Organizzazione dei servizi sociali (6cfu)

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Transcript:

Dipartimento di Scienze Politiche Università di Pisa Classe L-39 (nuovo ordinamento) Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Riccardo Guidi, riccardo.guidi@unipi.it 13-03-2017

Cosa facciamo oggi? 1) Question time. 2) Architetture istituzionali dei servizi sociali (terza e ultima parte). 13-03-2017

I servizi sociali nell architettura istituzionale del sistema di welfare (13) L.328/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali Approccio comprensivo Rescaling e territorializzazione Regola l assetto istituzionale del campo dell assistenza sociale Distribuisce le competenze specifiche di Stato, Regioni, Province, Comuni entro un disegno spiccatamente volto alla territorializzazione. Universalismo (selettivo) Accesso ai servizi come diritto per tutti i cittadini, con priorità per categorie considerate svantaggiate. Programmazione e progettazione Articolazione strategica, ordinata e goal-oriented delle politiche e dei servizi sociali locali. Pluralizzazione sistema Riconoscimento del ruolo di attori privati (non-profit) nel sistema e offerta di servizi aperta al principio di concorrenza.

I servizi sociali nell architettura istituzionale del sistema di welfare (14) L.328/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali Prestazioni sanitarie a rilevanza sociale (/AO) nazionale Funzioni Stato: art.9 regionale Funzioni Regione: art.8 locale Funzioni Comune: art.6 Sistema plurimo di finanziamento (art.4) Adotta il PSN. Definisce i LIVEAS Definisce il FNPS Adotta il PRS. Definisce la cornice normativa entro la quale si muovono i Comuni (funzioni di regia) Programmazione servizi sociali locali mediante PIANO di ZONA COMUNE = soggetto centrale della gestione dei servizi sociali Prestazioni sociosanitarie ad elevata integrazione sanitaria (/AO) Prestazioni sociali a rilevanza sanitaria (Comune) Individua obiettivi, priorità di intervento, strumenti e mezzi per realizzarli modalità organizzative dei servizi e risorse (fin., strut., prof.) forme di collaborazione con amministrazioni periferiche dello Stato, soggetti della comunità,, Terzo settore Il Comune coopera in particolare con le per le prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria comprese nei LEA.

I servizi sociali nell architettura istituzionale del sistema di welfare (15) Servizi (o prestazioni) sociosanitari [richiamo] Prestazioni sociosanitarie = Tutte le attività atte a soddisfare, mediante percorsi assistenziali integrati, bisogni di salute della persona che richiadono unitariamente prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale (D.Lgs 229/1999) Prestazioni sociali a rilevanza sanitaria Prestazioni sanitarie a rilevanza sociale Prestazioni sociosanitarie ad elevata integrazione sanitaria (vd. DPCM 14/02/2001) Definizione (ex D.Lgs. 299/1999) Supportano la persona in stato di bisogno, con problemi di disabilità o di emarginazione condizionanti lo stato di salute Sono finalizzate alla promozione della salute, alla prevenzione, individuazione, rimozione, e contenimento di esiti degenerativi o invalidanti di patologie congenite o acquisite Caratterizzate da particolare rilevanza terapeutica e intensità della componente sanitaria e che attengono prevalentemente alle aree maternoinantile, anziani, handicap, patologie psichiatriche e dipendenze da droga, alcool e farmaci, patologie per infezioni da HIV e patologie in fase terminale, inabilità o disabilità conseguenti a patologie cronico-degenerative. Ente competente Comuni Fonte di finanziamento Comuni SSN (quota) SSN (intero) (LEA) 13-03-2017

I servizi sociali nell architettura istituzionale del sistema di welfare (16) L.Cost. 3/2001 Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione Con nuovo art.117 nuova ripartizione delle competenze legislative tra Stato e Regioni Opzione 1. Mantenimento competenza legislativa esclusiva allo Stato Es.: Difesa Opzione 2. Assegnazione alle Regioni di potestà legislativa CONCORRENTE Sanità Aumento della centralità delle Regioni Opzione 3. Assegnazione alle Regioni di potestà legislativa ESCLUSIVA Assistenza sociale (tranne LIVEAS) Leggi regionali sull assistenza sociale (2004-) Regionalizzazione welfare Regioni interventiste e non Validità L.328/2000 Conservazione principi fondamentali L.328/2000 Governance multilivello (Regioni/Comuni) Scelte divergenti sull integrazione sociosanitaria, con maggiore o minore ruolo di /Regione (Maretti, 2008; Vivaldi, Stradella, 2009) Rilevanza programmazione locale (Piano di Zona)...e oltre. Ampio spazio di manovra data la genericità e opacità delle leggi regionali (Villa, 2009)

I servizi sociali nell architettura istituzionale del sistema di welfare (17) Focus sui Livelli essenziali di assistenza (LIVEAS) SANITA Universalismo ASSISTENZA SOCIALE Livelli essenziali assistenza (LEA) presenti in sanità dal D.Lgs.502/1992 «attività, prestazioni e i servizi che il SSN è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket)» Definiti dettagliatamente con il DPCM del 29 Novembre 2001 Esigibilità diritti assistenza sanitaria Dettaglio caratteristiche e requisiti prestazioni essenziali demandato a Piani nazionale (art. 9.1) e regionali Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003 ha dato orientamenti per definire i LIVEAS ma non li ha dettagliati Per la prima volta nella storia la L.328/2000 (art.22) prevede l esistenza di livelli essenziali delle prestazioni per gli utenti dei servizi sociali. «livello di prestazioni al di sotto del quale viene meno la garanzia costituzionale e che pertanto risulta essere un livello irrinunciabile» (MLPS, 2004), cioè non dipendente dalle risorse economiche disponibili per il welfare (Gualdani, 2011) L.328/2000 (art.22) prevede (1) Una serie di interventi essenziali da erogare secondo le caratteristiche della pianiificazione multilivello e nei limiti delle risorse disponibiil (art.22.2) (2) una serie di prestazioni che le Regioni devono comunque erogare: servizio sociale professionale, segretariato sociale, pronto intervento sociale, assistenza domiciliare, strutture (semi)residenziali per soggetti fragili, centri di accoglienza (art.22.4). Inesigibilità diritti assistenza sanitaria

I servizi sociali nell architettura istituzionale del sistema di welfare (18) Focus sull assetto istituzionale locale REGIONE Piano sociale regionale Piano sanitario regionale Legislazione regionale Provincia incentiva AMBITO TERRITORIALE Corrisponde a Distretto Terzo settore Programmazione Gestione associata servizi Gestione singola servizi Comune Comune Comune Comune Distretto Conferenza dei Sindaci Coord. sanitario Coord. Distretto Coord. sociale Accordo di programma Ufficio di Piano Piano di zona L.328/2000 Programma attività D.Lgs.502/199 D.Lgs. 229/1999 Comuni ambito Esternaliz zazione Distretto Gestione Terzo settore

I servizi sociali nell architettura istituzionale del sistema di welfare (19) Focus sul Sistema di finanziamento dell assistenza sociale Il finanziamento del sistema di assistenza sociale è «PLURIMO»: vi concorrono Stato, Regioni, Comuni (L.328/2000, art.4.1) statale Quote SSN s.sociosanitari Fondo Nazionale Politiche Sociali (FNPS) Fondi-target sociali (Parte minoritaria) Attribuito al MLPS per interventi di carattere nazionale (Parte maggioritaria) Distribuito alle Regioni regionale Quota proveniente da FNPS e fondi target Fondi europei Fondi propri Piano Sociale Regionale locale Risorse da Regione (da FNPS e altri) Risorse del SSN per servizi sociosanitari Risorse proprie dei Comuni Piano di zona Quote pagate dagli utenti

I servizi sociali nell architettura istituzionale del sistema di welfare (20) Focus sul Piano di Zona (PdZ) PdZ = strumento-chiave della programmazione territoriale dei servizi sociali Segue le indicazioni del Piano Sociale Regionale. E predisposto e approvato dai Comuni dell AMBITO mediante ACCORDO di PROGRAMMA, d intesa con la Ha durata triennale. PdZ = DOCUMENTO PdZ = PROCESSO Analizza lo stato del contesto territoriale (bisogni, servizi risorse) Definisce priorità e obiettivi del sistema integrato dei servizi Individua l articolazione organizzativa e le risorse per raggiungere gli obiettivi Prevede strumenti di monitoraggio e valutzione Un esempio: PIS SdS Firenze 2008-2010; Profilo di salute 2005-2007 Stato Comune X Comune Z Comune Y Regione Terzo settore Prefettura Consulenti Provincia