Piero Gagliardo Il processo di desertificazione in Calabria ARACNE
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INDICE 1. Accenno ad alcune problematiche ambientali della regione... 7 2. Siccità e desertificazione... 9 3. Il territorio regionale e le aree a rischio... 13 4. I suoli... 16 5. Recupero dei suoli degradati per processi di salinizzazione... 20 6. Individuazione delle aree a rischio di inquinamento dei corpi idrici... 22 7. L utilizzo della risorsa idrica in Calabria e il risanamento dell intera rete di distribuzione ai fini irrigui... 23 8. Aree ad alta siccità e processi di salinizzazione... 28 9. Proposte di intervento... 29 5
6 Piero Gagliardo
1. Accenno ad alcune problematiche ambientali della regione La Calabria risulta essere una regione con numerose criticità legate a fattori ambientali piuttosto complessi. Uno dei principali riguarda l assetto idrogeologico del territorio collegato alle sue principali componenti: acqua, morfologia, geopedologia, attività antropiche. Di non minore importanza risultano le conseguenze derivate dalla prolungata siccità, dall inquinamento dei corpi idrici e dall incombente desertificazione. Negli ultimi anni il ruolo dell agricoltura irrigua è diventata oggetto di numerose dispute politiche e scientifiche, rivolte a tutelare le risorse fondamentali per la vita degli esseri umani come suolo e acqua. Mentre nel passato, periodo precedente la meccanizzazione agricola, l agricoltura cercava di svilupparsi nel rispetto degli ecosistemi naturali, senza alterare gli equilibri ambientali, negli ultimi decenni la crescita demografica, gli eventi meteorici, che non gratificano i terreni del giusto quantitativo di acqua, hanno spinto gli agricoltori verso tecniche che non sempre si rivelano ottimali per la gestione del suolo e dell acqua. L agricoltura intensiva, infatti, incide sui comparti suolo e acqua nei seguenti modi: l uso poco controllato di fertilizzanti e di pesticidi rappresenta una importante fonte di inquinamento diffuso delle acque superficiali e sotterranee; 7
8 Piero Gagliardo l eccessivo emungimento delle acque di falda da pozzi per l irrigazione determina una progressiva salinizzazione delle stesse e l utilizzo di acque salmastre per l irrigazione ha conseguenze sulle proprietà chimico fisiche del terreno e sulle colture che, in suoli con particolari caratteristiche geopedologiche, possono aggravare i fenomeni di desertificazione; la meccanizzazione spinta di terreni siti nei bacini montani e altocollinari a elevato rischio di erodibilità contribuisce all aumento della compattazione e costipazione del terreno e del ruscellamento delle acque ed è, quindi, concausa di dissesto idrogeologico insieme alla cementificazione selvaggia delle coste e del paesaggio e alla non ben pianificata espansione urbanistica in aree a rischio. Si potrebbe, quindi, affermare che in Calabria, su una scala di problematiche agroambientali, l approvvigionamento idrico a fini irrigui e la corretta gestione delle risorse suolo e acqua rappresentano sicuramente i fattori prioritari in un quadro di agricoltura ecosostenibile 1. 1 INEA, Stato dell irrigazione in Calabria, 2002, p. 36.
2. Siccità e desertificazione Vale la pena di ricordare che con il termine desertificazione si indica il fenomeno di «impoverimento e perdita di fertilità a cui vanno incontro terreni ed ecosistemi fragili a causa dei cambiamenti climatici e delle attività umane» 1. La desertificazione è una delle gravissime e attuali emergenze ambientali che si diffonde incessantemente su aree sempre più estese del pianeta, non solo nei paesi aridi, ma anche nei paesi europei del bacino del Mediterraneo, comprese molte aree dell Italia meridionale e insulare, e rappresenta un fenomeno più complesso e diffuso sul territorio di quanto si immagini. La Commissione Europea per l Ambiente indica che circa 20 milioni di ettari di terreno sono stati degradati a causa degli scarichi industriali e che il 33% della superficie dell Europa è a rischio, mentre il 25 30% di quella italiana è minacciata da fenomeni di erosione e salinizzazione. In Italia, i Servizi Tecnici Nazionali hanno classificato la Sicilia, la Sardegna, la Calabria, la Basilicata e la Puglia come regioni mediamente sensibili o molto sensibili alla desertificazione, ma si ritiene che praticamente tutte le regioni meridionali siano interessate da fenomeni associati al degrado del suolo, quindi con rischio di processi di desertificazione a lungo termine. I fenomeni associati alla desertificazione, da inquadrare in relazione alle caratteristiche geopedologiche e alla morfologia e al tipo e all intensità di sfruttamento antropico, sono: 1 Convenzione sulla lotta alla siccità e/o desertificazione del 1994, ratificata dall Italia con la legge 170/97 (Istituto Nazionale di Economia Agraria). 9
10 Piero Gagliardo prolungamento dei periodi di siccità; presenza di suoli ad alto rischio di erodibilità; alta frequenza ed estensione degli incendi boschivi con conseguente riduzione della copertura vegetale; salinizzazione dei suoli (le aree più sensibili sono quelle costiere); abbandono colturale di vaste aree divenute extramarginali (le aree più sensibili sono quelle interne). Il territorio calabrese rappresenta una buona sintesi dei processi descritti, associati alla desertificazione: aridità stagionale, siccità, erodibilità dei suoli, urbanizzazione selvaggia, uso del suolo non sempre adeguato alle specificità del luogo, attività produttive non sostenibili. Non a caso, la Calabria è considerata una delle regioni su cui vanno studiati e realizzati con urgenza interventi di prevenzione, in particolare, in base all indagine condotta su scala nazionale dal DSTN Servizio Idrografico e Mareografico, nel territorio della Piana di Sibari, inclusa nella classe delle aree sub umide secche sensibili al rischio di desertificazione 2. Figura 1. Carta pedologica della Piana di Sibari. 2 Ai sensi della del. CIPE n. 229 del 21 dicembre 1999.