REGOLAMENTO COLORE ED AMBIENTE

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Norme integrative del Regolamento Edilizio vigente da applicarsi nel Centro Storico AGGIORNAMENTO DEL approvato con Deliberazione Consiglio Comunale 10/2006 modificato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 26 del 28/06/2017 COMUNE di SAN DEMETRIO NE VESTINI - AQ Responsabile Area Tecnica ing. Andrea di Biase Consulenza specialistica architettonica Arch. Giuseppe Cimmino, Ing. Lorenza Calocero, Ing. Fabio Giallonardo Sindaco dott. Silvano Cappelli Giugno 2017

INDICE AMBITI DI APPLICAZIONE pag. 3 REGOLAMENTO COLORE E AMBIENTE pag. 4 TAVOLOZZA DEI COLORI DELLE FACCIATE pag. 11 TAVOLOZZA DELLE MODANATURE pag. 13 Cornici, Imbotti, Marcapiani, Riquadrature TAVOLOZZA DEI LEGNI pag. 14 Finiture Legno naturale Finiture Legno laccato TAVOLOZZA DEI FERRI pag. 15 MODULISTICA per la Domanda pag. 16 2

AMBITI DI APPLICAZIONE Le presenti norme organizzano e stabiliscono le procedure da seguire per la tinteggiatura, le finiture ed i materiali da impiegare all esterno degli edifici presenti nel centro storico e comunque riguardanti edifici di particolare importanza ed interesse architettonico. Stabiliscono inoltre la metodologia d intervento e detta le norme pratiche da seguire, integrando e puntualizzando l articolato del Regolamento Edilizio e delle Norme Tecniche di Attuazione del vigente PRG. Il presente Regolamento sostituisce integralmente la precedente versione approvata con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 10/2006 3

REGOLAMENTO COLORE E AMBIENTE Art. 1: Domanda ed iter procedurale per approvazione prova di colore Tutte le operazioni inerenti la tinteggiatura di facciate verso via o verso cortile, androni e scale, e muri di cinta, di edifici d epoca e non, presenti nel centro storico, e comunque riguardanti edifici di particolare importanza ed interesse sono soggetti a regolare domanda da presentare presso l Ufficio Tecnico comunale. I modelli di colorazione sono riportati, per le tinte delle facciate, nella Tavolozza dei colori delle facciate e, per la loro distribuzione cromatica sugli elementi architettonici (cornicioni, marcapiani, imbotti, riquadrature, etc.), nella Tavola delle modanature ; per gli infissi, nella Tavola dei legni ; per i ferri, nella Tavola dei ferri. In Comune sono depositati per presa visione dei pannelli con campione reale delle tinte inserite nella Tavolozza dei colori delle facciate. Art. 2: Tracce cromatiche esistenti La domanda di tinteggiatura degli edifici dovrà essere presentata prima di qualsiasi intervento, allegando il disegno delle facciate stato di fatto e futuro e fotografie a colori delle medesime e in base all intervento si dovrà fare esplicito riferimento alla Tavolozza dei colori delle facciate, alla Tavola delle modanature nonché alla Tavola dei legni e alla Tavola dei ferri. In base alla domanda di tinteggiatura, il Responsabile del Servizio Tecnico o un tecnico dallo stesso incaricato per il controllo delle tinteggiature effettuerà un sopralluogo per rilevare potenziali tracce di colorazione esistenti o in assenza di queste scegliere la tonalità migliore sulla base della Tavolozza dei colori delle facciate. In seguito alla determinazione delle tinte di colore verranno eseguite un minimo di 4

tre prove di colore (cm 50x50) sulla tonalità scelta e da queste verrà indicata insieme al tecnico incaricato, la D.L. e la committenza quella definitiva che sarà oggetto di intervento. Per la tinteggiatura degli edifici si farà riferimento alle tracce di colorazione originarie rilevate sugli immobili da ripristinare o in mancanza di queste, si procederà all individuazione della tinta attraverso la Tavolozza dei colori delle facciate e la loro scelta e distribuzione sugli elementi architettonici (cornici, imbotti, riquadrature, marcapiani, etc) sarà fatta in base alla Tavolozza delle modanature. Si dovranno privilegiare, per le grandi campiture, i colori chiari. Art. 3: Tipologia delle tinte e degli intonaci Le colorazioni delle pareti devono essere eseguite con pittura a calce o ai silicati o con l impiego in intonaci in parte di malta di calce colorata, con l aggiunta di terre o polvere di marmo nelle quantità adeguate, ed usando le dovute precauzioni con la preventiva preparazione di tutto il materiale necessario all intonacatura della superficie di facciata, in modo che al termine del lavoro la medesima risulti perfettamente uniforme. La verniciatura dovrà essere uniforme, non presentare velature o altri trattamenti superficiali. Si potranno utilizzare preparati già miscelati, pronti per l uso e certificati, prodotti da ditte qualificate nel settore. E vietato utilizzare la stessa tinta per due facciate consecutive. Art. 4: Archivio dei Modelli di Colorazione In seguito al ritrovamento di tinte originali a fine lavori si dovrà rilasciare un 5

campione su cartoncino per ogni tinta adottata, che verrà depositato in un apposito Archivio dei Modelli di Colorazione. La Tavolozza dei colori delle facciate e la Tavola delle modanature sono soggette a successivi aggiornamenti dovuti a rinvenimenti di colori originari e combinazioni cromatiche non catalogati, emersi da nuovi documenti e/o scoperte di nuove tracce di colore in tempi successivi all approvazione del presente articolato. Art. 5: Facciate appartenenti a più proprietari La colorazione di una sola facciata appartenente a più proprietari, dovrà essere eseguita uniformemente e nello stesso tempo. E inoltre vietato tinteggiare parzialmente la facciata di un edificio (ad esempio solo il contorno di un negozio o di un solo livello del fabbricato) ma si dovrà procedere in modo completo ed uniforme. Art. 6: Finitura di pietre e elementi decorativi È severamente vietato tinteggiare i mattoni a vista, le terracotte, le pietre naturali e i cementi decorativi costituenti le decorazioni di facciata o la facciata stessa. Essi dovranno solamente essere ripuliti e lasciati a vista o ripristinati all originale se necessario. Art. 7: Zoccolature Le zoccolature e le decorazioni, costituite da bugne in malta o in conglomerato cementizio, se colorate, dovranno riprendere le tonalità delle parti in pietra se non diversamente accertate. Art. 8: Infissi esterni Gli infissi esterni dovranno essere in legno senza elementi in alluminio in vista, di sezioni ridotte senza avvolgibili metallici o plastici o sportelli esterni. E' ammesso l'uso del PVC con effetto legno ed è ammesso, in virtù della loro ridotta sezione 6

l'uso di profilati in ferro (ferro-finestra, acciaio, acciaio-corten bronzo-finestra) e di profili in alluminio, questi ultimi purchè a scomparsa. I sistemi di oscuramento dovranno essere realizzati esclusivamente all'interno ma sono ammesse le persiane esterne in legno naturale o colorato, con entrambe le facce del medesimo colore, o in altro materiale effetto legno. Le porte d'ingresso alle abitazioni dovranno essere esclusivamente in legno, con possibili sopralluce. E' ammesso l'uso di parti vetrate solo se il vano dove è ubicata costituisce l'unica fonte luminosa dello stesso. Anche gli infissi di garage, rimesse, magazzini che possono avere delle dimensioni superiori a quelle delle porte di accesso alle abitazioni, dovranno essere esclusivamente in legno. Non è ammesso l'utilizzo di basculanti, porte sezionali, serrande, saracinesche in metallo o materiali plastici, ovvero anch essi dovranno essere esclusivamente in legno o foderati in legno. Vanno in ogni caso recuperati e riutilizzati con opportuno progetto di adeguamento gli infissi esistenti se gli stessi presentano caratteri di pregio sia nel disegno che nei materiali. In ogni edificio le vetrine dovranno essere uniformate, escludendo materiali e moduli costruttivi estranei ai caratteri originari, attenuando inoltre gli elementi di richiamo commerciale e utilitaristico, limitandoli al solo spazio sovrastante le vetrine. Le chiusure di protezione esterne dovranno essere tutte uniformi, con lo stesso tipo di materiali e dimensioni. Art. 9: Finitura e Tinteggiatura dei serramenti Per le finiture degli infissi in legno naturale con essenza tipo Rovere, Abete, etc si farà riferimento alla Tavola dei legni così come nel caso in cui i serramenti esterni, soprattutto se restaurati e di recupero, dovranno essere tinteggiati si farà 7

riferimento alle tinte campionate nella medesima tavola. I portoni di accesso e le vetrine, se in legno pregiato, dovranno essere mantenuti e lucidati con la vena a vista. Art. 10: Ringhiere e inferriate Per la colorazione delle parti in ferro (ringhiere, inferriate, ecc.) si utilizzerà un solo colore per l intero fabbricato, selezionandolo tra i colori campionati nella Tavola dei ferri. Art. 11: Manto di copertura dei tetti, pluviali e sporti di gronda Per tutti gli edifici d epoca ubicati nel centro storico, il manto di copertura dei tetti deve essere costituito esclusivamente da coppi. Sono esclusi tutti gli altri tipi di copertura. I canali di gronda ed i pluviali di discesa dovranno essere esclusivamente a sezione circolare e dello stesso materiale usato per le gronde al pari di converse e scossaline, se sostituiti, dovranno essere in rame. Gli sporti di gronda potranno riproporre sia le forme che i materiali tradizionali o essere reinterpretati attraverso un disegno semplice ispirato all'esistente. In ogni caso li materiale da utilizzare è il legno, facendo riferimento per la finitura alla Tavolozza dei legni. Qualora fossero presenti cornici sottogronda in malta o assimilabile, essi dovranno essere riproposti di uguale sagoma. Questi potranno essere realizzati anche in materiale sintetico (polistirolo resinato, etc.) la cui finitura dovrà essere individuata nella tavolozza delle modanature. Non sono ammesse tettoie a protezione dei portoncini d ingresso. Art. 12: Canne Fumarie Le canne fumarie uscenti dalle coperture dovranno essere realizzate in elementi 8

prefabbricati esclusivamente intonacati con le teste di protezione in metallo, o in mattoni faccia vista. Sono escluse teste di protezione in moduli prefabbricati di cemento vibro-compresso. In facciata, solo qualora non fosse possibile il passaggio all interno del fabbricato, è ammesso l'uso di canne fumarie in lamiera di rame, dotate di teste anti-vento e solo di sezione circolare. Art. 13: Pavimentazioni dei cortili Le pavimentazioni dei cortili, se rifatte, dovranno essere in ciottoli, in pietra o in mattoni posti di taglio (con eventuali passatoie in lastre di pietre autoctone), mantenendo comunque sempre le stesse caratteristiche delle pavimentazioni originali. Art. 14: Tubazioni, contatori ed illuminazione Nelle pareti prospettanti gli spazi pubblici e le corti esclusive è vietato sistemare tubi di scarico, canalizzazioni in genere, antenne e parabole. Le tubazioni idriche, telefoniche, elettriche, del gas al pari dei vani per i contatori delle utenze non possono essere poste sulle facciate esterne se non in apposite nicchie studiate, integrate nel prospetto e opportunamente dimensionate. E ammessa la tubazione del gas in rame. In ogni caso tali tubazioni e nicchie, qualora possibile, andranno installate prediligendo le facciate secondarie. Sarà inoltre necessaria l eliminazione dei ganci e dei supporti esterni inutili. Per l'illuminazione notturna è ammesso l utilizzo di corpi illuminanti a luce calda, idonei in forma e materiale, uguali per l intero fabbricato, oltre ad eventuali luci che sottolineino ed evidenzino particolari elementi di rilevante valore architettonico. Art. 15: Targhe professionali e Numeri civici 9

Le targhe indicanti arti, mestieri e professioni, nonché i Numeri civici dovranno essere uniformati (misura, colore, ecc.), collocati ordinatamente ed esteticamente in luogo idoneo, senza nascondere o danneggiare gli elementi architettonici dell edificio, secondo il modello depositato in Comune. Art. 16: Cassette per la corrispondenza e campanelli Le cassette per la corrispondenza, i campanelli e quanto altro di servizio all'abitazione dovrà essere posto in appositi incassi qualora possibile, presentare caratteri tipologicamente uniformi nel contesto degli aggregati, di materiale non plastico. Si preferisce l uso dell ottone. Art. 17: Tende da sole e cupoline Le tende esterne potranno essere applicate solo al piano terra a servizio delle vetrine; non dovranno nascondere gli elementi architettonici di facciata. Nello stesso edificio tutte le tende dovranno essere uniformate sia per forma che per colore. Art. 18: Arredo urbano Particolare attenzione dovrà essere posta per l arredo urbano che dovrà essere coerente con l ambiente esterno. Per il centro storico tale arredo, anche se di foggia moderna, non dovrà urtare con l ambiente circostante. 10

TAVOLOZZA DEI COLORI DELLE FACCIATE Natural Colour Sistem* I colori mostrati in questa pagina sono da considerarsi solo come riferimento didattico. Per la loro esatta scelta è necessario far riferimento allo specifico codice RAL indicato poiché I colori potrebbero non essere dell esatta cromia in quanto spesso sfalsati dai monitor e stampanti adottate. https://www.scribd.com/doc/220028843/ncs-ral-rgb S 1002-Y S 1002-Y50R S 2002-Y50R S 1002-R S 0505-Y20R S 1005-Y20R S 2005-Y20R S 1005-R20B S 1005-Y50R S 804-Y10R 11

S 1505-Y S 1505-Y60R S 0804-R30B S 0500 -N S 1000-N S 1005-R20B S 2010-Y10R S 1005-Y S 1005-Y60R S 0502-Y50R Natural Colour Sistem* *La cartella utilizzata per l individuazione dei colori è la INDEX NCS, che fornisce una semplice e pratica panoramica della collezione dei colori NCS. Ognuno di questi colori è contrassegnato da un codice alfa-numerico così che ogni colore può essere comunicato anche a distanza. Ogni colore selezionato può esser riprodotto da qualunque azienda produttrice di vernice 12

TAVOLOZZA DELLE MODANATURE - Natural Colour Sistem* (Cornici, imbotti, marcapiani, riquadrature, etc) I colori mostrati in questa pagina sono da considerarsi solo come riferimento didattico. Per la loro esatta scelta è necessario far riferimento allo specifico codice RAL indicato poiché I colori potrebbero non essere dell esatta cromia in quanto spesso sfalsati dai monitor e stampanti adottate. S 0500-N S 1000-N S 0502-Y S 1002-R S 0603-R60B 13

TAVOLOZZA DEI LEGNI I colori mostrati in questa pagina sono da considerarsi solo come riferimento didattico. Per la loro esatta scelta è necessario far riferimento allo specifico codice RAL indicato poiché I colori potrebbero non essere dell esatta cromia in quanto spesso sfalsati dai monitor e stampanti adottate. - FINITURE LEGNO NATURALE (Rovere, Pino, Mogano, Frassino, etc) MOGANO CASTAGNO NOCE chiaro NOCE scuro PALISSANDRO - FINITURE LEGNO LACCATO RAL 1013 RAL 9010 RAL 7047 RAL 6007 RAL 8011 BIANCO PERLA BIANCO PURO GRIGIO TELE 4 VERDE BOTTIGLIA MARRONE NOCE 14

TAVOLOZZA DEI FERRI I colori mostrati in questa pagina sono da considerarsi solo come riferimento didattico. Per la loro esatta scelta è necessario far riferimento allo specifico codice RAL indicato poiché I colori potrebbero non essere dell esatta cromia in quanto spesso sfalsati dai monitor e stampanti adottate. NERO FERRO GRIGIO FERRO MARRONE MOGANO VERDE MUSCHIO MICACEO MICACEO RAL 8016 RAL 6005 15

Modulistica Verifica di conformità al Regolamento del Colore Scheda da allegare alla richiesta di Permesso di costruire SCIA Documentazione da allegare (in duplice copia) 1. Domanda con i dati generali dell intervento e delle figure coinvolte; 2. Scheda con l individuazione dei codici dei colori delle facciate, delle modanature, dei legni e dei ferri individuati attraverso le tavolozze colori. 3. Breve relazione descrittiva, grafica/fotografica dell intervento e del contesto urbano in cui ricade l edificio. 16

1. Domanda con i dati generali e le figure coinvolte Titolare dell intervento: (O Proprietario O Avente titolo). nato/a a.. il././. residente a.. via/piazza civico. CF. Progettista:.. nato/a a. il././. con studio a via/piazza... civico. CF.. P. IVA iscritto all Albo degli della Provincia di con il n. Telefono. Direttore lavori:. nato/a a.. il././. con studio a. via/piazza. civico. CF.. P. IVA. iscritto all Albo degli della Provincia di con il n. Tipo di intervento : O Manutenzione ordinaria O Manutenzione straordinaria O Restauro e risanamento conservativo O Ristrutturazione O Nuova costruzione O Demolizione e ricostruzione Destinazione d uso prevalente dell immobile:. Anno/periodo di costruzione:. Localizzazione dell intervento : via/piazza civico. Identificativi catastali: foglio di mappa n. particella/e.. Destinazione urbanistica: O Zona Omogenea A O Altro Regime vincolistico: O Vincolo paesaggistico-ambientale O Vincolo storico-artistico O Vincolo archeologico O Altro 17

2. Scheda con l individuazione dei codici dei colori Da determinare sulla base delle specifiche tavolozze allegate COLORE DELLE FACCIATA: Codice n COLORE DELLE MODANATURE: Codice n COLORE DEI LEGNI: Codice n COLORE DEI FERRI: Codice n Firma del Committente 18