REPORT CONGIUNTURA FLASH ANDAMENTO SALDI ESTIVI Bologna, 17 luglio 2014

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REPORT CONGIUNTURA FLASH ANDAMENTO SALDI ESTIVI 2014 Bologna, 17 luglio 2014

2 Scenario economico

Italia: congiuntura degli ultimi 12 mesi 3 2 1 0-1 -2-3 -4-2,9% Indice delle vendite del commercio al dettaglio (a prezzi correnti, variaz. % tendenziali su anno precedente) 22,450 22,421 2,6% 22,400 22,350 22,300 22,250 22,200 Occupati (dati destagionalizzati, valori assoluti in milioni di unità) 22,360 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 1,2% Inflazione (variazioni % tendenziali annue) 0,3% Nel bimestre aprile-maggio si segnalano contenuti ridimensionamenti della congiuntura economica negativa. In particolare l'indice delle vendite al dettaglio ad aprile 2014 registra un aumento del +2,6% rispetto ad aprile 2013. A Maggio, segnali di lieve stabilizzazione anche sul versante dell occupazione. A Giugno l inflazione si conferma in calo, ed è pari al +0,3% rispetto a Giugno 2013: si accrescono i rischi di deflazione. 3

Italia: il clima di fiducia Fonte dati: Istat Ufficio Studi Confcommercio informazioni disponibili al 16/07/2014 A Giugno, la fiducia dei consumatori, dopo alcuni mesi di crescita, registra un modesto calo. L indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra già a Maggio una diminuzione dello 0,7% tendenziale annuo ed una flessione dello 0,3% rispetto al mese precedente. Entrambi gli indicatori evidenziano le difficoltà da parte della domanda delle famiglie ad avviarsi su un reale sentiero di crescita. 4

Emilia-Romagna: andamento Tasso di variazione di alcuni indicatori economici Tasso di variazione del valore aggiunto settoriale Fonte dati: Unioncamere Emilia Romangna Prometeia, Scenario Emilia Romagna marzo 2014 A livello regionale, si profila un lieve appesantimento della congiuntura economica negativa, con un andamento che risulta comunque leggermente migliore rispetto a quello prospettato a livello nazionale. Nel 2013, per i consumi delle famiglie emiliano-romagnole si registra una diminuzione del 2,2% rispetto al 2012. È prevista un inversione di tendenza per il 2014 (+0,4%). Alla fine del 2014, comunque, i consumi degli Emiliano-Romagnoli si stimano inferiori del 5,3% rispetto al picco del 2010. A livello settoriale, al termine del 2013, il valore aggiunto del settore dei servizi ha subito una nuova, ma più contenuta, contrazione (-0,7%). La ripresa dovrebbe giungere nel 2014, con una crescita dell 1,2%. Al termine del 2014 il valore aggiunto dei servizi dovrebbe trovarsi solo leggermente al di sotto (-2,3%) dei livelli del precedente massimo toccato nel 2008. 5

Emilia-Romagna: occupazione 70 65 Tasso di occupazione (15-64 anni) Italia Emilia-Romagna 66,7% 67,2% 66,0% 65,0% Distribuzione degli occupati in E.R. per branca di attività economica amministrazion e pubblica, istruzione, sanità, 24,7% agricoltura 3,3% Industria 30,6% 60 Rispetto all Italia, in Emilia-Romagna il tasso di occupazione rimane sistematicamente più elevato (65% rispetto al 55% dell Italia). 55 55,1% attività finanziarie, assicurative, professionali 15,4% commercio, trasporti, servizi di informazione e comunicazione 26,1% Fonte dati: Istat informazioni disponibili al 16/07/2014 Nel primo trimestre 2014, in Emilia-Romagna, il tasso di occupazione risulta tuttavia in calo per il secondo trimestre consecutivo, dopo la ripresa che aveva contraddistinto parte del 2013. Dei 2,158 milioni di occupati, il settore dei servizi da solo continua a occupare il 66% degli occupati, la maggioranza dei quali nel settore del terziario (commercio, trasporti e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione, servizi di informazione e comunicazione), dove si concentra il 26,1% del totale degli occupati dell Emilia-Romagna. 6

7 Rilevazione Saldi estivi 2014 I risultati

Panel e note metodologiche altri beni persona 22% calzature 13% abbigliamento 65% Il panel è composto da punti vendita di beni per la persona: abbigliamento, calzature, accessori, pelletteria, intimo, ecc. Il 65% dei negozi del panel vende abbigliamento e il 13% calzature. Gli intervistati sono per il 90% titolari dell azienda. Il panel risulta quindi coerente con l obiettivo della rilevazione. 8

Andamento delle vendite nei saldi estivi dal 2012 Il 45% circa degli operatori 100% ha dichiarato un andamento stabile delle 80% vendite rispetto all anno 67% scorso. 60% Il 10% circa segnala un aumento delle vendite. 44% 45% 48% 45% Negli ultimi 3 anni è 40% aumentato il numero degli 26% 20% imprenditori che rileva una stabilità nelle vendite in 0% saldo (+19%) e anche quello 10% Diminuite 7% 8% che ha dichiarato un Stabili Aumentate aumento (+3%). 2012 2013 2014 Aumentate 7% 8% 10% Stabili 26% 48% 45% Diminuite 67% 44% 45% 9

Andamento in dettaglio delle vendite incremento oltre il + 30% incremento da + 21% a + 30% 0% 3% La maggior parte di chi ha dichiarato vendite in aumento ha avuto incrementi fino al 20%. incremento da + 11% a + 20% incremento da + 6% a + 10% 2% 3% Il 3% dichiara percentuali in forte aumento uguali o superiori al 20 per cento. incremento da 0% a + 5% 3% stabile 45% diminuzione da 0% a - 5% diminuzione da - 6% a - 10% diminuzione da - 11% a - 20% diminuzione da - 21% a - 30% diminuzione oltre il - 30% 4% 4% 11% 13% 13% Più dei due terzi di coloro che hanno riscontrato una contrazione delle vendite hanno segnalato comunque un calo contenuto (inferiore al 20%). Per gli altri il calo è stato più netto. 10

Andamento delle vendite per merceologia Aumentate Stabili Diminuite 0% 20% 40% 60% 80% 100% abbigliamento 14% 44% 41% calzature 0% 43% 57% Nell abbigliamento si rileva un andamento delle vendite nei saldi in aumento per il 14% degli imprenditori intervistati. Per le calzature e gli altri beni persona l andamento è meno positivo. altri beni persona 4% 48% 48% Totale 10% 45% 45% 11

Andamento delle vendite per area Aumentate Stabili Diminuite province emiliane 0% 20% 40% 60% 80% 100% 14% 38% 48% Nelle province emiliane, che comprendono anche il capoluogo, si rileva un andamento in aumento per il 14% degli imprenditori intervistati. province romagnole 6% 53% 41% In Romagna prevale la stabilità rispetto all anno scorso. Totale 10% 45% 45% 12

Motivi della diminuzione delle vendite nei saldi estivi Crisi economica Riduzione della disponibilità economica delle famiglie Cambiamento dei comportamenti di acquisto 12% 19% 27% La crisi economica che ha ridotto la disponibilità delle famiglie è la principale causa della contrazione delle vendite nel periodo dei saldi; molti hanno citato insieme queste motivazioni. Aumento delle spese delle famiglie per tasse/imposte Concorrenza degli outlet Concorrenza della grande distribuzione/grandi superfici Difficoltà di accesso all'area commerciale del centro storico 5% 7% 8% 12% RISPOSTE MULTIPLE; % calcolate sul totale del campione Le scadenze di pagamento di imposte e tasse del mese di giugno sono state individuate dal 12% degli imprenditori intervistati come una causa di diminuzione della disponibilità di spesa. Tutto questo determina cambiamenti di comportamenti di acquisto. 13

Comportamenti di acquisto Il cliente è attento al prezzo Compra solo lo stretto necessario Verifica il prezzo scontato Compra quasi esclusivamente nei saldi Aspetta le ultime settimane dei saldi Acquista molto perchè non ha acquistato prima 6% 5% 21% 18% 36% 53% Il processo di scelta e di acquisto è razionale. Gli acquisti sono programmati, perché volutamente rimandati rispetto al periodo di piena stagione, limitati allo stretto necessario (36%) e con un attenta valutazione dei prezzi (21%). Una quota consistente di consumatori compra quasi esclusivamente nei saldi (18%). Un 6% aspetta le ultime settimane per usufruire di ulteriori ribassi. RISPOSTE MULTIPLE 14

I prodotti più venduti Nell abbigliamento i clienti si sono orientati sull acquisto di Tshirt, magliette e abiti estivi. Le più vendute, come prodotto moda, sono le scarpe sportive di marca che superano negli acquisti i sandali, complice anche il clima ancora instabile di questa estate. Il 45% degli operatori indica in crescita i prodotti di fascia media. In calo deciso invece i prodotti di fascia alta (52%). 15

Spesa media pro-capite: confronto 2013 e 2014 2014 2013 82,69 75,59 83,21 63,00 61,36 77,83 70,77 41,11 abbigliamento calzature altri beni persona Totale Il valore della spesa media pro-capite è leggermente aumentato rispetto all anno scorso: nel 2014 è 78 euro, nel 2013 era 71 euro. Per l abbigliamento e le calzature è intorno agli 83 euro e per gli altri beni si attesta a 62 euro circa. Se si considera che il nucleo medio familiare in Emilia Romagna è composto da 2,23 componenti (Fonte: ISTAT dati al 31/12/2013) la spesa per famiglia è di circa 175 euro. 16

Fasce di spesa media pro-capite: confronto 2013 e 2014 2014 2013 49% 45% 44% 35% 15% 10% 1% 2% Fino a 50 euro da 51 a 100 euro da 101 a 200 euro più di 200 euro La spesa entro i 50 euro è leggermente aumentata nel 2014. È aumentata anche la spesa tra i 100 e i 200 euro. Gli acquisti si sono quindi polarizzati tra quelli molto economici e quelli di fascia media di prezzo. 17

Andamento della spesa per i saldi estivi ANDAMENTO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO 2012 2013 2014 fortemente aumentata 0% 0% 0% aumentata 5% 12% 8% 8% stabile 27% 33% 45% diminuita 55% 43% 41% fortemente diminuita 13% 12% 5% 46% Totale 100% 100% 100% La spesa dei consumatori per i saldi estivi risulta stabile per il 45%, aumentata per l 8% e diminuita per il 46% degli operatori. I dati raccolti nello stesso periodo dello scorso anno evidenziavano una percezione più negativa: il 55% aveva dichiarato una diminuzione della spesa contro il 46% di quest anno. Per valutare il confronto con l andamento dell anno precedente si può utilizzare il saldo tra coloro che hanno dichiarato un aumento e quelli che hanno dichiarato una diminuzione: nel 2013 questo valore era -43, quest anno invece è -38 (in lieve miglioramento). 18

Scelte di comunicazione per i saldi estivi Social network 22% N.d. 5% Sì, solo verso la clientela fidelizzata 8% Cartelli in vetrina 8% Invio sms 7% Invio mail 6% Comunicazione sul sito 4% RISPOSTE MULTIPLE No, non ho fatto iniziative 50% Si, verso tutti 37% Il 45% degli operatori ha adottato iniziative di comunicazione pre-saldi. Sono risultate efficaci le comunicazioni sui social media. Seguono i messaggi e le mail alla clientela fidelizzata. Innovativa la scelta di fare eventi e aperitivi nel punto vendita, più tradizionale la cartellonistica interna o in vetrina. 19

Scontistica applicata ai saldi estivi Il 75% ha avviato i saldi con la stessa scontistica dell anno scorso. Con percentuali più alte 9% N.d. 2% Con percentuali più basse 14% Il 9% ha deciso di partire con percentuali di sconto più elevate. Con le stesse percentuali 75% 20

Spunti di riflessione È cambiato in modo strutturale il mercato. I comportamenti sono in una fase evolutiva, ma il cambiamento nelle scelte del consumatore è ormai sedimentato. La ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo porta gli imprenditori ad investire sulla qualità del servizio. Rivestono sempre maggiore importanza gli aspetti legati all innovazione dell offerta. 21