 49,4% 15.941 11 TURCHIA 9.068 3,9% 52,4% 15.667 12 MESSICO 6.524 3,9% 60,3% 15.605 13 CINA 6.327 1,8% 66,4% 12.240 14 BRASILE 5.793 3,7% 62,1% 16.410 15 ARGENTINA 5.098 2,2% 65,5% 11.447 16 SUD AFRICA 4.440 3,6% 66,8% 14.234 17 RUSSIA 3.692 1,1% 75,4% 8.192 18 INDONESIA 3.311 2,0% 77,8% 7.705 19 INDIA 1.300 0,4% 92,9% 2.863 Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Credit Suisse Research Institute, "Global Wealth Databook" (a cura di A. Shorrocks, J.B. Davies e R. Lluberas), ottobre 2010

IL DEBITO PUBBLICO DELL ITALIA E QUELLO DEI PIGS Debito pubblico in % del PIL Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Commissione Europea 160 140 120 100 80 60 40 20 0 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Irlanda Grecia Spagna Portogallo Italia

IL DEBITO PUBBLICO DELL ITALIA E QUELLO DEI BIG Debito pubblico in % del PIL Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Commissione Europea 160 140 120 100 80 60 40 20 0 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Germania Regno Unito Francia Stati Uniti Italia

IL BENCHMARKING DEL DEBITO PUBBLICO: L ITALIA E I PIGS 300 I debiti pubblici rispetto a quello della Germania = 100 Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Commissione Europea 250 200 150 100 50 0 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Irlanda Grecia Spagna Portogallo Italia

IL BENCHMARKING DEL DEBITO PUBBLICO: L ITALIA E I BIG 300 I debiti pubblici rispetto a quello della Germania = 100 Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Commissione Europea 250 200 150 100 50 0 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Regno Unito Francia Stati Uniti Giappone Italia

UNA NUOVA CONTABILITÀ PER CAPIRE LA CRISI: LE FAMIGLIE ITALIANE HANNO POCHI DEBITI Debito delle famiglie e delle imprese non profit (in % del PIL) Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Banque de France 140 120 100 80 60 40 20 22 39 44 35 48 53 73 71 63 63 63 66 46 83 86 68 98101 90 125 119 0 ITALIA FRANCIA GERMANIA GIAPPONE SPAGNA GRAN BRETAGNA 2000 2007 2010 1 trim. STATI UNITI

UNA NUOVA CONTABILITÀ PER CAPIRE LA CRISI: DEBITO PUBBLICO E RICCHEZZA PRIVATA GRADO DI "COPERTURA" DEL DEBITO PUBBLICO DA PARTE DELLA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE: 2012 Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Credit Suisse Research Institute e FMI 600% 500% 400% 300% 200% 100% 0% -100% -200% 4,34 4,35 3,53 3,61 1,77 1,89 GRECIA IRLANDA STATI UNITI SPAGNA ITALIA GERMANIA 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0-1,0 Ricchezza delle famiglie in % del PIL, anno 2010 Debito pubblico in % del PIL, anno 2012 Grado di "copertura" del debito pubblico del 2012 assicurato dalla ricchezza delle famiglie del 2010 (scala a destra)

UNA NUOVA CONTABILITÀ PER CAPIRE LA CRISI: IL DEBITO NAZIONALE LORDO (DNL) Debito lordo degli operatori non finanziari* (in % del PIL) Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Banque de France e FMI 300 275 282 284 250 200 150 191 195 184 170 148 207 243 231 226 227 214 185 189 168 162 100 50 0 GERMANIA FRANCIA ITALIA STATI UNITI GRAN BRETAGNA *Famiglie, Imprese non finanziarie e Pubbliche amministrazioni 2000 2007 2015 (proiezioni) SPAGNA

UNA NUOVA CONTABILITÀ PER CAPIRE LA CRISI: LA COPERTURA DEL DNL Grado di copertura del debito aggregato nazionale da parte delle attività finanziarie e reali delle famiglie Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati FMI, Eurostat e delle banche centrali 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 2,8 2,6 2,7 2,8 2,6 2,5 3,4 FRANCIA ITALIA GRAN BRETAGNA 2,4 2,2 2,2 2,2 2,0 GERMANIA 2000 2009 2015 (proiezioni) 2,7 1,9 1,7 STATI UNITI

NIALL FERGUSON: PIGS R US Niall Ferguson, Fiscal Crisis and Imperial Collapses: Historical Perspective on Current Predicaments, Ninth Annual Niarchos Lecture, Peterson Institute for International Economics, Washington, DC, May 13, 2010