DIRECT SEQUENCE CDMA... 2 1 DESCRIZIONE DELLA TECNICA DI SPREADING A SEQUENZA DIRETTA... 2 2 PROPRIETÀ DELLE SEQUENZE DI CODICE PN...



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Transcript:

DRCT SQUNC CDMA... 2 DSCRZON DLLA TCNCA D SPRADNG A SQUNZA DRTTA... 2 2 PROPRTÀ DLL SQUNZ D CODC PN... 4 L CONTROLLO D POTNZA LA CAPACTÀ D UNA RT CLLULAR CDMA... 5 L CONTROLLO D POTNZA... 5 2 LA CAPACTÀ DLLA TRATTA UPLNK... 6

Direct Sequence CDMA Descrizione della tecnica di spreading a sequenza diretta Facciamo riferimento ad uno schema di trasmissione DS-CDMA semplificato. Per operare questa tecnica di spreading i it informativi (di durata T ) che devono essere trasmessi vengono resi antipodali (e cioè, ad esempio, al it si fa corrispondere il valore + ed al it si fa corrispondere il valore ). La sequenza di it informativi viene moltiplicata per la la sequenza di codice PN tipica della trasmissione. Tale sequenza produce dei it antipodali (+ e ) detti chip di durata (durata T c ) più reve di quella dei it informativi. Tipicamente si assume che chip siano contenuti in un tempo di it: T / T c >> rappresenta il processing gain (o spreading gain) e cioè il fattore di espansione della anda rispetto a quella del segnale originario. l segnale così prodotto va ad un modulatore prodotto che lo moltiplica per un oscillazione ad alta frequenza. Questo processo di spreading è descritto nella Fig.. 2

Dominio del tempo Dominio della frequenza + it T t f /T + Sequenza PN - t f /T c + Segnale allargato su una anda ampia - t f /T c Fig. : Processo di spreading con tecnica DS. La sequenza PN è una data da un codice periodico: ogni L chip la sequenza si ripete. Di solito si fa sì che un periodo della sequenza coincida con un tempo di it (cioè L ). Lo schema della trasmissione con questa tecnica può essere riassunto come indicato in Fig. 2. n ricezione si deve avere la stessa sequenza PN (e in fase) di quella trasmessa in modo che dal prodotto dei simoli PN uguali in trasmissione e in ricezione venga fuori un valore. Con questo prodotto si elimina il processo di spreading (operazione di despreading) e si riporta il segnale nella anda originaria. Lo schema della ricezione è stato riassunto in Fig. 3. 3

l vantaggio di questa tecnica è che un qualunque disturo a anda stretta introdotto dal canale viene allargato in ricezione su tutta la anda di spreading e quindi la sua presenza ha un impatto ridotto. Processo di spreading con un codice PN tipico della trasmissione Segnale trasmesso a spettro espanso centrato su f cos(2πf o t) oscillazione della portante Fig. 2: Trasmissione DS-CDMA. Processo di despreading con lo stesso codice PN (e in fase) usato in trasmissione Segnale ricevuto a spettro espanso centrato su f cos(2πf o t) portante sincrona con quella in trasmissione Fig. 3: Ricezione DS-CDMA. 2 Proprietà delle sequenze di codice PN dealmente il codice di spreading dovree essere progettato in modo che i valori dei chip sono statisticamente indipendenti. Nella pratica il codice PN viene prodotto da registri a scorrimento opportunamente retroazionati e quindi la sequenza che si ottiene è periodica. l prodotto (chip a chip) della parola di codice PN per una parola di codice ottenuta dalla precedente con un shift ciclico di k posizioni e la somma del risultato ottenuto (autorrelazione) deve essere massima per k (sequenze in fase) e praticamente nulla per k diverso da zero. n questo modo con tali sequenze si può recuperare in ricezione il sincronismo del segnale. noltre il prodotto (chip a chip) di due sequenze PN e la somma dei risultati (crosscorrelazione) deve essere sufficientemente piccola (idealmente nulla) in modo che le trasmissioni di un utente che usa un codice siano separaili (ortogonali) rispetto alle trasmissioni di un altro utente che usa un altro codice. Questa è una proprietà di fondamentale importanza nei sistemi radiomoili. Si faccia riferimento alla trasmissione dei mezzi moili di una cella alla stazione ase. Le trasmissioni DS-CDMA degli utenti usano due codici distinti. n questo modo la stazione ase effettuando la procedura di despreading con il codice di un utente elimina totalmente il segnale dell altro utente. Pertanto la 4

proprietà della crosscorelazione garantisce che le trasmissioni multiple a divisione di codice in una cella siano distinguiili alla stazione ase. Tuttavia, siccome le trasmissioni di due utenti non sono sincrone fra loro, si vengono a ridurre le capacità di ortogonalizzazione delle trasmissioni degli utenti con codici diversi. Pertanto, se la stazione ase fa il despreading con un codice, rimane un contriuto di interferenza dovuto alla trasmissione dell altro utente con codice differente. Questa è l interferenza di multiaccesso; pertanto la trasmissione di un utente in una cella suisce interferenza di accesso multiplo sia dagli altri utenti che trasmettono nella stessa cella sia dagli utenti nelle celle vicine. Questo fenomeno limita la capacità di utenti che possono trasmettere simultaneamente in una cella garantendo che il rapporto (alla stazione ase) tra la potenza del segnale utile e la potenza del segnale interferente stia sopra un certa soglia. Altrimenti il segnale utile non può essere correttamente ricevuto e si dice che si ha un evento di outage. Un esempio tipico di codice PN usato per trasmissioni DS-CDMA è dato dai codici di Gold. l controllo di potenza e la capacità di una rete cellulare CDMA l controllo di potenza La tecnica CDMA fa sì che i segnali delle diverse comunicazioni siano distinti dall uso di un codice diverso. Nella realtà, però, le condizioni di propagazione riducono le proprietà di ortogonalità delle sequenze di codice usate. Di conseguenza il numero delle conversazioni gestiile per cella con un accettaile livello del rapporto segnale-interferenza (SR) è limitato dall interferenza prodotta dalle altre trasmissioni nella stessa cella e dalle altre trasmissioni nelle celle adiacenti. Se dunque una trasmissione ha un livello troppo asso di SR essa può decidere di aumentare il livello della potenza trasmessa. n questo modo però, tale trasmissione può arrecare un livello di interferenza anche intolleraile alle altre trasmissioni nella stessa cella ed in quelle vicine. noltre, se un terminale moile che si trova molto vicino alla stazione ase decide di trasmettere con un livello di potenza troppo elevato, tutti gli altri segnali provenienti da mezzi moili più distanti non possono essere ricevuti correttamente. Questo è il prolema di near-far. n generale, è essenziale che nella tratta da terminali moili a stazione ase (uplink) i segnali vengano ricevuti alla stazione ase dai diversi mezzi moili con la stessa potenza. Ciò può essere ottenuto tramite un meccanismo di controllo della potenza trasmessa dal terminale moile. Un sistema cellulare CDMA si avvale di due sistemi di controllo di potenza: controllo ad anello aperto e controllo ad anello chiuso. Nel primo caso è il moile che in ase al livello di potenza di un segnale di riferimento trasmesso dalla stazione ase (segnale pilota) autoregola la potenza trasmessa. Nel secondo caso è la stazione ase che ricevendo il segnale trasmesso dal mezzo moile comanda che esso alzi o aassi la potenza trasmessa in modo di adeguare il livello ricevuto. l controllo di potenza è usato sia nella tratta da mezzi moili a stazione ase (uplink) sia nella tratta da stazione ase ai mezzi moili della cella (downlink). l controllo di potenza è essenziale in uplink dove molti utenti (ciascuno avente differenti condizioni di canale di comunicazione) trasmettono contemporaneamente alla stazione ase. n downlink il controllo di potenza è meno critico in quanto il trasmettitore della stazione ase affascia i vari segnali di utente e li trasmette simultaneamente ai vari utenti della cella. n questo caso, ciascun mezzo moile riceverà i vari contriuti (quello utile e quelli destinati agli altri mezzi moili della cella) sincroni fra loro e con uguale livello di potenza. n ase a queste considerazioni risulta evidente che la tratta uplink risulta la più critica e cioè quella che maggiormente limita la capacità di un sistema CDMA. Grazie ai meccanismi di controllo della 5

potenza, l interferenza dovuta agli utenti di una cella non dipende quindi dalla loro distanza dalla stazione ase. Da tutte queste considerazioni appare chiaro che la valutazione della capacità di un sistema CDMA deve essere asata sulla valutazione accurata del livello di interferenza del sistema e quindi dal valore del SR garantito per ogni servizio. 2 La capacità della tratta uplink Si consideri il caso di una cella isolata perfettamente dalle altre in cui la stazione ase controlla perfettamente i livelli di potenza trasmessi dai terminali moili: tutti i segnali sono ricevuti alla stazione ase con lo stesso livello di potenza. Sia detto N il numero di utenti simultaneamente attivi nella cella e sia detto C il valore della potenza ricevuto alla stazione ase da un generico mezzo. Per un utente moile, i restanti N- utenti della cella danno un segnale interferente con potenza C(N-) alla stazione ase. Pertanto il rapporto C su, vale a dire il SR della trasmissione dell utente considerato si ottiene come segue: C ρ ( N ) dove ρ è il coefficiente di cross-correlazione parziale per dei codici (si tenga conto che il processo di despreading consiste in una correlazione tra il segnale ricevuto e il segnale associato al codice di spreading). Per codici di Gold ρ 2/3. Al fine di garantire la qualità di servizio desiderata occorre che il SR sia maggiore di un certo valore di soglia che dipende dal tipo di servizio considerato (altrimenti si verifica un outage). Generalmente si passa dal SR al rapporto tra l energia del it d informazione e la densità spettrale del segnale di interferenza (nell ipotesi che il rumore additivo termico sia trascuraile), / o, come segue: C / R / W W R ρ N ( N ) ρ ( ) dove W è la anda di trasmissione del segnale CDMA e R è il it-rate informativo. l rapporto W/R è il processing gain e si indica tipicamente con. Noto il valore richiesto di / o e noto, si può ricavare come segue il numero di utenti che la cella può supportare (per semplicità si è posto ρ in questo studio): N richiesto Come si vede ci sono due termini che influenzano la capacità di utenti di una cella: il valore richiesto di / o e il processing gain. Ogni tecnica che consente di diminuire il valore richiesto del rapporto / o (a parità di qualità) comporta automaticamente un guadagno in termini di capacità. 6

Se durante le pause della conversazione, la sorgente non trasmette alcun segnale, si ha un aumento di capacità. Sia d la frazione di tempo per cui è mediamente attiva una sorgente (per una sorgente vocale d.5). Allora anche l interferenza suita da una trasmissione si riduce di un fattore d e ciò porta direttamente ad un incremento della capacità. n queste condizioni quindi la capacità di utenti per cella diventa: N d richiesto Si consideri ora l estensione delle precedenti considerazioni al caso in cui gli utenti sono uniformemente distriuiti in più celle e richiedono tutti lo stesso servizio. Supponiamo che N utenti siano presenti per cella. L effetto dell interferenza delle celle esterne alla cella di interesse è tenuto in conto aumentando il numero degli utenti interferenti nella cella (N - utenti) con un altro contriuto proporzionale al numero di utenti N per cella, secondo un fattore ε. Pertanto la capacità di utenti per un fissato valore di / o diventa: N ρ ρ + d ( N ) d + εnd ( ε ) richiesto Come si nota questa capacità è ridotta di un fattore + ε rispetto al caso di singola cella. n questa espressione della capacità compare il parametro ε che risulta di non facile valutazione. Valori tipici di ε in un amiente microcellulare sono.5.6 (la tecnica di controllo di potenza, la legge dello shadowing, il tipo di attenuazione con la distanza ed il fading hanno impatto sulla determinazione del valore di ε). Con questa capacità ci calcoliamo l'efficienza come NR /W. 7