APPROCCIO COMPORTAMENTISTICO

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Transcript:

INIZIO UFFICIALE Watson La psicologia come la vede il comportamentista, 1913 La psicologia va considerata come una scienza empirica del tutto obiettiva e sperimentale totale rifiuto dell introspezionismo La psicologia ha a che fare con fatti osservabili descrivibili oggettivamente, quantificabili e misurabili L oggetto della psicologia è il comportamento osservabile(non la coscienza), inteso come l insieme degli atti con cui l organismo risponde agli stimoli ambientali studio apprendimento

Apprendimento: processo con cui si origina o si modifica un attività reagendo ad una situazione incontrata, ammesso che le caratteristiche del cambiamento dell attività non possano essere spiegate sulla base di tendenze a risposte innate, di maturazione o di stati temporanei dell organismo (Hilgard e Bower, 1966). Questa definizione distingue tra i comportamenti nuovi che si manifestano in un soggetto che sono il prodotto (esperienza) di un apprendimento, da quelle modificazioni comportamentali che possono essere spiegate come tendenze innate a fornire certe risposte (comparsa del primo sorriso sociale nel lattante) o come risultato di maturazione (capacità di parlare e camminare) o di stati di temporanea alterazione delle condizioni psicofisiche (sotto l effetto di alcol o droghe).

PRINCIPI Ogni comportamento complesso non è altro che il risultato dell associazione di comportamenti più semplici (Principio del Riduzionismo) Non si deve chiamare in causa una funzione psichica di ordine superiore per spiegare un azione che si può interpretare come il risultato di una funzione inferiore (Principio di Parsimonia) studio del comportamento animale Controllo sperimentale laboratorio materiale senza senso

CONDIZIONAMENTO CLASSICO O PAVLOVIANO Il comportamento può essere: - INNATO: riflessi - APPRESO: mediante il processo di condizionamento classico spiega come vengano associate delle risposte automatiche a degli stimoli che inizialmente non provocano alcuna risposta o provocano risposte diverse

IL PROCESSO DI CONDIZIONAMENTO CLASSICO Pavlov lo ha scoperto casualmente, compiendo ricerche sul processo digestivo dei cani quando viene messo loro del cibo in bocca si attiva un comportamento riflesso di salivazione COMPORTAMENTO INNATO PROGRAMMATO GENETICAMENTE

IL PROCESSO DI CONDIZIONAMENTO CLASSICO Pavlov notò che con il passar del tempo i cani salivavano anche quando udivano i passi dell addetto al loro nutrimento, come se anticipassero il fatto che questi avrebbe dato loro il cibo QUESTO TIPO DI COMPORTAMENTO NON È INNATO, MA È APPRESO! Non è necessario che esista una relazione significativa tra ciò che in origine provoca la risposta e il nuovo stimolo

IL PROCESSO DI CONDIZIONAMENTO CLASSICO

IL PROCESSO DI CONDIZIONAMENTO CLASSICO

TERMINI TECNICI Il cane saliva quando il cibo entra in contatto con le mucose della lingua Cibo STIMOLO INCONDIZIONATO (SI) Salivazione al contatto con il cibo RISPOSTA INCONDIZIONATA (RI) Poco prima della somministrazione del cibo viene fatto suonare un campanello Campanello STIMOLO NEUTRO (SN)

TERMINI TECNICI Conilripetersineltempoditalesituazione suonailcampanelloeilcanesaliva Campanello STIMOLO CONDIZIONATO (SC) Salivazione RISPOSTA CONDIZIONATA (RC)

APPROCCIO SCHEMA DEL PROCESSO

FORMAZIONE DI UN CONDIZIONAMENTO È il risultato di un processo in cui: lo STIMOLO NEUTRO viene ripetutamente presentato in stretta contiguità temporale con uno STIMOLO INCONDIZIONATO, fintanto che la risposta che prima era fornita allo SI compare anche in seguito alla sola presentazione dello stimolo inizialmente neutro, divenuto ora condizionato PROCEDURA DI ASSOCIAZIONE

FORMAZIONE DI UN CONDIZIONAMENTO PERIODO DI ACQUISIZIONE: numero di prove necessarie ad ottenere il condizionamento ESTINZIONE: se si interrompe la procedura di associazione, la risposta condizionata si presenta sempre più raramente, fino a scomparire RECUPERO SPONTANEO: se a seguito dell estinzione si ripresenta lo stimolo incondizionato, riappare la risposta ed è sufficiente un periodo molto più breve di quello iniziale per riottenere il condizionamento

Dal momento che i neonati dispongono di riflessi è possibile sottoporli a condizionamento?

PROBLEMI DEL CONDIZIONAMENTO CLASSICO Le scoperte di Pavlov non erano in grado di spiegare ogni tipo di comportamento appreso perché vi sia RC (apprendimento) deve esserci uno SI da cui la stessa risposta dipende in modo incondizionato INDIVIDUARE QUESTO SI NON È SEMPRE POSSIBILE LIMITE: non spiega in che modo un individuo acquisisce delle risposte nuove

PROBLEMI DEL CONDIZIONAMENTO CLASSICO Questi limiti del condizionamento classico verranno evidenziati dal neocomportamentista Skinner che riprese le idee di Thorndike sull apprendimento animale

STUDI DI THORNDIKE Studi compiuti con dei gatti messi all interno di una gabbia (puzzle-box) dalla quale era possibile uscire tirando delle funi collegate con un sistema di pulegge che azionavano la porta della gabbia

STUDI DI THORNDIKE

PRINCIPI L apprendimento si verifica per prove ed errori: l animale compie dei tentativi alla cieca e, casualmente, produce delle risposte corrette oltre che degli errori Le risposte corrette (che conducono a risultati utili) tendono ad essere ripetute, quelle erronee vengono abbandonate I comportamenti più spesso esercitati vengono appresi più saldamente ed è più facile che vengano ri-emessi in situazioni analoghe a quelle in cui sono stati appresi

QUINDI L APPRENDIMENTO E POSSIBILE SOLO SE LA RISPOSTA PRODUCE UN RISULTATO UTILE SE L EFFETTO E SODDIFACENTE O PIACEVOLE PER IL SOGGETTO, LA CONNESSIONE S-R SI CONSOLIDA SE INVECE E SPIACEVOLE LA CONNESSIONE S-R SI INDEBOLISCE LEGGE DELL EFFETTO

CONDIZIONAMENTO OPERANTE Skinner ha concentrato le sue ricerche sui fattori che rinforzano i comportamenti che un organismo mette in atto spontaneamente

CONDIZIONAMENTO OPERANTE I comportamenti possono essere: RISPONDENTI risposte automatiche emesse in seguito alla presenza di uno STIMOLO

CONDIZIONAMENTO OPERANTE OPERANTI emessi spontaneamente attivamente sull ambiente per operare producono delle conseguenze nell ambiente e tali conseguenze operano a loro volta sul comportamento (ricompense e punizioni) modificandone la frequenza di comparsa

CONDIZIONAMENTO OPERANTE La frequenza di emissione di un determinato comportamento dipende dalle conseguenze che esso provoca manipolazione delle conseguenze del comportamento del soggetto

MANIPOLAZIONE DELLE CONSEGUENZE DEL COMPORTAMENTO Uso dei RINFORZI per aumentare la frequenza di un comportamento Uso di PUNIZIONI (presentazione di uno stimolo avversivo) ma soprattutto della ESTINZIONE (assenza di rinforzo) per diminuire la frequenza (inibire) di un comportamento

RINFORZO Viene definito RINFORZO tutto ciò che, seguendo ad un comportamento dato, ha come effetto di aumentare la frequenza di emissione del comportamento stesso RINFORZO POSITIVO: consiste nella presentazione di uno stimolo che il soggetto vive come gratificante RINFORZO NEGATIVO: consiste nella sottrazione di uno stimolo avversivo

ESEMPIO ilratto (norvegese)deve apprendere a premere la levetta

ESEMPIO Verificare se l operante ( premere la levetta) viene già emesso dal soggetto (verificare cioè se l operante fa già parte del bagaglio comportamentale del soggetto) a) l operante è già presente nel bagaglio comportamentale b) l operante non è presente nel bagaglio comportamentale

OPERANTE PRESENTE Lo scopo è quello di modificarne la frequenza di comparsa viene ottenuto mediante un rinforzo dato di seguito all emissione del comportamento desiderato RINFORZO POSITIVO ogni qualvolta il topolino schiaccia in basso la levetta si apre uno scomparto e gli arriva del cibo RINFORZO NEGATIVO ogni qual volta il topolino schiaccia la levetta viene eliminato un rumore per lui fastidioso

OPERANTE ASSENTE Non si aspetta che venga emesso spontaneamente ma si ricorre alla tecnica del MODELLAMENTO consiste nel rinforzare le progressive approssimazioni al comportamento desiderato Es. ogni volta che il topolino si avvicina alla levetta viene rinforzato, ecc.

Esempio(Walton, Bower& Bower; 1992) Tracciato di suzione non nutritiva organizzazione temporale ciclica che prevede un alternanza continua e regolare di momenti di attività e di pausa, con una frequenza media durante i periodi di attività di circa 2 succhiate al sec.

Esempio(Walton, Bower& Bower; 1992) Bambini di 3 mesi imparano a regolare la messa a fuoco di un immagine attraverso la modificazione del loro ritmo di suzione non nutritiva Neonati di 2 gg. modificano la frequenza della suzione non nutritiva al fine di sentire la voce della propria madre, anziché la voce di una donna estranea (De Casper & Spence, 1986; 1991)

APPROCCIO

Efficacia del rinforzo dipende dalla modalità di somministrazione ad intervallo fisso (dall ultima risposta corretta prodotta) ad intervallo variabile a rapporto fisso (dopo un numero fisso di risposte corrette non rinforzate) a rapporto variabile (in modo causale, non prevedibile)

Dallo studio e dall osservazione dell apprendimento nei bambini lo sviluppo (accumulo quantitativo e continuo di comportamenti nuovi) NON può derivare unicamente dall esistenza di meccanismi di associazione stimolorisposta

APPRENDIMENTO SOCIALE Bandura Ruolo fondamentale dell imitazione nell apprendimento No imitazione come comportamento infantile che si consolida a seguito del rinforzo da parte degli adulti meccanismo autonomo di apprendimento

APPRENDIMENTO OSSERVATIVO è possibile apprendere modelli di comportamento semplicemente osservandone l esecuzione da parte di altri non è necessario mettere subito in atto il comportamento osservato non è necessario ricevere un rinforzo i propri atti possono essere rafforzati od inibiti osservando i rinforzi e le punizioni in altre persone (rinforzo vicario)

APPROCCIO ESPERIMENTO

APPRENDIMENTO OSSERVATIVO Mette in evidenza il ruolo esercitato da alcuni fattori cognitivi nel processo di apprendimento Processi attentivi il bambino nota il comportamento del modello (che deve presentare caratteristiche distintive interessanti) Processi rappresentativi il bambino interpreta il comportamento del modello alla luce delle proprie conoscenze, identificandone e memorizzandone gli aspetti salienti

APPRENDIMENTO OSSERVATIVO Processi di riproduzione è resa agevole dal ricorso a capacità in parte preesistenti; con l esercizio l esecuzione migliora Processi motivazionali concorrono alla riproduzione e sono attivati dai vantaggi che il bambino si aspetta imitando il modello rinforzi esterni auto-rinforzi rinforzi vicari

Cosa si modifica (e come) nel corso dello sviluppo? le associazioni tra stimoli e risposte il cambiamento riguarda singole unità di comportamento direttamente osservabile, indipendenti l una dall altra Ogni nuova abilità acquisita non modifica in alcun modo le conoscenze già possedute Il cambiamento e lo sviluppo sono provocati interamente dall apprendimento che non produce modificazioni strutturali nel sistema cognitivo

Lo sviluppo è un processo dominio-generale o dominio-specifico? i processi di apprendimento si applicano a tutte le aree della conoscenza sono trasversali si postula l esistenza di una struttura cognitiva uniforme si prevede un processo di sviluppo dominiogenerale

Qual è il rapporto tra fattori biologici ed esperienza? l essere umano è un organismo predisposto all apprendimento, con una capacità innata di associare uno stimolo ad una risposta la mente del neonato è una tabula rasa (no conoscenze innate) inizialmente risponde agli stimoli tramite i riflessi grazie ai processi associativi, nel corso del tempo, sarà in grado di generalizzare le proprie risposte a insiemi di stimoli sempre più estesi

L individuo è un organismo plasmabile, caratterizzato da una capacità pressoché illimitata di apprendere Il cambiamento evolutivo non proviene dall interno dell individuo ma è l ambiente a imporlo dall esterno Critica all innatismo e adozione di un punto di vista che privilegia le esperienze dell individuo nel suo ambiente come fattore esplicativo del comportamento lunga catena di apprendimenti successivi

Lo sviluppo avviene in modo continuo o discontinuo? è un processo cumulativo e continuo è inteso come l accumularsi graduale di associazioni tra stimoli e risposte le leggi che governano le associazioni S-R ( i meccanismi di apprendimento) rimangono invariate nel corso dell intero ciclo di vita

Tolman (1932) LIMITI L apprendimento non avviene sempre e unicamente come conseguenza del rinforzo Gli animali dimostravano di sapere apprendere non solo una sequenza di movimenti concatenati, ma anche di poter disporre di una rappresentazione astratta del labirinto (mappa cognitiva) no soluzione di problemi solo per tentativi ed errori il rinforzo è utile perché si manifesti un comportamento e non perché lo si apprenda.

Tre percorsi alternativi conducevano al cibo (meta).quando tutte le vie erano aperte percorrevano il più breve (principio del minimo sforzo), se questo veniva bloccato in A sceglievano il secondo in lunghezza, se era bloccato in B (tratto comune all 1 e al 2) tornavano indietro e prendevano il terzo. Quindi i ratti non agivano meccanicamente, ma sulla base di una rappresentazione dello spazio del labirinto, una mappa cognitiva che veniva consultata e favoriva un comportamento parsimonioso e intelligente (efficace).

Si apprende anche senza rinforzi per fare fronte ad una situazione problematica, ma il comportamento non viene esibito se non si individua uno scopo da raggiungere. Tre condizioni sperimentali e tre gruppi di ratti. Tutti i ratti vengono posti una volta al giorno in un labirinto molto complesso. Gruppo 1: Nessun rinforzo all uscita - Risultato: debole riduzione degli errori nel tempo. Gruppo 2: Rinforzo all uscita - Risultato: rapida riduzione degli errori nel tempo. Gruppo 3: Per 10 giorni nessun rinforzo. All undicesimo giorno rinforzo all uscita. I soggetti commettevano molti errori per 10 giorni, ma si registrava una drastica riduzione degli errori dopo l undicesimo giorno. Per i primi 10 giorni il loro comportamento era analogo a quello dei soggetti del gruppo 1, successivamente diventava simile a quello dei soggetti del gruppo 2.

LIMITI Kohler (1925) Apprendimento per intuizione (insight)

Kohler (1925) LIMITI Apprendimento per intuizione (per insight) l animale modifica il proprio comportamento bruscamente e trova la soluzione del problema improvvisamente quando riesce a strutturare in modo diverso gli elementi del campo fenomenico

LIMITI Studi sull apprendimento nei bambini e negli adulti Kendler & Kendler (1975) prestano attenzione alle informazioni rilevanti formulano ipotesi su quale possa essere la risposta corretta creano strategie per la selezione delle informazioni

LIMITI Kendler & Kendler (1975) 4 GRUPPI: animali; b. in età prescolare; b. in età scolare; studenti universitari stimoli e contingenze di rinforzo

Kendler & Kendler (1975) LIMITI Obiettivo: verificare quanto tempo impiegava il soggetto ad apprendere le nuove contingenze Ipotesi: indipendentemente dall età il tempo di apprendimento doveva essere inferiore nel caso del cambiamento extradimensionale (solo 2 nessi nuovi anziché 4) Risultati: la previsione si verificava soltanto nel caso degli animali e dei bambini in età prescolare

Kendler & Kendler (1975) LIMITI Teoria della mediazione: alcuni comportamenti manifesti possono essere mediati da risposte non osservabili Mediatori interni hanno la funzione di costituire un legame tra la stimolazione esterna e le risposte manifeste alle quali essi conducono

Teoria della mediazione: IMPLICAZIONI le modalità di apprendimento dipendono dall età il bambino non è un passivo accumulatore di conoscenza lo sviluppo non è un processo continuo lo studio dello sviluppo non può basarsi unicamente sul comportamento osservabile (distinzione tra prestazione e processo)