Il ruolo delle applicazioni basate su XML per il Commercio Elettronico nelle PMI



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1 Il ruolo delle applicazioni basate su XML per il Commercio Elettronico nelle PMI Aurelio Muzzarelli (XML Lab) Piero De Sabbata (ENEA Ente per le Nuove tecnologie, l Energia e l Ambiente) Pieraugusto Pozzi (FTI - Forum per la Tecnologia dell Informazione) 1. Premessa Per l automazione dei flussi informativi associati alla produzione, al commercio, alla logistica, a partire dagli anni 80, gli standard EDI (Electronic Data Interchange) hanno definito formati strutturati di messaggio per l interscambio di documenti commerciali e dizionari per gli elementi costitutivi di tali documenti. Ma le applicazioni EDI, ad eccezione di alcuni settori industriali come per esempio l industria autoveicolistica, non hanno avuto grande diffusione in Italia per due ragioni essenziali: - la scarsa applicabilità del modello hub-spoke nel quale il "contraente" forte di una filiera produttiva può imporre alle controparti le proprie soluzioni; - lo scarso livello di penetrazione ed utilizzazione di strumenti telematici nelle Piccole Medie Imprese (PMI) italiane a causa del costo e della scarsa integrabilità con i sistemi informatici che essi avevano fino a poco tempo fa. Oggi, lo scenario dell ICT (ICT Information and Communication Technology) è senza dubbio caratterizzato dal fenomeno Internet e dalle tecnologie ad essa collegate. L accezione di Internet come retemercato si riflette nelle applicazioni business-to-business (B2B) e business-to-administration (B2A) dell Ecommerce, che sono state certamente meno promosse nella pubblicistica di quelle business-to-consumer (B2C), ma sono invece sempre più all attenzione delle imprese, anche medio-piccole (PMI). Sono infatti queste applicazioni a permettere di configurare le reti immateriali associate a proces si di business quali Supply Chain Management (SCM), Customer Relationship Management (CRM), e-logistics, e- procurement. Nello scenario evolutivo dell uso delle tecnologie ICT, le PMI dovranno integrare questi processi con gli strumenti che l ICT mette a loro disposizione: risorse di rete aperte e a basso costo, come Internet e le sue varianti Intranet ed Extranet, la cui capillarità di penetrazione consente di renderle disponibili ad ogni realtà di business; strumentazione e tecnologie informatiche sofisticate ma di basso costo e facile utilizzazione anche per utenti non particolarmente evoluti. Questo articolo ha l obiettivo di chiarire il contributo chiave che il linguaggio XML (Extensible Mark-up Language) 1 può offrire, dal punto di vista applicativo, alla crescita del Commercio Elettronico (CE). A questo proposito sembra quindi opportuno presentare il caso di studio della filiera Tessile-Abbigliamento ed esporre le ragioni che hanno indotto ENEA e Forum per la Tecnologia dell'informazione (FTI) 2 a pubblicare uno studio 3 su CE ed XML e ad avviare le attività del Laboratorio XML. 2. EDI, Internet, XML Per realizzare transazioni in ambito inter-aziendale, devono essere scelti in modo opportuno gli standard di messaggio da utilizzare per trasferire informazioni e documenti strutturati tra i corrispondenti e devono essere condivise piattaforme applicative che consentano l'accesso ad una molteplicità di operatori, ad esempio per filiera produttiva o per distretto industriale, come è sintetizzato in fig. 1. Come si è detto all inizio, l'adozione degli standard EDI non è stata pari alle attese. La diffusione di EDI è rimasta infatti sostanzialmente confinata all ambito delle imprese medio-grandi, dove sono stati effettuati investimenti di notevole rilevanza, ma ha escluso quasi completamente le PMI. Una delle ragioni risiede nell'ambiente tecnologico nel quale erano elaborati e trasmessi i messaggi: un ambiente tipicamente mainframe (sui quali erano installati software di traduzione dei formati proprietari verso i formati standard e viceversa) nel quale l'infrastruttura di comunicazione era costituita da reti di comunicazione cosiddette a valore aggiunto (VAN). Questo ambiente operativo si è rivelato di fatto

precluso alle piccole imprese sia per gli alti costi, sia perché presentava difficoltà di uso per gli sviluppi applicativi Fig. 1 - Lo scenario del commercio elettronico: le reti-mercato Con l avvento delle tecnologie Internet, la soluzione tecnica emergente è quella basata su XML, che fornisce formati flessibili per rappresentare i dati, schemi che ne descrivono la struttura e meccanismi di estensione ed annotazione con informazioni semantiche. Questo linguaggio infatti utilizza un formato di rappresentazione e di elaborazione di dati strutturati compatibile con le nuove generazioni di browser e si presta, per la sua flessibilità e versatilità, ad essere meglio integrato nelle nuove architetture applicative, con le quali gli utenti stanno acquisendo una familiarità diffusa. Per queste ragioni, a differenza di HTML, XML consente di poter sviluppare applicazioni integrate. XML implementa efficacemente la logica sottesa allo scambio di dati fra imprese che era all origine dell EDI. Permette infatti la costruzione di costrutti validi e non validi, di loop di ripetizione, di elementi obbligatori e opzionali. Poiché XML consente sia la visualizzazione che la presentazione dei dati verso un utente umano che il loro invio ed utilizzo da parte di un computer, è facile prevedere che le applicazioni che avranno bisogno di entrambe le funzionalità (come quelle di CE) migreranno verso XML. Questo è il motivo più importante del successo che XML sta riscuotendo nel settore business-to-business per il quale sono stati definiti numerosi "vocabolari" 4 XML di settore o trasversali che, tramite DTD (Document Type Definition) o XML-Schema specifici, supportano rispettivamente le esigenze di scambio di informazioni strutturate fra imprese appartenenti a settori verticali di business o comuni a più settori. Tali schemi possono essere poi resi disponibili all universo degli operatori di un certo settore attraverso repository accessibili in rete. Nel passato, gli enti di standardizzazione dell EDI hanno prodotto un enorme quantità di messaggi, segmenti, elementi dati standard che permettono di associare i valori scambiati in una transazione ad una semantica precisa e concordata. Un dizionario dati comune non es iste ancora per XML e questo è già motivo sufficiente per aspettarsi in tempi brevi l'uso di standard di codifiche EDI in XML. La combinazione di due tecnologie, XML ed EDI, promette quindi di essere il catalizzatore dell e -commerce nel breve-medio periodo. Questo è uno dei percorsi suggeriti da CEN/ISSS Workshop on Electronic Commerce, il gruppo di standardizzazione europeo per il CE. In questa logica, i messaggi EDI possono essere rappres entati con documenti XML che i sistemi informativi connessi dalla rete si scambiano e che possono essere gestiti tramite browser e applicazioni dedicate, come rappresentato in fig. 2. Anche la ricerca di architetture e di modelli comuni (framework) per l e-business basati su XML rappresenta un area di lavoro molto attiva in seno agli enti di standardizzazione ed ai gruppi d'interesse industriali soprattutto per via della necessità, sentita ad ogni livello, di giungere ad una visione comune del modo di scambiare dati fra imprese nella nuova economia digitale e garantire così elevati livelli

consenso attorno ad un modello di riferimento per l'e-business, principalmente a causa della frammentazione ed intersezione delle iniziative stesse. La molteplicità di tali iniziative di standardizzazione, infatti, può essere controproducente per l utente finale. Infatti, il gruppo di lavoro Architetture del workshop E-Commerce del CEN/ISSS osserva in un proprio studio comparativo che tutte le principali iniziative risultano non coerenti tra loro ed auspica una rapida convergenza allo scopo di non vanificare gli obiettivi di diffusione ed interoperabilità che ognuna dichiara di voler perseguire. La fig 3 rappresenta il modello di riferimento per ecommerce adottato dal CEN ed è utile per schematizzare a blocchi gli elementi costitutivi dei framework e delle architetture. Quelle principali 5, che si propongono di definire dei modelli di cooperazione fra imprese basati su XML, spaziano dall iniziativa BizTalk sponsorizzata da Microsoft, a RosettaNet, e, soprattutto, ad ebxml, iniziativa di UN-CEFACT e del consorzio OASIS che sta raccogliendo notevole consenso a livello internazionale. Fig. 2- modello di CE basato su XML/EDI In particolare, ebxml 6 è un'iniziativa internazionale avviata alla fine del 1999 congiuntamente da UN/CEFACT (United Nations Centre for Facilitation of Procedures and Practices for Administration, Commerce and Transport) e da OASIS (Organization for Advancement of Structured Information Standard). Scopo dell'iniziativa è di ricercare e di identificare una base tecnica sulla quale standardizzare l'implementazione complessiva dello XML. L'obiettivo è di fornire un framework tecnico e aperto tale che XML possa essere utilizzato in modo consistente ed uniforme per lo scambio di dati relativi all'e-business, per ogni fase della transazione nei tre ambienti: Application-to-Application (A2A), Application-to-Person (A2P) e Person-to-Application (P2A). Nelle intenzioni dei promotori, iniziative specifiche dovrebbero poi completare i framework generali realizzando i dizionari ed i modelli di scambio informazioni specifici di ogni settore industriale, come del resto è avvenuto per le tecnologie EDIFACT. E in questa fase infatti, che i modelli di relazione tra aziende, le specifiche e le modalità di descrizione dei prodotti e dei servizi vengono messi in luce e, in qualche modo formalizzati. Non è irrilevante osservare come l assenza del sistema produttivo italiano da queste sedi possa in prospettiva essere pagata con una minore visibilità del nostro prodotto ed una minor facilità ad inserire le nostre aziende nei grandi flussi di scambio internazionali. Se da un lato, infatti, la partecipazione ad iniziative di standardizzazione è onerosa e porta ritorni positivi solo nel medio lungo periodo, è tuttavia da osservare come il prodotto italiano -si pensi all immagine del Made in Italy - spesso sia più sofisticato e complesso di quello di altri paesi e quindi fatichi ad adattarsi a rappresentazioni meno

Un primo semplice livello di apertura dei sistemi legacy che, ad esempio, quasi tutti i fornitori di pacchetti ERP stanno adottando, è quello di fornire interfacce basate su browser Web, o client Java, alle loro applicazioni in aggiunta alle interfacce utente native dei singoli ambienti ERP. Questa tendenza (seguita, ad esempio, da produttori quali SAP, JDEdwards, Baan, Symix, Oracle, PeopleSoft) fa certamente parte di una più generale tendenza a considerare l interfaccia Web come il paradigma universale dell accesso a gran parte delle applicazioni aziendali. Questo approccio ha il duplice vantaggio che, da un lato, sfrutta la crescente familiarità con l interfaccia Web degli operatori aziendali a qualsiasi livello, abbassando la soglia di difficoltà ed i tempi di apprendimento dell uso di una nuova interfaccia e, dall altro lato, permette una facile estensione dell accesso alle applicazioni anche al di fuori dell azienda, in una logica di tipo Extranet. Tuttavia, limitare l utilizzo delle tecnologie Internet alla sola interfaccia utente è sicuramente un approccio riduttivo al problema di come integrare i legacy systems in una logica di E-business. Il vero vantaggio consiste invece nello sfruttare Internet come canale di trasmissione di informazioni commerciali fra sistemi informativi aziendali omogenei e/o eterogenei. Ovviamente, nel caso in cui i sistemi informativi aziendali siano di tipo eterogeneo, occorre anche utilizzare formati standard e 3. Interfacciare back-office e front-office E chiaro che si possono interpretare i sistemi informativi interni (legacy system) alle imprese come elementi di back-office e gli strumenti EDI ed XML come strumenti di front-office. Nell analizzare l impatto delle tecnologie XML/EDI sull evoluzione delle applicazioni di Commercio Elettronico di tipo business-to-business, occorre considerare i seguenti fattori: - oggi l integrazione delle applicazioni è molto difficile: il costo e la complessità dell integrazione di sistemi ERP (Enterprise Resource Planning), dei sistemi per la gestione degli inventari, o sis temi di monitoraggio delle vendite anche solo all interno di una singola organizzazione, superano le capacità tecniche e le disponibilità finanziarie della maggior parte delle piccole e medie imprese; - la nuova generazione di applicazioni di Commercio Elettronico richiede ingenti sforzi di integrazione a livello tecnologico e applicativo fra tutte le organizzazioni che, come partner commerciali, utilizzeranno Internet per automatizzare le catene di produzione del valore (Supply Chain Management - SCM e Customer Relationship Management - CRM), migliorare i sistemi previsionali, accedere ai servizi offerti da enti governativi e realizzare nuovi tipi di scambi commerciali. E-Commerce blocks General Issues Marketing & Sales Trading Pricing Billing Pricing & IPR Customer Care Data Management Technology - XML, WAP,... Management Interoperability Privacy, Responsibility, Trust, & Security Legal Networking Fig 3- Struttura di riferimento ecommerce (Fonte: CEN/ISSS)

trasformazioni necessarie alla loro corretta visualizzazione). La disponibilità contemporanea di questi due fattori (capillarità di penetrazione di risorse di rete a basso costo praticamente in ogni realtà di business e utilizzo di un formato di rappresentazione e di elaborazione dei dati strutturati compatibile, come XML, con le nuove generazioni di browser) apre veramente per la prima volta anche alle PMI la possibilità di accedere a quei vantaggi che, a causa degli elevati costi di possesso delle tecnologie relative, EDI è stata finora in grado di offrire solo a comunità ristrette di utilizzatori. Questo fenomeno sta anche favorendo la trasformazione degli attuali sistemi legacy (ERP/gestionali) da sistemi isolati all interno dell azienda a sistemi in grado di colloquiare in forma co-operativa con clienti e fornitori e di aprirsi ad un contesto di E-commerce di tipo business-to-business. Questa strada, già percorsa in passato con scarso successo dall accoppiata tecnologica EDI/ reti VAN, sembra oggi avere maggiori possibilità di successo e di penetrazione nel settore delle PMI grazie alla nuova combinazione tecnologica XML/Internet. Paradossalmente, l apertura verso Internet dei sistemi ERP favorirà anche la diffusione dell ERP stesso all interno delle PMI che lo vedranno sempre più come un mezzo per integrare i propri processi interni con quelli esterni che riguardano le relazioni con clienti, fornitori e partner. 4. Il progetto MODA-ML per il settore Tessile-Abbigliamento Nel quadro dell'attenzione alle tecnologie basate su XML che si è descritto, un esempio estremamente interessante è il progetto MODA-ML 7, che si pone l'obiettivo di rendere agevole la circolazione di informazioni tecniche e gestionali tra aziende della filiera del Tessile Abbigliamento tramite lo scambio di documenti XML via Internet. Nel concreto il progetto vuole definire un formato dati comune per lo scambio di informazioni via Internet tra le aziende della filiera: un linguaggio con caratteristiche tali da poter essere incorporato, a costi contenuti, tanto negli attuali sistemi informativi aziendali quanto nelle nuove soluzioni informatiche offerte dai fornitori di tecnologia. L ambizione è operare con "livelli qualitativi" tali da poterne poi proporre la formalizzazione come standard internazionale per il settore. Lo scambio di informazioni, per esempio relative a flussi di ordini, dati tecnici, stato avanzamento lavorazioni, opzioni di produzione e sell-out, consentirebbe notevoli risparmi ed una maggiore efficacia dell'intera filiera. E però indispensabile che il loro trattamento sia automatico. I flussi di dati scambiati tra i diversi operatori della filiera trovano un ostacolo nel passaggio da un sistema informativo aziendale all'altro, essendo questi strutturalmente diversi e non interoperabili. Una unica interfaccia per consentire ai sistemi informativi aziendali di dialogare direttamente in totale indipendenza, senza cioè vincolarsi ad una particolare applicazione, è tuttavia agevolmente ottenibile scambiando documenti scritti in un formato comune con XML. Le aziende possono trarre vantaggio da tale approccio poiché possono creare un'unica interfaccia nel proprio sistema informativo con la certezza che sia sufficiente per dialogare con tutti i propri partner direttamente. I fornitori di tecnologia e di servizi trovano risolto un problema che singolarmente non possono risolvere (se non con molteplici accordi bilaterali) ed una maggiore disponibilità delle aziende che possono più agevolmente interfacciarsi con servizi quali i marketplace o gli stock services. Grazie a XML, i documenti scambiati sono direttamente leggibili anche dall'operatore umano e sono gestibili con software disponibile su qualunque personal computer o sistema informatico. Il progetto MODA-ML costituisce un importante passo per la costruzione di un linguaggio comune che si traduce in due risultati concreti: 1 Definizione di tipi di documento XML e dizionari di termini relativi sia a documenti generici, disponibili anche per futuri sviluppi, come ordine, bolla di spedizione, fattura, ecc.., specializzati per il Tessile Abbigliamento, sia a documenti specifici dei flussi dati della parte di filiera tra Tessitore e Confezionista e tra questi e la Distribuzione, relativi agli aspetti di vendita (opzioni di produzione, stock ), tecnici e qualitativi (certificati di qualità) dei prodotti ed all'avanzamento di produzione e vendite. La possibilità di produrre documenti largamente condivisi è accresciuta dal know-how già accumulato dai partner tecnologici di MODA-ML nelle esperienze realizzate con EDIFACT ed EDITEX ed in diversi progetti pilota, tra cui TA2000. 7 Il progetto MODA-ML è finanziato nell'ambito del programma europeo IST ed è coordinato dall'enea. Le aziende partner del progetto sono Fratelli Corneliani SpA (confezionista), Fratelli Piacenza, Vitale Barberis Canonico, Ing. Loro Piana e Reda (tessitori); le aziende sono parte attiva del progetto e

2 Realizzazione di alcuni semplici moduli software, di pubblico uso, per gestire i documenti. Essi sono sviluppati e sperimentati dai partner industriali in transazioni reali, ed hanno l'obiettivo di facilitare l'integrazione con i sistemi aziendali e di affrontare le problematiche del trasporto, della sicurezza e confidenzialità dei dati scambiati. Grazie a questi strumenti, anche le PMI del settore possono consultare, inviare e ricevere documenti, semplicemente accedendo ad un archivio che potranno installare anche su un personal computer (archivi ODBC, ad esempio Microsoft Access) collegato con la posta elettronica di Internet. Il progetto si presenta sia alle aziende sia ai fornitori di tecnologie come una proposta "neutra" sul formato dei dati da scambiare, allo scopo di evitare la nascita di una molteplicità di formati e linguaggi proprietari e non interoperabili, con evidenti vantaggi per tutti e prevede l'uso gratuito dei risultati del progetto (documenti e software). Iniziative di creazione di protocolli internazionali di scambio documenti commerciali sono in corso a livello mondiale (ad esempio ebxml), ma non affrontano ancora gli aspetti di settore; esse sono il riferimento del progetto MODA-ML che si pone in forma complementare relativamente alle parti specifiche del settore. Il progetto è un concreto contributo alla nascita di uno standard di settore a livello Europeo; per questa ragione il progetto si relaziona strettamente con iniziative in corso in altri paesi europei che porteranno i risultati di MODA-ML all interno di un workshop per la proposizione di standard presso il CEN (Comitato Europeo di Standardizzazione) già in programma per la fine del 2002. 5. Il Laboratorio XML di ENEA-FTI Accanto al progetto MODA-ML, nell'ambito dell'accordo di collaborazione tecnico-scientifica tra ENEA ed FTI, finalizzato a sviluppare attività di monitoraggio, promozione e diffusione dell'uso delle tecnologie ICT verso le PMI dei distretti industriali e delle filiere produttive e distributive del "made in Italy", il Laboratorio XML rappresenta il primo progetto attuativo. Il Laboratorio (XML Lab) ha l'obiettivo di valutare, sperimentare e monitorare, anche dal punto di vista economico-industriale, le tecnologie e le applicazioni basate sull'uso di XML per migliorare l'efficienza e l'efficacia dei processi di comunicazione e cooperazione tra imprese, Pubblica Amministrazione, consumatori, cittadini. In particolare il laboratorio sta partecipando alla realizzazione del progetto MODA-ML sugli aspetti di definizione di metodologie di XML Document Factory e sugli aspetti di sicurezza relativi allo scambio di documenti (XML Signature e XML Cryptography). XML Lab ha la propria sede nel centro di ricerche Enea di Bologna ed è un laboratorio aperto al contributo di tutti gli enti (Amministrazioni, Università, Imprese) che hanno interesse a ques ti temi. 6. Conclusioni L elevato livello di interoperabilità, di flessibilità e di economicità d uso, sembrano rendere XML uno strumento particolarmente adatto per le PMI e le applicazioni e-business ed anche gli aspetti di internazionalizzazione assumono importanza data la diffusione che tale tecnologia comincia ad avere a livello globale. Lo sviluppo imprenditoriale ed il successo economico delle PMI sono elemento cardine della tenuta economica dell'italia e sono basati, oltre che su fattori di tipo tecnico ed economico, su caratteristiche culturali, come la facilità di adeguarsi al cambiamento, la flessibilità organizzativa, la disponibilità a cooperare tra imprese. Queste attitudini spesso contribuiscono a creare una rete informale di conoscenze e relazioni, determinando una struttura economica agile, pronta al cambiamento, aperta. L ultimo decennio ha messo in evidenza come le piccole dimensioni aziendali possano essere fonte, oltreché di grandi vantaggi, anche di gravi rischi per le imprese. In particolare, la necessità di rendere formali i collegamenti in rete, costringerà le piccole imprese, a partire dai titolari, a cambiamenti di atteggiamento importanti in brevissimo tempo, pena l esclusione dai mercati che stanno sempre più divenendo globali. Il livello di informatizzazione e la capacità di comunicare in rete attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione disponibili e in divenire rappresentano un elemento strategico per restare sul mercato. Le soluzioni tecnologiche adottate dalle imprese, in particolare se PMI, dipendono in massima parte dalla tipologia dell offerta proveniente dai fornitori di tecnologia. Quasi sempre, infatti, le imprese utenti non dispongono delle competenze necessarie a esprimere bisogni originali, ma sono portate a riconoscersi nelle soluzioni proposte dai fornitori di fiducia. Per queste ragioni, ENEA ed FTI ritengono utile proporre