G.B.G. studio associato agrario forestale ambientale Tel 0565.855687 E-mail gbgstudio@virgilio.it Il territorio Agricolo Forestale come sistema aperto A cura di Dott. Fausto Grandi Collaborazione Dott. Stefano Bologna
Introduzione La presente relazione è redatta allo scopo di avviare il procedimento per la stesura del piano strutturale del comune di Follonica, per il quale lo scrivente ha ricevuto incarico di analizzare il territorio con caratteristiche prevalentemente agricole e forestali. In questa fase si è proceduto ad uno studio conoscitivo degli ecosistemi presenti nel territorio comunale, riferito in particolare alla flora e fauna costiera, al sistema del parco di Montoni, all uso del suolo delle aree rurali. La conservazione e la gestione di un territorio richiedono un attenta e completa conoscenza dell area di studio che dovrà interessare più discipline onde poter realizzare una gestione integrata e sostenibile dei paesaggi agroforestali. Scopo di questo settore del progetto è stato quindi quello di analizzare il sistema Comune di Follonica quale insieme di organismi viventi, fattori fisici e relazioni intercorrenti tra loro. 2
Ecologia e sua terminologia Ecosistema: il sistema costituito dall insieme degli organismi viventi, dai fattori fisici dalle relazioni intercorrenti fra loro in un dato ambiente. (Tansley, 1935) Sistema aperto: sistema che scambia continuamente materia e denergia con l ambiente circostante. Ecologia: scienza che studia gli organismi viventi, animali e vegetali, in rapporto all ambiente fisico in cui vivono. Biodiversità: ricchezza naturale di un dato ambiente, intesa non soltanto come diverità biologica delle singole specie ma anche come variabilità genetica della biosfera. Sviluppo sostenibile: sviluppo che assicuri il soddisfacimento dei bisogni delle attuali generazioni senza pregiudicare la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. Agricoltura Biologica: si intende l attività agricola delle aziende che avendo aderito allo specifico Regolamento della Comunità Europea, hanno abolito l uso dei concimi e dei fitosanitari prodotti con processi chimicoindustriali di sintesi. 3
Il territorio comunale Il territorio del Comune di Follonica si estende per circa 5600 ha così ripartiti: Area boscata: 3.159 ha pari al 56% del territorio comunale. Area rurale: 1.500 ha pari al 27% del territorio comunale. Area urbana: 925 ha pari al 17% del territorio comunale. area boscata 56% area rurale 27% Area urbana 17% Dall agglomerato urbano della cittadina, il territorio comunale si sviluppa prevalentemente verso Nord, all interno del quale assume caratteristiche diverse in relazione al suo utilizzo. Inquadramento fitoclimatico I climi possono essere descritti prendendo in considerazione i fenomeni a cui danno origine (tipo di vegetazione, ecc...) o utilizzando i fattori che sono all origine dei fenomeni meteorologici. In relazione all andamento delle temperature e della piovosità nel corso dell anno il Comune di Follonica ricade nel clima temperato-caldo ed in particolare nel clima meso-mediterraneo. 4
È questo un clima caratterizzato da un andamento stagionale piuttosto marcato, con siccità estiva ed escursione termica annua poco accentuata. Tenendo conto della vegetazione forestale presente, intesa come conseguenza delle caratteristiche geografico climatiche, il territorio oggetto di studio viene collocato nella fascia fitoclimatica del Lauretum (Pavari, 1926) con Climax della foresta di leccio. La vegetazione potenziale in questa fascia è la macchia povera o priva di caducifoglie in cui però al leccio e alla sughera si possono consociare l olivo selvatico, ginepro fenicio e localmente roverella, orniello e carpino nero. Le aree boscate L area boscata del comune di Follonica si estende per la quasi totalità nel Parco di Montioni, situato tra i bacini del fiume Cornia (anord) e del fiume Pecora (a sud). Il territorio è costituito prevalentemente da colline boscate di bassa altitudine (altezza massima m 308 a Poggio al Chiecco) caratterizzato dalla presenza di due fasce di vegetazione: la fascia del bosco misto di caducifoglie e la fascia mediterranea temperata. La prima è rappresentata dalla cerreta, la seconda dal bosco di sclerofille sempreverdi; in diversi settori del territorio, inoltre, il bosco è stato sostituito da coltivazioni agrarie rappresentate da oliveti, colture cerealicole, orti. Dove queste attività sono state abbandonate si è insediata una flora di sostituzione caratteristica, che conferisce al paesaggio vegetale un aspetto peculiare. Per quanto riguarda i rimboschimenti a conifere la loro importanza è veramente molto limitata, sia per gli scarsi successi ottenuti dagli impianti che per l utilizzo in alcuni casi di specie esotiche oggetto di infestazioni parassitarie, inoltre in ambiente mediterraneo tali formazioni presentano una elevata vulnerabilità al pericolo di incendio 5
Si deve comunque evidenziare la presenza di aree importanti, per la loro estensione, con rimboschimenti a cipresso e pino marittimo. La riserva naturale integrale di Poggio Tre Cancelli. L area occupa una superficie complessiva di 99 ettari, 49 dei quali costituiscono la zona di protezione. Istituita negli anni 70 allo scopo di proteggere in modo assoluto ambienti naturali, in essa è escluso ogni interveto antropico ad eccezione delle attività di vigilanza, ricerca e visite a scopo educativo. Da un punto di vista vegetazionale il territorio della riserva è costituito da un bosco ceduo misto invecchiato di latifoglie con il Leccio come specie principale dominante a cui si affianca l orniello. Elemento caratteristico della riserva è la discreta presenza di vecchie e maestose matricine di leccio e orniello. In conclusione quest area naturale, lasciata a se stessa per quasi mezzo secolo, evidenzia la tendenza evolutiva del bosco mediterraneo cioè la foresta di leccio. Le aree rurali Le zone rurali chiuse tra le aree boscate e la città costituiscono un importante interfaccia tra le due parti, risentendo fortemente degli input urbani. In particolare si mettono in evidenza i seguenti elementi paesaggistici di indubbia importanza ecologica. L olivicoltura costituisce un solido legame tra l uomo e la terra e, sotto l aspetto ambientale, è un elemento di grande importanza tra l assetto del territorio e il suo paesaggio. I Seminativi e le colture estensive in genere, se da una parte riducono il valore economico dell area rurale, dall altra presentano un basso impatto ambientale. 6
Le Siepi, in quanto strutture interattive, contribuiscono ai processi di interscambio con i componenti ambientali circostanti. I viali alberati oltre ad arricchire paesaggisticamente l area rurale, accrescono la biodiversità floro-faunistica. Fascia costiera e dunale Il Comune di Follonica, affacciandosi sul mare, presenta un importante fascia costiera che negli anni ha subito profonde modifiche, soprattutto in relazione allo sviluppo urbano, tanto che dell originaria duna costiera, non rimangono che pochi lembi. Le pinete del litorale follonichese risalgono alla seconda metà dell 800, i lavori di rimboschimento sono giunti fino a circa gli anni 50; ad oggi la superficie destinata a pineta risulta ridotta rispetto alle estensioni passate (massimo sviluppo oltre 100 ettari) e si stima una consistenza di circa 35 ettari. Le cause di questa drastica riduzione sono da ricercarsi nello sviluppo urbano e nella riduzione della fascia costiera dovuta all erosione marina, tanto da variare in pochi decenni la fisionomia e le funzioni stesse delle pinete in argomento. Nella Relazione sullo stato delle pinete litoranee della Maremma Toscana (1988) gli autori (P. Matteschi e B. Milanesi) recitano testualmente: le vicende di Cecina, Rosignano e Follonica, con la scomparsa della duna e della vegetazione che la ricopriva, per effetto dell erosione marina, sta recando gravissimi danni alle pinete retrostanti rimaste indifese.. Risulta quindi fondamentale il mantenimento dell equilibrio (ma forse è opportuno parlare di ristabilizzazione dello stesso) fra spazi urbani ed ambiente naturale; equilibrio non solo in termini di superficie ma soprattutto in termini 7
funzionali per la popolazione affinché possa usufruire del verde sotto i vari aspetti ecologico, sanitario, turistico ricreativo, paesaggistico, didattico. Pinete Giardino Lo sviluppo cittadino ha fatto sì che le pinete di protezione per i terreni retrostanti il mare, si trasformassero in parchi ricreativi per la popolazione; questo ha da un lato favorito il benessere sociale, ma dall altro ha creato il problema del loro mantenimento e della loro rinnovazione, tanto che ad oggi gli interventi volti alla loro salvaguardia, non sempre hanno sortito l effetto sperato. Di primaria importanza rimangono quindi gli interventi per la salvaguardia del patrimonio verde che caratterizza la cittadina. Pinete abbandonate Per scopi urbanistici e balneari sono stati nel tempo spianati o sfondati i cordoni dunali a ridosso della spiaggia. La costruzione di strade parallele o perpendicolari ai cordoni hanno interrotto il profilo di difesa naturale delle coste basse, compromettendo l equilibrio dei litorali poiché tale sistema di dune costituisce un ostacolo naturale contro l ingressione marina a danno proprio degli spazi balneari. Il precario equilibrio ecologico di alcune dune costiere e della vegetazione in essa presente, rischiano di sopperire sotto la pressione antropica con la conseguente scomparsa di importanti ecosistemi. Pinete urbanizzate Alcune pinete dunali sono ormai state sconvolte dalla urbanizzazione turistica. L edificazione delle aree dunali e retrodunali ha ridotto drasticamente la biodiversità rendendo questi ecosistemi dei boschi giardino molto avanzati, rispetto alla linea di costa. 8
Emergenze paesaggistiche urbane e periurbane In ambito urbano si ritrovano parchi (di cui sopra accennato), viali alberati, e piante singole che per le loro dimensioni, particolarità specifiche, funzioni che svolgono, possono essere considerate come patrimonio da salvaguardare ed incrementare. All inizio considerate forse solo come abbellimento paesaggistico di un centro abitato, negli anni hanno assunto via via un ruolo importante come indicatori ecologici e barriere protettive per gli inquinanti in genere. Definiamo quindi Emergenze ambientali urbane e perturbane, il viale dei tigli che accompagna la Via Massetana, il viale costituito dal cipresso di palude nella Via Europa (di particolare interesse come specie esotica originaria della Florida), il giardino di fronte alla stazione ferroviaria con un esemplare di tasso di notevoli dimensioni, il leccio di Via Dante, i lecci ed i cedri del giardino privato nell antica casa del Podestà in Via Bicocchi, il Parco del Corpo Forestale dello Stato, anch esso in Via Bicocchi, il Parco della Rimembranza e via dicendo. In generale possiamo dire che sono necessari interventi di mantenimento come potature ed eliminazioni di parti malate, dovute soprattutto alle condizioni di stress in cui, in particolare le piante delle alberature stradali, si trovano a vegetare. Queste aree verdi assumono un ruolo fondamentale nell ambito cittadino, richiedendo studi ed interventi di selvicoltura urbana mirati alla cura, al mantenimento e al loro ripristino. 9
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