Automatica I (Laboratorio)

Documenti analoghi
Prefazione 3. Ringraziamenti 5

Corso di laurea in Informatica. Regolatori. Marta Capiluppi Dipartimento di Informatica Università di Verona

MODELLO COMPLETO PER IL CONTROLLO. D r (s) U(s) Y (s) d m (t): disturbi misurabili. d r (t): disturbi non misurabili

MATLAB. Guida al laboratorio di automatica. Mariagrazia Dotoli, Maria Pia Fanti

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale RETI CORRETTRICI

Sistemi di Controllo Esempio di domande teoriche a risposta multipla. Esempio di problemi e quesiti a risposta aperta

(Figura adattata da Modern Control Systems di R. Dorf R. Bishop, Pearson International Ed.)

Corso di Laurea in Ingegneria Meccatronica RETI CORRETTRICI

Presentazione e obiettivi del corso

Controlli Automatici: Raccolta di Esercitazioni Risolte con TFI. Elena Zattoni

ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE

Compito di Fondamenti di Automatica - 13 luglio 2006 Versione A Esercizio 1A. Dato lo schema seguente (operazionali ideali)

Margini di stabilità. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica. Controlli AutomaticiL. Schema a blocchi di un sistema di controllo

Controlli Automatici L-A - Esercitazione

Controlli Automatici LB Esempio di regolatore

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo. RETI CORRETTRICI

Controlli Automatici: Raccolta di Prove Scritte con Soluzione. Elena Zattoni

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti) SOLUZIONE

RETI CORRETTRICI. Regolatori standard Alcune strutture standard di regolatori reti correttrici anticipo o ritardo 1 polo ed uno zero reali

Margini di stabilità. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Controlli Automatici L

Esercizi di Controlli Automatici

Per un corretto funzionamento dei sistema si progetta un controllo a retroazione secondo lo schema di figura.

Controllo in retroazione: Analisi e Sensitività. Prof. Laura Giarré

PIANO DI LAVORO DEI DOCENTI

Fondamenti di Automatica (CL Ing. Gestionale) a.a Prof. Silvia Strada 16 Luglio 2014

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU)

Analisi in frequenza e di stabilità con MATLAB

5. Per ω = 1/τ il diagramma reale di Bode delle ampiezze della funzione G(jω) =

REGOLATORI PID. Modello dei regolatori PID. Metodi di taratura automatica

PROVA SCRITTA di SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI Prof. Luca Salvini 5Ae Nome 26/10/2011

Utilizzo di Matlab per l analisi di sistemi dinamici lineari

FORMULARIO DI CONTROLLI AUTOMATICI

Controlli Automatici 2 22/06/05 Compito a

Controlli Automatici T Esempi di progetto

Università degli Studi di Parma - Facoltà di Ingegneria Appello di Controlli Digitali del 10 Luglio Parte A

Controlli Automatici T Regolatori PID

Controlli automatici e controllo dei processi Docente: Davide M. Raimondo Prova scritta: 01/03/2013 Durata: 3h. Cognome Nome Matricola

STABILITÀ DEI SISTEMI Metodo di Bode e Nyquist

Control System Toolbox

Controlli Automatici T Introduzione al Controllo

Presentazione del corso

Nome: Nr. Mat. Firma:

Principali comandi MATLAB utili per il corso di Controlli Automatici

Capitolo 7 Analisi di Sistemi a Dati Campionati

Progetto del controllore

09. Luogo delle Radici

Esercizio di progetto del controllore nel discreto con discretizzazione del sistema 4 Dicembre 2013

Tesine di Fondamenti di Automatica

Formulazione delle specifiche. G(s)

Analisi dei sistemi in retroazione

Capitolo. Stabilità dei sistemi di controllo. 8.1 Generalità. 8.2 Criterio generale di stabilità. 8.3 Esercizi - Criterio generale di stabilità

a.a. 2015/2016 Docente: Stefano Bifaretti

CONTROLLI AUTOMATICI (01AKS, 02FSQ) ATM, INF Soluzione della tipologia di compito del 3/IX/2002

Classe V specializzazione elettronica. Sistemi automatici

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale LUOGO DELLE RADICI

Esercizio riassuntivo di sintesi in frequenza

Lezione 6 7 Febbraio. 6.1 Progettazione nel dominio della frequenza

Lab 1: Controllo di un motore elettrico tramite PID (10+1 punti)

Scrivere il numero della risposta sopra alla corrispondente domanda. (voti: 2,0,-1, min=14 sulle prime 10) , C = [3 2 2], D =

Brevi appunti di Fondamenti di Automatica 1. prof. Stefano Panzieri Dipartimento di Informatica e Automazione Universitï 1 degli Studi ROMA TRE

Funzione di trasferimento

Corso di Sistemi di Controllo Multivariabile. Docente Prof. Francesco Amato

CONTROLLO NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA

Sistemi Elementari. Prof. Laura Giarré

Risposta a regime (per ingresso costante e per ingresso sinusoidale)

Controlli Automatici LA Analisi di sistemi di controllo Funzioni di sensitività Stabilità e Prestazioni Errori a regime e tipo di sistema

Fondamenti di Automatica (CL Ing. Gestionale) a.a Prof. Silvia Strada Seconda prova intermedia 12 Febbraio 2015

Diagrammi asintotici di Bode: esercizi. Tracciare i diagrammi asintotici di Bode della seguente funzione G(s): s 2. s(s 30)(1+ s

Tecniche di progetto di controllori

Sintesi per tentativi nel dominio della frequenza

Interfaccia grafica SPTool di Matlab per

Regolazione e Controllo dei Sistemi Meccanici 21 Luglio 2003

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo. DIAGRAMMI DI BODE

Introduzione a MATLAB

2a(L) Sia dato un processo P(s) descrivibile mediante la funzione di trasferimento:

Introduzione al Corso

rapporto tra ingresso e uscita all equilibrio.

CENNI SUL CONTROLLO DIGITALE

Nyquist Diagrams Real Axis

Controllo dei Processi

# MODELLI APPROSSIMATI DI SISTEMI DINAMICI

Controlli Automatici Compito del - Esercizi

Risposta temporale: esempi

M045 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE

Indice Prefazione Problemi e sistemi di controllo Sistemi dinamici a tempo continuo

Lezione 5 01 Febbraio. 5.1 Richiami di controlli automatici

ANALISI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO. Schema generale di controllo in retroazione

Esercitazione Scritta di Controlli Automatici

un sistema è stabile se, in conseguenza di una sollecitazione esterna limitata, la sua risposta (variazione dell uscita) è limitata (Bounded Input

4 Analisi nel dominio del tempo delle rappresentazioni in

REGOLATORI PID. Modello dei regolatori PID. Realizzazione dei regolatori PID. Metodi di taratura automatica

Controlli Automatici. Maria Gabriella Xibilia Blocco B piano 7 Tel. 7328

Tecnologie dei Sistemi di Automazione

CONTROLLO IN RETROAZIONE

Slide del corso di. Controllo digitale

Banda passante dei sistemi retroazionati

CONTROLLI AUTOMATICI

Spettri e banda passante

= b ns n + + b 0. (s p i ), l r, A(p i) 0, i = 1,..., r. Y f (s) = G(s)U(s) = H(s) + n i=1. Parte dipendente dai poli di G(s) ( transitorio ).

Politecnico di Milano

Transcript:

Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 1 Automatica I (Laboratorio) Dipartimento di Ingegneria Università di Ferrara Tel. 0532 97 4844 Fax. 0532 97 4870 E-mail: ssimani@ing.unife.it URL: http://www.ing.unife.it/ simani Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 2 Automatica (Laboratorio) Struttura delle lezioni 1.a Informazioni generali sul corso 1.b Introduzione a Matlab 2. Simulazione di Sistemi Dinamici 3. Introduzione a Simulink 4. Analisi di Sistemi a Dati Campionati 5. Introduzione a TFI 6. Progetto di Reti Correttrici

Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 3 Bibliografia Dispense del Corso di Laboratorio di Automatica I. Sergio Beghelli, Cesare Fantuzzi,. (Fotocopisteria, tutorato, www) 1. P. Bolzern, R. Scattolini, and N. Schiavoni, Fondamenti di controlli automatici. Milano: McGraw- Hill, I ed., Marzo 1998. G. Marro, TFI: insegnare e apprendere i controlli automatici di base con matlab. Bologna: Zanichelli, I ed., Ottobre 1998. Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 4 Progetto di Reti Correttrici Progetto di un sistema di controllo in retroazione scelta del regolatore verifica delle prestazioni richieste Analisi e sintesi della f.d.t. d anello risposta in frequenza della f.d.t. d anello progetto della f.d.t. del regolatore Tecniche di progetto del regolatore sintesi diretta procedimento per tentativi

Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 5 Progetto di Reti Correttrici Tecniche di progetto di reti correttrici utilizzo dei diagrammi di Bode e Nyquist controllo di sistemi privi di poli nel semipiano destro Progetto di reti anticipatrici e ritardatrici progetto in ambiente TFI Transfer Function Interpreter pacchetto software in ambiente Matlab Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 6 L interprete TFI Il Transfer Function Interpreter in Matlab Ambiente specifico di progettazione assistita Analisi e sintesi interattiva di sistemi di controllo uso diretto delle funzioni di trasferimento memorizzate come.mat nella directory di lavoro dell HD Si chiama della Matlab Command Window tfi prompt > invece di >> la sintassi della Command Window è cambiata

Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 7 L interprete TFI Analisi di sistemi di controllo SISO Progetto interattivo ed automatico di sistemi di controllo SISO Analisi nel dominio dei tempi e delle frequenze Funzioni grafiche per la verifica della stabilità Connessione di sistemi in retroazione Luoghi delle radici Progetto di reti correttrici e regolatori Simulazione di sistemi non lineari e a tempo discreto Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 8 Transfer Function Interpreter e Matlab Sono disponibili da TFI i comandi Matlab: cd, clc, what, help file, print file [opzioni], grid, degrid, delete file, delete(n), dir, shg, zoom on, zoom off, figure si possono valutare espressioni (3*6/(2+7), [pi/6]) new e figure creano una nuova finestra grafica Definizione di una f.d.t. nome della f.d.t., = e caratteri corrispondenti a numeri, parentesi, operatori e simboli (s o z) Esempio

Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 9 TFI e Matlab Passaggio di f.d.t. tra TFI e Matlab salva le f.d.t. in file di tipo.mat possibile convertire la forma di Matlab a quella di TFI e viceversa sys=exportf( g,[1]) per convertire la f.d.t. g al TFI sys importf(sys, g,[1]) per caricare in Matlab una f.d.t. di TFI nella forma polinomiale se si utilizza l opzione [1] Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 10 Funzioni TFI maggiormente utilizzate (1) defactf: defactf,gi,gj visualizza e salva nella directory corrente di lavoro con il nome gj la forma polinomiale di una data f.d.t. gi relativa ad un sistema a tempo continuo o tempo discreto se gi ha termini in forma fattorizzata, gj sarà espressa nella forma non fattorizzata factf: factf,gi,gj visualizza e salva nella directory corrente di lavoro con il nome gj la forma fattorizzata di una f.d.t. gi relativa ad un sistema, a tempo continuo o a tempo discreto, data in forma polinomiale non completamente fattorizzata

Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 11 Funzioni TFI maggiormente utilizzate (2) fresp: fresp,gi traccia la funzione di risposta in frequenza del sistema a tempo continuo o a tempo discreto gi grafici multipli con colori diversi output del programma 1 - Diagramma di Bode dell ampiezza 2 - Diagramma di Bode della fase 3 - Diagrammi di Bode di ampiezza e fase - una sola figura 4 - Diagrammi di Bode di ampiezza e fase - due figure 5 - Diagramma di Nichols 6 - Diagramma di Nyquist operare una scelta (0 per uscire) : Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 12 Funzioni TFI maggiormente utilizzate (3) lagc: lagc,gi,gj realizza il progetto per tentativi di una rete ritardatrice gj per il sistema controllato gi utilizzando i diagrammi di Bode > lagc,gi,gj leadc: leadc,gi,gj realizza il progetto per tentativi di una rete anticipatrice gj per il sistema controllato gi utilizzando i diagrammi di Bode rootl: rootl,gi traccia il luogo delle radici di 1+Kgi =0per sistemi a tempo continuo o discreto con K [0, )

Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 13 Funzioni TFI maggiormente utilizzate (4) tresp: tresp,gi traccia la risposta al gradino o all impulso del sistema con f.d.t. gi, a tempo continua o a tempo discreto, con scelta fra la risposta ad anello aperto o in retroazione unitaria output del programma 1 - risposta al gradino ad anello aperto 2 - risposta al gradino ad anello chiuso 3 - risposta all impulsoad anelloaperto 4 - risposta all impulsoad anellochiuso operare una scelta (default 1, 0 per uscire) : Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 14 Progetto di una rete anticipatrice con i diagrammi di Bode Si consideri il sistema chiuso in retroazione unitaria caratterizzato dalla funzione di trasferimento G p (s) = 1000 s(s + 10) 1. si progetti una rete anticipatrice G c (s) da collegare in serie al sistema G p (s), con funzione di trasferimento G c (s) = 1+τs 1+ατs con α < 1, in modo che il sistema risultante sia caratterizzato da un margine di fase M f > 75 o e da un picco di risonanza minore di 1.1. 2. Si illustri l intervento della rete progettata con i diagrammi di Bode e di Nyquist. 3. Determinare le caratteristiche (massima sovraelongazione, tempo di assestamento, errore a regime) della risposta al gradino del sistema compensato chiuso in retroazione unitaria.

Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 15 Progetto di una rete correttrice con il luogo delle radici Si consideri il sistema descritto dalla funzione di trasferimento G p (s) = K s(s + 10)(s + 50) chiuso in retroazione unitaria Utilizzando il luogo delle radici, si progetti la rete anticipatrice, con uno zero localizzato ad s = 15, che consenta di soddisfare le seguenti specifiche massima sovraelongazione percentuale approssimativamente uguale a 7.5% tempo di assestamento pari a 0.4 secondi. Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 16 Progetto di una rete ritardatrice Data la funzione di trasferimento Gp(s) = K s(s +5) 2 progettare la rete ritardatrice e calcolare il valore di K tali che il sistema chiuso in retroazione unitaria soddisfi le seguenti specifiche massima sovraelongazione minore dell 1% tempo di salita minore di 2 secondi tempo di assestamento di 2.5 secondi Confrontare le prestazioni delle diverse soluzioni ottenute in termini di larghezza di banda, margine di ampiezza e margine di fase.

Lezione TFI - Automatica I (Laboratorio) - Pag. 17 Progetto di una rete correttrice Esercizio Un motore in corrente continua è rappresentato dalla seguente funzione di trasferimento Gm(s) = 6.087 10 10 s(s 3 + 423.42s 2 +2.6667 10 6 s +4.2342 10 8 ) A causa dell accoppiamento con l albero motore, tale funzione contiene due poli poco smorzati che generano oscillazioni nella risposta. Devono essere soddisfatte le seguenti specifiche Massima elongazione < 1%, Tempo di salita < 0.15 secondi, Tempo di assestamento < 0.15 secondi, La risposta non deve presentare oscillazioni. Progettare una rete anticipatrice con funzione di trasferimento Gc(s) Gc(s) = 1+ατs 1+τs affinché risultino verificate le specifiche relative alla risposta al gradino.