Comune di Padova Assessorato al Commercio e al Turismo

Documenti analoghi
Comune di Padova Assessorato al Commercio e al Turismo PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA

VISITE AI MUSEI. Visitatori musei e monumenti circuito cittadino

I gioielli di Bentivoglio, pianura bolognese


Classe V Alunno/a n PROVA DI VERIFICA

Crociera sul fiume Sile e visita a Treviso

I nuovi Salvaminuti senza glutine: le nostre idee in cucina

Cuoci I salvaminuti come la pasta:

PISTOIA, COSA VEDERE IN UN GIORNO

Secondi piatti di Carne

ALLEGATO D : RICETTARIO E GRAMMATURE PRIMI

Club Magellano [Ricette Natalizie] Tutte le ricette natalizie tipiche di Salisburgo, offerte da Club Magellano.

Caramelle di fagiano al ragù di funghi

Dopo aver percorso in pullman la riva sinistra d Adige si prosegue a piedi per la visita nel cuore più antico del centro storico. VERONA IN GENERALE

IL SAPORE della tradizione

Presentazione. Bollito di Carne o Lesso

A casa di Omar. n 1 MENU. Flan di sedano rapa - Ravioli di cavolo nero - Strudel di branzino - Pie di pere al vino rosso.

Cardo Cardo Cervia Cardo Cardo Cervia

25 chilometri di percorso, dalla nebbia di Perugia al sole della Rocca di

PALAZZO DEL COMUNE o PALAZZO PRETORIO

le ricette di Antonio Temporin

Natale 2008 I Presepi a Bologna Creato il 5 dicembre 2008

Altro reperto storico, degno di ammirazione, sono state due vasche realizzate nell 800 su stile romanico.

Il primo ingrediente per la nostra pasta è la terra toscana

Menù Svezzamento della Sezione Lattanti del Micronido. Bambini di età compresa tra 3 e 5 mesi Alimentazione lattea:

RASSEGNA STAMPA. Postidavisitare.it 10 luglio Pagina 1 di 5

Sferra. Tartufo 100% diverse soluzioni: intero, carpaccio, macinato e sfilettato.

L O G G I A D E I C A R R A R E S I

COMUNE DI GOLFO ARANCI PROVINCIA DI OLBIA-TEMPIO

PADOVA un racconto, dieci personaggi, dodici emozioni. 72 pagine per capire Padova,12 cartoline d autore per ricordarla

Raccolta di ricette su come riciclare il pane raffermo.

Scritto da Administrator Sabato 17 Gennaio :16 - Ultimo aggiornamento Sabato 17 Gennaio :39

Sformato di maltagliati

Complesso Villa Parigini (già Villa Sansedoni) Località Basciano

PENNE Gr. 250 Busta 45 gg 2 minuti. 3 minuti SEDANINI. 3 minuti SEDANINI PAGLIA E FIENO. 3 minuti. 4 minuti STROZZAPRETI. 4 minuti. 7 minuti.

Museo Civico Casa Cavassa

Le chiese. Chiesa Conventuale di S. Domenico Del 1475, dell originario impianto i resti di mura e di una delle porte di accesso alla Città.

8 dicembre - Mattino PESARO: Storia del santo patrono di Pesaro: Terenzio (Visita guidata al Duomo e Musei Civici)

Il Borgo di Castelnuovo

In questa tabella si possono vedere molti quadrati di quattro caselle:

CASTELLO NEL CHIANTI SENESE IN VENDITA

PADOVA. Uffici di informazione turistica. IAT Stazione Ferroviaria chiuso chiuso chiuso chiuso IAT Pedrocchi. Monumenti Padova

gusto curry Ricettario gusto pollo

FUORI E DENTRO LA MOSTRA Un itinerario ala scoperta del territorio al tempo dei Vivarini

Restauro della Basilica Palladiana di Vicenza

Tre finestre rettangolari, decorate con vetri multicolore raffiguranti S. Pietro, S. Paolo e Gesù Cristo, illuminano la cantoria e la navata centrale

Dott. Ravasio Andrea (Tecnologo Alimentare & Chef di cucina) Tel MENU VEGETARIANO

Centro Commerciale Naturale Comune di Lucca: analisi al 2009 e confronto con il Lucca - 14 dicembre 2009.

TARI: classificazione delle attività economiche nelle categorie

QUESTA SERA CUCINIAMO I PIATTI DEI NOSTRI BAMBINI

Edicole sacre e Capitelli

Ardea Dintorni. Localita vicine a Ardea. Castelli Romani: zone turistiche vicino a Ardea. C Aprilia E Pomezia

SCACCO MATTO ALLA MALATTIA RENALE IN POCHE MOSSE IL SALE E LE MALATTIE RENALI

da una grande passione solo con prodotti provenienti da agricoltura biologica

Elenco degli esercizi aderenti al Progetto Lido in Mostra / List of shops involved in the Project at Venice Lido

COMUNE DI OSSIMO - PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Elenco delle emergenze puntuali del territorio comunale EMERGENZE STORICO ARCHITETTONICHE

Cosa vedere a Bruges in un giorno: itinerario a piedi

TABELLA DIETETICA. ************************ Giorno N. 1 LUNEDI *************************************

Allegato 2 Tabelle Dietetiche e Menù. Verdura fresca Frutta

le Varietà le Varietà le Varietà le Varietà le Varietà le Varietà le Varietà le Varietà le Varietà le Varietà le Varietà

Settore Attività Educative, Giovanili e Sportive

13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio

TABELLA DIETETICA INVERNALE. Nidi d Infanzia e Scuole d Infanzia

Scuola dell infanzia IL MAGO DI OZ di Vignola GENITORI IN CUCINA

ALLEGATO E : RICETTARIO E GRAMMATURE SECONDI

Parrocchia S. Andrea Apostolo Scuola dell Infanzia Cuore Immacolato di Maria Via Roma, Veggiano (PD) tel. 049/

la PASTA ARTIGIANALE mantovana Catalogo Prodotti

TABELLA DIETETICA SETTIMANALE PER REFEZIONE SCUOLE DELL INFANZIA E PRIMARIE

INVOLTINI AL POMODORO

Workshop-Corso di Fisica applicata alla conservazione dell Ambiente

TORTA PERE E CICCOLATO

CROCCHETTE DI PATATE E RISO DI LUCA MONTERSINO

Calendario 2010 delle attività mensili Cultural and social programme

com. Se funerale) (capp esterna ven. 18,30 collaborazione con la Associazione (cappella

FIRENZE 3 giorni/ 2 notti

Tabelle dietetiche in vigore nell anno scolastico

Primi piatti di zuppe

Comune di Padova. il cuore antico e popolare di Padova A.S.A.C.Q. Associazione per lo Sviluppo Ambientale e Culturale dei Quartieri

Elenco informazioni e documentazione per Vetrina Web

Paternò. Storia di Paternò

I menù della Domenica. 3 Febbraio 2013

Il progetto strategico di un idea di città

Torta alle prugne INGREDIENTI: PREPARAZIONE:

Indice delle ricette: 1. Cavolfiore al forno. 2. Polpette di cavolfiore. 3. Cavolfiore stufato con olive. 4. Cavolfiore alla pizzaiola

Palazzo dei Normanni a Palermo - Sicilia. Palazzo dei Normanni

ALL. A ELENCO ATTIVITA PREVALENTI D IMPRESA AMMISSIBILI A CO-FINANZIAMENTO REGIONALE CODICI ATECO 2002

Centro Storico di Enna

Sformatini di carciofi

Una ricetta trovata sul blog adessosimangia, il risultato è davvero ottimo, sono buonissimi:

NIDI D'INFANZIA DI VIA SATTA, SEZIONE SPERIMENTALE DI VIA BARBAGIA E SEZIONE PRIMAVERA DI VIA BERLINGUER DEL COMUNE DI SASSARI

LE BASI LE SALSE : BESCIAMELLA Ingredienti : 50 gr di burro

CENTRO COMMERCIALE NATURALE DI PISTOIA Ecco l elenco dei negozi del Centro Commerciale Naturale aperti ad Agosto

CURRICULUM. Dueangeli Arte e Restauro S.r.l.

Il viaggio nel tempo: Macelleria Braceria Iovine dal 1890 a Vaccheria, nel piccolo borgo borbonico di Caserta

CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE NELLE CATEGORIE TARI

ORECCHIETTE TRATERRA EMARE

#INLOMBARDIA365 PER SCOPRIRE MANTOVA E SABBIONETA 25/04/ Eleonora Rubaltelli

COMUNE DI SAN GIUSEPPE VESUVIANO Provincia di Napoli SERVIZIO CULTURALE

IN CUCINA CI VUOLE FANTASIA. La 2 A vi consiglia alcune ottime ricette

Transcript:

Comune di Padova Assessorato al Commercio e al Turismo 2 S O T T O I L S A L O N E i l s a l o n e d e i s a p o r i i t a l i a n o

A cura dell Ufficio Turismo Settore Comunicazioni ai Cittadini Palazzo Moroni e-mail.: urp@comune.padova.it www.padovanet.it Si ringrazia la dott.ssa Roberta Strazzabosco per la consulenza storica e artistica In copertina: sotto il Salone Finito di stampare nel mese di dicembre 2003 2

Quando si visita un monumento di questo tipo si resta sorpresi da una serie di elementi che ad esso sono intimamente legati; e soprattutto si rimane colpiti dalla pluralità di funzioni che questa sede ha avuto nel tempo, e sono proprio queste che ne hanno delineato il commercio e le istituzioni politiche. Basti pensare che i debitori insolventi erano condannati a carcere perpetuo sia che non potessero o sia che non volessero pagare i debiti. Fu proprio per mitigare questa pena che intervenne lo stesso Sant'Antonio riuscendo così, L E R A G I O N I D E L S A L O N E la sua forma e la sua storia. Di questo edificio la città sentì il bisogno quando l'organizzazione della vita politica, economica e giuridica divenne più complessa; testimone di una goliarda vita comunale, ricco di una semplice e severa nobiltà e di una popolana grandezza. Il palazzo della Ragione, come dice il nome stesso, da ius reddere, era sede dei tribunali, e questo non solo in età comunale, ma sia pure con uso ridotto, anche durante la signoria Carrarese e tutta la dominazione Veneziana, fino al 1797 ma fu anche sede Pietra del Vituperio, conservata all interno del Palazzo della Ragione commerciale; unica funzione mantenuta nel tempo. Vi è quindi uno stretto rapporto tra il Salone e la giustizia; i primi statuti (le leggi scritte) che regolano la vita delle città comunali risalgono all'inizio del XII secolo e riguardano soprattutto 3 tre mesi prima della sua morte, a far modificare lo statuto (marzo 1231). La pietra del Vituperio un sedile di pietra, è testimone di quell intervento così singolare. Da quel momento infatti i debitori insolventi dichiaravano il loro fallimento nella sala maggiore del Palazzo seduti sopra quella pietra quadrata alta tre piedi dopo aver deposto vesti e scarpe, rimanendo con la sola camicia e in mutande. Deriva molto probabilmente da questa pena il detto padovano "restar in braghe de tela". Da questo statuto risulta che, fin d'allora

Le antiche misure padovane visibili ancora oggi o immediatamente dopo, la pietra si trovasse nel salone, conservando per secoli il suo posto primitivo (posta al centro) e servendo talvolta anche al bando di editti pubblici; ora la stessa si trova alla destra dell entrata principale. Il Palazzo sorse al centro di un articolato complesso di edifici comunali tra i quali il Palazzo degli Anziani e l'antico Palazzo del Consiglio, ancora in parte esistenti, che si vennero edificando a partire dalla fine del XII secolo, e sorse al centro di un sistema di piazze, le attuali Piazza delle Erbe e Piazza dei Frutti, dove aveva luogo il mercato. Tra l'antico palazzo del Consiglio e la parte est del Palazzo della Regione si apre il Volto della Corda, costruito nel 1277 e Una delle testine romaniche poste sugli archi d accesso. così denominato perché venivano eseguite le condanne; l'angolo posto sotto a questo prende il nome di canton delle busie (angolo delle bugie) perché qui avvenivano gli incontri tra i commercianti. Nel muro tra il Volto della Corda e la scala degli osei sono ancor oggi visibili le antiche misure padovane scolpite sulla pietra bianca, che impedivano ai venditori di imbrogliare gli acquirenti. Nel XIII secolo per misurare la stoffa si usava il brazzolo, equivalente ad un braccio d uomo di circa 68 centimetri; lo staro serviva per i semi e i cereali, il copo per la farina L E R A G I O N I D E L S A L O N E Pianta degli edifici comunali antichi e delle botteghe secondo la ricostruzione di Giovanni da Nono fine XIII secolo. 4

e il querelo per i mattoni. Per pesare si usava la libbra e fin dal 300 il Comune di Padova stabilì un controllo molto rigoroso per i sistemi di pesi. Per quanto riguarda il sistema monetario in città si usava la lira veneta, e fu solo nel 1271 che Padova battè moneta propria conformandosi al valore delle monete veneziane. Quanto alla storia dell'edificio è presumibile pensare che il luogo ove sorge l'attuale Palazzo sia stato edificato ed abitato in età precedenti. Sotto il Palazzo rimane infatti memoria dell'età romana, si vendevano ferro lavorato, vino, verdure, frumento, legumi, crusche e biade. Era considerata un centro di vendita di merci poco pregiate, e sotto i portici della Loggia si esponevano stuoie e cerchioni per mastelli da bucato e per le botti. Le due scale, poste sul lato Vin e scala del Ferro. Nella più animata piazza settentrionale, attuale Piazza dei Frutti, si vendevano pesce e selvaggina, uova e pollame, carne arrostita come porchetta e piedi di bue cotti, le erbe, vale a dire le verdure e infine uccelli pregiati come i falconi. Anche in questo caso le due scale presero il nome dalle merci esposte e vendute rivolte a queste; scala delle Erbe e scala degli Osei. Questa Piazza assunse il ruolo di vero centro mercantile, allora si chiamava del Peronio da una costruzione situata al centro e adibita alla vendita L E R A G I O N I D E L S A L O N E e le testine romaniche scolpite poste sugli stipiti degli archi di accesso al mercato sotto il Salone, ne sono una riprova. Grand ammirazione destava il Palazzo presso i contemporanei fin dalla sua forma primitiva che aveva la stessa lunghezza di quell attuale, ma una minore altezza ed era anche più stretto perché mancavano le due logge prospicienti le due piazze chiamate al tempo semplicemente piazza settentrionale e piazza meridionale. Nella piazza meridionale, attuale Piazza delle Erbe, La colonna dell Peronio in Piazza delle Erbe maggiore del palazzo, che da questa piazza portano al piano superiore, non a caso vennero chiamate scala del 5 di merce varia, poi demolita nel 1309. La colonna del Peronio collocata in piazza ci ricorda il luogo in cui sorgeva il mercato coperto. In un altro edificio costruito accanto, l'alodio, con portici, si vendevano oggetti di ottone, coltelli, teli, lini e il pane del Comune. Alcune merci erano disposte al centro della piazza su banchi: un vero e proprio mercato mobile. Palazzo della Ragione, come altri edifici pubblici, era dotato di portici per ospitare le botteghe, per le quali

P A S S E G G I A N D O

S O T T O I L S A L O N E

LA COMPETENZA DEI COMMERCIANTI Sotto il Salone è da sempre centro commerciale naturale per eccellenza di Padova. Ogni bottega è ricca di prodotti alimentari di qualità, scelti per la loro unicità in contrapposizione alla standardizzazione e all appiattimento dei sapori. I commercianti del Salone da sempre diffondono la filosofia del gusto che sia insieme piacere e conoscenza del cibo, inteso come patrimonio culturale di un popolo. Per questo mettono a disposizione le loro competenze in un dialogo aperto e diretto con la propria clientela, fornendo indicazioni e suggerimenti sull arte di mangiare bene. I N G I R O P E R I LE SPECIALITÀ ALIMENTARI Le proposte alimentari presenti Sotto il Salone prendono tutte per la gola, per bontà e diversificazione. Formaggi, carni, insaccati, pesce provengono da tutta Italia. Ci sono prodotti locali tipici, specialità regionali e novità gastronomiche, vere chicche di piacere che ogni commerciante vuole far conoscere nell ottica di un generale recupero del cibo buono e genuino e di una riscoperta delle tradizioni e dei sapori dimenticati. Sotto il Salone è una vetrina sempre aperta e gremita di prodotti accattivanti in grado di soddisfare i gourmand più esigenti e i turisti più curiosi. 8

N E G O Z I

n. civico NEGOZI SOTTO IL SALONE LATO PIAZZA DELLE ERBE (interni) 60 Cani e Gatti di Mantovani prodotti per animali 59 Polleria macelleria di Borsetto e Babetto 58-57 Casa del Parmigiano Alimentari 54-55 Seam alimentari di Giacomin 53 Salumeria da Giorgio di Andolfo G. 52 Chocolate di Contarin M. Prodotti dolciari 51 Casa del Parmigiano Alimentari 50 Da Giacomin Il Parmigiano Reggiano Alimentari 49 Alimentari e Gastronomia di Marcolin 48 Salumeria da Aldo di Baldan A. 46-45 Prodotti della Pesca srl pesce surgelato 44-43 Bar Romeo di Daniele Scilla 42 Mercerie di Puccini V. 41 Negozio per promozioni e iniziative Comune di Padova BANCHI LATO PIAZZA DELLE ERBE (interni) 1-2 Bio z carni macelleria 3 Alimentari di Mescolin E. 4 Carni Equine di Canton N. 5 Polleria di Borsetto 6-7 Macelleria di Negrisolo Rudi 8 Salumeria di Cecchinato P. 9-10 La Macelleria di Martin P. 11-12 Macelleria di Collesei F. 13 Alimentari di Collesei N. 14-15 Da Mino Carni Equine 16-17 Macelleria di Borsetto S. 18 Alimentari Faggin n. civico 19-20 Carni Equine di Collesei F. 21-22 Macellerie fratelli Zulian ESTERNI LATO PIAZZA DELLE ERBE 28 Bottega del Pane di Mattiello I. 29 Burro e Formaggi di Giacomin P. alimentari 30 Alberto Pescheria di Ferrara A. 31 Salumeria Gastronomia di Zuanne 32 IGEA erboristeria 33 Macelleria Borsetto 34 Oreficeria Orologeria di Penello F. 35 Macellerie di Micheli e Tasca 36 Bar ai Veneziani 37-38 Gelateria Santamaria 39-40 Soranzo Oreficeria 41 Bar Nazionale NEGOZI SOTTO IL SALONE LATO PIAZZA DELLA FRUTTA (interni) 21-22 Pasticceria Magagnin 23-24 Enoteca Sotto il Salone 25 Golosità s.a.s di Bertocco L. dolciumi 26 Pastificio Artusi 27 Profumeria Marchetti 28-29 Nova s.n.c alimentari 30-31 Bar dae Tose s.n.c. 32/34 Prodotti della Pesca s.r.l. 35 Alimentari Fasolo 36 Mercato del Caffè di Luisetto F. caffè e dolciumi 37-38 Bar G.V. s.n.c. di Giacon A e C 39 Profumeria Zamengo 40 Tabacchi Riv. N.5 di Faccioli 11 n. civico BANCHI LATO PIAZZA DELLA FRUTTA (interni) 43-44 Pollo Rio di Scarso R. polleria 42 La Malga di Mozzo O. alimentari 41 Salumeria di Borsetto Rino 39-40 Carni Equine di Bazzolo A. 38 Formaggeria di Ruzzon 37 Salumeria Salmaso P. 36-35 Promozioni enogastronomiche Comune di Padova 34-33 Macelleria Canton F. 32/25 Alì alimentari macelleria 24-23 Canton Angelo Carni Equine NEGOZI ESTERNI LATO PIAZZA DELLA FRUTTA 15 Almar s.n.c abbigliamento 14 La Bomboniera d Oro confetteria argenteria 13 Anna Blu maglieria 12 Spaziocasa immobiliare 11 Calzature Triestina di Gabani A. 10 Mercerie al Salone dei f.lli Marchetti 9 100% Cachemire abbigliamento 8 I Trulli s.r.l specialità pugliesi 7-6 Erboristeria centro dietetico Bios 5 Pescheria Cencio G e G s.n.c. 4 Il Pane in Piazza di Bertin 3-2 Frutta e Verdura Lotto Duilio s.n.c. 1 Bar dei Osei di Minotto Arianna

il Comune riscuoteva un canone d affitto, e di banchi di vendita, i cui proprietari, in cambio dell occupazione del suolo pubblico, pagavano una tassa. Fu con l'intervento di Fra Giovanni degli Eremitani dal 1306 al 1309 che il Palazzo acquistò il suo attuale aspetto esterno, spia di una gloriosa grandezza cittadina espressa anche attraverso il gioco policromo avendovi, l'architetto, alternati i due colori bianco e rosso delle pietre propri dello stemma di Padova. I muri perimetrali furono rialzati e ispessiti in modo da far risultare l edificio per mezzo delle corsie e del sottopassaggio ed occupate da mercanti: verso Piazza delle Erbe, da mercanti di panni e di stoffe e quelle verso la Piazza della Frutta da mercanti di pelliccerie. Molto probabilmente le odierne minori divisioni nel XIII quello attiguo al Palazzo dalla parte della scala del vin chiamato Palazzo delle Debite. Vi era poi un piano, il mezzanino, occupato dai laboratori (staziones) e dalle due ragionerie del Comune, spazio oggi chiuso. Anche l Ammezzato aveva le medesime partizioni murarie del piano inferiore e dobbiamo credere che non esistessero vere pareti divisorie. Si accedeva dal pianerottolo mediano di ciascuna scala, ed è facile immaginare quale effetto opprimente dovesse produrre quel soppalco se si pensa che la distanza da terra al pavimento della sala L E R A G I O N I D E L S A L O N E sopraelevato rispetto agli altri circostanti; la copertura, simile ad una carena di nave capovolta, divenne la caratteristica di questo palazzo, unico fra tutti gli edifici pubblici italiani del tempo. Furono inoltre costruite due vaste logge laterali che resero la costruzione più maestosa senza appesantirla dando così un unità estetica al tutto. Fu l assetto interno che non fu modificato mantenendo così le diverse destinazioni d uso. Il pian terreno destinato alle botteghe e al commercio era diviso in otto sezioni comunicanti fra loro soltanto Particolare del ciclo pittorico secolo non esistevano, lo spazio doveva risultare unico. Inoltre si narra che una delle estremità del pianterreno verso Piazza delle Erbe fosse adibita ad uso di carcere però in quegli anni già abbandonato essendosi ormai edificato 12 superiore era quella stessa di oggi cioè di m. 7,10 complessivamente. Nel solaio, si trovavano i laboratori dei sarti che cucivano le vesti nuove e di coloro che preparavano e rasavano le candide pergamene oltre ad alcuni pellicciai (attività dell uomo che ritroviamo rappresentate nei cicli pittorici all interno del Salone). E presumibile pensare che l incendio che distrusse la parte alta del Palazzo nel 1420 scoppiò proprio da questi laboratori. Secondo alcune testimonianze andarono in fiamme i due solai sovrapposti, le mercanzie

Bassorilievo raffigurante Pietro d Abano e i banchi del terreno e dell'ammezzato, le cattedre e i banchi dei giudici, la copertura lignea e plumbea del tetto che portò al crollo di tanti celebri meravigliosi affreschi. E veniamo finalmente al "magnum", al Salone, come volgarmente si chiamò solo più tardi. Il pavimento si trovava all altezza stessa di quello odierno, ma la sala non era unica come oggi si vede (trasformazione realizzata dopo secondo la sua dottrina astrologica naturalistica e fu per la sua visione che venne scomunicato. Le pareti rimasero interamente nude fino al 1271 solo da tale data iniziarono ad essere affrescate, e la decorazione trecentesca della sala può nel Salone. Vi era infatti anche una Chiesetta dove ancor oggi si vedono le pareti affrescate con figurazioni di santi. Un grande comparto ove è rappresentato in forma quasi di pala il Crocifisso fra la Vergine e S. Giovanni sembra indichi il posto dell altare. Di queste pitture alcune sono di secoli assai più tardi, ma presumibilmente rifatte su altre presistenti. Il tempo della Chiesa venne quindi sostituito dal tempo dell uomo e i numerosi orologi presenti all interno e all esterno del Palazzo ne scandirono lo scorrere. La curiosità maggiore rimane la meridiana solare L E R A G I O N I D E L S A L O N E l incendio) ma divisa nella sua lunghezza da due muri traversi che la tagliavano in tre locali minori e più armonici. Nelle pareti longitudinali si aprivano le quattro porte maggiori che immettevano nelle quattro gradinate esterne; sopra a queste si trovano altrettanti bassorilievi inseriti durante il quattrocento essendo prima le porte più alte. I quattro bassorilievi rappresentano personaggi padovani, o creduti tali, tra i quali il medico filosofo e astrologo Pietro d Abano posto sulla porta occidentale dei Ferri. Fu egli ad ispirare i cicli pittorici dell interno essere attribuita a Giotto (oggi non rimangono che illeggibili resti) che un anno prima del inizio dei lavori di sopraelevamento del Palazzo era impegnato nell affrescare Cappella degli Scrovegni costruita molto probabilmente dallo stesso Frà Giovanni il quale si occupò anche di costruire il Fondaco delle Biade. Grazie a questi cicli pittorici si possono ricostruire le divisioni interne dei locali 13 Mascherone a forma solare realizzata da una sottile striscia di marmo nero che taglia di traverso il pavimento del Salone. Un raggio di sole entra all interno a mezzogiorno attraverso un foro posto sulla parete esterna attraverso la bocca di un mascherone a forma solare che si trova a 9 metri dal pavimento (la misura complessiva del Palazzo è di 35 m. circa). Anche se l esecuzione non fu fatta a rigore scientifico, rimane comunque un opera originale e, come ricorda la data del 1761, fa parte dello straordinario restauro del Salone dopo la distruzione avvenuta a causa di un turbine.

MONUMENTI E LUOGHI STORICI 1 Basilica di S. Antonio 2 Basilica di S. Giustina 3 Basilica del Duomo 4 Battistero del Duomo 5 Chiesa degli Eremitani 6 Chiesa di S. Francesco 7 Chiesa di S. Gaetano 8 Chiesa di S. Luca 9 Chiesa di S. Maria del Carmine 10 Chiesa di S. Maria dei Servi e Chiesa di S. Canziano 11 Chiesa di S. Massimo 12 Chiesa di S. Sofia 13 Santuario dell Arcella 14 Santuario S. Leopoldo Mandic 15 Tempio Nazionale 16 Cappella degli Scrovegni (Giotto) 17 Oratorio di S. Giorgio & Scuola del Santo 34 Piano Nobile del Caffè Pedrocchi 35 Palazzo del Bo 36 Orto Botanico 37 Chiesa di S. Tomaso 38 Chiese Torresino e S. Maria in Vanzo 39 Chiesa di Santa Croce 40 Chiesa di Ognissanti 41 Porta Savonarola 42 Porta S. Giovanni 43 Porta di S. Croce 44 Porta Pontecorvo 45 Porta Portello 46 Porta Altinate 47 Porta Ponte Molino 48 Piazza dei Signori, Torre dell Orologio, Loggia della Gran Guardia 49 Piazza delle Erbe 50 Loggia e Odeo Cornaro 51 Loggia Amulea 68 Ospedale Civile e Cliniche 69 Stadio Appiani e Velodromo Monti 70 CUS Padova Impianti Sportivi Universitari UFFICIO PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO U.R.P. Comune di Padova via Oberdan, 1 Tel. 049 8205572 - Fax 049 8205390 e-mail.: urp@comune.padova.it www.padovanet.it Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 8.45-13.00 martedì 8.45-13.00 e 15.00-17.00 giovedì 10.30-13.00 e 15.00-17.00 C O M E A R R I V A R E 18 Oratorio di S. Michele 19 Oratorio di S. Rocco 20 Oratorio del Redentore 21 Oratorio di S. Margherita 22 Scuola di S. Maria della Carità 23 Musei Civici Eremitani 24 Museo Civico Al Santo 25 Musei Antoniani 26 Collezione Minici Zotti Magie del Pre-Cinema - Palazzo Angeli 27 Museo Diocesano Palazzo Vescovile 28 Museo della 3 Armata 29 Cimitero Monumentale di Chiesanuova 30 Osservatorio Astronomico Museo La Specola 31 Palazzo della Ragione 32 Palazzo Zabarella 33 Palazzo Mocenigo-Querini-Nievo 52 Tomba di Antenore 53 Teatro Verdi 54 ISA P. Selvatico 55 Planetario G. Colombo Planetarium Sala Ex Macello 56 Sottopasso della Stua 57 Museo Archelogico Liviano 58 Chiesa di S. Nicolò EDIFICI PUBBLICI 59 IAT (Sede) 60 Municipio 61 Prefettura e Amministrazione Provinciale 62 Questura 63 Ostello della Gioventù 64 P.le Boschetti Stazione Autocorriere 65 Poste Centrali 66 Auditorium Pollini 67 Fiera di Padova UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE Stazione FS 049/8752077 lun-sab 9.15-19.00 dom 9.00-12.00 Galleria Pedrocchi 049/8767927 lun-sab 9.00-13.30 15.00-19.00 Chiuso domenica Piazza del Santo 049/8753087 Apertura stagionale Marzo - Ottobre Monumenti e luoghi storici Edifici Pubblici 14

P 1 Sarpi P 2 A. da Bassano P 3 Stazione FS P 4 Valeri P 5 Pace P 6 Piovego P 7 Le Cittadelle P 8 Busonera P 9 Rabin P 10 Colli Padova dista 40 km dall Aeroporto Marco Polo di Venezia (shuttle SITA ogni 30 minuti) e 200 km da Milano. N NW NE W E SW SE S

RICETTA Gallina padovana lessa con il ripieno Ingredienti (per 5 persone) 1 gallina padovana dal gran ciuffo di circa 1700 grammi 2 carote 2 gambe di sedano con le loro foglie 1 cipolla 3 chiodi di garofano sale Preparazione della gallina lessa In una capace pentola, preparare un brodo vegetale con 4 litri d acqua, le carote, il sedano e la cipolla nella quale sono inseriti i chiodi di garofano. Portare a bollore e poi immergere la gallina, già pulita, eviscerata e con il ripieno nel ventre, farla cuocere a fuoco lento per 2 ore o più, salare a metà cottura. Una volta terminata la cottura, tagliare la gallina a pezzi, avendo cura di non scheggiarne le ossa. L A B U O N A C U C I N A P A D O V A N A Ingredienti per il ripieno Le rigaglie della gallina 50 grammi di pane grattugiato 1 uovo latte 20 grammi di formaggio Grana Padano grattugiato noce moscata 1 mazzetto di prezzemolo sale pepe Preparazione del ripieno Tritare finemente il fegato, il cuore e il durone prebolliti, amalgamare molto bene con gli altri ingredienti, formare un impasto non troppo consistente. A tavola La gallina dovrà essere servita ancor a calda (è ottima anche il giorno dopo a temperatura ambiente) insieme al ripieno tagliato a fette, sale grosso, salsa di cren e verdura di campo saltata in padella. A Tavola con la Cucina Padovana Associazione Culturale Gastronomica e-mail: cucina.padovana@libero.it www.cucinainsieme.it Vino consigliato: Merlot Colli Euganei Doc. 16