1 Congresso Internazionale Il Governo Assistenziale: una risposta alle esigenze della sanità che cambia? Monza, 13-14 novembre 2007 Teatro Manzoni A novembre di due anni fa, la Direzione Generale dell A.O. San Gerardo di Monza istituisce il Dipartimento Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale (D.I.T.R.A.), struttura che raggruppa tutti i professionisti dipendenti appartenenti alle quattro classi di laurea infermieristiche-ostetriche, tecniche sanitarie, riabilitative e della prevenzione, con il mandato di formulare ed attuare strategie organizzative per integrare al meglio le competenze di queste professioni sanitarie nel processo di cura rivolto agli utenti del San Gerardo. La definizione del Documento Organizzativo e Piano Qualità del D.I.T.R.A. ha richiesto circa un anno di analisi, di studi e di proficui confronti tra tutte le diverse parti dell organizzazione per arrivare a indicare in modo condiviso le linee di intervento organizzativo che il D.I.T.R.A. intende mettere in atto. Vi sono diversi problemi che inevitabilmente si presentano nell attivare nuove modalità organizzative ancor più quando esse vanno ad incidere profondamente su tradizioni e consuetudini consolidate nel tempo. Ciò nonostante, i risultati sono fin da subito positivi e riescono a bilanciare qualche situazione particolarmente conflittuale, tra professionisti ma anche tra professionisti e organizzazione, che si presentano in alcune realtà ospedaliere che per loro cultura e tradizione sono particolarmente resistenti al cambiamento. Il contesto sanitario manifesta, inoltre, qualche segnale di insofferenza alla nascita ed allo sviluppo di questa forma di organizzazione vedi ricorso in Regione Lombardia contro l istituzione del Servizio Infermieristico, Tecnico, Riabilitativo Aziendale (SITRA) e le prese di posizione da parte di alcune sigle sindacali dei medici ma anche dell Ordine Professionale dei Medici contro la dirigenza infermieristica. Nella primavera di quest anno il D.I.T.R.A. del San Gerardo di Monza concorda con la Direzione Generale e la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università degli Studi Milano Bicocca di organizzare un congresso a livello internazionale per aprire un dibattito concreto che favorisca un confronto costruttivo tra le diverse professionalità sanitarie e per formulare delle prospettive di sviluppo sulle quali lavorare nel prossimo futuro. Vi sono importanti contatti con realtà organizzative di Francia e Spagna e con altre organizzazioni sanitarie italiane tra cui è particolarmente interessante l esperienza in corso a Palermo di erogare l assistenza secondo un modello statunitense e l analisi di ulteriori modalità di collaborazione operativa con l ASL 3 della provincia di Milano. Accanto a questo si sviluppano sinergie e collaborazioni tra i professionisti sanitari e, altro aspetto interessante, anche con il personale operante nei servizi amministrativi dell Azienda Ospedaliera San Gerardo per favorire la diffusione delle informazioni, la condivisione e la partecipazione alla realizzazione del Congresso. Nel mese di settembre si ha la formalizzazione del programma e se ne dà diffusione. Grazie anche all intervento dell amministrazione comunale, la sede identificata per lo svolgimento dei lavori congressuali è il Teatro Manzoni di Monza, in quanto dotato della capienza (circa 800 posti) e delle strutture necessarie. Fin dalla mattina del 13 novembre, il Teatro Manzoni è gremito da professionisti sanitari di tutte le categorie provenienti dal San Gerardo e da altre Istituzioni Sanitarie non solo nazionali e da studenti della facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università ancor prima dell inizio dei lavori previsto per le ore 9,00. Vi sono numerose persone che chiedono di iscriversi in sede congressuale anche a costo di rimanere in piedi per tutta la durata del Congresso. La macchina organizzativa predisposta è tuttavia in grado di rispondere appieno alle esigenze senza particolari difficoltà.
Poco prima dell inizio del Congresso l emozione è grande e così pure la soddisfazione per questo risultato in termini di partecipazione così importante. Il Direttore Generale del San Gerardo, Dr. Ambrogio Bertoglio, apre i lavori presentando il Congresso come un importante opportunità di dibattito, considerato il particolare momento che si è venuto a creare nell organizzazione sanitaria italiana determinato anche dall affermarsi nelle realtà operative di una più ampia varietà di professionisti della salute. In seguito prendono la parola le autorità presenti. Il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università degli Studi di Milano Bicocca, Prof. Andrea Stella, ribadisce l importanza di creare situazioni di studio che come l iniziativa del 1 Congresso Internazionale promuovano il collegamento tra la teoria e la prassi assistenziale e che contribuiscano alla promozione dell immagine sociale dell Infermiere, spesso soggetta a stereotipi, e nello stesso tempo favoriscano la visibilità del contributo anche progettuale di tutte le professioni sanitarie nella risposta ai bisogni di salute dei cittadini. L Assessore al Personale e Responsabile del Piano Strategico Area Metropolitana della Provincia di Milano, D.ssa Daniela Gasparini, nel congratularsi per l iniziativa si rende disponibile ad un confronto in relazione ai risultati che emergeranno dai lavori congressuali. La Prof.ssa Marisa Cantarelli, Teorica dell Assistenza Infermieristica, evidenzia la necessità che gli Infermieri, impegnati nell Assistenza, si rendano consapevoli di quanto la loro competenza e quindi responsabilità siano già quotidianamente coinvolte nel Governo Assistenziale e che quindi occorra prendere atto e rendere evidente questo impegno costante. Il Congresso, strutturato su due giorni, si articola in tre sessioni costituite da relazioni e dibattiti, in una sessione poster e una mostra fotografica intitolata Ci prendiamo cura: volti e gesti dell assistenza, scatti del fotografo Maurizio Brera, presentata dalla Prof.ssa Stefania Di Mauro, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università degli Studi Milano Bicocca. Questo lavoro che riprende, attraverso oltre trenta immagini, momenti di attività quotidiana nei diversi settori dell ospedale, che non sono opera di un osservatore esterno e quasi estraneo a ciò che sta avvenendo, ma propongono sguardi tra persone assistite e professionisti e tra i professionisti impegnati a dare il meglio di sé in quei momenti di cura e di assistenza. Diverse didascalie commenti accompagnano le fotografie e tra questi ve n è una che in particolare rappresenta una sorta di filo conduttore dell intera mostra: Ci troviamo continuamente di fronte a una serie di grandi opportunità brillantemente travestite da problemi insolubili (John W. Gardner). La prima sessione affronta il tema del Governo Assistenziale da un punto di vista teorico e ne declina alcuni concetti fondamentali. Il primo riguarda l evoluzione delle modalità di espressione del bisogno di salute da parte della persona e della collettività. Il Dott. Edoardo Manzoni, Direttore Esecutivo Istituto Palazzolo (BG), afferma che il livello di complessità raggiunto muove ogni professionista a prendere coscienza della sua incapacità di contemplare pienamente l alterità. E quindi prima di essere strumento organizzativo, il Governo Assistenziale è scelta personale e professionale su come considerare i propri fondamenti personali e professionali di fronte all alterità. Il secondo concetto sviluppato dalla Prof.ssa Stefania Di Mauro, puntualizza la finalità del Governo Assistenziale: attraverso una rigorosa revisione bibliografica si evidenzia la stretta correlazione tra outcome assistenziali e numerosità-qualità dei professionisti. Emerge un dato molto interessante legato all analisi di come migliori il livello di soddisfazione dei professionisti sanitari all aumentare dell integrazione tra le diverse professionalità ma anche con una più puntuale precisazione degli ambiti di autonomia intesi come l esercizio di competenze specifiche. E indispensabile quindi che il Governo Assistenziale si fondi su questi due elementi: gli outcome assistenziali e la soddisfazione dei professionisti. Il terzo aspetto, affrontato dal Dr. Maurizio Amigoni, Direttore Generale ASL Provincia di Pavia, riguarda la graduale revisione dell organizzazione del Sistema Sanitario accompagnata da uno sviluppo, altrettanto graduale, della regolamentazione delle professioni sanitarie. Proprio in virtù di questo, si puntualizza la necessità di reimpostare il modello di erogazione delle prestazioni sanitarie
e si definiscono le caratteristiche alle quali il Governo Assistenziale deve corrispondere: valorizzazione culturale ed economica delle professioni sanitarie, sviluppo dell integrazione professionale e di sinergia tra professionisti ed organizzazione, circolarità dell organizzazione che pone al centro la persona assistita. La prima sessione si chiude con l intervento della Dott.ssa Chantal Moiset, Direttore DITRA San Gerardo di Monza, che presenta il Governo Assistenziale come uno strumento gestionale trasversale alle strutture ed ai ruoli dell organizzazione. Si tratta di un modello capace di dare coerenza tra i diversi livelli di complessità assistenziale, che contraddistinguono i bisogni delle persone, e la necessaria suddivisione per area di specialità medico chirurgica richiesta dalle procedure diagnostico terapeutiche nell ambito del processo di cura. La proposta di struttura organizzativo-funzionale del Governo Assistenziale si palesa su due dimensioni: l appropriatezza e la continuità e ciascuna di queste dimensioni si suddivide in due livelli, uno organizzativo e l altro assistenziale. Questo modello permette di classificare, con una visione innovativa, una serie di metodi e strumenti di uso comune nelle organizzazioni sanitarie. In sintesi, questa proposta di Governo Assistenziale ha l ambizione di dare vita alle condizioni organizzative che soddisfino sia le persone assistite sia i professionisti e che siano idonee a determinare i migliori risultati per i cittadini. Riprendendo il programma del Congresso, una metafora può ben spiegare questi concetti poichè similmente al tessuto connettivo, il Governo Assistenziale svolge molteplici funzioni ed è tanto più abbondante e vario nella sua composizione e nella sua consistenza quanto più grande ed evoluto è l organismo. La seconda sessione, svoltasi nel pomeriggio, amplia il dibattito attraverso un confronto tra realtà sanitarie italiane ed estere. La Dott.ssa Annamaria Raimondi, Dirigente ITR Presidi Monza e Territorio e l IP-AFD Cinzia Regazzoni, Responsabile ITR Presidio Bassini presentano mission, vision e politica della qualità del DITRA del San Gerardo di Monza con particolari riferimenti alla struttura organizzativo-funzionale e alle esperienze di integrazione per il percorso di accreditamento all eccellenza Joint Commission avvenuta al Presidio Bassini. I lavori proseguono con il Dott. Patrick Remy, Coordonnateur Général des Soins CHU di Nancy, che descrive l importante rivoluzione organizzativa e gestionale in corso nell organizzazione sanitaria francese e con la Dott.ssa Esther Gòmez Gutierrez, Directora de Enfermerìa Hospital de la Ribera che propone il modelo alzira, illustrando l interessante esperienza spagnola. Chiude la sessione il Dott. Giuseppe Arena, Responsabile Servizio Infermieristico IsMeTT di Palermo, che presenta l attuazione, in una realtà italiana, di un modello assistenziale statunitense. Questi confronti rafforzano la convinzione che la strada intrapresa di introdurre il Governo Assistenziale quale modalità organizzativa non concede alcuna possibilità di retromarcia se si desidera dare risposte qualificate ed integrate ai bisogni di salute delle persone consentendo al nostro paese di rimanere ai primi posti nella classificazione mondiale dei Sistemi Sanitari. Le iniziative multidisciplinari realizzate negli ultimi due anni al San Gerardo di Monza vedono come relatori Infermieri, Ostetriche, Tecnici sanitari, Fisioterapisti, Educatori, Professore Ordinario di Statistica Medica, Medici di diversa specializzazione (Neonatologia, Laboratorio di Analisi, Neuroradiologia, Geriatria, Direzione Sanitaria, Fisiatria, Anestesia e Rianimazione, Psichiatria, Ortopedia) che hanno presentato a più voci ciascun progetto, secondo lo specifico professionale. raggiungimento dei risultati. Ciò testimonia in modo tangibile e forte che i risultati sono stati raggiunti attraverso il costante lavoro integrato svolto da tutte le professionalità coinvolte nel processo di cura. La sessione poster, allestita nello spazio dedicato presso la sede congressuale, è composta da oltre venti progetti di elevati contenuti anch essi realizzati nell Azienda Ospedaliera San Gerardo a cui si aggiungono altri progetti presentati da altre Istituzioni sanitarie. L attenzione alle relazioni presentate e la partecipazione complessiva dei congressisti si è mantenuta elevata durante tutto lo svolgimento del Congresso. Sono questi elementi non facilmente riscontrabili durante le iniziative congressuali così articolate e, in special modo, ciò rappresenta un
ulteriore elemento di qualità poiché questa iniziativa è la prima a proporre diverse professionalità sia per quanto riguarda i relatori sia per l apertura alla partecipazione di tutte le figure sanitarie. La condivisione e le espressioni di adesione sono state tali e tante da parte dei congressisti che nel terminare i lavori si è giunti alla formulazione di un documento programmatico presentato, analizzato ed approvato in sede congressuale, che viene denominato La Carta di Monza del 14 novembre 2007. I congressisti sottoscrivono i concetti fondamentali, espressi nella Carta, alla base del Governo Assistenziale e gli impegni per la loro concretizzazione nelle diverse realtà organizzative.
CARTA DI MONZA 14 novembre 2007 Le professioni sanitarie riunite in occasione del 1 Congresso Internazionale sul Governo Assistenziale: riaffermano il valore della Persona, recepiscono la complessità dei suoi bisogni e prendono atto della continua evoluzione della loro espressione; concordano sulla necessità del continuo adattamento delle modalità di risposta alla Persona sia come singoli Professionisti che come sistemi sanitari; sostengono la necessità che il Governo Clinico sia la cultura con cui affrontare l impegno per la salute; affermano che all interno di questa cultura sia il GOVERNO ASSISTENZIALE lo strumento di integrazione tra tutti i Professionisti impegnati nei percorsi di cura, inteso come l attitudine e la capacità di tutti i Professionisti di integrarsi al fine di rispondere alle esigenze assistenziali, diagnostico-terapeutiche, riabilitative, igienico-ambientali ed alberghiere delle Persone assistite, tenendo conto dei loro elementi di natura biofisica, psicologica e socio culturale; concordano sul raggiungimento di risultati che soddisfino sia le Persone assistite e il loro entourage sia i Professionisti. s impegnano per un lavoro rivolto alle Persone assistite le cui prospettive siano: promuovere la partnership e l integrazione dei Professionisti ad ogni livello dell organizzazione; contribuire allo sviluppo culturale delle professioni sanitarie ai diversi livelli istituzionali; favorire la sperimentazione di iniziative che promuovono questa cultura, la diffusione dei progetti e dei risultati creando collaborazioni e sinergie tra Professionisti e Ospedali. sottoscrivono il presente documento come impegno condiviso per il prossimo futuro. I Congresso Internazionale Il Governo Assistenziale: una risposta alle esigenze della sanità che cambia? Monza, 13-14 novembre 2007