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Transcript:

GENERALE 1

SOMMARIO PREMESSA...3 OGGETTO DELL INTERVENTO...5 FATTIBILITA DELL INTERVENTO...6 FATTIBILITA URBANISTICA... 6 FATTIBILITA GEOLOGICA... 6 FATTIBILITA AMBIENTALE... 6 FATTIBILITA VINCOLI BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO... 7 PROPRIETA DEGLI IMMOBILI... 7 OPERE CIVILI...8 STATO DI FATTO... 8 STATO DI PROGETTO... 8 OPERE STRUTTURALI...9 STATO DI FATTO... 9 STATO DI PROGETTO... 9 IMPIANTI ELETTRICI...10 STATO DI FATTO IMPIANTI ELETTRICI... 10 ELENCO DEGLI INTERVENTI NECESSARI... 11 IMPIANTI MECCANICI...13 SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE...15 OPERE DI SICUREZZA...15 RETI ESTERNE...16 RETE DI SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE... 16 RETE DI SMALTIMENTO ACQUE LURIDE... 17 RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA... 17 NORME DI RIFERIMENTO...18 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 18 NORME RELATIVE ALLE OPERE CIVILI... 19 NORME RELATIVE ALLE OPERE STRUTTURALI... 19 NORME RELATIVE AGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI... 20 NORME RELATIVE AGLI IMPIANTI MECCANICI... 21 ALLEGATO 1... 23 ALLEGATO 2... 24 ALLEGATO 3... 25 2

PREMESSA L intervento da effettuarsi sulla Scuola Materna di via Viterbo 43 fa parte di un lotto più ampio di opere all interno degli Interventi di manutenzione straordinaria per la prevenzione incendi e per la sicurezza 2^ fase. L intervento sviluppa quanto previsto nel progetto di prevenzione incendi, approvato con parere favorevole dal Comando Provinciale VVF di Milano in data 22 giugno 2006. Prot. 13661. Tale lotto comprende ventisei scuole, ubicate nelle zone 5, 6 e 8 del Comune di Milano, di cui si riporta di seguito l elenco: 1 Scuola Elementare via Baroni 73 2 Scuola Materna via Cassoni 7 3 Scuola Materna via Gentilino 4 4 Scuola Materna via San Bernardo 19 5 Scuola Materna via Sant'Abbondio 27 6 Scuola Elementare via Barona 70 7 Scuola Materna via Barzilai 8 8 Scuola Materna via Bergognone 6 9 Scuola Materna via Dei Crollalanza 15 10 Scuola Materna via Lorenteggio 6 11 Scuola Materna via Martinelli 57 12 Scuola Materna via Dei Narcisi 1 13 Scuola Materna via Rimini 25/8 14 Scuola Materna via Salerno 5 15 Scuola Materna largo Scalabrini 7 16 Scuola Elementare via Airaghi 42 17 Scuola Materna via Quinto Romano 26 18 Scuola Materna via Valdagno 10 3

19 Scuola Materna via Valle Antrona 12 20 Scuola Materna via Viterbo 43 21 Scuola Elementare via Graf 70 22 Scuola Materna via Appennini 189 23 Scuola Materna via Borsa 6 24 Scuola Materna via Cilea 148 25 Scuola Elementare via Magreglio 1 26 Scuola Materna via Montichiari 7 4

OGGETTO DELL INTERVENTO L intervento consiste nelle opere di manutenzione straordinaria per l adeguamento alla normativa di prevenzione incendi della scuola in oggetto (D.M. 26/08/1992). Tali opere riguarderanno pertanto principalmente: Vie di fuga. Saranno installati sulle porte di uscita di sicurezza maniglioni antipanico certificati. Compartimentazioni. Saranno poste in opera porte tagliafuoco e saranno realizzate pareti in blocchi di calcestruzzo con argilla espansa per garantire le necessarie compartimentazioni. Materiali combustibili. Saranno effettuate, prima dell inizio dei lavori, prove di laboratorio per stabilire la reazione al fuoco dei materiali di rivestimento in opera (controsoffitti e pavimenti). Pertanto, negli elaborati grafici sono state individuate le aree in cui sarà possibile la rimozione delle finiture esistenti e la posa di nuove finiture certificate. In attesa dell esito delle prove le superfici dei controsoffitti sono state stimate al 50%. Per i pavimenti in linoleum, sarà prelevato un campione da sottoporre alla prova di reazione al fuoco e l intera superficie del locale sarà ripavimentata con nuovo linoleum certificato. Per i pavimenti sportivi in gomma, si procederà al prelievo di un campione di mq 10 nel punto indicato e al successivo rappezzo delle aree interessate, con materiale analogo certificato. Impianti elettrici. Saranno adeguati gli impianti o le porzioni di impianto che non hanno certificazione ai sensi della L.46/90. Impianti antincendio. Saranno sostituiti gli impianti o le parti di impianto non rispondenti alle prestazioni minime richieste dal DM 26/08/92. Per ulteriore dettaglio, si rimanda agli elaborati e pareri allegati alla pratica di Prevenzione Incendi, facenti parte del presente progetto, disponibili presso gli Uffici della Stazione Appaltante. 5

FATTIBILITA DELL INTERVENTO FATTIBILITA URBANISTICA Gli interventi si configurano come manutenzioni straordinarie dei fabbricati e per lo più interessano gli ambienti interni al fabbricato. Si precisa pertanto che non verranno modificati i parametri urbanistici esistenti e che non saranno superati i parametri cogenti nella zona. Le scale metalliche esterne non si configurano come superficie utile aggiuntiva, e comunque sono realizzate ai sensi dell art. 28 comma 1.5 del Regolamento Edilizio Comunale. FATTIBILITA GEOLOGICA L area su cui sorge il fabbricato è compresa nella zona 7 del Comune di Milano, che non è soggetta a vincolo idrogeologico (dichiarazione del Comune allegato 1). Per quanto riguarda l analisi geologica dell area, non sono attualmente in possesso dell Amministrazione dati sulla caratterizzazione geologica del sito. Si sono pertanto rimandate alla fase esecutiva le prove penetrometriche e i saggi stratigrafici necessari alla redazione della relazione geologica e geotecnica. FATTIBILITA AMBIENTALE Il progetto, per quanto esposto nella premessa, non necessita di studio di impatto ambientale o di studio fattibilità ambientale (dichiarazione del Comune - allegato 2). 6

FATTIBILITA VINCOLI BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO L edificio non è vincolato ai sensi del D.Lgs. 490/99. Si allega la dichiarazione dell Amministrazione (allegato 3). PROPRIETA DEGLI IMMOBILI L edificio e il lotto sono già di proprietà dell Amministrazione comunale; non si prevede l acquisizione di nuove aree. 7

OPERE CIVILI STATO DI FATTO L edificio scolastico insiste su un area ad esso dedicata, che prospetta su via Viterbo, e presenta un piano interrato ed un piano fuori terra. L edificio è composto da un unico corpo di fabbrica avente un piano interrato ed uno fuori terra. Il piano interrato ospita il locale contatori e spazi utilizzati come deposito. Il piano terra ospita le aule, i servizi, la segreteria, la sala medica e i locali per la preparazione pasti. STATO DI PROGETTO Il progetto prevede la compartimentazione REI 60 dei seguenti locali: Deposito (un locale al piano interrato) Locale preparazione pasti (locali a piano terra) Il progetto prevede la sostituzione di una parte delle finiture interne prive di certificazione di reazione al fuoco, in particolare: Controsoffitti in doghe di legno ubicati al piano terra nello spazio attività libere. Verranno sostituite alcune porte con porte resistenti al fuoco REI oppure con nuove porte di uscita di sicurezza munite di maniglione antipanico. 8

OPERE STRUTTURALI STATO DI FATTO La struttura portante dell edificio è costituita da travi e pilastri in cemento armato. I solai sono stati realizzati con struttura laterocementizia (travetti e pignatte). La copertura è parte piana. STATO DI PROGETTO La struttura portante dell edificio scolastico non sarà oggetto del presente intervento, se non per quanto riguarda eventuali opere puntuali connesse alle opere civili o impiantistiche: Cuci-scuci di murature per la realizzazione o chiusura di vano porta; Forometrie a parete e a solaio per passaggio impianti; 9

IMPIANTI ELETTRICI STATO DI FATTO IMPIANTI ELETTRICI Gli impianti elettrici in esame nel seguito sono da intendersi tutti quelli riguardanti l edificio, con la sola eccezione della centrale termica: la quale ha già ottenuto parere di conformità favorevole dal Comando dei Vigili del Fuoco competente, dispone della certificazione ai sensi della legge 46/90 e gli impianti elettrici sono rispondenti alla normativa; pertanto, non sarà oggetto di intervento se non per la sostituzione e/o rinnovo degli apparecchi illuminanti normali e di sicurezza, in seguito ad opere di protezione al fuoco delle strutture. Le situazioni che sono emerse dalle ispezioni effettuate sugli impianti elettrici presenti nell edificio, sono : 1. illuminazione di sicurezza insufficiente 2. cavi non protetti contro il sovraccarico 3. cavi non protetti contro il cortocircuito 4. assenza di materiali atti alla compartimentazione REI lungo i percorsi dei cavidotti 5. assenza della dichiarazione di conformità ex L. 46/90 per gli impianti elettrici dell edificio 6. assenza di cartelli di segnalazione indicanti la posizione dei dispersori esistenti 7. assenza di collegamenti equipotenziali sulle tubazioni del gas, acqua o di altro tipo 8. collegamenti elettrici ai boiler obsoleti o inadeguatamente protetti elettricamente e con grado di protezione non congruo Nel complesso gli impianti elettrici rilevati durante le ispezioni visive e strumentali non sono quindi riconducibili ad impianti a regola dell arte e quindi in violazione alla Legge n. 186 /68. 10

ELENCO DEGLI INTERVENTI NECESSARI Gli interventi necessari da apportare al complesso degli impianti dell edificio per ottemperare ai requisiti necessari per il Certificato di prevenzione Incendi sono: a) rifacimento totale delle linee elettriche principali e secondarie b) rifacimento di tutti i dispositivi di comando di illuminazione e delle prese civili di forza motrice. c) rifacimento dell impianto di illuminazione di sicurezza d) installazione ex novo di barriere per il ripristino della compartimentazione antincendio lungo i percorsi dei cavidotti che attraversano compartimenti antincendio e) nelle aree dove non sono previsti interventi edili i corpi illuminanti esistenti rimarranno in servizio; si dovrà quindi provvedere al rifacimento delle linee elettriche della distribuzione terminale dei corpi illuminanti esistenti. f) revisione dell impianto di terra ed installazione di cartelli di segnalazione dei picchetti presenti. g) revisione dei collegamenti equipotenziali sulle tubazioni del gas, acqua o di altro tipo, compreso eventuale allacciamento all impianto di dispersione con conduttori unipolari giallo/verde. h) nelle aree dove verranno realizzate contropareti di qualsiasi tipo si dovrà provvedere alla realizzazione di nuovo impianto elettrico (corpi illuminanti, prese, punti luce e punti presa) di tipo da esterno. i) nelle stanze dove saranno eseguite opere edili di costruzione di nuovo muro saranno tolti corpi illuminanti non necessari e installati nuovi corpi illuminanti con relativi punti luce dove è necessario; per l impianto di forza motrice se necessario sarà di nuova installazione. j) rifacimento parziale dell impianto di illuminazione ordinaria nelle aree con interventi sui soffitti e controsoffitti. 11

k) revisione dei collegamenti elettrici ai boiler, ripristino delle protezioni elettriche e del grado di protezione adeguato. l) assistenza allo smontaggio e rimontaggio dei corpi illuminanti installati a soffitto per consentire la sostituzione del controsoffitto. Si prevede la conservazione di quelle utenze ed impianti che non sono risultate difformi alla regola dell arte per quanto attinente alla prevenzione incendi, quali: a) Plafoniere esistenti in aree non soggette ad interventi edili. b) Utenze elettriche di forza motrice fisse e di prese industriali a vista. c) Impianti elettrici in centrale termica 12

IMPIANTI MECCANICI Gli Impianti a servizio dell edificio scolastico sono i seguenti: Impianto di produzione acqua calda; Impianto di adduzione idrica (acqua fredda e calda sanitaria); Impianto di scarico acque luride; Impianto di scarico acque meteoriche; Impianto antincendio. Nel presente progetto verranno individuate le opere da effettuarsi sugli impianti per garantirne la sicurezza ai fini della prevenzione incendi. Verranno dunque analizzati: La funzionalità e la rispondenza ai requisiti minimi di legge dell impianto antincendio. Per quanto riguarda la rete antincendio, esiste attualmente, a servizio dell edificio scolastico, un impianto ad idranti, del quale non è stato possibile risalire in modo soddisfacente alle caratteristiche costruttive e dimensionali, in quanto in parte incassato nelle murature perimetrali ed in parte interrato. Dai rilievi effettuati e da prove eseguite da professionista abilitato nell anno 2002, commissionate dal Settore Manutenzione del Comune di Milano, emerge che la pressione dinamica all ugello, con due idranti aperti contemporaneamente, è largamente insufficiente; pertanto, non si raggiungono i requisiti prestazionali richiesti dal DM 26/08/1992. Ciò premesso, in questa fase progettuale si prevederà la realizzazione di un nuovo impianto antincendio collegato direttamente alla rete idrica pubblica. Il nuovo impianto interno sarà realizzato in analogia a quello attuale, con n idranti UNI 45 a muro, disposti in modo da coprire l intera area scolastica e da un attacco semplice per 13

l autopompa dei Vigili del Fuoco posizionata all esterno del fabbricato a parete ed in posizione comoda per l accesso dei mezzi di spegnimento. L'alimentazione idrica avverrà tramite allaccio ala rete pubblica tramite una tubazione da 2 1/2. L Ente Erogatore dell acqua potabile dovrà garantire la necessaria continuità nell erogazione del servizio e una pressione alla presa di almeno 3 bar. Per quanto concerne l impianto di riscaldamento sono previsti interventi localizzati al fine di permettere la realizzazione delle opere civili inerenti l adeguamento REI delle pareti perimetrali dei locali interessati. 14

SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Il presente progetto riguarda opere di manutenzione straordinaria per l adeguamento alla normativa antincendio, DM 26/08/1992. OPERE DI SICUREZZA Il presente progetto riguarda opere di manutenzione straordinaria per l adeguamento alla normativa antincendio, DM 26/08/1992. Le opere necessarie per adeguare l edificio scolastico alla normativa vigente in materia di sicurezza dei lavoratori, in ottemperanza al D.Lgs. 626/94 e s.m.i., saranno realizzate mediante successivi stralci di opere. 15

RETI ESTERNE Nell esecuzione delle opere di adeguamento antincendio potranno verificarsi interferenze con le reti esistenti, in particolare potranno essere interessate dai lavori le seguenti reti interrate: Rete di smaltimento acque meteoriche Rete di smaltimento acque luride Rete di distribuzione dell energia elettrica. Nel caso in cui, durante gli scavi, fossero intercettate una o più reti, si dovranno eseguire le lavorazioni descritte in seguito. Non è presente attualmente una rete esterna dell impianto antincendio; gli idranti soprassuolo sono collegati direttamente ai montanti/collettori che corrono all interno dell edificio. La nuova rete non prevede un anello esterno. RETE DI SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE Nei punti in cui verranno eventualmente intercettate le reti esterne si provvederà a: Intercettare le reti esistenti a monte e a valle dello scavo realizzando nuovi pozzetti Rimuovere i pluviali presenti Rimuovere i pozzetti esistenti Rimuovere la parte di collettore esistente Realizzare un nuovo tratto di rete Collegare nuovi pozzetti. 16

RETE DI SMALTIMENTO ACQUE LURIDE Nei punti in cui verranno eventualmente intercettate le reti esterne si provvederà a: Intercettare le reti esistenti a monte e a valle dello scavo realizzando nuovi pozzetti Rimuovere i pozzetti esistenti Rimuovere la parte di collettore esistente Realizzare un nuovo tratto di rete Collegare i nuovi pozzetti. RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA Nei punti in cui verranno eventualmente intercettate le reti esterne si provvederà a: Intercettare le polifore esistenti a monte e a valle dello scavo realizzando nuovi pozzetti Rimuovere la parte di polifora esistente Realizzare un nuovo tratto di rete Collegare i nuovi pozzetti. 17

NORME DI RIFERIMENTO Per il progetto in oggetto si fa riferimento alle normative vigenti ed in particolare a quelle di seguito riportate. NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI Decreto Ministero dell Interno 26 Agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica. Circolare n 91 del 14 settembre 1961 della Direzione Generale della Protezione Civile e Serv. Antincendio - Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati a struttura in acciaio destinati ad uso civile. DM 30 Novembre 1983 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi DM 19 Agosto 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo DM 12 Aprile 1996 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi Legge 13 Luglio 1966 n. 615 Provvedimenti contro l inquinamento atmosferico DM 28 Aprile 2005 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi Legge 5 marzo 1990, n.46 - Norme per la sicurezza degli impianti e regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447. D.P.R. 28 marzo 1994, n.268 - Regolamento di attuazione della direttiva CEE n. 90/486 relativa alla disciplina degli ascensori elettrici, idraulici od oleoelettrici. DM 16 maggio 1987, n. 246 - Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione» (punto 2.5 ascensori). D.M. 10/03/1998 - Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro. 18

DPR 547 del 27.4.1955 sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro ed aggiornamenti successivi; Decreto Legislativo 626 del 19.09.1994 sulla sicurezza ed igiene del lavoro e successive integrazioni; UNI VVF. NORME RELATIVE ALLE OPERE CIVILI D.M. 18/12/1975 - Norme tecniche aggiornate relative all edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica. Regolamento Edilizio del Comune di Milano. D.P.R. 21/04/1993 n 246 Regolamento di attuazione delle direttive 89/106/CE relative a prodotti da costruzione. D.Lgs. 24/07/1996 n 503 Regolamento recante norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici. NORME RELATIVE ALLE OPERE STRUTTURALI Legge 5 novembre 1971 n 1086 Norma per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, precompresso e per le strutture metalliche ; D.M. del 16 gennaio 1996 Norme tecniche relative ai Criteri generali per la verifica della sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi ; Circolare Min. LL.PP: 4 luglio 1996 n 156 AA.GG./STC istruzioni per l applicazione delle Norme D.M. del 16 gennaio 1996. D.M. del 9 gennaio 1996 Norme Tecniche per l esecuzione ed il collaudo delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche. Circolare Min. LL.PP. 15 Ottobre 1996 n 252 Istruzioni per l applicazione delle Norme D.M. del 9 Gennaio 1996 19

D.M. del 14 febbraio 1992 Norme Tecniche per l esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche. Circ. Min. LL.PP. 16.07.1992 n 36105 Istruzioni relative alle norme tecniche per l esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al D.M. 14.02.1992. CNR 10012/85 Istruzioni sulla valutazione delle azioni sulle costruzioni. D.M. del 11 Marzo 1988 Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Circolare Min. LL.PP. 24 sett. 1988 n 30483 Istruzioni per l applicazione delle Norme D.M. del 11 Marzo 1988. Eurocodice 2 UNI ENV 1992-1-1 Progettazione delle strutture di calcestruzzo Eurocodice 3 UNI ENV 1993-1-1 Progettazione delle strutture in acciaio CNR UNI 10011/88 Costruzioni in acciaio Istruzioni per il calcolo, l esecuzione e la manutenzione. D.M. 16.01.1996 Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica. Circolare Min. LL.PP. 10.04.97 n 65/AA.GG. Istruzioni per l applicazione delle norme D.M. 16/01/1996 Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003 n 3274, "Primi Elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica". UNI 9502 Procedimento analitico per valutare la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso. NORME RELATIVE AGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI Norme CEI con particolare riferimento a: CEI 64-8, parte 7, Ambienti a maggior rischio in caso di incendio Norme UNI con particolare riferimento a: UNI 10530 Sistemi di lavoro e illuminazione 20

UNI 10380 Illuminazione di interni UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione manuale d incendio Tutti gli impianti saranno realizzati a regola d arte, non solo per quanto riguarda le modalità di installazione, ma anche per la qualità e le caratteristiche delle apparecchiature e dei materiali. In particolare dovranno essere osservate: la Legge n 186 del 3.1.1968 sull esecuzione degli impianti elettrici; la Legge nº46 del 05.03.1990 e relativo regolamento DPR nº 447 del 6.12.1991; le vigenti Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI); le prescrizioni della Società Distributrice dell energia elettrica competente della zona (AEM); le prescrizioni del locale Comando dei Vigili del Fuoco; le prescrizioni della Società Telefonica (Telecom); le normative e raccomandazioni dell Ispettorato del lavoro e dell USL (Presidio Multizonale di Prevenzione); le prescrizioni delle Autorità Comunali e/o Regionali; le prescrizioni UTIF e le Norme riguardanti l energia elettrica; le Norme e tabelle UNI e UNEL per i materiali già unificati, gli impianti ed i loro componenti, i criteri di progetto, le modalità di esecuzione e collaudo; le raccomandazioni AIDI; ogni altra prescrizione, regolamentazione e raccomandazione emanata da eventuali Enti ed applicabile agli impianti oggetto della presente specifica tecnica. NORME RELATIVE AGLI IMPIANTI MECCANICI Gli impianti dovranno essere realizzati a regola d'arte ed in osservanza a tutte le leggi, prescrizioni e norme (UNI, CEI, ecc.) che regolano la qualità, la sicurezza e le modalità di esecuzione e installazione degli impianti stessi. 21

In particolare si richiamano in modo esplicito, non limitativamente, le seguenti leggi, regolamenti e norme: Legge 05.03.1990 n 46 "Norme per la sicurezza degli impianti" e relativo Regolamento di attuazione DPR 447 del 06.12.1991. Legge n 10 del 9 gennaio 1991 e relativo Regolamento di attuazione DPR 26 agosto 1993 n 412 e s.m.i. Regolamento di Igiene del Comune di Milano; Legge 6 dicembre 1971 n 1083 Norme per la sicurezza dell impiego del gas combustibile; UNI-CIG 7128 / UNI-CIG 7129 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. UNI-CIG 8917 Apparecchi di utilizzazione dei combustibili gassosi. Dispositivi automatici di intercettazione e/o regolazione. Valvole automatiche. UNI-CIG 8723 Impianti a gas per apparecchi utilizzati in cucine professionali e di comunità. Prescrizioni di sicurezza. UNI 8364 Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione. UNI 9615 Calcolo delle dimensioni interne dei camini. Definizioni, procedimenti di calcolo fondamentali. UNI 9731 Camini. Classificazione in base alla resistenza termica. Misure e prove. ANCC Raccolta "R" Legge n 615 del 3 luglio 1966 Provvedimenti contro l inquinamento atmosferico. UNI 9489 - Apparecchiature per estinzione incendi. Impianti fissi di estinzione automatici a pioggia. UNI 9490 Apparecchiature per estinzione incendi. Alimentazioni idriche per impianti automatici antincendio. UNI 10779 Reti di idranti. Progettazione, installazione ed esercizio. Norme e richieste particolari da parte degli Enti preposti quali: Vigili del Fuoco, U.S.L., ISPESL, Autorità Comunali e Regionali. Norme C.T.I. (Comitato Termotecnico Italiano); Normative tecniche contenute nella normativa ASHRAE. 22

ALLEGATO 1 OGGETTO : Progetto definitivo - Scuola Materna via Viterbo 43 ATTESTAZIONE Il sottoscritto Dott. Ing. Armando Lotumolo, in qualità di Responsabile Unico del Procedimento attesta che, ai sensi e per gli effetti dell art. 25 del DPR 554 del 21/12/1999, verificati i documenti del progetto definitivo di cui all oggetto e trattandosi di progetto di intervento su un edificio esistente, l elaborato: Vincolo idrogeologico non è necessario ai fini della definizione delle lavorazioni in progetto. In fede Dott. Ing. Armando Lotumolo 23

ALLEGATO 2 OGGETTO : Progetto definitivo - Scuola Materna via Viterbo 43 ATTESTAZIONE Il sottoscritto Dott. Ing. Armando Lotumolo, in qualità di Responsabile Unico del Procedimento attesta che, ai sensi e per gli effetti dell art. 25 del DPR 554 del 21/12/1999, verificati i documenti del progetto definitivo di cui all oggetto e trattandosi di progetto di intervento su un edificio esistente, l elaborato: Studio di impatto ambientale Studio di fattibilità ambientale non è necessario ai fini della definizione delle lavorazioni in progetto. In fede Dott. Ing. Armando Lotumolo 24

ALLEGATO 3 OGGETTO : Progetto definitivo - Scuola Materna via Viterbo 43 ATTESTAZIONE Il sottoscritto Dott. Ing. Armando Lotumolo, in qualità di Responsabile Unico del Procedimento attesta che l edificio in oggetto non risulta vincolato ai sensi del D. Lgs. 490 del 29/10/1999. In fede Dott. Ing. Armando Lotumolo 25