Anno 2010 Movimentazione Manuale dei Carichi v.03 1
Movimentazione manuale dei carichi: INDICE Definizioni Disturbi Fattori che comportano il rischio Normativa Approfondimento attività di sollevamento Approfondimento attività di trasporto, tiro e spinta Approfondimento movimenti ripetitivi Modalità operative Misure di prevenzione e protezione Malattia professionale Anno 2010 Movimentazione Manuale dei Carichi v.03 2
Definizioni: disco intervertebrale Il disco intervertebrale è una specie di cuscinetto interposto tra due corpi vertebrali e svolge un'importantissima funzione di ammortizzatore; è quello maggiormente soggetto ad alterarsi, a causa dei carichi notevoli che deve sopportare. Con l età questa capacità di ammortizzatore viene gradualmente a ridursi e la schiena diventa più soggetta a disturbi. Le articolazioni sono dispositivi giunzionali tra capi ossei; possono essere di tipo mobile (ad esempio l'articolazione della spalla), semimobile (gomito) o fisso (come le articolazioni delle ossa del cranio). Anno 2010 Movimentazione Manuale dei Carichi v.03 3
Valutazione del rischio: movimenti ripetitivi Nella valutazione delle singole posture si dovrà definire se, durante il movimento, l'impegno a carico dell'articolazione (misurato dal valore dell'escursione articolare) richiede posizioni articolari estreme (in genere superiori al 50% del range di movimento articolare), neutre (quando il tratto articolare considerato è in posizione di riposo sotto il profilo anatomico o addirittura non coinvolto in operazioni lavorative) o intermedie. Particolare cura inoltre va posta nella definizione della presa manuale degli oggetti durante lo svolgimento del compito lavorativo, che risulterà di diversa valenza anatomica (e differente impegno di sforzo) a seconda della tipologia considerata. Anno 2010 Movimentazione Manuale dei Carichi v.03 4
Modalità operative: ricordare di E necessario quindi: Utilizzare scalette se si hanno carichi da sollevare oltre l altezza delle spalle. Sollevare i carichi tenendoli il meno possibile lontani dalle schiena. Eliminare i carichi oltre i 25 kg (20 per le donne) suddividendoli in carichi di peso minore, e se non si può, sollevare il carico con l aiuto di altre persone coordinando i movimenti. Portare i carichi con entrambe le braccia e non con una sola. Ricorrere più che si può a macchinari, bracci meccanici, etc. La presa deve essere ben salda. E necessario cambiare spesso posizione e alzarsi per rilassare muscoli di gambe e tronco. Anno 2010 Movimentazione Manuale dei Carichi v.03 5
Misure di prevenzione e protezione: esercizi utili Fare esercizi almeno due volte alla settimana per circa mezzora. Rilassamento dei muscoli del collo: Assumere la posizione in figura per alcuni minuti e ripetutamente durante la giornata. Stiramento dei muscoli della spalla: Da seduti portare una mano tra le scapole mantenendo il gomito in alto e rimanere così per 30 secondi,alternare poi le braccia. Anno 2010 Movimentazione Manuale dei Carichi v.03 6
Malattia professionale: cos è Si può parlare di malattia professionale quando: la malattia si contrae per esposizione a determinati rischi causati dal tipo di lavoro (es. polveri e sostanze chimiche nocive, rumore, vibrazioni, radiazioni, ecc.) il rischio agisce in modo diluito e prolungato nel tempo (causa lenta). Malattie professionali tabellate: Le malattie riconoscibili come professionali sono per la maggior parte elencate in due tabelle (una per l industria ed una per l agricoltura) approvate con provvedimenti legislativi. Anno 2010 Movimentazione Manuale dei Carichi v.03 7
Anno 2010 M.M.C. Approfondimento edilizia v.02 1
Valutazione del rischio: indice Modalità operative: Sollevamento sacchi Posa e rimozione casseri Getto calcestruzzo Manipolazione laterizi Applicazione malte ed intonaci Intonacatura e lisciatura Trasporto secchi Uso carriola Livellamento getto calcestruzzo Posa elementi sul tetto Pala Uso martello pneumatico Utensili Anno 2010 M.M.C. Approfondimento edilizia v.02 2
Modalità operative: sollevamento sacchi Sollevamento sacchi: E un operazione pericolosa per la colonna vertebrale, infatti il peso è rilevante, il contenuto è instabile e la presa è difficoltosa. Può essere causa di lombagie acute: Sollevare un sacco lontano dal corpo; Sollevare un sacco piegando la schiena e non le ginocchia; Trasportare su di una spalla o sulla parte lombare della schiena. Anno 2010 M.M.C. Approfondimento edilizia v.02 3
Modalità operative: posa e rimozione casseri Posa e rimozione dei casseri: Non effettuare operazioni con le braccia al di sopra dell altezza delle spalle. Per raggiungere altezze più elevate utilizzare rialzi e non inarcare la schiena;quando possibile farsi aiutare da un altro operatore. Per lavorazioni basse accucciarsi o inginocchiarsi. Anno 2010 M.M.C. Approfondimento edilizia v.02 4
Modalità operative Esistono poi attrezzature con bracci pneumatici per sollevare carichi di peso superiore i 25 Kg con sistemi di presa adattabili al tipo di carico. Anno 2010 M.M.C. Approfondimento edilizia v.02 5
Modalità operative: manipolazione laterizi Spostare un carico è assai pericoloso se si compiono torsioni del tronco con schiena flessa in avanti e se il carico è di peso elevato. L operazione corretta è di avvicinare il più possibile il peso al corpo e utilizzare le gambe per compiere lo spostamento. Anno 2010 M.M.C. Approfondimento edilizia v.02 6
Modalità operative: livellamento getto calcestruzzo Livellamento del getto di calcestruzzo: Bisogna avere innanzi tutto un ampia base di appoggio ed effettuare il movimento di tira e spingi utilizzando la forza degli arti inferiori spostando il peso del corpo da una gamba all altra. Per utilizzare la staggia in lavorazioni su tetti è consigliabile che un operatore stia su un impalcatura con schiena eretta e l altro lavori accucciato. Anno 2010 M.M.C. Approfondimento edilizia v.02 7